Gravidanza, aspirina per prevenire gestosi

Ago 30
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza l’aspirina è ottima per prevenire la gestosi. E’ quanto emerge da uno studio internazionale, con il Policlinico di Milano come unico centro italiano. Una piccola dose di aspirina potrebbe salvare la vita alle donne in gravidanza che siano ad alto rischio per la pre-eclampsia.

L’aspirina provvidenziale per prevenire la gestosi in gravidanza. Questa malattia è tra le maggiori cause di mortalità e di patologia materna e colpisce fino al 5 per cento di chi è in dolce attesa in tutto il mondo. Lo sottolinea una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine, al quale il Policlinico di Milano ha contribuito come unico centro italiano, guidata da Kypros Nicolaides, specialista del King’s College di Londra.
Lo studio ha analizzato quasi 1.800 donne con un alto rischio di pre-eclampsia. Questa patologia è potenzialmente pericolosa sia per la mamma sia per il feto: compare in modo improvviso, di solito dopo la 20esima settimana di gravidanza, e le sue cause non sono ancora completamente conosciute.
Nella pre-eclampsia la placenta funziona male. Le conseguenze coinvolgono la circolazione sanguigna della mamma e del feto, che soffre perché non riceve più in modo ottimale l’ossigeno e i nutrienti di cui ha bisogno. Se non trattata, la gestosi può causare problemi gravissimi, come la nascita prematura, ritardi o arresto della crescita del feto, fino al rischio di morte per la madre e il bimbo. “L’unica terapia, di fatto, è il parto – spiega Luigi Fedele, direttore del dipartimento Donna, bambino e neonato del Policlinico di Milano – perché con l’espulsione della placenta vengono a mancare le condizioni che causano la patologia. Quando questo avviene in epoca di prematurità, prima della 37esima settimana di gestazione, le complicanze materno-fetali possono essere drammatiche”.

Sono vari i fattori che favoriscono lo sviluppo della pre-eclampsia, come l’età, il diabete, l’obesità, o malattie autoimmuni. “Grazie ad un test eseguibile intorno alla 12esima settimana di gestazione e che permette di combinare questi fattori tra di loro – commenta Nicola Persico, responsabile della Chirurgia Fetale del Policlinico di Milano e coordinatore dello studio per l’Italia – aggiungendo parametri rilevabili mediante l’ecografia ostetrica e dosaggi biochimici sul sangue materno, è possibile identificare già nel primo trimestre di gravidanza circa il 75% delle gravidanze che svilupperanno la pre-eclampsia. E’ proprio in questi casi che la prevenzione gioca un ruolo determinante”.

Nello studio le donne con alto rischio di pre-eclampsia pre-termine sono state divise in due gruppi: ad uno è stato dato un placebo, mentre all’altro una dose di aspirina di 150 mg. I risultati sono evidenti: in gravidanza l’aspirina è ottimale per prevenire la gestosi. Ha un effetto protettivo sullo sviluppo delle forme di pre-eclampsia che richiedono l’espletamento di un parto pre-termine. “Questi risultati – conclude Persico – sono per noi molto importanti e cambieranno la pratica clinica nella prevenzione dei disturbi ipertensivi in gravidanza, che rappresentano una causa importante di mortalità e morbidità materna e perinatale”.

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