Comunicare una gravidanza al partner

Scoprire di essere incinta è uno di quei momenti che cambiano la vita. Un test positivo, un’emozione che esplode dentro, e subito una domanda: come glielo dico? Comunicare una gravidanza al proprio partner è un momento unico, spesso carico di gioia, sorpresa e qualche legittima incertezza. Che sia attesa o inaspettata, questa notizia merita di essere condivisa con cura, sincerità e un tocco di dolcezza.

Come comunicare una gravidanza al partner? Ecco qui di seguito qualche idea…
1. Conoscere il contesto: ogni storia è diversa
Prima di pensare al “come”, pensa al tipo di relazione che avete:
- Se stavate cercando un figlio insieme, il momento sarà forse più emozionante che sorprendente.
- Se la gravidanza è inaspettata, potresti sentirti ansiosa o incerta. È importante scegliere un momento calmo per entrambi, lontano da stress o distrazioni.
- Se il rapporto è recente o complicato, potrebbe essere utile preparare prima te stessa, magari parlandone con una persona di fiducia o uno specialista.
2. Scegli il momento giusto
- Evita i momenti caotici (dopo una giornata stressante, mentre è al telefono, ecc.).
- Punta su un momento di intimità e calma, in cui possiate guardarvi negli occhi senza fretta.
- Se vivi lontano dal tuo partner, evita di comunicarlo via messaggio: una videochiamata sincera è molto meglio.
3. Idee creative per dirglielo
Se ti senti pronta e desideri trasformare l’annuncio in un momento speciale, ecco alcune idee:
- Un biglietto dentro una scatola con il test positivo o una tutina con scritto “Ciao papà”.
- Una cena a tema: apparecchia con posate per tre, oppure scrivi “Benvenuto papà” sul tovagliolo.
- Un libro da regalare: ad esempio “Diventare papà per negati” o “Il diario di papà”.
- Una foto o un puzzle personalizzato: con l’ecografia o una frase tipo “Aspettiamo te”.
Se invece preferisci un approccio più semplice e diretto, va benissimo così. Le parole sincere dette col cuore non hanno bisogno di effetti speciali.
4. Gestire le reazioni
Ricorda: ogni persona ha un suo modo di reagire. Alcuni sorridono, altri restano muti, altri ancora si commuovono o sembrano spaventati. Questo non significa che non siano felici: stanno solo processando una notizia enorme.
Se la reazione non è quella che ti aspettavi, concedi tempo e spazio. Il dialogo viene dopo.
5. Condividere le emozioni, non solo la notizia
La gravidanza è un viaggio che coinvolge entrambi. Dopo l’annuncio, puoi aprirti dicendo:
- Come ti senti (eccitata, impaurita, felice, confusa…).
- Cosa ti aspetti da lui (supporto, presenza, ascolto).
- Come immaginate insieme i prossimi passi.
Comunicare una gravidanza al proprio partner è un momento speciale, il primo passo verso una nuova avventura condivisa. Fai ciò che ti fa stare più bene. I consigli servono, ma sei sempre tu a scegliere cosa dire e fare.
Intimità post parto

Sono molte le donne che fanno domande riguardanti l’intimità post parto. E’ importante riprenderla con il proprio partner dopo la nascita di un figlio. A riguardo sono molto preziosi i consigli di Marco Rossi- Lo specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale ne parla approfonditamente a In Salute News.
“I cambiamenti delle parti intime dopo la nascita di un bambino finiscono per ripercuotersi inevitabilmente sulla vita sensuale. Noi esperti riteniamo si possa ricominciare ad avere rapporti a sei settimane dal parto. Un periodo di tempo che però può non essere sufficiente a una donna per riprendersi del tutto da un parto vaginale. Specie quando deve fare i conti con il dolore o il fastidio provocato dall’episiotomia o da una lacerazione perineale”, sottolinea l’Rossi parlando di intimità post parto.
“Non capita a tutte le donne, ma se i punti dell’episiotomia provocano dolore in quella zona è sempre bene approfondire. Non basta sentirsi dire dal medico ‘passerà’. Se è presente una vaginosi o una disbiosi, infatti, quel dolore può durare anche anni perché queste complicazioni non permettono ai tessuti di guarire in modo adeguato. Di solito le donne si sentono dire che è normale che la cicatrice faccia male quando invece è importante gestire subito il dolore”, aggiunge.
“Per gestire il dolore quando i punti dell’episiotomia rendono difficile persino l’idea di sfiorarsi le parti intime bisogna fare come segue: se la cicatrice dell’episiotiomia continua a dar fastidio si può cominciare appoggiando semplicemente la mano. E poi, piano piano, prendendo confidenza, si può provare con piccoli automassaggi. Se non passa ci si può rivolgere a professionisti esperti in trattamento delle cicatrici vulvari. Su questo tema non c’è molta informazione purtroppo, però esistono professionisti di questo tipo. Si tratta di ostetriche o fisioterapisti opportunamente formati per eseguire trattamenti in grado di ridurre le aderenze create dalla cicatrice”, sottolinea Rossi.
Riguardo a quando riprendere l’intimità nel post parto per l’esperto “l’unica regola deve essere quella di rispettare i tempi senza sforzarsi”. “E’ giusto tornare a vivere l’intimità dopo il parto quando se la sentirà, deve considerare infatti che può verificarsi anche un calo della libido fisiologico e una donna può non provare desiderio fino a 6 mesi dal parto”.
Partner in sala parto

C’è chi decide di non voler assistere, ma molti studi testimoniano l’utilità di avere il partner in sala parto. Per chi non lo avesse, capita ahimè, è comunque basilare avere accanto una persona di fiducia.
Il partner in sala parto riduce l’ansia della futura mamma, fa sì che sia per lei più facile rilassarsi in un momento tanto importante, ma a volte spaventoso, della propria vita. La donna si sente più protetta, assistita: il partner in sala parto contribuisce a dare sostegno a chi sta dando alla luce un bebè. (altro…)
Dopo gravidanza viversi la coppia

Sono in tante a lamentare dopo una gravidanza la mancanza della voglia di viversi la coppia. Sono molte quelle che non riescono più, per colpa loro o del partner, a gestire bambino e relazione: per questo alcuni legami implodono.
La gestione della coppia dopo i figli non è semplice, i neogenitori sbagliano a mettere in secondo piano il loro rapporto. Lo dice senza alcun problema Giulia Belmonte, giornalista e modella, seguita da tanti follower sul social per la sua relazione con Stash, frontman dei The Kolors e giudice di Amici. La ragazza, madre di Grace, due anni, al nono mese di gravidanza della secondogenita, un’altra femminuccia, non ha dubbi: “Dopo la gravidanza bisogna continuare a viversi la coppia”. (altro…)
Gravidanza: all’alcol si deve rinunciare in coppia

Si deve dire no e rinunciare in coppia all’alcol, deleterio in gravidanza. Una ricerca pubblicata su Alcoholism: Clinical & Experimental Research dimostra che il coinvolgimento del partner negli interventi di prevenzione del consumo di alcol nelle donne incinte è basilare. I problemi per chi beve mentre è in dolce attesa sono tanti: dal parto prematuro, a un ritardo del neurosviluppo, alla sindrome feto-alcolica del bambino. (altro…)
Corso preparto: quando farlo

Il corso preparto, utilissimo per preparare mamma e papà alla nascita del bebè, si articola in 8 o 10 incontri. Quando farlo? La domanda assilla spesso le future mamme. Ecco la risposta per fugare ogni dubbio.
Sono tanti i motivi per cui è basilare frequentare un corso preparto, uno su tutti: scacciare via tutte le preoccupazioni legate al momento della nascita, ma pure quelli riguardanti i primi mesi di vita del bambino, allattamento, bagnetto, misurazione del peso e così via. Quando farlo? Intorno alla 28 settimana di gestazione. (altro…)
Influenza, boom contagi: come gestirla in coppia

L’influenza stende tutti. E’ boom di contagi: per i grandi e i piccini non va benissimo. Come gestirla in coppia? Arrivano i consigli degli esperti del Centro medico Lazzaro Spallanzani per non ammalarsi, utili, quasi tutti, anche a tutti gli altri membri della famiglia.
Sono oltre due milioni i casi di influenza certificati dall’Istituto Superiore di Sanità in questi ultimi mesi e, con il picco previsto nelle ultime settimane di gennaio, il dato è destinato a crescere. Complice l’ondata di gelo anomala, le regioni del Centro e del Sud risultano le più colpite, in particolare tra i bambini al di sotto dei cinque anni di età. Ben sette adulti su mille sono comunque colpiti dai sintomi influenzali e buona parte di essi contrae questa fastidiosa malattia a causa del proprio partner. (altro…)
Neomamme: Monnalisa Touch per intimità con partner

Monnalisa Touch è la terapia per ritrovare intimità con il proprio partner. Le neomanne che dopo il parto non riescono più ad avere rapporti intimi, a causa del dolore dovuto ad un’anomala cicatrizzazione dell’episiotomia grazie a questo laser potranno tornare a sorridere.
Per le neomamme che hanno appena partorito ricominciare ad avere rapporti sessuali dopo una gravidanza è un passaggio molto delicato, sono infatti numerosi i fattori psicologici e fisici che condizionano il benessere e l’emotività in questa fase della vita: squilibrio ormonale, secchezza, infiammazione e sofferenza durante la penetrazione. (altro…)