Articoli della categoria ‘GRAVIDANZA’

Rimedi insonnia in gravidanza

Feb 07
Scritto da Annamaria avatar

L’insonnia in gravidanza miete le sue vittime. Ansia e stress la notte possono giocare brutti scherzi alle mamme. I cambiamenti fisici, i crampi notturni, il gonfiore a mani e piedi a volte fanno dormire poco e male. Quali rimedi è possibile adottare?

rimedi insonnia in gravidanza


L’uso della melatonina in gravidanza è sconsigliato, ci sono ancora troppi pochi studi a riguardo, quindi il consiglio principale è sempre uno: chiedere al proprio medico curante. Ma ci sono alcuni semplici rimedi che possono aiutare a combattere l’insonnia in gravidanza.

Per sconfiggere l’insonnia in gravidanza più che rimedi, ci sono piccole regole di vita quotidiana che una mano la danno.
Se non si riesce a prendere sonno, meglio alzarsi, leggere o ascoltare musica rilassante. Non dormire troppo durante il pomeriggio, mai per più di una mezz’ora. Fare una leggera attività fisica durante la giornata. Cercare di mantenere inalterati i ritmi sonno-veglia, andando a dormire alla stessa ora ogni sera, e svegliarsi tutte le mattine sempre alla stessa ora. Fare una doccia o un bagno tiepido prima di andare a letto. Non mangiare cibi che possano indurre acidità e disturbi gastrici e cenare almeno due ore prima di andare a letto. Evitare caffè, tè, cola e bevande energetiche. Per dormire in gravidanza, la posizione migliore è quella su un fianco, preferibilmente sul lato sinistro, nel caso che il peso del pancione crei oppressione e disturbi della respirazione.


Anche l’alimentazione ha il suo peso. Prediligere i cereali integrali, le banane ricche di potassio, yogurt e latte parzialmente scremato, alimenti che contengono sostanze simili alla morfina per combattere ansia e stress. Gli infusi di camomilla, di tiglio, di melissa possono andare bene, se il ginecologo dice di sì.

Osteopatia post parto

Feb 01
Scritto da Annamaria avatar

Sono sempre di più le donne che decidono per l’osteopatia sia durante la gravidanza che, soprattutto, nel post parto. Questo perché il trattamento, seguito da uno specialista, aiuta ad alleviare le tensioni derivanti dal peso della gestazione e, dopo la nascita del bebè, a riprendersi agevolmente dai cambiamenti che il fisico ha subito nei nove mesi di dolce attesa. Tra l’altro, oltre a un travaglio in alcuni casi lungo, anche prendersi cura di un bimbo mette a dura prova la mamma, a causa delle ore trascorse in allattamento o sollevando il neonato, portandolo in braccio e così via.

E’ possibile scegliere l’osteopatia post parto già dopo 4-6 settimane dalla nascita del proprio figlio. In caso di parto cesareo, si deve però contattare il medico circa 3 mesi dopo aver partorito. Lo specialista, in caso di parto naturale, valuterà la mobilità del bacino e dell’osso sacro, quella di  di alcuni visceri, in particolare utero e intestino, e del pavimento pelvico. Non va infatti dimenticato che la gravidanza e il parto possono infatti determinare alterazioni della funzionalità pelvica che potrebbero causare problematiche come incontinenza urinaria, prolasso degli organi pelvici e disfunzioni in ambito sessuale. L’osteopatia post parto dà una mano a riequilibrare la muscolatura del pavimento pelvico per migliorare o prevenire queste problematiche.

In caso di parto cesareo l’osteopata con un trattamento di tipo fasciale cercherà di migliorare l’elasticità del tessuto cicatriziale e ridare mobilità ai tessuti e agli organi circostanti, evitando così la formazione di aderenze dovute alla cicatrice.

Gravidanza dopo cesareo

Gen 31
Scritto da Annamaria avatar

La gravidanza dopo un cesareo causa ad alcune donne un po’ di preoccupazione. La Dottoressa Daniela Galliano, specializzata in Ginecologia e Ostetricia, chiarisce in merito alla questione.

gravidanza dopo cesareo

La responsabile del centro Procreazione medicalmente assistita di Ivi Roma all’Adnkronos spiega: “Una gravidanza dopo un taglio cesareo è un’esperienza che può essere sia emozionante che preoccupante, perché dopo un parto cesareo è normale chiedersi quanto tempo attendere prima di ricercare una nuova gravidanza. In generale, gli specialisti consigliano di aspettare almeno 12-18 mesi prima di un nuovo concepimento. In ogni caso, è importante consultarsi sempre con il proprio medico per avere una valutazione personalizzata in base alla situazione specifica”.

Per l’esperta ci sono alcuni fattori da considerare se si pensa a una gravidanza dopo un cesareo:

  • L’indicazione del taglio cesareo nella precedente gravidanza;
  • Il tipo dell’incisione chirurgica praticata;
  • Preoccupazione della futura partoriente;
  • Lo stato di salute generale;
  • Precedenti parti naturali;
  • Eventuale necessità di induzione o, al contrario, travaglio iniziato in anticipo;
  • Peso della madre;
  • Peso del bambino.

“C’è ancora grande discussione in merito alla possibilità di partorire naturalmente dopo un taglio cesareo – spiega la dottoressa – opzione chiamata VBAC (vaginal birth after caesarean). Ogni caso ha una storia a sé, e per questo è sempre consigliato confrontarsi con il proprio medico per valutare attentamente i rischi e i benefici in ogni singola opzione”.

“Tuttavia – conclude la direttrice di Ivi Roma -, ricorda che ogni esperienza di maternità è diversa, ogni donna è diversa e potrebbe essere necessario un tempo diverso per recuperare completamente. Prendersi cura di sé stessa e del proprio bambino, seguire le indicazioni del medico è indubbiamente un buon modo per prepararsi a questa nuova avventura. Le nostre cliniche sono all’avanguardia (oltre che per la Pma, ndr), anche nei trattamenti diretti alla preservazione della fertilità, ed in particolare nel prelievo e conservazione degli ovuli per l’uso in futuro in modo tale da poter decidere il momento più adeguato per avere figli non riducendo le probabilità di una gravidanza”.

Semi di lino in gravidanza

Gen 28
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza le mamme non possono assumere molti farmaci, è anche per questa ragione che alcune donne in dolce attesa ricorrono ai semi di lino. Quali proprietà hanno?

Flax seeds in a transparent package on a wooden background

Alimento ad alto potenziale nutritivo, i semi di lino, ricchi di fibre aiutano il nostro corpo ad assorbire i nutrimenti di cui ha bisogno e ad eliminare quel che non serve. Questo è utilissimo in gravidanza. Hanno anche la capacità di far crescere la produzioni di secrezioni cervicali durante il parto. Si facilità in questo modo l’uscita del bebè e si riduce il dolore: il canale sarà maggiormente lubrificato infatti.

I semi di lino in gravidanza dovrebbero essere inseriti nella dieta giornaliera dalla 34esima di gravidanza. Combattono la stitichezza, danno una grande mano ai processi digestivi. Devono essere associati a una grande quantità d’acqua, così da essere più efficaci.

Riassumendo, i semi di lino in gravidanza sono davvero un super food:

Aiutano a regolare l’aumento di peso, combattendo l’eccessivo accumulo di grassi.

Combattono la stitichezza, che si presenta di frequente quando si è in dolce attesa.

Aumentano la produzione di muco cervicale, favorendo il parto.

Facilitano l’assorbimento dei nutrimenti necessari al proprio fisico.

Danno una mano a recuperare le giuste energie per riprendersi dopo aver dato alla luce un bambino, così da non sentirsi stanca e affaticata dopo il parto.

Massaggio del perineo

Gen 27
Scritto da Annamaria avatar

Tra gli accorgimenti in preparazione del parto c’è il massaggio del perineo. Perché? A quanto pare riduce la probabilità di lacerazioni spontanee o la necessità di episiotomia. Non solo. Dà pure una mano alla futura mamma a concentrarsi sulle sensazioni del parto  Il massaggio del perineo è anche molto utile per le donne che hanno un tessuto cicatriziale dovuto a un precedente parto oppure a quelle che hanno un perineo molto rigido.

Come si fa il massaggio del perineo? Non tutte lo sanno. Ecco qualche indicazione per poterlo eseguire in maniera soddisfacente. Ricordate innanzitutto che un massaggio, se effettuato regolarmente, può preparare molto bene il tessuto del perineo al parto. 

Si può iniziare dalla 36° settimana di gravidanza a massaggiare il perineo con degli oli naturali. Si possono usare olio di mandorla con olio essenziale di rosa e lavanda o oli specifici per questo massaggio. L’obiettivo, come già chiarito, è in special modo aumentare l’elasticità e la circolazione del perineo per evitare lacerazioni durante il parto. 

Lavare le mani per bene e appoggiare una gamba su uno sgabello, il bordo della vasca o il bidè. Ungere il pollice, l’indice e il medio con un po’ di olio. 

Introdurre il pollice per circa 2 cm in vagina e appoggiare l’indice e il medio sul perineo

Cospargere l’olio con delicati movimenti circolari nell’entrata della vagina e su tutto il perineo

Immaginando un quadrante di un orologio, effettuare il massaggio tra le ore 3 e le ore 9. 

Estendere quest’area in direzione dell’ano ed eseguire il massaggio fino ad avvertire un fastidio (sopportabile), circa 6-7 minuti. 

Prendere un altro po’ di olio e cospargerlo sulle labbra della vagina, anche queste vanno massaggiate con movimenti circolari ed estese leggermente verso l’esterno. 

II tutto va fatto una volta al giorno e per non più di 10 minuti.

Sport post parto: porsi piccoli obiettivi

Gen 24
Scritto da Annamaria avatar

Lo sport post parto va ripreso con gradualità. E’ bene per le neomamme porsi piccoli obiettivi senza voler strafare.

sport post parto porsi piccoli obiettivi
Sport post parto: porsi piccoli obiettivi. Lo dice anche Aurora Ramazzotti nel suo post sul social

I social spesso ci fanno soffrire, mostrano donne che, poco dopo aver messo al mondo un bebè, sono già in forma top. Alcune mostrano le loro interminabili sedute in palestra. Ognuna fa storia a sé: nella maggior parte dei casi, lo sport deve sì essere fatto nel post parto, ma diventa più facile porsi piccoli obiettivi da raggiungere, giorno per giorno. Eliminando così l’ansia da prestazione e lo stress. Assecondare il proprio fisico e rimanere serene dentro.

Aurora Ramazzotti, diventata mamma il 30 marzo scorso, nel suo ultimo post parla proprio di questo: porsi piccoli obiettivi aiuta moltissimo. Lo sport post parto fa benissimo, ma deve soprattutto farti sentire bene con te stessa. “Non tutti i successi hanno lo stesso aspetto. Il mio di oggi è una corsa di 4 km a 7 minuti per km. L’ultima volta ne ho fatti tre e, a metà, ho dovuto fermarmi per riprendere fiato. Un anno e mezzo fa, forse, l’avrei considerato un fallimento, oggi è una vittoria di cui andare fiera. Imparare a pormi degli obiettivi raggiungibili ha cambiato completamento il mio rapporto con lo sport e mi aiuta a tenere a bada la vocina dentro di me che ci tiene a ricordarmi che quello che faccio non è abbastanza. Tutti i successi sono diversi, non per questo meno validi”, scrive.

La figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti poi si fa vedere sorridente, con una maschera di bellezza sul volto, mentre si fa un autoscatto davanti allo specchio ancora in tenuta sportiva. Lei è giovanissima, ha 27 anni, ma ha già capito e lancia un messaggio universale, per tutte le donne.

Intimità post parto

Gen 21
Scritto da Annamaria avatar

Sono molte le donne che fanno domande riguardanti l’intimità post parto. E’ importante riprenderla con il proprio partner dopo la nascita di un figlio. A riguardo sono molto preziosi i consigli di Marco Rossi- Lo specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale ne parla approfonditamente a In Salute News.

intimita post parto

“I cambiamenti delle parti intime dopo la nascita di un bambino finiscono per ripercuotersi inevitabilmente sulla vita sensuale. Noi esperti riteniamo si possa ricominciare ad avere rapporti a sei settimane dal parto. Un periodo di tempo che però può non essere sufficiente a una donna per riprendersi del tutto da un parto vaginale. Specie quando deve fare i conti con il dolore o il fastidio provocato dall’episiotomia o da una lacerazione perineale”, sottolinea l’Rossi parlando di intimità post parto.

“Non capita a tutte le donne, ma se i punti dell’episiotomia provocano dolore in quella zona è sempre bene approfondire. Non basta sentirsi dire dal medico ‘passerà’. Se è presente una vaginosi o una disbiosi, infatti, quel dolore può durare anche anni perché queste complicazioni non permettono ai tessuti di guarire in modo adeguato. Di solito le donne si sentono dire che è normale che la cicatrice faccia male quando invece è importante gestire subito il dolore”, aggiunge.

“Per gestire il dolore quando i punti dell’episiotomia rendono difficile persino l’idea di sfiorarsi le parti intime bisogna fare come segue: se la cicatrice dell’episiotiomia continua a dar fastidio si può cominciare appoggiando semplicemente la mano. E poi, piano piano, prendendo confidenza, si può provare con piccoli automassaggi. Se non passa ci si può rivolgere a professionisti esperti in trattamento delle cicatrici vulvari. Su questo tema non c’è molta informazione purtroppo, però esistono professionisti di questo tipo. Si tratta di ostetriche o fisioterapisti opportunamente formati per eseguire trattamenti in grado di ridurre le aderenze create dalla cicatrice”, sottolinea Rossi.

Riguardo a quando riprendere l’intimità nel post parto per l’esperto “l’unica regola deve essere quella di rispettare i tempi senza sforzarsi”. “E’ giusto tornare a vivere l’intimità dopo il parto quando se la sentirà, deve considerare infatti che può verificarsi anche un calo della libido fisiologico e una donna può non provare desiderio fino a 6 mesi dal parto”.

Cancro al seno e gravidanza

Gen 20
Scritto da Annamaria avatar

Uno studio pubblicato di recente sul Jama e presentato allo scorso San Antonio Breast Cancer Symposium, congresso internazionale sul cancro al seno, dice che si può e risulta soprattutto sicuro avere una gravidanza. Anche dopo una diagnosi di cancro al seno dovuto a mutazioni dei geni BRCA.

cancro al seno e gravidanza

La ricerca, coordinata da Matteo Lambertini dell’Università di Genova, ha coinvolto diversi centri nel mondo, tra cui la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza. Sono stati analizzati i dati di 4.732 donne di età media 35 anni. Sono state seguite in 78 centri nel mondo. Una su cinque ha concepito entro 10 anni dalla diagnosi di tumore. Il tempo medio dalla diagnosi al concepimento è stato di 3 anni e mezzo. E’ stato possibile dimostrare così sia la fattibilità e la sicurezza di una gravidanza. Ma pure che con la gravidanza non si è verificato un incremento della probabilità di ricomparsa del tumore. Cancro al seno e gravidanza, quindi sì: si può.

“I risultati di questo studio consentono invece di sfatare il mito che gli ormoni della gravidanza possano avere un impatto negativo sull’outcome oncologico di queste giovani donne”, commenta Robert Fruscio. E’ professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. E aggiunge: “Possiamo finalmente fornire rassicurazioni sul fatto che, dopo un’adeguata cura del carcinoma della mammella e un appropriato periodo di osservazione, la gravidanza non dovrebbe più essere sconsigliata a queste donne”.

“Siamo molto soddisfatti di aver contribuito in maniera significativa a questo studio. Consente di fare un deciso passo avanti nella cura delle donne portatrici di mutazioni dei geni BRCA. Orgogliosi di essere diventati negli anni centro di riferimento per la prevenzione dei tumori ginecologici in donne con aumentato rischio genetico”, dice Fabio Landoni. E’direttore della Clinica di Ginecologia della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori e professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. “Il lavoro appena pubblicato è uno splendido esempio di come la ricerca condotta in maniera rigorosa possa avere un impatto immediato e pratico sulla clinica”, conclude. Tutto questo dovrebbe riempire di gioia chi desidera diventare madre. Cancro al seno e gravidanza non sono più due cose inaccostabili, quindi.