Eco Ball: il gioco che insegna il riciclo
Si chiama Eco Ball e promette di diventare lo sport più educativo (e green) del momento. Niente trofei o classifiche, ma una sola grande vittoria: quella dell’ambiente. L’idea è semplice e geniale: trasformare la raccolta differenziata in un gioco di squadra. E’ il gioco che insegna il riciclo ai bambini.
L’Eco Ball nasce come iniziativa educativa nelle scuole primarie e negli oratori, con l’obiettivo di insegnare ai più piccoli i principi del riciclo e della sostenibilità attraverso il movimento e la competizione sana. Il campo di gioco? Una palestra o un cortile attrezzato con bidoni colorati che rappresentano i diversi materiali da riciclare: plastica, carta, vetro e organico. La palla, rigorosamente realizzata con materiali riciclati, viene lanciata dai bambini nei contenitori giusti, ma non basta solo il tiro: per guadagnare punti bisogna anche riconoscere correttamente il tipo di rifiuto e spiegarne il percorso di smaltimento.
L’Eco Ball funziona perché unisce educazione e gioco, due elementi che parlano la stessa lingua ai bambini. Durante una partita, si corre, si ride, si collabora e, senza nemmeno accorgersene, si impara che differenziare bene è un gesto quotidiano importantissimo. Ogni squadra è composta da piccoli “eco-atleti” con ruoli diversi: chi raccoglie, chi lancia, chi verifica. In questo modo, tutti partecipano e ciascuno diventa responsabile di un piccolo pezzo del mondo.
Dove prima c’erano lezioni frontali e schede da colorare, oggi c’è un’attività coinvolgente che insegna ai bambini a “toccare con mano” il riciclo. “Con l’Eco Ball i bambini imparano giocando, e questo è il segreto per costruire cittadini consapevoli e rispettosi dell’ambiente fin da piccoli”, spiegano gli educatori che lo hanno introdotto nelle scuole.
Oltre a promuovere buone pratiche ambientali, l’Eco Ball stimola la cooperazione, il pensiero critico e la manualità. I bambini non solo imparano a differenziare, ma capiscono anche come ogni piccola azione quotidiana, dal buttare via una bottiglia al riutilizzare un foglio, può fare la differenza.
E poi, c’è un aspetto non secondario: il divertimento. Perché, come ogni sport che si rispetti, anche l’Eco Ball crea entusiasmo, spirito di squadra e quel pizzico di competizione che rende tutto più emozionante.
Make-up bambini
Truccarsi è un gioco che i bambini adorano: trasformarsi in principesse, supereroi o animali fantastici è un modo per dare libero sfogo alla fantasia. Ma quando si parla di make-up per i più piccoli, è importante ricordare che la loro pelle è molto più sensibile di quella degli adulti. Serve quindi un po’ di attenzione nella scelta dei prodotti e nel modo in cui vengono usati.
Come scegliere i prodotti giusti? Prima regola: controllare sempre l’etichetta. I trucchi devono essere specifici per bambini, con formule ipoallergeniche, testate dermatologicamente e prive di profumi aggressivi. Meglio se riportano indicazioni come “nickel tested” o “face painting”. I prodotti realizzati in Europa rispettano normative molto severe sulla sicurezza cosmetica, quindi è consigliabile evitare articoli di provenienza incerta o senza marchio CE. E non sempre “naturale” significa sicuro: alcuni ingredienti vegetali, come gli oli essenziali, possono provocare irritazioni o allergie.
Gli errori da evitare
- Niente trucchi per adulti: contengono sostanze troppo forti per la pelle delicata dei bambini.
- Non condividere pennelli e spugnette: possono diventare veicolo di batteri.
- Evitare di tenere il trucco troppo a lungo: dopo poche ore la pelle ha bisogno di respirare.
- In caso di rossori o pruriti, struccare immediatamente e applicare una crema lenitiva leggera.
Prima di truccare, è bene fare un piccolo test di tolleranza: applicare una goccia di prodotto sull’interno del gomito o dietro l’orecchio e attendere 24 ore. Durante l’applicazione, evitare zone delicate come occhi, narici e bocca. Usare pennelli puliti e movimenti leggeri, lavandosi sempre bene le mani.
Per la rimozione, scegliere struccanti delicati, come acqua micellare senza alcol o latte detergente per pelli sensibili. Meglio evitare salviettine profumate o prodotti troppo sgrassanti.
Il trucco per bambini dovrebbe essere prima di tutto un momento di gioco e creatività. Lasciate che scelgano i colori, che sperimentino, che si divertano. Basta poco per rendere l’esperienza sicura e allegra: una luce calda, un po’ di musica e tanta fantasia.
Solletico ai bambini: divertimento o fastidio?
Il solletico per molti genitori è un gesto spontaneo e affettuoso, un modo per far ridere i bambini e creare un momento di gioco. E in effetti, le risate contagiose dei più piccoli sembrano dire che si stanno divertendo un mondo. Ma è davvero così? Il solletico ai bambini è un divertimento o un fastidio? La risposta, spiegano gli esperti, dipende da come e da quanto viene fatto.
Il solletico stimola zone del corpo particolarmente sensibili, come piedi, ascelle, collo e pancia, e provoca una reazione automatica: la risata. Ma non è detto che quella risata significhi che il bambino si stia divertendo. Come chiariscono gli psicologi infantili, ridere durante il solletico è un riflesso involontario, non un segno di piacere. Il corpo reagisce alla stimolazione nervosa con una scarica di tensione, e la risata serve proprio ad allentare quella sensazione intensa.
Se però il solletico è insistente, o se il bambino chiede di smettere, può trasformarsi in un’esperienza spiacevole o addirittura di perdita di controllo, perché il piccolo non riesce a fermare la reazione fisica, anche se vorrebbe.
Il solletico può restare un momento di complicità se vissuto nel modo giusto.
Gli esperti raccomandano di osservare sempre le reazioni del bambino: se ride in modo rilassato, cerca il contatto e chiede di continuare, il gioco è positivo. Ma se si irrigidisce, si allontana o dice “basta”, è importante fermarsi subito. In questo modo il solletico diventa un modo per rafforzare la fiducia reciproca e insegnare al bambino che le sue emozioni e i suoi limiti vengono rispettati.
Per i più piccoli, il solletico può essere piacevole se breve e leggero, magari durante un momento di coccole o gioco condiviso. È bene ricordare che ogni bambino ha una diversa sensibilità al contatto fisico: c’è chi ama le carezze e chi invece è più riservato. In ogni caso, mai usarlo per “punzecchiare”, far smettere un capriccio o “tirar fuori una risata”. Un gioco sano nasce dal rispetto: la regola d’oro è farlo solo se entrambi si divertono.
Ferragosto con i bambini: giochi all’aperto
Ferragosto con i bambini? Se sei in vacanza al mare, in montagna o anche solo in giardino con amici e parenti, il 15 agosto è l’occasione perfetta per trasformare una giornata rovente in un momento indimenticabile, soprattutto per i più piccoli. Come? Con i giochi all’aperto divertenti e senza stress. Ecco le idee più semplici, ma sempre vincenti!
1. Caccia al tesoro ferragostana
Classico intramontabile! Prepara piccoli indizi da nascondere tra gli alberi, sotto un asciugamano o dentro un secchiello da spiaggia. Il premio finale? Una bustina di caramelle, un gelatino o magari… il primo tuffo in piscina! Puoi personalizzare la caccia al tema “estate” o “spiaggia”.
2. Gavettoni e palloncini d’acqua
Con il caldo di Ferragosto, il divertimento è a prova di schizzi! Palloncini colorati pieni d’acqua, secchielli, spugne bagnate… tutto è lecito per una “guerra” d’acqua che farà ridere a crepapelle grandi e piccoli (e anche i genitori finiranno per partecipare!).
3. Staffetta con ostacoli improvvisati
Metti insieme: un cucchiaio, un uovo (o una pallina da ping-pong), qualche cono o bottiglia vuota per fare zig-zag e una corda per saltare. Et voilà! La staffetta è pronta. Il bello? Può essere fatta ovunque: in un campo, sulla sabbia, in giardino o anche su un sentiero di montagna.
4. Pesca nel secchio
Se hai bambini più piccoli (dai 2 ai 6 anni), questa è perfetta. Riempi una bacinella con acqua e piccoli oggetti galleggianti (animaletti in plastica, tappi, conchiglie). Con un retino o anche con un cucchiaio, i bimbi dovranno “pescarli” tutti. Semplice e super rilassante.
5. Indovina cosa tocco (a tema natura)
Bendali e fagli toccare oggetti raccolti nella natura: una pigna, una foglia, una pietra liscia, un bastoncino, una conchiglia. Chi indovina più oggetti? Questo gioco stimola tatto e curiosità, perfetto per i momenti di pausa all’ombra.
6. Baby limbo party
Un bastone, della musica allegra e via: chi riesce a passare sotto il bastone abbassato ogni volta di più? Un grande classico da spiaggia che fa scatenare anche i più timidi.
7. Mini torneo di bocce o birilli
In spiaggia o su un prato, bastano poche bocce di plastica o bottiglie vuote da usare come birilli. I bambini adorano le “sfide” (e gli adulti spesso si lasciano coinvolgere!).
Stimolare i 5 sensi nei bambini col gioco
Da mamma, so quanto sia importante aiutare i bambini a scoprire il mondo che li circonda. E uno dei modi più efficaci (e divertenti!) per farlo è stimolare i loro 5 sensi col gioco. Vista, udito, tatto, gusto e olfatto non sono solo strumenti di percezione, ma vere e proprie porte aperte sull’apprendimento.
Ecco allora qualche idea semplice e pratica per stimolare ogni senso con attività da fare in casa o all’aperto. Perché imparare giocando è sempre la strada più bella!
Vista
I bambini, sin da piccolissimi, sono attratti da ciò che vedono.
- Giochi con luci e ombre: crea uno spettacolo con la torcia o usa un teatrino delle ombre con le mani.
- Barattoli sensoriali: riempi barattoli trasparenti con oggetti colorati, glitter, liquidi colorati, sabbia.
- Memory o puzzle: aiutano a riconoscere forme, immagini, dettagli.
Udito
L’udito è strettamente legato al linguaggio.
- Strumenti musicali fai da te: maracas con bottiglie e riso, tamburelli con scatole e mollette.
- Gioco “indovina il suono”: registra suoni della natura o della casa e chiedi al bimbo di riconoscerli.
- Canzoncine e filastrocche: aiutano ritmo, memoria e attenzione.
Olfatto
L’olfatto è uno dei sensi più potenti per evocare ricordi e stimolare emozioni.
- Giochi “a naso chiuso”: benda il bambino e fagli annusare spezie, agrumi, fiori, saponi profumati.
- Creazione di profumi naturali: con erbe aromatiche e petali.
- Scatoline odorose: piccole scatole da annusare e abbinare al giusto profumo.
Gusto
Mangiare può diventare un gioco educativo!
- Mini degustazioni: assaggi di cibi dolci, salati, acidi, amari.
- “Indovina il cibo” bendato: per riconoscere gusti e consistenze.
- Laboratori di cucina: preparare insieme biscotti, frullati, insalate colorate.
Tatto
Il senso del tatto è fondamentale nei primi anni di vita.
- Giochi con materiali diversi: stoffe, sabbia, pasta modellabile, riso, acqua.
- Percorsi sensoriali: camminare a piedi nudi su superfici diverse (cotone, sabbia, erba, spugne).
- Giochi con schiuma da barba, farina o slime: stimolano anche la motricità fine.
Bambini: giochi al chiuso
In inverno, soprattutto col freddo di questi giorni, capita che i bambini si piazzino davanti alla tv o ai device, dopo aver finito i compiti, non sapendo bene cosa fare. Se sono abbastanza grandicelli, ci sono alcuni giochi da fare al chiuso che non passano mai di moda.
Avete bisogno di qualche idea? I giochi al chiuso per i bambini chiaramente sono innumerevoli. A me è venuto in mente quello che considero tra i più creativi: fare i colori a olio.. Per realizzare delle tinture naturali e poi far dipingere i piccolini è sufficiente mescolare della curcuma (gialla) o del curry (rosso) con olio di semi e un goccio d’acqua per ottenere la densità giusta. Ricordate che serve il pennellino poi per usarli, ma se non lo avete si può usare del cotone legato con un elastico in cima a una matita.
Un’altra cosa tra i giochi al chiuso che si può organizzare è una sfida per imparare numeri e lettere, chiaramente va bene per bambini che ancora non vanno alle elementari o che facciano al massimo la prima. Usiamo dei cartoncini sui quali scriviamo una lettera o un numero che saranno i modelli da copiare. In un vassoio abbastanza alto versiamo della farina di mais e mettiamo accanto il cartoncino.Con le dita tracciamo le linee per formare la figura e dopo muoviamo in orizzontale lentamente il vassoio per cancellare ogni traccia. Adesso invitiamo il bimbo a fare altrettanto.
Tradizioni natalizie da condividere in famiglia
Ci siamo, ecco il momento delle tradizioni natalizie da condividere in famiglia. Alcune possono anche trasformarsi in giochi divertenti da fare coi i vostri bambini. Una dovrebbe essere già iniziata a dire la verità, quella del Calendario dell’Avvento, che arriva fino alla Vigilia e insegna ai bambini l’arte dell’attesa, regalando, ovviamente, anche molta magia.
L’8 dicembre è il momento dell’Albero di Natale e del Presepe, questa tra le tradizioni natalizie da condividere in famiglia è quella quasi obbligatoria, ma che fa discutere. Perché? Ormai la moda impone quasi una corsa a fare queste due cose prima, addirittura a metà o fine novembre, sembra quasi una corsa per arrivare primi e fa davvero sorridere. Coinvolgere i piccoli ad addobbare l’abete, si spera ecologico, a meno che non sia ben piantato in un giardino, è un momento di grande emozione, come pure allestire il Presepe, che scatena la loro creatività. E poi vuoi mettere accenderlo tutti insieme?
Tra le tradizioni natalizie da condividere in famiglia c’è pure quella dei tour tra mercatini e villaggi pieni di bancarelle allegre e coinvolgenti. Poi c’è il 12 dicembre, Santa Lucia, al Nord si fanno persino i regali. La sera prima i bimbi devono preparare una bella tazza di latte e i biscotti e la frutta secca per la Santa, il suo asinello e l’aiutante Castaldo. Altra tradizione è la letterina a Santa Claus: questa i bambini devono scriverla facendosi aiutare da mamma e papà. E tenerissimo!
Giochi con pegni e penitenze
Vi ricordate quando noi da bambini ci divertivamo con i giochi con pegni e penitenze? Se si perdeva ecco che arrivava la ‘botta’. Da dover pagare davanti a tutti.
Quali sono i giochi con pegni e penitenze con cui i piccoli possono sbizzarrirsi? Beh, un po’ tutti i realtà, da nascondino a palla avvelenata, da quello del mimo ad infiniti altri. Più che sui giochi con pegni e penitenza, l’attenzione dobbiamo focalizzarla su quali siano i pegni e le penitenze super…
Eccone qui qualcuna:
Levati le calze/calzini e attaccateli alle orecchie; fai poi finta di essere il cane Pluto.
Canta una canzone scelta dai tuoi amici con la voce stridula.
Prendi un libro o una rivista e impara a memoria le prime 4 righe; poi recitale davanti ai tuoi amici.
Rimani completamente fermo e immobile per 3 minuti. Se ti muovi, ridi o parli il tempo ricomincerà da capo.
Rimani in piedi su una gamba sola per i prossimi 5 minuti.
Mettiti due libri in testa senza farli cadere per 5 minuti.
Mangia qualcosa di disgustoso scelto dai tuoi amici.
Fai finta di essere uno scimmione e gira saltellando per la stanza. Poi fai finta di cogliere una banana da un albero, sbucciarla e mangiarla.
Imita per 60 secondi uno dei presenti senza fermarti mai o ridere.
Ecco alcune cose da fare se si esce sconfitti da uno dei tanti giochi classici, tra i quali, ricordate, c’è anche la campana, un due, tre… Stella! E persino il braccio di ferro, senza farsi male però.