Adolescenza: amici allontanano depressione

Apr 11
Scritto da Annamaria avatar

Gli amici, quelli stretti, a cui poter confidare tutto, con cui divertirsi, giocare, andare a ballare uscire o semplicemente trascorrere del tempo in relax servono, eccome. A qualsiasi età. In adolescenza, però, sono importantissimi. Allontanano depressione e ansia, lo certifica uno studio.

adolescenza amici allontanano depressione

L’adolescenza è un periodo difficile e complicato per noi genitori, che dobbiamo avere a che fare con figli di umore mutevole, un po’ svogliati, a volte sgarbati, spesso attratti proprio solo dagli amici e dalle giornate da trascorrere con loro e non con mamma e papà, vacanze comprese. E’ un periodo però altrettanto difficile per gli adolescenti stessi. I ‘best friend’ danno una mano, allontanano depressione e stati d’ansia, che purtroppo ci sono.

Una ricerca condotta in Cina, presentata al convegno di psichiatria “Cervello sociale. Traiettorie evolutive e patologia”, ha individuato il numero perfetto di amici che in adolescenza danno una grande mano e così allontanano la depressione. Sono stati analizzati ragazzi dal 10 ai 12 anni. “La loro presenza costante nella vita di un giovane determina una migliore salute mentale e impatta anche sul rendimento scolastico, migliorandolo. Ovviamente non è solo la quantità a contare, ma anche la qualità delle relazioni e delle esperienze fatte insieme”, si legge sul Corriere della Sera. I ragazzi che rimangono isolati o sono dentro “cattive compagnie” invece rischiano.

Non è un novità che le relazioni durante l’adolescenza abbiano una grande importanza e aiutino a plasmare il cervello di un individuo. “Oltre all’isolamento sociale, anche l’abuso in età evolutiva così come le dinamiche di violenza domestica, producono ricadute negative sul benessere individuale e societario”, spiega Claudio Mencacci. Il co-presidente del convegno, e direttore emerito di Neuroscienza all’Ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano, aggiunge: “E sono anche precursori della trasmissione intergenerazionale di modelli comportamentali sfavorevoli. Tutto questo indica la presenza di una relazione problematica con la salute mentale che aumenta le probabilità delle vittime di sviluppare una serie di patologie psichiatriche, ad esempio ansia, depressione, disturbo da uso di sostanze, disturbo da stress post-traumatico, disturbi di personalità, psicosi, ma anche ideazione suicidaria, autolesionismo e tentativo di suicidio”.

Ciambella alle fragole

Apr 10
Scritto da Annamaria avatar

Sono arrivate, belle, colorate più che mai, appetitose. Usiamole per i dolci fatti in casa per i nostri bambini. La ciambella alle fragole è una delizia e prepararla per una merenda sana per i piccoli è l’ideale. O anche per la colazione.

ciambella alle fragole

Per realizzare la ciambella alle fragole in dispensa e in frigo bisogna avere:

  • 3 uova a temperatura ambiente
  • 200 g di zucchero semolato
  • 125 g di yogurt alla fragola
  • 220 g di farina 00
  • 70 g di fecola di patate
  • 250 g di fragole
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 125 ml di olio di semi
  • 8 g di lievito per dolci
  • la scorza grattugiata di 1/2 limone
  • 1 pizzico di sale
  • zucchero a velo per la finitura

In una ciotola capiente montare le uova con lo zucchero, il pizzico di sale e la scorza grattugiata del limone. Quando il composto sarà gonfio e spumoso, aggiungere i semi di vaniglia, lo yogurt e amalgamare. Unite anche l’olio versato, continuando a mischiare il tutto. Unire ora farina, fecola di patate e lievito. Mescolare fino a quando non ci saranno grumi. Trasferire l’impasto in uno stampo da ciambella da 24 cm di diametro, che avrete imburrato e infarinato, e livellare. Ricoprire la superficie con le fragole pulite e tagliate a cubetti. Farle affondare, ma non troppo. Cuocere nel forno già caldo a 170° per 30 minuti e poi, alzando la temperatura a 180°, per altri 15 minuti. Fare la prova stecchino, quando la ciambella alle fragole sarà pronta, tirare fuori, lasciare freddare e poi servire.

Gravidanza: come smettere di fumare

Apr 09
Scritto da Annamaria avatar

Se piacciono le bionde, può essere un problema in gravidanza. Come smettere di fumare? Per me è stato facile: appena sono rimasta incinta mi è venuta la nausea per le cose che erano per me fondamentali, le sigarette e il caffè, quindi ho detto automaticamente stop. Per tante però è diverso

gravidanza come smettere di fumare

Come smettere di fumare in gravidanza? Prima di tutto è bene sapere che, se la dolce attesa si programma, sarebbe opportuno farlo almeno tre mesi prima di rimanere incinta. Ma non sempre è possibile o il desiderio diviene immediatamente realtà, quando si parla di cicogna. Allora, in caso contrario, è basilare farlo appena si scopre la gestazione.

E’ importante, se si hanno dubbi, sapere come smettere di fumare durante una gravidanza. Si può intervenire sul piano psicologico e motivazionale di una futura mamma tramite counseling psicologico e pratiche di supporto come mindfulness, pratiche di respirazione e yoga meditativo, che aiutano a sconfiggere la dipendenza e a calmarsi anche con la meditazione. Se fosse piuttosto complicato e non bastasse, allora si può usare terapia nicotinica nel dosaggio minimo e per il tempo minore possibile, sempre consultando il proprio medico però.

L’utilizzo di terapia nicotinica al bisogno, è meglio sotto forma di gomme da masticare, caramelle o inalatore., evitando così il cerotto. Ma se si avessero problemi al cavo orale o gastrici, è possibile usare anche il cerotto a basso dosaggio.

In formissima col Calisthenics

Apr 08
Scritto da Annamaria avatar

Le neo mamme si chiedono come tornare al top, rispettando i tempi dell’allattamento e del post parto. In tv ammirano Lorella Cuccarini, che a 58 anni ad Amici mostra il suo fisico spettacolare, da far invidia alle giovanissime. Lei il suo segreto lo ha rivelato: è in formissima col Calisthenics, un metodo che usa resistenza e peso del corpo per esercizi che ti regalano un fisico super.

in formissima col calisthenics
Lorella Cuccarini, showgirl, 58 anni

Il termine deriva da “kalos”, bello, e “sthénos”, forza.  Col Calisthenics si sta in formissima sul serio, grazie a esercizi isometrici, dinamici, che si fanno in mobilità. Non servono infatti attrezzi: basta il peso del corpo. “Una sbarra dove appendersi e due sostegni come parallele sono sufficienti per realizzare una vasta gamma di movimenti. In questo scenario essenziale si costruiscono sequenze per tutti, dall’atleta esperto al neofita. L’allenamento si personalizza anche se fatto in gruppo”, spiega La Gazzetta dello Sport.

“Si individuano sia movimenti di riscaldamento eseguiti a corpo libero come saltelli, circonduzioni delle braccia in alto e jumps, sia esercizi fatti col sovraccarico naturale del proprio corpo, cioè piegamenti e flessioni su braccia, sit-up, crunch, reverse crunch per gli addominali, trazioni alla sbarra, squat, affondi”, precisa ancora il quotidiano sportivo.

La cosa bella è che non serve la palestra, in formissima col Calisthenics, certo, se vuoi il trainer che in sala guidi un allenamento che va dai 45 ai 60 minuti. Ma, dato che, appunto, non serve alcun attrezzo, lo si può tranquillamente fare pure all’aria aperta. E, con la bella stagione oramai arrivata, cosa c’è di meglio? Magai portando i bimbi a giocare al parco, ci si può ritagliare un momento anche per sé, o no?

Moda bambini: intramontabile salopette

Apr 07
Scritto da Annamaria avatar

Con l’arrivo della primavera si pensa sempre al look giusto per i nostri figli. La moda bambini di questo 2024 propone un intramontabile must: la salopette.

moda bambini intramontabile salopette 1

L’abbiamo indossata tutti, io, devo confessarlo, lo faccio ancora. Ne ho una vintage firmata Levis e un’altra un po’ più stilosa, ma sempre i denim, che adoro. Anche mia figlia nellle varie fasi della sua età l’ha portata e la sfoggia pure ora a 17 anni. Non deve mancare nel guardaroba, si può scegliere in jeans o tessuti più leggeri. E’ un vero jolly.

L’intramontabile salopette colora la moda dei bambini. I piccoli grazie alle sue gambe larghe ci si sentono a proprio agio dentro. I piccolo possono correre, arrampicarsi, scatenarsi, senza pensarci su troppo. E’ pratica e versatile, assolutamente no gender, tra l’altro.

La moda bambini di questa stagione propone l’intramontabile salopette a righe colorate, o con tanti colori pastello a fondo bianco, o bicolore, bianca e rossa o bianca e blu. C’è pure a quadrettoni, per le mamme più esigenti. Ribadisco, io la amo in denim, scuro, chiaro, sfumato, trattato. Unica condizione insindacabile: deve essere in cotone cento per cento, se con un po’ di elastan forse è anche meglio, perché regala ancora maggiore libertà di movimento.

Nei negozi e anche online se ne trovano di ogni tipo e per tutte le tasche. Se si fa un giro negli shop vintage o nei mercatini, qui a Roma ad esempio c’è Porta Portese, sicuramente è possibile fare ottimi affari per pochi euro. E potete sbizzarrirvi: sia per i neonati che per quelli più grandicelli, fino ad arrivare agli adolescenti e i ragazzi che sfiorano la maggiore età. L’imbarazzo della scelta è davvero reale.

Posizioni vietate in gravidanza

Apr 06
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza il nostro corpo cambia, ecco perché ci sono posizioni vietate, che è meglio non assumere. Quali sono?

posizioni vietate in gravidanza

Prima magari in quel modo si stava comodissima, ma in gravidanza, nei nove mesi di gestazione, meglio di no. Tra le posizioni vietate col pancione, sicuramente c’è quella che prevede di tenere le gambe accavallate. Se lo si fa, aumenta infatti la possibilitàin di far formare coaguli di sangue e di sviluppare una trombosi venosi profonda, a causa dell’eccessiva pressione esercitata sugli arti inferiori. E’ fondamentale favorire il benessere delle gambe e della circolazione sanguigna della madre. Bisogna stare attenti al ritorno venoso.

In gravidanza un’altra delle posizioni vietate è quella del piegamento in avanti: meglio piegare le ginocchia e abbassarsi in modo lento, pensando a mantenere la schiena dritta. Non stare mai, poi’ per troppo tempo sedute: alzarsi almeno ogni ora, così che la circolazione di riattivi. 

Quando si dorme, non adottare mai la posizione da prona, con la pancia verso il basso quindi, ma neppure quella supina, a pancia all’insù. L’eccessiva pressione esercitata proprio dalla pancia, può determinare dolore alla schiena, emorroidi e anche un abbassamento della pressione. Attenzione anche a dormire sl fianco destro, per il possibile schiacciamento della vena cava, che potrebbe provocare un rischi di salute al bebè che si porta in grembo.

Diabete: come mangiare i carboidrati

Apr 05
Scritto da Annamaria avatar

Chi soffre di diabete ha problemi di glicemia. Sapere come mangiare i carboidrati, che fanno bene a tutti, è fondamentale. Ne so qualcosa io che durante la gravidanza ho avuto la curva glicemica che si è alzata vertiginosamente e ho dovuto stare attenta con alimentazione, ripetendo i controlli dal settimo mese di gestazione in poi.

diabete come mangiare i carboidrati

Come mangiare i carboidrati per chi soffre di diabete o chi è geneticamente portato alla glicemia alta lo spiega al Corriere della Sera Ilaria Prandoni. La biologa e nutrizionista di Palazzo della Salute del Gruppo San Donato è chiarissima. “La distinzione carboidrati ‘semplici’ e ‘complessi’ è importante perché quelli complessi si assimilano più lentamente a livello intestinale e non creano ‘picchi glicemici’ post prandiali, quindi contribuiscono a mantenere la glicemia più stabile. Mentre quando si mangia un carboidrato semplice si ha un innalzamento più rapido della glicemia. Ecco perché bisogna privilegiare i carboidrati complessi e consumarli a colazione, pranzo e cena preferibilmente nella versione integrale”.

“Può essere utile considerare l’indice glicemico dei singoli alimenti e ancor più il carico glicemico un parametro che stabilisce l’impatto sulla glicemia di un pasto contenente carboidrati – dice l’esperta – Nei diabetici bisogna evitare carichi glicemici elevati”.

“I carboidrati semplici si dividono in quelli ‘naturalmente presenti’ negli alimenti (nei vegetali e nei latticini) e quelli ‘aggiunti’, che vengono aggiunti agli alimenti (lo zucchero da tavola, gli zuccheri usati dall’industria alimentare o gli edulcoranti). Il paziente con diabete può bere il latte e mangiare la frutta (due porzioni al giorno). Alimenti che contengono naturalmente zuccheri. Ma dovrebbe eliminare o limitare molto il consumo di tutti i prodotti che contengono zuccheri ‘aggiunti’. Quindi i dolciumi, le bevande zuccherate, i succhi di frutta zuccherati”.

Come mangiare i carboidrati col diabete è basilare. Sui dolci la nutrizionista dice: “Uno alla settimana”. “Deve essere incoraggiato il consumo di cibi ricchi di fibre. Perché regolano l’assorbimento di carboidrati e grassi e modulano i picchi post-prandiali di glicemia – spiega la specialista –. Anche la verdura, ricca in fibra, va a regolarizzare l’assorbimento a livello intestinale dei carboidrati. Quindi consumata ad esempio con pasta e riso è ottima. Con la stessa funzione può essere utilizzata come spuntino. Anche i legumi, nonostante contengano una quota di carboidrati, sono da considerare una fonte proteica e di fibra. Si possono mangiare in associazione con pasta e riso: il piatto unico che si verrà a creare sarà più bilanciato a livello di assorbimento degli zuccheri”.

“Anche le persone in salute devono seguire una dieta sana, bilanciata e preventiva rispetto al diabete, che è una malattia molto diffusa. La dieta mediterranea preserva la salute e previene l’insorgenza di patologie croniche degenerative tra le quali anche il diabete. Anche per chi deve dimagrire questi sono i consigli alimentari giusti, che devono essere declinati con le quantità soggettive adatte a configurare una dieta ipocalorica rispetto ai fabbisogni”, conclude Prandoni.

Cibi che abbassano il colesterolo

Apr 04
Scritto da Annamaria avatar

E’ un guaio quando questo valore sale, come nel mio caso ad esempio. Come cercare di farlo tornare normale? L’alimentazione può aiutare, ecco i cibi che abbassano il colesterolo.

cibi che abbassano il colesterolo

Il colesterolo, quello ‘cattivo’, porta noi tutti a rischio di malattie cardiovascolari. I Cibi che lo abbassano quindi ci danno una mano a sconfiggere, almeno in parte, questa molecola di grasso.

Tra i cibi che abbassano il colesterolo ci sono sicuramente i cereali integrali: vanno mangiati, con porzioni regolari, dalle 2 alle 4 volte la settimana. Ottimi l’avena e l’orzo, buoni farro e quinoa, come anche la segale. Pane, pasta devono essere di grano non trattato, appunto. Il riso è preferibile nero.

Anche i legumi fanno bene, sempre dalle 2 alle 4 volte la settimana. Ceci, fagioli, fave, piselli e lenticchie sono un toccasana, ricchi di proteine e sali minerali, tra i quali il ferro, utile a ridurre il colesterolo cattivo, potassio, che riduce la pressione sanguigna, e il fosforo.

Non dimentichiamoci della frutta secca, mandorle e noci su tutta, e i frutti di bosco. Mirtilli, fragole, lamponi servono contro il colesterolo. Per questa vanno bene 2 volte al giorno. Ultime, ma sempre in prima fila, le verdure, ricche di fibre, fanno sì che il colesterolo venga assorbito di meno nell’intestino. Quotidianamente con loro potete esagerare: vanno bene anche 2 o 3 porzioni al dì.