Parasonnie bambini

Gen 03
Scritto da Annamaria avatar

Dormire bene è importante, anche per i più piccoli, anzi, soprattutto per loro. I risvegli, spesso associati a disagio, pianto, agitazione, possono essere definiti parasonnie. Per quel che riguarda i bambini è meglio saperne qualcosa di più.

Come scrive l’Istituto Auxologico, “le parasonnie sono un gruppo ampio di disturbi del sonno che consistono in manifestazioni indesiderate che accompagnano il sonno. In alcuni casi possono causare traumi e disturbare il riposo del bambino o di chi gli sta vicino”.

“Le diverse forme di parasonnia in genere hanno carattere assolutamente benigno, non richiedono una terapia specifica e tendono a diminuire in intensità e frequenza con la crescita. Solo in alcuni casi devono essere approfondite per escludere l’epilessia morfeica”, sottolineano gli esperti.

L’Istituto poi classifica le parassonnie nei bambini: “Le parasonnie vengono classificate in base al momento in cui si manifestano durante la notte e quindi in relazione alle diverse fasi del sonno e si distinguono sostanzialmente:

parasonnie del sonno NREM: risvegli confusionali, sonnambulismo, terrori notturni;

parasonnie del sonno REM: incubi notturni, paralisi del sonno, ed in età adulta il disturbo comportamentale in sonno REM;

altre parasonnie: enuresi notturna, groaning (catathrenia), allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche”.

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