Vacanze: il mezzo migliore per viaggiare con i bimbi

Mag 29
Scritto da Annamaria avatar

Ho scovato su La Stampa un utilissimo articolo vademecum per viaggiare con i bimbi. L’estate è alle porte, allora meglio ascoltare i consigli dei pediatri per scegliere il mezzo più adatto per partire con i vostri figli:

Qual è il miglior mezzo di trasporto quando si parte per le ferie? “Innanzitutto – ricorda la professoressa Susanna Esposito, direttore della Clinica Pediatrica 1 presso l’Irccs Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – è bene ricordarsi che un bambino necessita di tempi di adattamento più lunghi rispetto all’adulto”. Per un lattante, insomma, meglio evitare le gite in giornata al mare, optando per una vacanza anche breve, ma che non costituisca un problema. Scelto luogo e data, come raggiungerlo?

AEREO
Per chi non ha problemi dichiarati di salute non esiste un’età minima per affrontare un volo, se si escludono i prematuri fino ai 3 chili di peso e i neonati sotto i 7 giorni di vita. Ecco, in ogni caso, alcune regole da seguire: far bere spesso il piccolo, visto che l’aria a bordo è molto secca e può anche irritare le mucose delle prime vie respiratorie. Per evitare mal d’orecchie, in fase di decolloe atterraggio far succhiare caramelle, o dare il ciuccio o il seno ai lattanti: muovendo la mandibola si evita la chiusura del timpano, che provoca il dolore. Le hostess insegnano un trucco per chi non ha nulla da masticare: mettere un bicchiere con poche gocce di acqua intorno all’orecchio. Se il naso è chiuso uno spray nasale può aiutare. Le compagnie aeree mettono oggi a disposizione dei bimbi diversi tipi di seggiolini e culle, fra cui l’infant seat, seggiolino regolabile che si fissa al sedile dell’aereo, adatto a bambini fino ai 2 anni di età. Le variazioni di fuso orario possono disorientare i bambini, ma si può limitare il fastidio grazie a tre semplici regole: sull’aereo iniziare a regolare i ritmi sonno-veglia su quelli del Paese di destinazione. Secondo: meglio scegliere un volo che riduca al minimo la perdita di sonno. Infine: al momento dell’arrivo mettere i bambini a letto secondo l’orario locale, indipendentemente dalle ore passate in viaggio. 

IN NAVE
La nave è il mezzo di trasporto con più pericoli dietro l’angolo. Dunque: mai perdere di vista i bambini. Forse anche per questo i pediatri sostengono che “la soluzione migliore è che i bambini, durante la navigazione, dormano il più a lungo possibile”. Non bisogna permettere al bambino di avvicinarsi alle ringhiere del ponte, poiché  sono dimensionate per gli adulti e un bambino può agevolmente passarvi sotto e cadere fuoribordo. Ugualmente pericolosi sono i boccaporti, le prese d’aria e le vie di deflusso dell’acqua, che su molte navi sono di dimensioni tali da permettere a un bambino di scivolare dentro. Alcune zone, poiché “riservate all’equipaggio”, sono una vera tentazione per i bambini, curiosi per natura. Ma queste aree sono naturalmente piene di pericoli: corrente ad alta tensione, sostanze tossiche, ingranaggi in movimento. Quando rimangono sul ponte, i bambini devono inoltre essere difesi dal freddo, dal vento e soprattutto dai raggi solari: in mare aperto il riverbero sulla superficie dell’acqua amplifica l’esposizione. In generale, una volta imbarcati, meglio verificare la posizione dell’equipaggiamento di salvataggio individuale in dotazione, e leggere le istruzioni sul comportamento da tenere in caso di abbandono della nave. 

IN TRENO
E’ il mezzo di trasporto meglio tollerato dai bambini di ogni età, ma è necessario tenerli occupati durante il viaggio, non vietando loro di muoversi dal posto ogni tanto. 

SULL’AUTO
“Uno spostamento in macchina, anche di pochi chilometri – esordiscono i pediatri – non è mai sicuro”. I bambini devono essere trasportati sui seggiolini (diversi in base all’età), protetti dalle cinture di sicurezza. Più il bimbo è piccolo, maggiori sono gli accorgimenti: non partire nelle ore più calde della giornata, evitare i giorni da “bollino rosso” a rischio code, non esagerare con l’aria condizionata: cinque-sei gradi di differenza tra dentro e fuori è il massimo concesso per evitare poi lo sbalzo termico. In auto è vietato fumare, obbligatorio fare soste ogni ora, vivamente consigliato utilizzare tendine parasole per evitare di esporre il pupo ai raggi diretti del sole. Se il bimbo è piccolo non può mancare una borsa per le emergenze: un cambio completo di vestitini, pannolini, biberon con camomilla rilassante, latte per  i pasti Non è detto che crescendo si sopportino meglio i chilometri. Quindi: per i più grandi portare giochi e libri, ma si possono anche improvvisare indovinelli e quiz che coinvolgano l’intera famiglia in viaggio. “Ai più piccoli – ricordano gli specialisti – piacciono molto le registrazioni con le loro favole preferite”. I bambini in viaggio hanno diritto si sentirsi stanchi, mai rimproverarli, meglio fermarsi qualche minuto e ripartire. E se soffrono l’auto, evitare pasti liquidi prima della partenza, scegliendo un pranzo o una cena di alimenti solidi. Piuttosto, portare qualcosa da mangiare nel viaggio. 

E PER CHI SCEGLIE LA MOTO…
E’ il mezzo di trasporto meno adatto per i bambini, anche se esistono seggiolini per trasporto in moto dei bambini dai 3 agli 8 anni, cioè dai 14 ai 30 kg): la sella per bambini piccoli è applicabile a tutti i tipi di moto e scooter, è provvista di maniglie laterali, poggia schiena, cinghie di fissaggio e cinghie poggiapiedi.

Tags: , , , , , , , , , , , , ,

Scrivi un commento