L’inglese? Meglio impararlo sin da piccoli

Mag 02
Scritto da Annamaria avatar

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Chi non conosce l’importanza di parlare bene almeno una lingua straniera? Oggi è basilare, l’inglese su tutte, ma, certo, non solo.
Le mie amiche, che come me ritengono fondamentale apprendere la lingua dall’infanzia, hanno scelto di iscrivere i loro bimbi a corsi specifici. In molti frequentano un laboratorio artistico in cui il professore parla con i piccoli solo in inglese. Unisce gioco e creatività manuale. I pargoletti non si annoiano e imparano i primi vocaboli per iniziare un percorso che, si spera, li porterà in seguito a una padronanza dello strumento oramai diventata urgente nell’Europa unita e nel mondo globalizzato.

 

Corcordo pienamente con le mie ‘colleghe’ di avventura, mamme evolute che a loro volta, se già non lo fanno perfettamente, avrebbero voluto parlare fluentemente in un’altra lingua. Bibi quest’anno, con il doppio impegno del nuoto o della danza, non ha potuto: ha solo un pomeriggio libero e mi spiaceva, con l’inizio della scuola a tempo pieno, sovraccaricarla troppo. Mi sono resa conto, però, che, nonostante nella scuola pubblica l’insegnamento dell’inglese ormai sia obbligatorio sin da subito (non come ai ‘miei tempi’), non basta. Fanno troppo poco. Se non sono così fortunati da frequentare prestigiose scuole private bilingue, devono incrementare in altri modi. Il sistema migliore e avvicinarli con il gioco, la curiosità, le canzoncine. Ci sono poi anche i canali tv con i cartoon in inglese, i film in blu-ray in cui si può mettere l’audio originale. Tantissimo è l’aiuto che noi possiamo dare ai nostri figli per coinvolgerli. Quando saranno più grandi ci sarà anche il pc e la Rete. Ci sono anche i corsi specifici, ludici, artistici, musicali. Di ogni tipo. L’inglese ha una grammatica semplice e di facile apprendimento. Proviamoci, insistiamo, perché se imparano sin da piccoli è molto meglio.

 

 

 

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