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Bullismo in gravidanza

Mar 12
Scritto da Annamaria avatar

Accade, anche Meghan Markle, la Duchessa di Sussex lo sottolinea: la 42enne ha subito bullismo in gravidanza. Lo racconta in un panel organizzato domenica 8 marzo per la Giornata Internazionale della Donna al South by Southwest film festival di Austin, in Texas.

bullismo in gravidanza
Meghan Markle racconta di quando ha subito bullismo in gravidanza in un panel organizzato domenica 8 marzo per la Giornata Internazionale della Donna al South by Southwest film festival di Austin, in Texas

“Sono stata bullizzata”, dice. E’ accaduto quando era incinta dei due figli Archie e Lilibet precisa la moglie del principe Harry. Meghan non si capacita del bullismo in gravidanza. Quel che è accaduto a lei può succedere a ogni donna.

“La maggior parte del bullismo e degli abusi che ho subito sui social media e online è stata quando ero incinta di Archie e di Lili. Non è solo dispetto, è crudeltà”, afferma Meghan. “Basta pensare a questo per capire perché le persone siano così odiose… Nello spazio digitale e in alcuni settori dei media abbiamo dimenticato la nostra umanità, e questo deve cambiare”, precisa.

“Quello che trovo più inquietante, francamente, soprattutto come sostenitrice delle donne, è quanto l’odio sia soprattutto da parte delle donne, che lo riversano completamente su altre donne, e non riesco a darne un senso. Se stai leggendo qualcosa di terribile su una donna, perché lo condividi con i tuoi amici?– si domanda retoricamente la Markle – Se fosse tua amica, o tua mamma o tua figlia, non lo faresti”.

Le parole dell’ex attrice dovrebbero far riflettere tutti. Il bullismo in gravidanza e non solo deve finire. E’ un grande problema sociale del nostro millennio.

Prodotti anti-smagliature

Mar 05
Scritto da Annamaria avatar

Sofia Richie, figlia di Lionel Richie, modella e influencer, incinta, su TikTok consiglia i suoi prodotti anti-smagliature. “Sono terrorizzata che mi vengano le smagliature. So che fa parte del gioco, ma sto facendo tutto il possibile per evitare che si formino”, racconta. 

I prodotti anti-smagliature sono infiniti. Sofia ha scelto i suoi. “Il mio medico mi ha consigliato di usare un prodotto a burro di karité e ne ho fatto letteralmente scorta. Ha un profumo buonissimo e lo applico da sopra il seno in giù”. Parla di Bump Butter di Bumpology e al burro di karité associa burro di mango, burro di cacao e oli vegetali ricci di Omega, nutrienti ed elasticizzanti.

La sua beauty routine con i prodotti anti-smagliature non finisce qui. La Richie aggiunge: “Dopo aver applicato il burro, massaggio Belly Oil di Hatch: giuro che non unge i vestiti e mi posso subito vestire”. E’ un olio che contiene olio di calendula, lenitivo ed emolliente, olio di mandorle dolci, idratante, che rigenera i tessuti ed rende l’epidermide elastica, e olio di pompelmo, con antiossidanti.

Sofia dorme male, quindi prende anche un integratore al magnesio. Poi completa con integratori multi-vitaminici per donne incinte di New Chapter: Advanced Perfect Prenatal Multivitamin con ferro, estratto di zenzero biologico e vitamine del gruppo B. Massaggia ogni sera sui piedi la Body Lotion di OSI Magnesium. Il problema della pelle unta con foglietti assorbenti in abaca naturale al 100% di Tatcha. Il marito Elliot Grainge, produttore discografico, le ha donato uno speciale cuscino per la gravidanza che lei voleva assolutamente e che adora.

Gravidanza: miglior olio anti-smagliature

Mar 01
Scritto da Annamaria avatar

Quelle cicatrici proprio non ci piacciono, è per questo che durante la gravidanza dobbiamo idratare la nostra pelle, per renderla abbastanza elastica ed evitare guai dopo. Spesso però ci chiediamo quale sia il miglior olio anti-smagliature, quello da mettere soprattutto sull’addome, seno, cosce e glutei. Nella nostra beauty routine diventa, oltre che un gesto importante, anche rilassante, per regalarsi un momento intimo e proprio, volendosi bene.

gravidanza miglior olio anti smagliature

Quando si deve scegliere il miglior olio anti-smagliature in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre, è bene optare per prodotti testati per la dolce attesa. Non è proibito che abbia un buon profumo, ma per precauzione è meglio sempre fare un piccolo test, che vedere se causa irritazioni, soprattutto se contiene oli essenziali. Il momento di metterlo è dopo una doccia, quando i pori sono più dilatati con movimenti circolari, che stimolano la circolazione e facilitano l’assorbimento.

Qual è a questo punto il miglior olio anti-smagliature. Quello d’Oliva extra vergine o di cocco sono ottimi, ma forse troppo grassi. Andando su prodotti in vendita in profumeria o in farmacia, è molto popolare quello di Bio-Oil, che contiene olio di camomilla, lavanda, rosmarino e calendula. Sono uniti a PurCellin Oil, che ne riduce la densità. Anche il prodotto della Rilastil è ottimo. Contiene ingredienti naturali e vitamina E. Quello Weleda Mum con olio di mandorle dolci, jojoba e germe di grano uniti agli oli essenziali, può essere utilizzato da inizio gravidanza fino a tre mesi dopo il parto. Ci sono poi tanti altri marchi che ne producono di buoni.

Se si vuole invece seguire il fai da te, ricordate che i più consigliati in gravidanza sono: Olio di Mandorle, Cocco, Rosa mosqueta, Argan, Avocado, Jojoba, germe di Grano, semi di Lino e burro di Karité. Anche il gel di Aloe vera è molto efficace per le smagliature essendo ricco di vitamina C ed E.

Gravidanza e lavoro: ancora un tabù

Feb 23
Scritto da Annamaria avatar

Gravidanza e lavoro possono essere ancora un tabù. E’ notizia di questi giorni della ragazza licenziata perché incinta dall’azienda dove aveva l’impiego. Tutto questo è inconcepibile.

gravidanza e lavoro ancora tabu

La denuncia che fa capire quanto la gravidanza e lavoro siano ancora un tabù, vengano percepite come due cose inconciliabili per alcune imprese, arriva da una ventenne di Nuoro. La donna è stata costretta a fare addirittura il test per la dolce attesa in bagno e poi è stata mandata via. Ha denunciato il caso alla Cgil. 

La ragazza era stata assunta da poco, “il 15 novembre scorso, da una piccola ditta che ha in appalto i servizi di pulizia in un’azienda nell’area industriale del nuorese. Avevo un contratto Multiservizi a tempo indeterminato dopo aver superato il periodo di prova di un mese. Ed è allora che sono cominciati i guai”. La datrice di lavoro, a causa di un malessere della malcapitata, le ha portato il test di gravidanza. Le avrebbe detto: “Se non lo fai ti licenzio”, il tutto “davanti a due colleghi maschi che conoscevo a malapena, mi ha chiesto di farlo subito, lì nel bagno dell’ufficio”.

Lei ha accettato: non voleva perdere il lavoro. “Non conoscevo nemmeno i miei diritti, non sapevo se potevo rifiutare senza conseguenze. Sono entrata in bagno e sono uscita con il risultato negativo del test”. 

Gravidanza e lavoro ancora tabù? La donna incinta lo era per davvero. “A metà gennaio. Avevo nausee continue, sono andata dalla ginecologa della Asl, mi ha fatto ripetere il test e l’ecografia e ho scoperto di aspettare un bambino. Alla dottoressa ho spiegato la mia situazione lavorativa e mi ha fatto un certificato per l’astensione anticipata dal lavoro per gravidanza a rischio dal 18 gennaio al 25 febbraio”. Si è rivolta al patronato Inca Cgil, che ha inviato la comunicazione telematica dello stato di gravidanza all’Inps e all’azienda.

La ditta non le ha pagato lo stipendio però: “Così il 16 febbraio mi sono rivolta di nuovo al sindacato per spiegare che non avevo ricevuto la mensilità di gennaio”. Così ha scoperto di essere stata mandata via. “La ditta ha inviato via WhatsApp la comunicazione Unilav sull’interruzione del rapporto di lavoro ‘per giusta causa’. Così c’è scritto”. Avrebbe nascosto la gravidanza e incinta non potrebbe svolgere la mansione che le hanno affidato. “Ci sono rimasta malissimo perché non navighiamo nell’oro. La Filcams Cgil ha denunciato il mio caso all’Ispettorato del lavoro di Nuoro, alla Asl locale e all’Inps. Spero che la situazione si risolva, perché non è giusto. Ora intanto la cosa più importante è che il bambino stia bene”.

E’ assurdo che nel 2024 accadono ancora queste cose, è impensabile che le donne siano costrette a non avere figli per avere un impiego e che ci sia una disparità di trattamento così evidente con gli uomini. Non lo si può più accettare.

Pregoressia

Feb 21
Scritto da Annamaria avatar

La pregoressia va combattuta con grande decisione. Il termine deriva dall’unione due parole inglesi pregnancy e anorexia, ossia gravidanza e anoressia. E’ un disturbo del comportamento alimentare. In alcune insorge nel momento in cui si scopre di essere rimasta incinta. Questa patologia è distruttiva: la donna è ossessionata e angosciata dalla possibilità dell’aumento del peso corporeo e dal cambiamento fisico che comporta una gestazione. La conseguenza di tutto questo può essere fatale. Ci si sottopone a un controllo totale dei cibi ingeriti con diete rigidissime. Non solo: arriva anche un eccesso dell’attività fisica. I rischi per la propria salute e per quella del futuro nascituro crescono in maniera esponenziale.

Le donne che soffrono di pregoressia hanno comportamenti al limite che sono:

  • Difficoltà nell’accettare il loro corpo che cambia e cresce;
  • Ipercontrollo delle calorie ingerite durante la giornata;
  • Volontà di rimanere sole durante i pasti principali;
  • Sensazione prevalente di una inadeguatezza fisica;
  • Distacco emotivo-affettivo dalla consapevolezza della gravidanza.

Le conseguenze della pregoressia sono:

  • Malnutrizione della gestante: i nutrienti sono convogliati principalmente al feto;
  • Ipertensione, anemia e diabete gestazionale;
  • Nascita di un neonato sottopeso e problematiche legate all’allattamento;
  • Aborto spontaneo;
  • Incapacità di sviluppare e maturare un legame affettivo stabile tale e necessario per riconoscere i bisogni emotivi e di accudimento primario verso il neonato.

Se vi rendete conto voi stesse di esserne affette o qualcuno dei familiari o partner o amici sente suonare il campanello d’allarme, è opportuno intervenire. E’ necessario un intervento psicoterapeutico mirato. Bisogna rivolgersi agli esperti. L’approccio deve essere, solitamente, multidisciplinare, avvalendosi di figure come il ginecologo, il medico di base, il nutrizionista e lo psicologo. 

Rimedi insonnia in gravidanza

Feb 07
Scritto da Annamaria avatar

L’insonnia in gravidanza miete le sue vittime. Ansia e stress la notte possono giocare brutti scherzi alle mamme. I cambiamenti fisici, i crampi notturni, il gonfiore a mani e piedi a volte fanno dormire poco e male. Quali rimedi è possibile adottare?

rimedi insonnia in gravidanza


L’uso della melatonina in gravidanza è sconsigliato, ci sono ancora troppi pochi studi a riguardo, quindi il consiglio principale è sempre uno: chiedere al proprio medico curante. Ma ci sono alcuni semplici rimedi che possono aiutare a combattere l’insonnia in gravidanza.

Per sconfiggere l’insonnia in gravidanza più che rimedi, ci sono piccole regole di vita quotidiana che una mano la danno.
Se non si riesce a prendere sonno, meglio alzarsi, leggere o ascoltare musica rilassante. Non dormire troppo durante il pomeriggio, mai per più di una mezz’ora. Fare una leggera attività fisica durante la giornata. Cercare di mantenere inalterati i ritmi sonno-veglia, andando a dormire alla stessa ora ogni sera, e svegliarsi tutte le mattine sempre alla stessa ora. Fare una doccia o un bagno tiepido prima di andare a letto. Non mangiare cibi che possano indurre acidità e disturbi gastrici e cenare almeno due ore prima di andare a letto. Evitare caffè, tè, cola e bevande energetiche. Per dormire in gravidanza, la posizione migliore è quella su un fianco, preferibilmente sul lato sinistro, nel caso che il peso del pancione crei oppressione e disturbi della respirazione.


Anche l’alimentazione ha il suo peso. Prediligere i cereali integrali, le banane ricche di potassio, yogurt e latte parzialmente scremato, alimenti che contengono sostanze simili alla morfina per combattere ansia e stress. Gli infusi di camomilla, di tiglio, di melissa possono andare bene, se il ginecologo dice di sì.

Gravidanza dopo cesareo

Gen 31
Scritto da Annamaria avatar

La gravidanza dopo un cesareo causa ad alcune donne un po’ di preoccupazione. La Dottoressa Daniela Galliano, specializzata in Ginecologia e Ostetricia, chiarisce in merito alla questione.

gravidanza dopo cesareo

La responsabile del centro Procreazione medicalmente assistita di Ivi Roma all’Adnkronos spiega: “Una gravidanza dopo un taglio cesareo è un’esperienza che può essere sia emozionante che preoccupante, perché dopo un parto cesareo è normale chiedersi quanto tempo attendere prima di ricercare una nuova gravidanza. In generale, gli specialisti consigliano di aspettare almeno 12-18 mesi prima di un nuovo concepimento. In ogni caso, è importante consultarsi sempre con il proprio medico per avere una valutazione personalizzata in base alla situazione specifica”.

Per l’esperta ci sono alcuni fattori da considerare se si pensa a una gravidanza dopo un cesareo:

  • L’indicazione del taglio cesareo nella precedente gravidanza;
  • Il tipo dell’incisione chirurgica praticata;
  • Preoccupazione della futura partoriente;
  • Lo stato di salute generale;
  • Precedenti parti naturali;
  • Eventuale necessità di induzione o, al contrario, travaglio iniziato in anticipo;
  • Peso della madre;
  • Peso del bambino.

“C’è ancora grande discussione in merito alla possibilità di partorire naturalmente dopo un taglio cesareo – spiega la dottoressa – opzione chiamata VBAC (vaginal birth after caesarean). Ogni caso ha una storia a sé, e per questo è sempre consigliato confrontarsi con il proprio medico per valutare attentamente i rischi e i benefici in ogni singola opzione”.

“Tuttavia – conclude la direttrice di Ivi Roma -, ricorda che ogni esperienza di maternità è diversa, ogni donna è diversa e potrebbe essere necessario un tempo diverso per recuperare completamente. Prendersi cura di sé stessa e del proprio bambino, seguire le indicazioni del medico è indubbiamente un buon modo per prepararsi a questa nuova avventura. Le nostre cliniche sono all’avanguardia (oltre che per la Pma, ndr), anche nei trattamenti diretti alla preservazione della fertilità, ed in particolare nel prelievo e conservazione degli ovuli per l’uso in futuro in modo tale da poter decidere il momento più adeguato per avere figli non riducendo le probabilità di una gravidanza”.

Semi di lino in gravidanza

Gen 28
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza le mamme non possono assumere molti farmaci, è anche per questa ragione che alcune donne in dolce attesa ricorrono ai semi di lino. Quali proprietà hanno?

Flax seeds in a transparent package on a wooden background

Alimento ad alto potenziale nutritivo, i semi di lino, ricchi di fibre aiutano il nostro corpo ad assorbire i nutrimenti di cui ha bisogno e ad eliminare quel che non serve. Questo è utilissimo in gravidanza. Hanno anche la capacità di far crescere la produzioni di secrezioni cervicali durante il parto. Si facilità in questo modo l’uscita del bebè e si riduce il dolore: il canale sarà maggiormente lubrificato infatti.

I semi di lino in gravidanza dovrebbero essere inseriti nella dieta giornaliera dalla 34esima di gravidanza. Combattono la stitichezza, danno una grande mano ai processi digestivi. Devono essere associati a una grande quantità d’acqua, così da essere più efficaci.

Riassumendo, i semi di lino in gravidanza sono davvero un super food:

Aiutano a regolare l’aumento di peso, combattendo l’eccessivo accumulo di grassi.

Combattono la stitichezza, che si presenta di frequente quando si è in dolce attesa.

Aumentano la produzione di muco cervicale, favorendo il parto.

Facilitano l’assorbimento dei nutrimenti necessari al proprio fisico.

Danno una mano a recuperare le giuste energie per riprendersi dopo aver dato alla luce un bambino, così da non sentirsi stanca e affaticata dopo il parto.