Vademecum per benessere in estate

Lug 18
Scritto da Annamaria avatar

Il vademecum per curare il proprio benessere in estate lo regala Elty di DaVinci Salute. L’azienda italiana di digital health che riunisce un team di medici specializzati ha raccolto dei consigli pratici su temi come dermatologia, nutrizione, ginecologia e psicologia. Lo ha fatto per aiutare le persone a vivere al meglio la stagione estiva senza tralasciare la cura di sé.

vademecum per benessere in estate

“L’estate è il momento perfetto per riscoprire il proprio benessere a 360 gradi, quello che ormai viene definito come self-care. Con il supporto degli specialisti nelle cliniche e noi dell’equipe medica online, ogni persona può affrontare questa stagione con maggiore consapevolezza e serenità. Implementando abitudini salutari che avranno benefici a lungo termine. Il nostro obiettivo è fornire un approccio empatico e integrato. Per garantire che ogni individuo possa vivere un’estate di relax e all’insegna della salute”, spiega Mario Improta, Virtual Care Director di Elty di DaVinci Salute. Il vademecum per il proprio benessere in estate è utilissimo.

Ecco qui di seguito il vademecum per benessere in estate.

Protezione e cura della pelle: la crema solare non basta

Molti non vedono l’ora di prendere il sole e di conquistare la famosa “tintarella” ma, se non si fa attenzione, il rischio di una scottatura è dietro l’angolo. La protezione solare è indispensabile. Ma ci sono altri accorgimenti da attuare per non stressare la pelle e prevenire danni a lungo termine

  • Protezione solare quotidiana: utilizzare filtri solari ad ampio spettro con SPF minimo di 30 adeguato al proprio tipo di pelle, arricchiti con ingredienti antiossidanti come il resveratrolo e la niacinamide per potenziare la difesa cutanea, da applicare ogni due ore e subito dopo il bagno. La crema andrebbe applicata almeno un’ora prima dell’esposizione, o prima di uscire di casa per andare in spiaggia. È molto importante riapplicarla dopo il bagno o dopo la doccia.
  • Idratazione e nutrizione cutanea: optare per creme idratanti contenenti acido ialuronico e ceramidi per ristabilire la barriera cutanea e prevenire la disidratazione. Includere nella dieta alimenti ad alto contenuto d’acqua come cetrioli e melone, e bere infusi di erbe per una idratazione profonda.
  • Alimentazione ricca di antiossidanti: consumare frutta e verdura ricca di antiossidanti e polifenoli, come bacche di goji, mirtilli e melograno, che proteggono la pelle dai danni ossidativi. Integrare con supplementi di collagene per migliorare l’elasticità cutanea.
  • Controlli dermatologici avanzati: nel corso dell’anno, preferibilmente quando la pelle non è ancora abbronzata, è di primaria importanza la prevenzione con visite dermatologiche che includano la mappatura dei nei con tecnologie di imaging digitale per un monitoraggio accurato delle lesioni cutanee.

Alimentazione estiva sana e bilanciata: rimanere idratati e avere il giusto apporto di vitamine Con l’arrivo dell’estate, è necessario mantenere una dieta equilibrata e apportare delle modifiche all’alimentazione per avere il migliore apporto di vitamine necessarie e affrontare il grande caldo. Non solo, con l’innalzamento delle temperature, è importante rimanere idratati, per compensare i liquidi che il caldo ci farà inevitabilmente perdere con il sudore.

  • Alimentazione estiva: integrare nella dieta frutta e verdura stagionali e consumare smoothie verdi con spinaci, avocado e zenzero per un apporto vitaminico concentrato. Evitare cibi estremamente grassi e/o zuccherati.
  • Idratazione intelligente: preparare bevande idratanti a base di acqua di cocco e aloe vera che non solo idratano ma forniscono elettroliti naturali. Evitare bevande zuccherate e alcolici che causano disidratazione.
  • Micro-pasti nutrienti: optare per micro-pasti ricchi di proteine, come hummus con carote o yogurt greco con miele e noci, per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e prevenire i cali energetici.
  • Omega-3 e grassi sani: consumare pesce come salmone e sardine per le loro proprietà antinfiammatorie e includere semi di lino e noci per un apporto equilibrato di omega-3.

Problemi intimi femminili è boom in estate, ma è possibile prevenirli Irritazioni e infiammazioni sono sempre frequenti nelle donne, a tutte le età e per cause diverse. Purtroppo, nei mesi caldi aumentano ulteriormente i rischi, ma ci sono degli accorgimenti importanti per non rischiare fastidi “rovina-vacanze”.

  • Igiene intima avanzata: utilizzare detergenti intimi con prebiotici che aiutano a mantenere l’equilibrio della flora batterica. Scegliere biancheria intima di cotone o trattata con ioni d’argento per un’azione antibatterica naturale.
  • Gestione del ciclo mestruale: pianificare le vacanze tenendo conto del ciclo mestruale e portare con sé i prodotti necessari per un’igiene ottimale.
  • Prevenzione delle infezioni urinarie: bere molta acqua e non trattenere l’urina per lungo tempo, soprattutto in ambienti caldi e umidi, per prevenire le infezioni.
  • Check-Up ginecologici preventivi: pianificare esami ginecologici che includano ecografie transvaginali e test HPV, per un monitoraggio completo e la prevenzione di malattie.

Benessere mentale e relax estivo: cosa si può fare per non portare stress in valigia. Le vacanze sono fonte di relax, divertimento, scoperta. Incidono positivamente anche sul benessere mentale. Tuttavia, chi durante l’anno si trova in preda allo stress può sentire che i segnali di stanchezza del proprio corpo peggiorano a ridosso di un viaggio. Complici le aspettative sulle cose nuove che si vedranno e sui cibi diversi che si proveranno, ma anche l’idea di abbandonare la propria comfort zone. Ecco alcune strategie per migliorare la qualità del proprio benessere mentale per chi è in viaggio:

  • Fitness mentale all’aperto: partecipare a sessioni di yoga immersivo, camminate nella natura o nuoto all’aperto, attività che combinano esercizio fisico e connessione con l’ambiente naturale per ridurre lo stress.
  • Tecniche di mindfulness e biofeedback: praticare la mindfulness attraverso esercizi di respirazione guidata e monitoraggio del biofeedback per migliorare la gestione delle emozioni e la consapevolezza di sé.
  • Digital detox programmato: pianificare periodi di disconnessione digitale per ridurre l’esposizione allo stress tecnologico e dedicarsi a hobby e passioni personali.
  • Reti di supporto emotivo: mantenere relazioni positive e trascorrere tempo con amici e familiari per rafforzare il supporto emotivo.
  • Farsi guidare dalla scoperta: permettersi di lasciare andare i compiti o le prestazioni lavorative per lasciarsi guidare dalla scoperta di ciò che di nuovo offre la vacanza.

Rimedio anti-caldo in gravidanza

Lug 17
Scritto da Annamaria avatar

Qual è il miglior rimedio anti-caldo in gravidanza? Hailey Bieber, incinta di Justin Bieber, non ha dubbi. Per lei è mettere i piedi e le caviglie in una vasca piena di acqua ghiacciata.

rimedio anti caldo in gravidanza

Non c’è bisogno di dirlo, il pancione in estate è più ‘pesante’ da portare. Spesso le gambe si gonfiano e non sono quelle. Hailey sul social pubblica una foto in cui si vedono le sue estremità immerse in acqua ghiacciata. Nella didascalia scrive: “Se sei incinta con questo caldo… fidati: piedi e gambe in un bagno di ghiaccio oppure un tuffo in acqua fredda”. In effetti ha ragione lei.

Come dicono anche gli esperti fare una doccia fredda con la temperatura alta è salutare. Ha un effetto energizzante, riattiva la circolazione, tonifica i tessuti. Pure la stanchezza passa in questo modo. Il rimedio anti-caldo in gravidanza usato da Hailey Bieber è fantastico per favorire la vasocostrizione. Il ghiaccio, infatti, come tutti sanno, riesce a contrastare i gonfiori. C’è però una cosa da non fare assolutamente: bisogna evitare il getto d’acqua fredda diretto sulla pancia. Sappiate che le temperature eccessivamente basse potrebbero produrre nella mamma uno stato di tensione, stimolando qualche contrazione.

E ora se avete il pancione, mettete i piedi a bagnomaria nell’acqua fredda, vedrete che sarà una vera goduria, un metodo anti-caldo in gravidanza che non costa nulla.

Creme solari: “Possibili rischi per bambini”

Lug 16
Scritto da Annamaria avatar

La polemica è servita. In un documento dell’Associazione culturale pediatri (Acp) si legge che l’utilizzo delle creme solari può causare “possibili rischi per i bambini”. E subito si accende la miccia, con l’Iss che dice di non essere stato consultato e fa una precisazione.

creme solari possibili rischi per bambini

L’Iss chiarisce che, pur essendo citato nel paper, “nessuno dei suoi esperti è stato consultato nella preparazione del documento, pertanto le posizioni espresse non possono essere associate a quelle dell’Istituto”. Al centro della discussione c’è questo documento che parla di possibili rischi per bambini riguardo alle creme solari.

Firmato da un team di pediatri e dermatologi, che ha preso in considerazione le ultime ricerche scientifiche disponibili in fatto di filtri solar, il documento è stato pubblicato sull’European Journal of Pediatric Dermatology. I pediatri sostengono che esporsi al “sole fa bene. Ma le scottature vanno assolutamente evitate, specialmente in giovane età”. Per evitare le scottature però, “l’unica strada non può e non deve essere il filtro solare, che può presentare rischi sottovalutati per la salute. Una revisione degli studi scientifici fino ad oggi condotti non ha dimostrato che l’uso di filtri Uv sia associata a un minor rischio di cancro alla pelle”. 

“Alla luce di quanto evidenzia una robusta e recente letteratura scientifica accreditata” i pediatri segnalano “la possibilità di danni alla salute per l’utilizzo di filtri solari chimici ma anche fisici se con formulazioni ‘nano’”. “Ci sono evidenze scientifiche che i filtri chimici attraversano la pelle e passano in circolo. E che molte di queste molecole hanno azione di interferenza endocrina. Quest’ultima costituisce un rischio importante soprattutto per esposizione durante la vita fetale, nella prima infanzia e in adolescenza. Tanto che la Fda, la Food and Drug Administration, non ha concesso la definizione di ‘efficacia e di sicurezza’ ai filtri chimici . L’American Academy of Pediatrics suggerisce di evitarli”, riporta il documento dell’Acp.

Sui social i genitori rimangono basiti. L’Iss così chiarisce: “Le creme solari vanno usate quando l’esposizione è inevitabile non perché siano considerate pericolose, ma perché la loro efficacia è limitata per vari motivi. Perché la protezione dagli Uv non è al 100%. Perché le persone non le utilizzano come previsto (cioè usandone in quantità adeguata e ripetendone l’applicazione come suggerito, questo anche per via del costo delle creme). E perché danno un falso senso di sicurezza che porta le persone a prolungare l’esposizione”.

“Le creme solari devono essere considerate come l’ultimo presidio quando tutte le altre misure preventive non vengono adottate. Per scelta o per impossibilità, consideriamo che ci sono anche persone che lavorano sotto il sole, non si parla solo di esposizioni ‘ricreative’. Una volta che si renda necessario l’utilizzo di creme solari, allora queste non vanno usate il meno possibile. Ma al contrario il più possibile, spalmandole in maniera abbondante e ripetendone l’applicazione”.

In una dichiarazione all’Adnkronos Salute, Stefania Manetti, presidente dell’Acp, ha sottolineato che non c’è “nessun conflitto con l’Iss” sulla questione dei possibili rischi per i bambini delle creme solari. “Anzi c’è piena collaborazione”. Ha ringraziato l’Istituto “per aver sollecitato un confronto su questo argomento”. 

Rotolo al limone

Lug 15
Scritto da Annamaria avatar

E’ un dolce che anche solo per il profumo è da considerarsi estivo. Ideale per la merenda dei bambini, il rotolo al limone è facile da realizzare in casa. Cosa occorre avere?

rotolo al limone

Per il rotolo:

4 uova

80 grammi di farina 00

115 grammi di zucchero

Scorza di 1 limone

Per la crema:

200 ml di latte intero

150 ml di succo di limone

80 grammi di zucchero

5 grammi di gelatina in fogli

20 grammi di zucchero a velo

25 grammi di maizena

Scorza di 2 limoni

3 tuorli d’uovo

250 grammi di panna liquida

Per preparare il rotolo al limone iniziate rompendo le uova in una ciotola. Sbattete con delle fruste elettriche aggiungete la scorza di 1 limone. Unite lo zucchero. Continuate a montare fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Incorporate la farina piano. Imburrate una leccarda e rivestitela con la carta forno, poi versate l’impasto e ricopriTe l’intera superficie. Cuocete in forno statico preriscaldato a 220° per 8-9 minuti. Sfornate la vostra pasta biscotto, trasferitela su un tagliare, coprite con un foglio di carta forno e capovolgete delicatamente la pasta biscotto. 

Ora la crema che servirà per farcire il rotolo al limone. Versate il latte in un pentolino, aggiungete la scorza di 2 limoni e il succo. Portate il tutto a sfiorare il bollore e nel frattempo mettete i fogli di gelatina a mollo in acqua fredda per almeno una decina di minuti; poi versate i tuorli in una ciotola, aggiungete lo zucchero semolato e sbattete uova e zucchero rapidamente . Setacciate l’amido direttamente nel composto di tuorli e zucchero e continuate a sbattere fino a che non otterrete una crema liscia. 

Quando il latte inizierà a bollire setacciatelo direttamente all’interno del composto. Poi mescolate con una frusta e versate nuovamente nel tegame. Continuate a cuocere per 4-5 minuti fino a che la crema non si sarà addensata, poi spegnete il fuoco strizzate i fogli di gelatina e aggiungeteli alla crema mescolando subito fino a farli sciogliere. Trasferite la vostra crema al limone all’interno di una ciotola, coprite con la pellicola trasparente e lasciate intiepidire.

A questo punto versate la panna fredda in una ciotola e montatela aggiungendo lo zucchero a velo. Una volta che la panna sarà ben ferma aggiungetela alla vostra crema al limone. A questo punto coprite con della pellicola trasparente e riponete la crema in frigorifero per almeno 1 ora a rassodare. Trascorso questo tempo anche la pasta biscotto sarà completamente fredda.  Staccate delicatamente la carta forno, poi versate la crema al limone e utilizzando una spatola spargetela in maniera uniforme su tutto il rotolo. A questo punto arrotolate sempre delicatamente dal lato più lungo, ponete il rotolo prima in un foglio di carta forno, avvolgetelo, per richiuderlo nuovamente nella pellicola trasparente, arrotolando poi le estremità per chiudere.Riponete in frigorifero a rassodare per almeno 2 ore prima di servirlo.

Bambini: proteggerli dal caldo

Lug 14
Scritto da Annamaria avatar

I bambini sono più fragili. Gli effetti dei cambiamenti climatici possono metterli in pericolo: per questo bisogna proteggerli dal caldo. Lo ricorda la psicoanalista Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, Adelia Lucattini.

bambini proteggerli dal caldo

“I bambini non sono piccoli adulti. La loro salute è influenzata più direttamente dai cambiamenti climatici – sottolinea la Lucattini – Per questo c’è forte preoccupazione riguardo agli effetti delle ondate di caldo estremo, che stanno minacciando in modo crescente la salute e il benessere delle giovani generazioni, dalla disidratazione ai colpi di calore.

“Secondo recenti studi e pubblicazioni scientifiche, la popolazione infantile è particolarmente sensibile agli impatti del cambiamento del clima. Organizzazioni internazionali come l’Unicef e Save the Children hanno evidenziato che oltre un miliardo di bambini nel mondo vive in aree con elevato inquinamento atmosferico. Circa 820 milioni sono esposti agli effetti dannosi delle ondate di caldo estremo (Unicef, 2023). L’Unicef ha sottolineato che i bambini sono più suscettibili agli effetti delle ondate di calore a causa della loro minore capacità di regolare la temperatura corporea rispetto agli adulti. Questo aumenta il rischio di malattie respiratorie croniche, asma e, nei casi più gravi, di mortalità (Unicef, 2022). In Italia (Istat, 2023) i bambini da 0 a 11 anni sono 4,6 milioni, anche per loro il Ministero della Salute ha attivato il ‘codice calore” nei Pronto soccorso”, continua.

“I bambini, aspettano con entusiasmo l’estate e le vacanze, per questo sono messi in allarme da temperature alte, piogge torrenziali, nubifragi che possono impedire loro di godere pienamente del periodo estivo”, prosegue Adelia Lucattini,

“I cambiamenti climatici possono causare loro stress, ansia e un senso di disorientamento, soprattutto quando si trovano costretti a vivere al chiuso a causa di ondate di calore intensificate o eventi meteorologici pericolosi come i medicane (uragani mediterranei) come accaduto negli ultimi anni. Anche la salute mentale dei bambini è minacciata, poiché eventi naturali violenti e insoliti possono provocare traumi importanti con aumento dei livelli di ansia, fobie e stress post-traumatico. Le esperienze traumatiche infantili, se non riconosciute e trattate tempestivamente con un’analisi, s’incistano nell’inconscio, possono persistere fino all’età adulta e influenzare negativamente anche nel lungo termine, la salute fisica e mentale”. Diventa basilare quindi proteggerli dal caldo.

Gli adulti che si prendono cura dei bambini come possono proteggerli dal caldo? “E’ fondamentale proteggere i bambini dalle temperature elevate, assicurando loro un abbigliamento adeguato, idratazione e limitando l’esposizione all’aria aperta durante le ore più calde del giorno”.

“In particolare, i bambini hanno una forte unità mente-corpo, per cui restano importanti le attenzioni, le cure, gli abbracci, la gentilezza e le rassicurazioni – precisa l’esperta – Tutto ciò che contribuisce al prendersi amorevolmente cura dei loro bisogni e del loro benessere, li aiuta fisicamente e psicologicamente, li rassicura e tranquillizza, favorisce un buon attaccamento, una propensione fiduciosa a conoscere il mondo, curiosità per le persone e per la natura. Infine, è opportuno mantenere o introdurre un’alimentazione adeguata, costituita da verdure, frutta di stagione, bevande naturali e spremute. Importante anche favorire l’attività fisica: camminare, andare in bici nelle ore più fresche della giornata o portandoli durante il fine settimana in collina, in montagna, in campagna o al mare, anche in giornata. Spezzare la routine della settimana senza le attività scolastiche li rasserena e diverte, farlo con i genitori ancor di più, li rassicura e rende felici”.

Estate: sonno peggiora

Lug 13
Scritto da Annamaria avatar

In estate il sonno peggiora, complice il grande caldo. Si dorme meno bene che in autunno e in inverno. Come risolvere il problema ed evitare che stanchezza e stress prendano il sopravvento?

estate sonno peggiora

Il sonno peggiora in estate, l’esperta, però, ad Adnkronos dà alcuni consigli per migliorare la qualità del sonno. “D’estate si dorme sempre peggio rispetto all’inverno e il caldo non va d’accordo con il sonno. Mentre il freddo ‘concilia’ il riposo notturno, infatti quando si fa molto tardi ad un certo punto iniziamo a sentire un po’ di freddo e questo è il segnale con cui il corpo ci dice di andare a dormire. Di solito accade alle 5 del mattino. Lo stesso meccanismo si innesca intorno alle 15, la famosa ‘pennichella’ che vorremmo tanto fare ma non possiamo Questi sono i due momenti di maggior sonnolenza, nel secondo caso si è convinti che la causa sia l’aver mangiato e l’inizio della digestione ma non è così. Poi c’è anche una igiene del sonno che va rispettata e spesso non lo facciamo, al di là di chi soffre di insonnia”, sottolinea Loreta Di Michele.

La pneumologa ed esperta di medicina del sonno dell’Ao San Camillo-Forlanini di Roma chiarisce se è meglio stare con le finestre aperte o con l’aria condizionata. ”La tecnologia ci aiuta ma dobbiamo usarla in modo intelligente. – risponde Di Michele – L’aria condizionata sì, personalmente meglio la deumidificazione, ma attenzione per chi ha un apparato respiratorio labile, gli ex fumatori con enfisema o gli asmatici. La climatizzazione deve essere usata con criterio. Perché una camera da letto bollente non va bene, ma lo sbalzo termico tra esterno e interno è peggio. La regola è che si può scendere di 6 punti ma non si deve andare oltre. Ma spesso si abusa dell’aria condizionata e infatti d’estate come pneumologa vedo molte più tracheobronchiti che l’inverno”. 

“Recenti studi – ricorda – hanno evidenziato come il riscaldamento globale danneggi la struttura della mucosa respiratoria, le ciglia vibratili non funzionano più, e infatti l’asma bronchiale prenderà il sopravvento su altre patologie”.

Sul sonno che peggiora in estate, la dottoressa dà altri consigli: “Il cellulare a letto non va bene, come l’esercizio fisico troppo intenso. Eviterei di andare in palestra alle 21. Il sonno è deattivazione, l’isolamento da quello che accade intorno, ristabilisce un equilibrio. Una tazza di latte che contiene triptofano può farci rilassare. In sintesi dobbiamo anche ricordarci di assecondare il nostro metabolismo. Se siamo ‘allodole’ (mattinieri) o ‘gufi’ (tira tardi). Non dobbiamo perdere la ciclicità anche se un minimo di spostamento degli orari è tollerato. Magari in vacanza facciamo degli strappi. Ma i ritmi biologici vanno rispettati. Capita spesso di curare gli insonni con una chiacchierata e non con i farmaci”.

Anoressia: appello di un papà

Lug 12
Scritto da Annamaria avatar

Arriva l’appello di un papà a media e social riguardo l’anoressia. L’uomo ha una figlia che soffre del disturbo alimentare. Si chiede perché ci siano ancora articoli e post riguardanti diete miracolose e prove costume. Lo riporta il Corriere della Sera

anoressia appello di un papa

E’ un papà attento, il tema dell’anoressia lo riguarda da vicino: nel suo appello chiede che sia adottato un codice di comportamento dai media. “D’estate si sviluppa ancora di più il senso di insicurezza nelle persone che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – spiega il genitore “facilitatore” dell’associazione Nutrimente Ets-. Sono immancabili articoli sulla ‘prova costume’. Paginoni di diete, le più svariate e fantasiose. Pezzi sul come rimettersi in forma. Personaggi che invitano al digiuno a intermittenza… sono tutti pugni nello stomaco. Ma i giornalisti e gli influencer non si chiedono quali effetti potranno sortire questi articoli, questi post, sulla percezione corporea e sulla gestione dell’ansia di ragazzi e ragazze che convivono con un disturbo alimentare?”.

“Servono linee guida, bisogna intervenire”, sottolinea. L’appello di un papà coinvolto sull’anoressia è ficcante. Parla della figlia: “Ogni giorno mi metto nei suoi panni e penso cosa potrà provare nel leggerli. Anni fa, forse, non ci avrei dato tanta importanza, ma quando arriva questo tipo di malattia si scatena una tempesta perfetta. Ti senti un topo in gabbia”. “Non sottovalutiamo il potere che hanno i mezzi di comunicazione su chi soffre di D-NA”, precisa ancora.

Viaggiare in aereo con bambini

Lug 11
Scritto da Annamaria avatar

Molte volte ci facciamo tante domande sul viaggiare in aereo con bambini (e neonati). La compagnia Vueling ha stilato un prontuario pieno di consigli per farlo. Così da abbattere le nostre ansie. Del resto viaggiare in aereo con i bambini è molto più semplice di quel che sembri. E se state per prenotare le vostre vacanze, allora non abbiate paura! Anzi, siate felici di salire a bordo con tutta la famiglia.

viaggiare in aereo con bambini
viaggiare in aereo con bambini

Viaggiare in aereo con bambini. Ecco i loro consigli qui di seguito.

1. Acquistare voli in partenza a metà giornata

Dopo tanti viaggi, abbiamo riscontrato che il momento migliore per prendere un aereo con bambini e neonati è intorno a mezzogiorno. Prima di tutto perché non occorre alzarsi presto, che ci farebbe solo viaggiare più stanchi. Vi raccomandiamo di cercare voli in partenza tra le 11 del mattino e le 4 del pomeriggio. In questo modo cercheremo di far coincidere il tempo di attesa in aeroporto o a bordo con un pasto (guadagnandoci un momento seduti e in tranquillità) e la durata del volo con il riposo o con un pisolino. E poi, ci assicureremo di arrivare a destinazione a un’ora ragionevole.

2. Spedire il passeggino, l’ovetto o la culla da viaggio

La maggior parte delle compagnie aeree permettono di registrare gratuitamente un collo per ogni neonato a bordo. Nel caso di Vueling, è possibile registrare gratuitamente un passeggino, l’ovetto o una culla pieghevole. Vi raccomandiamo anche il passeggino pieghevole, perché potrete portarlo con voi fino alla porta dell’aereo e, a seconda delle compagnie, vi permetteranno di trasportarlo in cabina o lo imbarcheranno gratuitamente in stiva.

Un altro ritrovato estremamente utile sono le imbottiture che proteggono i seggiolini per auto, che si possono appendere come uno zaino. In questo modo potrete portarli come bagaglio in stiva proteggendoli da urti e macchie.

3. A bordo senza fare la fila

Uno dei vantaggi di viaggiare in aereo con bambini è che non è necessario fare sempre la fila. Presso il terminal T1 dell’aeroporto di Barcellona-El Prat, ad esempio, c’è un accesso speciale al controllo di sicurezza riservato alle famiglie, che dispone anche di un piccolo box per lasciare i più piccoli mentre collochiamo i nostri oggetti personali nelle vaschette. Se viaggiate con bambini, nella maggior parte dei paesi vi agevoleranno anche il passaggio dal controllo passaporti. E quasi tutte le compagnie aeree, come nel caso di Vueling, offrono accesso prioritario a bordo alle famiglie.

4. Il marsupio porta-bimbo è indispensabile

Se viaggiate con un neonato o con un bimbo che ha appena cominciato a camminare, il marsupio può essere molto utile. Non solo durante i momenti di attesa, le formalità con i biglietti o le file, ma anche durante l’imbarco. Se avete spedito il passeggino, non ve lo restituiranno fino a quando non ritirerete il bagaglio a destinazione e con il marsupio potrete raggiungere i nastri di riconsegna in aeroporto più comodamente.

5. Viaggiare con un bagaglio leggero

Portare pochi bagagli o borse agevolerà la logistica in aeroporto. Vi consigliamo di portare 2-3 cambi per ciascuno e di lavare gli indumenti a destinazione. E come fare con bagagli, passeggino e una quantità di mani insufficiente? Noi ci siamo sempre trovati molto bene viaggiando con un trolley e uno zaino grande. Così uno dei due avrà sempre le mani libere per prendersi cura del neonato. In caso di famiglie monoparentali, il consiglio è quello di registrare il bagaglio o di portare un solo bagaglio a mano leggero e usare il marsupio.

6. Mussola di cotone o copertina per il volo

Un’altra raccomandazione per chi viaggia in aereo con un neonato è quella di portare una copertina o una mussola di cotone per avvolgerlo durante il volo. Di solito la temperatura all’interno della cabina scende e non sempre può essere regolata in modo da soddisfare le esigenze di tutti. Un paio di calzini di ricambio e un maglione più pesante possono essere sempre utili.

7. Dieci pannolini al massimo

Ci portiamo i pannolini o li acquistiamo a destinazione? Dipende dalla durata del viaggio, ma noi calcoliamo sempre che se restiamo fuori per 2-4 giorni possiamo portarli con noi (circa 10 pannolini) risparmiandoci l’acquisto di un pacco intero. E poi fa sempre comodo svuotare il bagaglio a metà viaggio, no? Se invece prevedete di stare fuori più di 5 giorni, vi raccomandiamo di portare i 5-6 pannolini indispensabili per il viaggio e di acquistare un pacco più grande una volta giunti a destinazione. Inoltre, ci sono molti paesi (soprattutto nel nord Europa) dove i pannolini e i prodotti per l’igiene infantile sono molto più economici che nel nostro paese.

8. Biberon e pappe

Un altro motivo di preoccupazione logistica quando si viaggia in aereo con un neonato è l’alimentazione. Naturalmente la soluzione più semplice è l’allattamento materno, perché non dovrete preparare niente. Se usate il biberon, sappiate che potete far passare una bottiglia d’acqua dal controllo di sicurezza senza restrizioni spiegando che vi serve per il neonato (sicuramente la controlleranno e basta). Se i piccoli hanno già cominciato lo svezzamento, vi raccomandiamo di portare un thermos con verdure o purè di verdure, ad esempio, e qualcosa da mordere che li faccia anche distrarre (ad esempio dei grissini). Non ci sono restrizioni al controllo di sicurezza per questo tipo di prodotti (anche se contenuti in barattoli di vetro). Sicuramente vi chiederanno di mangiarne un po’.

9. Giocattoli per il volo

Quali giocattoli portare a bordo? Non dimenticate il pupazzo preferito che li terrà tranquilli, ma anche qualcos’altro che possa aiutarci a farli distrarre. Ad esempio, a seconda dell’età, un po’ di plastilina, delle favole, colori, un quaderno o degli adesivi. Ma soprattutto che non siano giocattoli rumorosi, per evitare di dare fastidio agli altri passeggeri. Per giocare a destinazione, noi portiamo sempre qualche palloncino (poco spazio e distrazione assicurata), una piccola palla o un tubo per fare bolle di sapone.

10. Prevenire il mal d’orecchi

La variazione della pressione all’interno della cabina dà fastidio a tutti, ma soprattutto ai più piccoli che possono avvertire disturbi sull’orecchio interno e medio, manifestando certa inquietudine che può sfociare nel pianto. Prendere il latte materno o succhiare un ciuccio o un biberon può aiutarli durante la fase di salita dopo il decollo e in discesa prima dell’atterraggio. Se il tuo bimbo ha avuto infezioni all’orecchio o è stato sottoposto a chirurgia nelle ultime due settimane, è meglio consultare il pediatra prima di programmare un viaggio in aereo.