Gravidanza: diastasi addominale

Feb 24
Scritto da Annamaria avatar

Si parla sempre più spesso di diastasi addominale causata dalla gravidanza. L’ultima ad averlo fatto è Noemi Bocchi, la nuova compagna di Francesco Totti. I sintomi sono evidenti: pancia gonfia, doloro alla schiena, difficoltà digestive e respiratorie.

La causa più comune della diastasi addominale è, per le donne, la gravidanza. Ma che cos’è?

Come si legge sul Corriere della Sera Salute, “i muscoli principali della parete retto addominale sono divisi in due parti: un muscolo retto-addominale destro e un muscolo retto-addominale sinistro che sono tenuti insieme da una sottile banda di tessuto connettivo (detta linea alba o linea mediana) che, non solo tiene insieme i muscoli retto-addominali, ma permette anche la continenza dei visceri interni. Se la linea alba, che è molto resistente ma poco elastica, per qualche motivo si sfibra, difficilmente riesce a tornare nella condizione iniziale naturalmente. In base alla distanza che si viene a creare tra i due muscoli retto-addominali può trattarsi di una diastasi di grado lieve (meno di 3 cm), che di solito non causa disturbi e non necessita di intervento, di grado moderato (tra 3 e 5 cm) e di grado severo (più di 5 cm)”. 

A un anno di distanza da una gravidanza i muscoli dovrebbero tornare al loro posto naturalmente, dopo essersi divaricati per consentire la crescita del feto durante i nove mesi. Se questo non accade, ecco che si parla di diastasi addominale. Come si cura? Solitamente con l’addominoplastica che permette il riavvicinamento dei muscoli. Nei casi giudicati ‘severi’ potrebbe essere necessario inserire una rete biocompatibile riassorbibile che permette di avvicinare i muscoli e ha anche un ruolo di contenimento degli organi interni. Esercizi per gli addominali in palestra, in caso di diastasi addominali, sono addirittura comproproducenti.

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