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Gravidanza: sette azioni per la salute

Ago 22
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza bisogna avere le idee chiare su cosa si può fare e cosa no. Con sette semplici azioni per la salute si aiuta la mamma e il piccolo che si porta in grembo.

gravidanza sette azioni per la salute

Il ministero della Salute, in collaborazione con la Federazione italiana medici pediatri e con l’Unicef, ha deciso di estendere su tutto il territorio nazionale la campagna Genitori più, avviata nel 2006 a livello sperimentale nella regione Veneto. Hanno aderito al progetto, oltre al Veneto (Regione capofila e coordinatrice): Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta.

L’iniziativa si rivolge ai genitori per promuovere la salute dei piccoli a partire da sette semplici azioni da fare in gravidanza e anche dopo il parto:

  • assumere acido folico
  • non fumare
  • allattarlo al seno
  • metterlo a dormire a pancia in su
  • proteggerlo con il seggiolino
  • fare tutte le vaccinazioni
  • leggergli un libro.

Questi accorgimenti possono aiutare a prevenire gravi rischi di diverso tipo come malformazioni congenite, basso peso alla nascita, morte in culla, infezioni, traumi stradali, obesità e difficoltà cognitive e relazionali. L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione è parlare ai genitori in modo semplice e chiaro perché siano più informati e attenti alla salute del bambino, dalla nascita e per tutto l’arco della vita.

La gravidanza è un momento bello e indimenticabile: con queste sette azioni per la salute si vive meglio.

Alimentazione in gravidanza: consigli del ginecologo

Ago 20
Scritto da Annamaria avatar

I consigli del ginecologo sono sempre preziosi. Quelli sull’alimentazione in gravidanza ancora di più. Parliamo spesso della dieta durante la dolce attesa: cosa è possibile mangiare e cosa no. Marco Grassi, ginecologo dell’ospedale “C. e G. Mazzoni” di Ascoli Piceno chiarisce ancora maggiormente le idee in merito.

“L’alimentazione in gravidanza non differisce molto da quella normale – spiega il medico a Piceno Time il fabbisogno calorico aumenta di 350 kcal al giorno nel secondo trimestre. Edi 460 kcal nel terzo trimestre, secondo il Ministero della Salute. Questo incremento energetico leggero garantisce lo sviluppo del feto senza intaccare le riserve nutritive materne”. L’aumento di peso raccomandato dipende dal peso iniziale della donna e dovrebbe essere tra 11,5 e 16 kg. I consigli del ginecologo non finiscono qui.

“Le voglie in gravidanza non sono indicatori delle reali necessità nutrizionali – chiarisce il dottor Grassi – l’alimentazione della gestante richiede attenzione, soprattutto per l’aumento del fabbisogno proteico, mentre le necessità di carboidrati e grassi rimangono pressoché stabili. Una dieta variata che includa frutta, verdura e legumi copre generalmente i bisogni vitaminici, eccetto per l’acido folico. Anche i minerali, come calcio, ferro e iodio, sono sufficientemente assunti con un’alimentazione equilibrata”.

“Il caffè, così come altre bevande contenenti sostanze stimolanti ad esempio il tè, la cola ed il cioccolato, dovrebbe essere assunto con moderazione, poiché la caffeina attraversa la placenta – dice l’esperto – E’ consigliabile optare per bevande decaffeinate o deteinate”. 

“Durante la gravidanza è ancora più importante ridurre l’assunzione di sale e preferire quello iodato – consiglia Grassi –  poiché il fabbisogno di iodio è maggiore in questo periodo. L’integrazione di acido folico dovrebbe iniziare almeno alcuni mesi prima del concepimento. E continuare per tre mesi dopo, poiché un basso livello di folati nella madre è un fattore di rischio per difetti del tubo neurale nel feto”.


L’alimentazione in gravidanza è importantissima per la salute sia della madre che del nascituro. “E’ essenziale curare la dieta fin dal periodo pre-concepimento. E continuare a farlo fino alla conclusione dell’allattamento”, conclude il dottor Grassi. Seguite i consigli del ginecologo: sono utilissimi.

Estate ottima per gravidanza

Ago 18
Scritto da Annamaria avatar

Datevi da fare, se volete un bambino e ancora non si è avverato il vostro sogno. L’estate è ottima per chi è in cerca di una gravidanza. Lo dice uno studio tutto italiano.

estate ottima per gravidanze

Una ricerca fatta dall’Azienda ospedaliera universitaria di Parma e pubblicata sulla rivista Chronobiology International sottolinea come in luglio e agosto la motilità degli spermatozoi è addirittura doppia rispetto al mese di gennaio. Ora siamo già nella seconda metà dell’ottavo mese dell’anno, il tempo corre! Per una gravidanza l’estate è ottima: non lasciatevi sfuggire l’occasione.

“D’estate, con l’allungarsi delle giornate e l’aumento delle ore di luce, i livelli della vitamina D si innalzano favorendo le condizioni ambientali che influenzano positivamente la qualità degli ovuli – spiega Daniela Galliano ad AdnkronosIn più, il conseguente aumento del livello di melatonina, determina una naturale regolazione del ciclo mestruale. Così, per le coppie che sono in cerca di un figlio, non solo sarà molto più semplice calcolare il periodo dell’ovulazione ma anche più preciso. Inoltre, il periodo estivo è fondamentale anche per alleviare lo stress. Uno dei principali nemici della fertilità e dell’intimità”.

La specialista in Ostetricia, ginecologia e medicina della riproduzione, responsabile del centro Pma Ivi di Roma, prosegue: “L’estate rappresenta per molti un’occasione per disintossicarsi dalla vita cittadina e, perché no, dalla tecnologia”. Alle pazienti dà i suoi consigli: “Se possono scegliere, di non portare il pc in vacanza. Pur comprendendo la praticità di tablet o di un e-book, suggerisco loro, ove possibile, di preferire libri, riviste e giornali cartacei a quelli elettronici. Provando a beneficiare del sole più che della ‘luce blu’ di uno schermo. Il sole è il vero protagonista dell’estate, fonte di vitamina D”.

L’estate è ottima per la gravidanza e non solo. Come fare il pieno di vitamina D? “Innazitutto sfruttando l’esposizione alla luce solare, con un’adeguata protezione, per un tempo di circa 30 minuti al giorno, privilegiando passeggiate all’aria aperta o magari una bella colazione in terrazza – suggerisce l’esperta – Inoltre, è possibile assumere alimenti ricchi di vitamina D come i pesci grassi (come salmone, sardine e sgombro). Le uova, il latte o le verdure a foglie verdi. In alcuni casi, dopo aver consultato il proprio medico, può essere utile anche l’assunzione di integratori multivitaminici che contengono anche questa vitamina”.

“Questi consigli valgono anche le coppie che intraprendono un percorso di Procreazione medicalmente assistita. Le ricerche hanno dimostrato maggiori probabilità di ottenimento della gravidanza in donne con buoni tassi di vitamina D – chiarisce Galliano – Svolge un’azione positiva sull’endometrio, contribuendo a favorire l’impianto dell’embrione e riducendo le molecole infiammatorie a livello endometriale”. 

“Negli uomini sono stati ritrovati ricettori per la vitamina D nei testicoli, confermandone l’importanza per una migliore qualità dello sperma. Per coloro, però, che stanno affrontando un trattamento di fecondazione assistita, l’estate deve essere affrontata con alcune precauzioni in più – ricorda infine la ginecologa – Ad esempio, dopo il transfer di embrioni, è consigliabile evitare situazioni in cui la temperatura del corpo tende a salire. Come la sauna o l’abbronzatura. Attenzione anche a sport che prevedano movimenti bruschi. E alla disidratazione, scegliendo tisane fresche e acque aromatiche, eliminando succhi di frutta, bibite gassate o zuccherine e l’alcol”.

Medicina estetica incinta

Ago 15
Scritto da Annamaria avatar

Sempre più mamme non rinunciano alla medicina estetica mentre sono incinta, ma cosa è lecito fare e cosa no? A dissipare i dubbi ci pensa la dottoressa Luisella Troyer. Il chirurgo vascolare e medico estetico di Milano lo spiega a Vanity Fair.

medicina estetica incinta

“Per prima cosa, i trattamenti estetici fattibili in gravidanza non devono provocare dolore o fastidio alla mamma. Non devono alzare troppo il suo livello di adrenalina (a cui il feto reagisce in maniera violenta) e non devono essere traumatici. Devono, anzi, essere dolci, lievi, piacevoli e rilassanti. Vere e proprie ‘coccole’, in grado di alzare i livelli di endorfine della donna e, conseguentemente, di rilassare anche il bambino”, dice la specialista.

“Dato che il bambino assorbe, necessariamente, tutto ciò che la mamma mangia o riceve per via sistemica, è categorico il rifiuto di ogni farmaco a uso estetico che potrebbe, anche in piccolissima parte, essere assorbito dal feto. O comunque creare degli ‘scompensi’, seppur locali, al corpo della mamma. Durante la gravidanza sono quindi vietati i filler riempitivi all’acido ialuronico, all’acido polilattico (Sculptra) e l’inoculazione della tossina botulinica”, sottolinea Troyer.

Bisogna non abusare della medicina estetica e avere una certa accortezza quando si è incinta. “La tutela del feto e della salute del bimbo – spiega il medico – deve venire come prima cosa assoluta quando parliamo di trattamenti medico-estetici. Molte donne fanno utilizzo del trucco permanente, ovvero tatuaggi a scopo cosmetico utilizzati, per esempio, per il contorno labbra, per infoltire le sopracciglia o anche per avere sempre l’eyeliner perfetto. I pigmenti utilizzati sono ormai praticamente al 100% vegetali, ma c’è sempre qualche percentuale, anche se minima, di composti parzialmente riassorbibili”. 

“Questo non è solitamente un problema per un adulto in salute. Ma la donna in gravidanza ha dentro sé una vita ancora in formazione, che assorbe tutto come una spugna – aggiunge – Dobbiamo dunque evitare che anche piccole quantità di elementi non biologici vengano a potenziale contatto col feto e dobbiamo altresì evitare che la mamma senta dolore di alcun tipo. Meglio, quindi, sospendere la dermopigmentazione del trucco permanente: del resto, si trovano in commercio ottimi cosmetici sicuri per la mamma e per il feto, che possono essere usati senza problem”. Andateci piano con la medicina estetica se siete incinta.

Gravidanza: sport sì e sport no

Ago 08
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza allenarsi fa bene. Lo dicono tutti gli specialisti e lo sottolinea ancora una volta la dottoressa Floriana Carbone. “E ampiamente dimostrato che allenarsi in gravidanza porta dei benefici non solo alla futura mamma, ma anche al bambino. Questo perché, durante l’attesa, il corpo della mamma affronta dei cambiamenti per soddisfare il fabbisogno di ossigeno e di nutrimento del nascituro, l’attività fisica però va sempre eseguita dopo aver ascoltato il parere di un medico e sempre in sicurezza, con il supporto di un esperto in grado di consigliare gli esercizi giusti anche in base al periodo della gravidanza in cui ci si trova”, sottolinea. La specialista in Ostetricia e Ginecologia alla Clinica Mangiagalli dell’Ospedale Policlinico di Milano a Fanpage chiarisce quali sono gli sport sì e gli sport no.

E’ assolutamente sapere quali siano gli sport sì, quelli ok, e gli sport no in gravidanza, per non rischiare in attesa di un bebè.

Gli sport sì.

“Attività fisica moderata può essere praticata fin dal primo trimestre di gravidanza. Questo periodo, però, è molto delicato, dunque è importante che la futura mamma ascolti il proprio corpo e lavori sul rinforzo della muscolatura.

Nel secondo trimestre si può lavorare sul rinforzo della parte alta della catena posteriore, per chi soffre di problemi circolatori si possono fare degli esercizi per favorire il ritorno venoso, come camminate, lo yoga, lo stretching.

Nel terzo trimestre si lavora sull’elasticità del pavimento pelvico con esercizi abbinati alla respirazione diaframmatica per dare sollievo. In questa fase si consiglia lo yoga prenatale, che aiuta soprattutto il pavimento pelvico e il bacino, alleviandone le tensioni.  In questo trimestre si possono anche fare esercizi total body con l’aiuto di una  fitball e l’elastico per rafforzare la parte bassa del corpo.

Il consiglio è quello di fare sempre un allenamento che piaccia ma che combini anche una parte aerobica con una parte di resistenza. Gli esercizi poi devono cambiare di trimestre in trimestre, in modo che si evitino quelli che mettono a rischio l’equilibrio della mamma o che creano pressione addominale.

In generale le discipline da preferire sono quelle che hanno basso impatto fisico come il nuoto, la camminata, cyclettes, yoga, pilates, tutti sport che evitino gli squilibri alimentari o la disidratazione”.

Gli sport no.

“Sono da evitare gli sport da contatto. Quelli che possono generare urti improvvisi, come il basket, le arti marziali, la box, il calcio. O l’equitazione, perché è uno sport a rischio di caduta. Anche le immersioni non sono concesse perché possono causare embolie gassose e nella seconda metà della gravidanza non è consigliabile praticare uno sport sopra i 2500 metri di altitudine”.

In gravidanza in quali circostante è meglio non praticare sport? “Sicuramente condizioni di gravidanze a rischio. Pazienti che hanno malattie della placenta, come la placenta previa, pazienti che hanno condizioni che richiedono riposo è meglio che non pratichino sport”.

Alle Olimpiadi in tre

Ago 07
Scritto da Annamaria avatar

A volte ci si chiede come conciliare gravidanza e lavoro, ch a volte è pure una passione. Bisognerebbe prendere esempio da Nadia Hafez che alle Olimpiadi di Parigi è scesa in pedana incinta di sette mesi contro l’avversaria, senza che nessuno lo sapesse. In quel momento erano in tre: lei, in bebè che ha in grembo e la sua avversaria.

alle olimpiadi in tre 2
Nadia Hafez

La gravidanza non è una malattia, ma pensate quanto può essere stato difficoltoso per questa atleta egiziana prepararsi, mantenendo alta la concentrazione. Ha rivelato di essere incinta in un post sul social: Alle Olimpiadi eravamo in tre”.

“Quelle che a voi sembrano due persone sulla pedana, in realtà erano tre! – ha scritto la sportiva – Eravamo io, la mio avversaria e il mio piccolo bambino che ancora deve venire al mondo!. Io e il mio bambino abbiamo dovuto affrontare la nostra giusta dose di sfide, sia fisiche che emotive. Le montagne russe della gravidanza sono già dure di per sé, ma dover lottare per mantenere l’equilibrio tra vita privata e sport è stato davvero faticoso, ma ne è valsa la pena. Scrivo questo post piena di orgoglio. Sono fortunata ad aver condiviso la fiducia di mio marito (Ibrahim Ihab) e quella della mia famiglia per essere riuscita ad arrivare fin qui”.

Tutto il mondo del lavoro deve fare pace con la genitorialità, alle Olimpiadi è stato fatto. Su iniziativa di Allyson Felix, una delle velociste più di successo nella storia dell’atletica leggera, è stato lanciato il nido del villaggio olimpico, dove gli atleti, uomini e donne, possono trascorrere del tempo insieme ai figli. “I sistemi non sono a misura di madri. Sto solo cercando di usare la mia voce per parlare di cose piuttosto basilari e provare a vedere che cosa possiamo migliorare”, ha detto l’ex velocista.

Nel nido del villaggio olimpico le atlete madri hanno potuto allattare i loro bambini piccoli oppure godersi un momento tranquillo insieme a loro. “Non so perché ci sia voluto così tanto tempo”, ha continuato Felix. “Immagino che centri con il fatto che non ci sono molte donne in posizioni di potere che condividono la loro esperienza”. L’obiettivo è quello di uno spazio in evoluzione per “normalizzare l’assistenza all’infanzia durante gli eventi sportivi”.  Ora chi finora ha tralasciato di mettere in atto alcune trasformazioni per permettere a madri e padri di conciliare professione e genitorialità, deve darsi da fare. E’ molto importante e segno di grande civiltà.

Gravidanza: come sopravvivere al caldo

Ago 06
Scritto da Annamaria avatar

Pare proprio che settembre sia il mese del ‘baby boom’. Sono tantissime le donne quindi che a luglio e agosto affrontano gli ultimi mesi di gravidanza. La temperatura di questi giorni è davvero insopportabile: come sopravvivere al caldo, soprattutto se si ha il pancione? Ecco qualche consiglio per non ‘soccombere’

gravidanza come sopravvivere al caldo

Il Dott. Marco Grassi a Today spiega come sopravvivere al caldo in gravidanza. Il ginecologo del Reparto di Ginecologia dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno sottolinea: “In gravidanza il corpo subisce cambiamenti fisiologici significativi: l’aumento del volume del sangue materno per garantire un adeguato flusso sanguigno alla placenta richiede un’adeguata idratazione. Il caldo può causare disidratazione attraverso la sudorazione, portando alla perdita di liquidi e sali minerali cruciali per l’equilibrio materno-fetale. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno è cruciale per prevenire la disidratazione”. Invece limitare fortemente bevande alcoliche e con caffeina.

“E’ consigliato una dieta variegata, da seguire per l’intero corso della gestazione, con un’attenzione particolare alla verdura e alla frutta di stagione, consumate dopo un accurato lavaggio – chiarisce ancora l’esperto – limitare gli zuccheri semplici e privilegiare carboidrati complessi come pasta e pane aiuta a mantenere un adeguato apporto nutrizionale”.

Il medico consiglia di mantenere le finestre chiuse e con tapparelle in parte abbassate, così da mantenere la temperatura a casa tra i 24 e i 26 gradi. Evitare le zone con tanto inquinamento a causa del traffico. “Per trovare sollievo dal caldo, sono consigliati bagni e docce con acqua tiepida”, raccomanda ancora Grassi.  “Un pediluvio con acqua fresca può offrire un sollievo immediato”, aggiunge. Se ci si espone al sole, farlo la mattina presto o i pomeriggio inoltrato, sempre con le creme solari, per evitare le macchie. Come sopravvivere al caldo in gravidanza? Difficile, ma non impossibile. 

Benefici melone e anguria in gravidanza

Ago 03
Scritto da Annamaria avatar

In estate, con il grande caldo, si possono fare degli spuntini davvero piacevoli quando si è in gravidanza e non solo. I benefici del melone e dell’anguria sono tanti per le mamme: è bene non dimenticarlo mai,

benefici melone anguria in gravidanza

Stefania Piloni, ginecologa del centro Ginecea, e Giorgio Donegani, tecnologo alimentare, esperto di nutrizione spiegano benefici del melone e dell’anguria in gravidanza al Corriere della Sera. “Innanzitutto, anguria e melone sono ricchissimi di acqua e, dunque, fortemente reidratanti. Questa è una caratteristica fondamentale per la donna in attesa, che ha bisogno di un’idratazione maggiore”, spiega Donegani. 

E’ bene specificare, ad esempio, che 3 fette di melone corrispondono a due bicchieri d’acqua, quindi è ottimo mangiarle. I benefici del melone e dell’anguria non sono finiti. Contengono, inoltre, molto potassio e poco sodio: in gravidanza, quindi, prevengono disturbi come crampi e possibili svenimenti. Danno pure una mano a mantenere la giusta pressione arteriosa.

“Tendenzialmente, anguria e melone non danno grandi problemi di digeribilità. Sono però della stessa famiglia del cetriolo, quella delle Cucurbitacee, e quindi per alcune persone potrebbero risultare pesanti. Iil consiglio, in questi casi, è distanziarne il consumo dal pasto principale, raccomandazione più che mai valida per le donne in attesa considerando la loro necessità di spuntini frequenti”, aggiunge Donegani.

Sul melone la Piloni chiarisce: “Oltre ad avere un ottimo contenuto vitaminico, soprattutto di vitamina C e B3, è ricco di calcio e fosforo. La presenza di questi elementi lo rende un ottimo alleato delle ossa della mamma che, durante l’allattamento, ‘cedono’ calcio al latte destinato al bambino. Il melone, inoltre, è diuretico, dissetante e blandamente lassativo, dunque perfetto anche per le future mamme che soffrono di stipsi. E’ poco calorico e, quindi, va bene anche per le mamme che hanno bisogno di controllare il peso e per quelle che, giustamente, sono attente agli eccessi. Per quanto riguarda gli zuccheri, il tenore è medio: il melone ne contiene di più dell’anguria, ma meno, ad esempio, dell’uva”. 

“Come rivela il suo colore, è particolarmente ricco di betacarotene, utile per proteggere la cute dal sole, perché favorisce la produzione di melanina”, dice la ginecologa. “Il beta carotene aiuta anche a prevenire le macchie solari che possono ‘aggredire’ la pelle nell’attesa”, aggiunge Donegani. “Il beta carotene, inoltre, è un precursore della vitamina A, nutriente del quale la mamma ha bisogno, ma che non deve assumere in eccesso: dato che questa sostanza nel melone è presente come precursore, e non già preformata, l’organismo la trasforma in vitamina A solo nella misura in cui gli serve. Il melone, infine, contiene parecchia vitamina C che contribuisce alla produzione del collagene, aiutando a mantenere la pelle elastica e fresca”.

Sull’anguria invece: “E’ perfetta per levarsi la voglia di dolce senza eccedere con le calorie e gli zuccheri. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, infatti, contiene solo 4 grammi di zucchero per un etto di frutta. Il gusto dolce proviene soprattutto da altre sostanze, i polialcoli, non zuccherine”, rivela l’esperto di nutrizione. E la dottoressa Piloni conferma: “Per questo, possiamo introdurla nelle diete ipocaloriche e anche le mamme che devono fare i conti con il diabete gestazionale, pur senza eccedere nel consumo, possono stare tranquille”. “L’anguria può essere anche una valida alleata per il controllo del colesterolo. Inoltre, l’anguria contiene Citrullina, un aminoacido che previene il problema dell’ipertensione. Perciò, l’anguria è indicata per le donne in gravidanza che abbiano un problema di controllo del colesterolo e della pressione, situazioni spesso associate, soprattutto dopo i 38 anni”.