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Novel food sicuri anche per bambini

Dic 28
Scritto da Annamaria avatar

Si chiamano novel food, sono gli alimenti a base di insetti. L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha assicurato che quattro di questi sono sicuri anche per i bambini, come riportato da Italian Journal of Pediatrics. Ma i dubbi dei medici permangono.

novel food sicuri anche per bambini

I novel food nascono per proteggere il Pianeta, cercando nuove fonti di proteine. Come scrive il Corriere della Sera, “tra il febbraio 2022 e il febbraio 2023, la Commissione europea ha autorizzato l’Unione europea (UE) a immettere sul mercato quattro prodotti derivati da insetti che fanno parte dei cosiddetti nuovi alimenti o ‘novel food’. Espressione con cui ci si riferisce a qualsiasi cibo o ingrediente non utilizzato per il consumo umano su scala significativa nell’UE prima del 15 maggio 1997”.

Quelli approvati, ritenuti sicuri per tutti, anche per i bambini, dall’EFSA sono: verme giallo essiccato (larva di Tenebrio molitor); formulazioni di locuste (Locusta migratoria) congelate ed essiccate; formulazioni di grilli interi (Acheta domesticus) congelate ed essiccate; polvere di grilli (Acheta domesticus) parzialmente sgrassata. 

I novel food sono effettivamente sicuri anche per i bambini? I pediatri rimangono dubbiosi. “L’analisi dell’EFSA dei nuovi alimenti non è specifica per età. E questo è uno dei motivi di preoccupazione per un possibile inserimento di questi prodotti nella dieta dei bambini”, spiega Lorenzo Norsa, pediatra gastroenterologo. Il coordinatore dell’area di Nutrizione della Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) e coautore della ricerca chiarisce: “L’analisi è basata su una applicabilità su ampia scala sul mercato europeo di tali cibi. E su un principio di non pericolosità. Non sono però presi in considerazione nello specifico i fabbisogni nutrizionali di alcune fasce di età particolari come i lattanti e i bambini. Nonché le differenze territoriali che determinano differenti schemi dietetici. Come la dieta mediterranea tipica della nostra area”.

Le proteine sono fondamentali per la crescita dei piccoli, le farine di insetti ne contengono molte. Ma c’è un ma. “Sul versante nutrizionale non disponiamo di alcuno studio che ci dimostri che un loro impiego in sostituzione di altre fonti di proteine in bambini normalmente alimentati con una dieta bilanciata come quella mediterranea possa rappresentare un reale beneficio”, precisa Norsa. “Al contrario. Sembra indiscutibile il vantaggio potenziale sulla sostenibilità ambientale e sull’ecologia di questa forma di proteine che non necessita di grandi terreni per la coltivazione e che non produce alte quantità di materiale da smaltire”.

“Il potenziale rischio allergico deriva dall’integrazione di un nuovo alimento che comunque è stato descritto come causale di reazioni anafilattiche in studi provenienti dall’Oriente”, sottolinea ancora Norsa. “Inoltre ci può essere una potenziale sovrapposizione allergica di alcuni componenti della farina di insetti con i crostacei,. Sono alimenti con un alto potenziale allergogeno. L’attenzione deve, quindi, essere posta in particolare per le prime somministrazioni in pazienti piccoli”.

“E’ importante, per pensare di introdurre alimenti nuovi sul mercato soprattutto nelle fasce di popolazione in crescita come i bambini, disporre di evidenze convincenti sulla loro sicurezza. Ma anche sul possibile impatto benefico in termini nutrizionali”, spiega ancora il medico. 

“I novel food, e non parlo solo di insetti, che vengono introdotti in modo massivo nella nostra alimentazione sono un fenomeno recente. E destinato a svilupparsi sempre di più nei prossimi anni”, precisa Claudio Romano. E’ presidente SIGENP e direttore di Gastroenterologia e fibrosi cistica pediatrica all’Università di Messina. Il coautore dello studio citato aggiunge: “Non basta indagare se sono indicati nella dieta degli adulti. E’ necessario chiarire specificamente, e senza lasciare zone d’ombra, se possono essere inclusi nell’alimentazione dell’infanzia. E quali sono le eventuali cautele. Questo è un compito nuovo e molto delicato che riguarda proprio i pediatri nutrizionisti. E quindi la nostra società scientifica. Direi una nuova area di lavoro”.