Covid in gravidanza: rischi

Mar 10
Scritto da Annamaria avatar

Il Covid in gravidanza quali rischi comporta? Tante le donne preoccupate. Giuseppe Bifulco, Direttore Dipartimento Materno Infantile AOU Federico II Napoli, risponde su Il Riformista e chiarisce alcuni dubbi.

I rischi del Covid in gravidanza creano apprensione a molte. “In caso di contagio, una donna in gravidanza ha un rischio maggiore di sviluppare complicanze rispetto a una donna non gravida: maggior rischio di sintomi respiratori, polmoniti e quindi ospedalizzazione”, spiega l’esperto. 

Sottolinea poi che i dati scientifici sono rassicuranti per quanto riguarda gli effetti dell’infezione sul feto: “Non sembra esserci, o sembra molto remota, la possibilità di trasmissione verticale, il passaggio cioè dell’infezione da mamma a feto tramite la placenta, cosa che avviene invece con altre infezioni virali come quella da Rosolia. Anche nel caso di infezione neonatale, quindi infezione contratta al momento del parto o nei primi giorni di vita, il decorso è nella quasi totalità dei casi benigno e asintomatico. Le conseguenze dell’infezione sulla gravidanza, quindi, vanno ricercati soprattutto sugli effetti materni della patologia. Come detto, la donna gravida ha più possibilità di un decorso con sintomi importanti rispetto alla donna non gravida, e quindi più probabilità di ospedalizzazione e di ricorso a taglio cesareo anche in epoca pretermine”.

I rischi del Covid in gravidanza, purtroppo, influiscono sul parto in qualche modo: “L’infezione da COVID non è un’indicazione a dover effettuare un taglio cesareo. Tuttavia, l’infezione influenza il parto in diversi modi. Prima di tutto la donna in molte regioni è costretta a partorire in HUB di riferimento e quindi può vedersi modificato il setting del parto anche all’ultimo momento. Dovrà partorire, inoltre, assistita da personale medico e ostetrico che utilizza gli appositi dispositivi di protezione, cosa che può influenzare l’esperienza della donna dal punto di vista psicologico, andando ad ostacolare il rapporto umano che normalmente si instaura tra partoriente e personale che la assiste”.

Quando il bebè viene alla luce, viene effettuato un test per sapere se ha contratto il virus: “A tutti i neonati nati da mamme positive al COVID al momento del parto viene effettuato un tampone molecolare per la ricerca dell’infezione. Inoltre vengono prelevati dei campioni ematochimici e placentari”.

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