Certificati vaccinali: novità

Lug 10
Scritto da Annamaria avatar

Ci sono importanti novità sui certificati vaccinali: finalmente Asl e scuola si parlano. Con l’anagrafe vaccinale non saranno più i genitori a doverli presentare.

Tutti tirano un sospiro di sollievo sentendo le novità sui certificati vaccinali. Il ministero della Salute con un nota ricorda che “in riferimento alla scadenza del 10 luglio per la presentazione dei certificati di avvenute vaccinazioni per le iscrizioni scolastiche, prevista dalla normativa vigente (cosiddetta legge Lorenzin), il ministero della Salute e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca precisano che, essendo stata attivata l’Anagrafe nazionale vaccinale, i genitori non hanno più l’obbligo di presentare la documentazione, perché il Sistema ormai automatizzato fa dialogare direttamente Asl e istituti scolastici”.

Grazie all’Anagrafe vaccinale – viene sottolineato nel comunicato – le situazioni irregolari sono già state comunicate dalle Aziende sanitarie alle istituzioni scolastiche che provvederanno a richiedere i documenti eventualmente mancanti ai genitori. Questi ultimi avranno a loro volta dieci giorni di tempo per portarli a scuola”.

“Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha istituito l’Anagrafe nazionale con decreto ministeriale del 18 settembre scorso. Tutte le Regioni hanno avviato da aprile la trasmissione dei dati, tranne le Province autonome di Trento e Bolzano che saranno presto a regime”, conclude il comunicato.

Le novità sui certificati vaccinali rendono più sereni i genitori, non costretti così a corse dell’ultimo minuto con i propri figli. “Per le famiglie un onere in meno. Ma – sottolinea Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale – per noi pediatri è della massima importanza che non venga scalfito l’ombrello protettivo realizzato dalla Legge vigente e che non sia compromesso l’incremento delle coperture vaccinali che si sta ottenendo. Nei primi 5 mesi del 2019 sono stati segnalati 1.096 casi di morbillo, di cui 79 in bambini di età da 1 a 5 anni e 42 in età inferiore a 1 anno e nello stesso periodo sono stati segnalati 25 casi tra Operatori Scolastici, tutti non vaccinati, tranne 1. E’ necessario dare una maggiore visibilità e forza all’attuale raccomandazione: la SIPPS estenderà le sue campagne di informazione anche agli Operatori Scolastici, nel loro interesse e nell’interesse dei bambini che vengono loro affidati”.

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