Cellulari e gravidanza
Cellulari e gravidanza vanno d’accordo? Non proprio. Se la mamma usa troppo il telefonino quando è incinta, qualche pericolo per il bimbo c’è, per esempio, un maggiore rischio di iperattività che il bebè mostrerà crescendo a 5-7 anni.
Ormai i cellulari sono troppo spesse nelle nostre mani come pure in quelle dei più piccoli. E in gravidanza la musica non cambia, diventa solo un po’ più stonata, come sottolinea una ricerca pubblicata sulla rivista Environment International e condotta da Laura Birks dell’Istituto di Salute Globale a Barcellona.
Questo studio che va dal 1996 al 2011 ha coinvolto 80mile coppie formate da madre e figlio in Danimarca, Spagna, Norvegia, Paesi Bassi e Corea. Ha constatato per tutti i paesi e per tutti i periodi di tempo considerati che i figli di donne che in gravidanza stavano circa un’ora al giorno o anche più al telefono avevano un rischio più elevato di iperattività a 5-7 anni rispetto ad altri bimbi con mamme che, invece, usavano meno il cellulare quando erano incinte.
Si chiarisce che questa ricerca è ‘osservazionale’, quindi non si può asserire con assoluta certezza che questa problematica avvenga per colpa delle radiazioni elettromagnetiche del telefonino. Si può, però, evincere dallo studio che cellulari e gravidanza non vadano a braccetto. L’uso del telefonino non deve mai essere smodato in generale, come invece avviene nel nostro quotidiano. Il comportamento, diciamo così, ‘distratto’ di una donna in dolce attesa si riflette, più in generale, evidentemente con il bambino che porta in grembo e può causargli nella crescita problemi comportamentali che potrebbero (e dovrebbero) essere evitati. Perciò datevi una regolata quando prendete dalla borsa lo smartphone tra le mani, quell’oggetto di cui ormai sembra non si possa più fare a meno e che accompagna le nostre giornate. Invece del cellulare prendete un bel libro, visto che ormai si legge sempre meno. E’ una delle cose più belle e rilassanti da fare.
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