Gravidanza: cosa non fare se la desideri
Cosa non fare se la desideri? Per chi vuole la gravidanza ci sono comportamenti da non adottare, piccoli accorgimenti da seguire, per far sì che sia più facile rimanere incinta, comportamenti da mettere in atto quando si vuole diventare mamma.
Una cosa da non fare quando si parla di gravidanza se la desideri è sicuramente non fumare e non bere alcolici e mangiare sano, perché anche il peso ha la sua parte. Se si decide di rimanere incinta, bisognerebbe già essere normopeso, per evitare complicazioni. L’obesità materna infatti è correlata a possibili malattie sia della donna che del feto.
Da qui pare ovvio che un’altra cosa da non fare se la desideri questa gravidanza è dare sfogo alla fame, soprattutto a quella nervosa, che attanaglia alcune di noi sotto stress. Prediligere una dita alimentare sana ed equilibrata.
Se si vuole una gestazione fare controlli medici adeguati, non trascurare la propria salute. Importante anche verificare sempre quali vaccinazioni siano state fatte e nel caso provvedere. Ad esempio, se non si è ancora avuta la rosolia, bisogna provvedere a fare il vaccino prima della gravidanza.
Orizzonte sesso: non serve farlo ripetutamente, in modo meccanico e sfibrante. I rapporti completi devono esserci possibilmente durante il periodo dell’ovulazione, che si può controllare facilmente o con precisi calcoli o con un termometro basale.
Per avere un bambino, se non arriva subito, mai darsi colpe o essere vittime di stress, che è peggio. E aspettare prima di correre da uno specialista. Ma se, dopo mesi o peggio, anni, non arriva, allora sì che occorre affidarsi a un medico.
Calcolo settimane gestazione
Come si fa il calcolo delle settimane di gestazione? Una gravidanza dura 9 mesi. Quaranta settimane divise in tre trimestri. La prima visita ginecologica, che deve avvenire entro la dodicesima settimana, serve a stabilire la data dell’inizio della gravidanza e quindi anche quella del parto.
“La gravidanza la si inizia a calcolare dal primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale, che è una data certa, a differenza di quella del concepimento che, benché avvenga 14-15 giorno dopo l’inizio del ciclo è comunque più difficile da calcolare”, chiarisce Rafaella di Pace, ginecologa, a Io Donna. E’ chiamata in causa proprio per far capire il calcolo delle settimane di gestazione
“Teoricamente si considera l’ovulazione al 14° giorno con ciclo normale di 28 giorni. Per questo le settimane sono 40 e non 36. Perché si calcolano anche le quattro settimane precedenti al test di gravidanza, quando non si sa ancora di essere incinte – aggiunge- Per questo è importante fare la prima ecografia, quella di datazione, entro la 12° settimana: è in questo momento che si può vedere se l’embrione ha le dimensione corrispondenti all’epoca gestazionale. Se così non fosse, si rifanno i calcoli del presunto parto, ovvero il giorno in cui si dovrebbe partorire finite le 40 settimane di gestazione. Durante la cosiddetta “ecografia di datazione” si può datare correttamente la gravidanza grazie alle misurazione della lunghezza cranio-caudale e al diametro biparietale del feto”.
L’ecografia di datazione è perciò basilare fa capire se le misure del bambino sono in linea con l’epoca gestazionale. “Dalla metà del secondo trimestre, attorno alla 27° settimana invece si iniziano a vedere le vere differenze, quindi tra i bimbi che tendono a crescere più velocemente e quelli che lo fanno più lentamente – spiega la dottoressa Di Pace – Se infatti il bambino inizia a crescere poco nel secondo trimestre, può essere un segnale di una malformazione. Infine, la datazione è importante perché superare la 42° settimana all’interno dell’utero può essere pericoloso per il bambino quindi si può ricorrere al parto indotto. Ecco perché questi calcoli sono essenziali”. Il calcolo delle settimane di gestazione è importante per tutti questi fattori.
Dimensioni feto
Le dimensioni del feto servono a verificare che tutto vada per il meglio in una gravidanza, soprattutto che la salute del bebè sia okay. Nelle prime ecografie il ginecologo calcola le dimensioni del feto basandosi su:
- la lunghezza corona-groppa (testa-podice CRL);
- il diametro bi-parietale;
- la circonferenza della testa;
- la lunghezza dell’omero;
- la circonferenza addominale;
- la lunghezza del femore
Le dimensioni del feto sono analizzate in base ai cosiddetti “percentili”, le tabelle messe a punto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Da sottolineare pure che, oltre alla lunghezza, è molto importante il peso, pur non essendo considerato rilevante durante le prime settimane di dolce attesa.
La tabella qui di seguito è uno specchietto per conoscere le dimensioni del feto tenendo conto del suo peso e della lunghezza.
- 8 settimane: è lungo circa 1 centimetro e pesa 1 grammo
- 12 settimane: è lungo 6 centimetri e pesa circa 14 grammi
- 16 settimane: è lungo 12 centimetri e pesa circa 100 grammi
- 20 settimane: è lungo circa 17 centimetri e pesa circa 275 grammi
- 24 settimane: è lungo circa 30 centimetri e pesa circa 580 grammi
- 28 settimane: è lungo circa 38 centimetri e pesa circa 1000 grammi
- 32 settimane: è lungo circa 41 centimetri e pesa circa 1.600 grammi
- 36 settimane: è lungo circa 45 centimetri e pesa circa 2.500 grammi
- 40 settimane: è lungo circa 50-51 centimetri e pesa circa 3.000-3.400 grammi
Sesso incinta: parla l’esperto
Il sesso incinta continua a scatenare la curiosità. Eppure è la cosa più naturale del mondo avere rapporti intimi durante la gestazione. Finalmente parla l’esperto, il dottor Diego Riva, ginecologo, urologo e sessuologo di Smart Clinic del Gruppo San Donato.
Il sesso quando si è incinta può subire bruschi stop, soprattutto perché l’immagine della donna amante viene spesso sostituita da quella della donna ‘madre’. L’esperto parla a La Gazzetta dello Sport di quel che può accadere al partner. E chiarisce: “Queste due immagini sono assolutamente sovrapponibili e complementari, in quanto l’una non esclude l’altra. Però è innegabile che l’esperienza della gestazione porti con sé un vissuto del tutto nuovo, soprattutto se la gravidanza è stata cercata con un’assiduità che ha introdotto dello stress nella sfera della sessualità”.
Il sesso incinta a volte viene messo in secondo piano. Ma i rapporti intimi con penetrazione, non sono proibiti. L’esperto parla di una gestazione senza problemi. Poi precisa: “Al contrario, di fronte a un decorso della gestazione non fisiologico, in particolare in presenza di una minaccia d’aborto oppure di un parto prematuro, è opportuno astenersi dai rapporti sessuali. In questi casi, il pericolo è rappresentato non soltanto dal trauma diretto, ma anche dalle contrazioni uterine favorite dalla relazione intima”.
Durante il primo trimestre si possono adottare tutte le posizioni, nel secondo e terzo, invece, quella dell’uomo che sovrasta la donna andrebbe evitata. “Se prima della gravidanza la coppia era solita avere rapporti sessuali molto lunghi e contraddistinti da orgasmi multipli, probabilmente in questa fase della vita dovrà rivedere le proprie abitudini, optando per rapporti più brevi e più soft”, sottolinea il dottor Riva.
Dieta in gravidanza
La dieta in gravidanza deve essere equilibrata. Il fabbisogno della donna nel primo trimestre cambia poco, poi però aumenta. Di quanto? “Mediamente di circa 300-350 kcal al giorno – spiega Giorgio Donegani, tecnologo alimentare ed esperto di nutrizione al Corriere della Sera – 50 grammi di pane (un panino medio) fornisce circa 140 kcal e quindi già due panini possono essere sufficienti. Si tratta soprattutto di abbondare un pochettino di più con i piatti di pasta, riso, o cereali in genere (anche durante la colazione)”. (altro…)
Spavento in gravidanza
In gravidanza uno spavento può, se fortissimo, avere anche conseguenze tragiche. Può accadere infatti che il sistema nervoso del feto accusi il colpo e che si vada incontro a danni futuri per il bambino.
In gravidanza è bene evitare situazioni di forte stress, come pure di spavento. Dagli studi effettuati dagli esperti pare che un evento particolarmente traumatico possa aumentare di circa tre volte il rischio di avere un aborto spontaneo. Accade soprattutto nel primo periodo di gestazione e, apparentemente, senza motivazioni evidenti. Non si è ancora sicuri del perché succeda, si pensa che la causa possa essere di tipo ormonale: la produzione di cortisolo potrebbe avere effetti negativi sul feto. (altro…)
Dove vanno i chili in più in gravidanza
In gravidanza l’aumento di peso consigliato è tra gli 8 e i 12 chilogrammi. Chiaramente se la gestazione è gemellare, è necessario considerare un aumento di peso ulteriore. Ma ci siamo mai chieste dove vanno i chili in più presi?
I fattori che incidono su i chili in più in gravidanza sono: il peso prima di rimanere incinta, l’indice di massa corporea, lo stato di salute della madre, lo stato di salute del bambino. E’ necessario ricordare che i rischi del sovrappeso e del sottopeso hanno lo stesso indice di pericolosità: state perciò attente a non esagerare in entrambi i casi. Dove vanno i chili in più messi su?
Ecco dove vanno i chili in più in gravidanza. In genere si distribuiscono così: (altro…)
Cosa eliminare in gravidanza
In gravidanza ci sono alcune sostanze da eliminare per vivere una gestazione tranquilla e non danneggiare se stesse e soprattutto il feto. Per chi ha cura della propria salute e di quella del bambino, queste non sono privazioni. E’ semplicemente buon senso. E’ importantissimo sapere cosa cancellare dalla nostra dieta.
Cosa eliminare in gravidanza? L’alcol. E’ sostanza che attraversa sempre la placenta. Danneggia seriamente seriamente il bebè. Anche a livello neurologico. Le sigarette, tutti i tipi di sigarette. Io, quando sono rimasta incinta, ho avuto la fortuna di provare una grandissima nausea contro il fumo, quindi mi è venuto spontaneo, ma anche se questo non accadesse, è meglio rinunciare alle bionde. (altro…)