Nuove Barbie piacciono ai bambini

Lug 15
Scritto da Annamaria avatar

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Vi ricordate quando tempo fa vi ho parlato delle nuove Barbie, quelle con varie tipologie fisiche? Beh, sappiate che piacciono molto ai bambini, proprio perché diverse: alte, più bassine, magre o curvy, appartenenti a varie etnie. Ce ne sono per tutti i gusti. Devo ammettere che per scovarle (mia figlia finora ne ha quattro), ho dovuto ordinarle online. Ma sono la sua passione, molto più delle precedenti, quelle classiche, chiamiamole così. Bionde, ‘pennellone’ formose, perfette.

Le nuove Barbie sono più reali e piacciono ai bambini. danno loro un messaggio positivo, aiutano nel processo di accettazione del corpo così com’è, con tutti i suoi difetti, le piccole in questo modo si ‘salvano’ dallo stereotipo di eccessiva magrezza che colpisce moltissimi giovani. E lo dice la mamma di una ballerina di danza classica, che quindi magra deve esserlo quasi ‘per forza’…

Rita Tanas, endocrinologa pediatra della Società Italiana di Pediatria (SIP), commentando le nuove Barbie lanciate dalla Mattel che piacciono ai bambini, ha detto che è un esperimento ben riuscito.
“E’ una buona iniziativa – ha sostenuto anche Giampaolo de Luca vicepresidente della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza – perché le bambine si identificano con la bambola che diventa un modello cui aspirare. La Barbie classica, però, mal si adatta alla tipologia femminile mediterranea che difficilmente è longilinea e bionda. La Barbie è un modello con molta presa sulle bambine, con influenza importante sul loro sviluppo psicologico soprattutto oggi che l’età della pubertà si va via via abbassando, il sovrappeso è sempre più frequente e con esso la comparsa di disturbi dell’alimentazione”.

La Tanas ha sottolineato che purtroppo è scesa “anche l”età della derisione”, ovvero “l’età in cui un bambino percepisce di essere sovrappeso: viene deriso dai compagni e in famiglia e se me rende conto, oggi già nelle prime classi elementari se non prima)”. “Quindi ben vengano le nuove Barbie purché siano accompagnate da messaggi positivi , che vadano oltre le caratteristiche corporee (ad esempio negli spot pubblicitari). In sostanza è auspicabile che la Barbie più bassa e quella formosa siano accompagnate da messaggi vincenti, privi di connotazioni negative che altrimenti le renderebbero semplicemente non interessanti: un modello cui non aspirare”, ha spiegato.
Ha poi concluso: “La bambola da sola non basta, bisogna avere la cura di non identificare una persona solo attraverso il suo peso, atteggiamento oggi comune in primis fra noi adulti e che i bambini non possono far altro che assorbire”.

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