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Natale: regola dei 4 regali

Nov 26
Scritto da Annamaria avatar

Noi genitori spesso amiamo strafare quando si tratta dei nostri figli. Con l’avvicinarsi delle festività però, per evitare che i piccoli siano super viziati, dovremmo seguire la regola dei 4 regali di Natale, così da non eccedere una volta tanto.

natale regola dei 4 regali

La regola dei 4 regali a Natale è stata ideata qualche anno fa in Gran Bretagna. Serve per educare non solo i bambini, ma pure noi adulti. E’ utile anche per mettere fine a questa bulimia consumistica che pare invaderci quando le feste sono vicine.

In cosa consiste la regola dei 4 regali a Natale? In dare a ogni dono un significato, sottostando a una serie di indicazioni e condizioni che porteranno il bambino a essere soddisfatto. Dobbiamo pensare innanzitutto che il regalo deve avere obbiettivi educativi. Quindi come regali andrebbero bene un dono che li porti a leggere: fumetti, libri, giochi in cui si compongono parole e così via. Ci dovrebbe essere un capo di abbigliamento: abiti, accessori, scarpe. Uno dei doni dovrebbe essere qualcosa che i piccoli desiderano da tempo e moltissimo, anche un prodotto, quindi, super commerciale che spopola nelle pubblicità. Il quarto e ultimo dono, infine, bisognerebbe che sia un oggetto di cui hanno reale bisogno.

Seguendo questa teoria degli studiosi insegneremo ai nostri pargoli il valore e il rispetto. Gli daremo un insegnamento importante, mantenendo, comunque vivo, la magia che regala Santa Claus.

Brownies Albero di Natale

Nov 25
Scritto da Annamaria avatar

Portiamoci avanti: dato che tutti già addobbano la casa molto prima dell’8 dicembre, allora ecco una ricetta festaiola per i bambini, da preparare insieme a loro, i brownies Albero di Natale.

Come fare i deliziosi brownies a forma di Albero di Natale? Serve, ovviamente, la formina apposita, quindi compratene una assolutamente. Ecco gli ingredienti:

200 grammi di cioccolato fondente

2 cucchiai di cacao amaro in polvere

60 grammi di nocciole spellate

2 uova

100 grammi di farina

175 grammi di burro

1 cucchiaino di lievito per dolci

1 pizzico di sale

200 grammi di zucchero

Per la ghiaccia reale:

Qualche goccia di succo di limone

1 albume di uovo

150 grammi di zucchero a velo,

Coloranti alimentari

Per le decorazioni:

Zucchero a velo

Caramelle o smarties

Tagliate in piccoli pezzi il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria insieme al burro, per far amalgamare meglio, potete mettere un pentolino sul fuoco basso e procedere. Aggiungete il cacao amaro: deve formarsi una crema densa senza grumi. Ora in una ciotola a parte montate le uova con lo zucchero, unite la crema di cioccolato tiepida, poi la farina setacciata, il lievito, il pizzico di sale. Spezzettate le nocciole e aggiungetele all’impasto. Quando sarà tutto ben mischiato e senza grumi, versate l’impasto in uno stampo rettangolare rivestito di carta forno. Infornate per 20 minuti a 180°. Quando il dolce sarà pronto, fatelo raffreddare, poi estraetelo dallo stampo e usando la formina tagliatelo via, via a forma di Albero di Natale.

Preparate la ghiaccia sbattendo l’albume con lo zucchero a velo e qualche goccia di succo di limone, dividetela in due ciotola, una dovrà essere colorata di verde, ma potete pure fare a vostro gusto. Inserite la ghiaccia reale in due sac à poche, decorate i brownies come più vi piace, poi posizionate le caramelle e gli smarties come fossero delle palline e spolverate lo zucchero a velo. Il gioco è fatto.

Bambini: regali Natale 2024

Nov 24
Scritto da Annamaria avatar

Il 25 dicembre si avvicina sempre più. Ecco altre idee per fare i regali ai vostri bambini oppure per suggerire loro di inserirli nella lettera indirizzata a Santa Claus. Ce ne sono per tutte le tasche per questo Natale 2024.

bambini regali natale 2024

Tra i regali più gettonati in questo Natale 2024 dedicati ai bambini c’è la macchina fotografia, adatta dai 4 anni in su. Non vi spaventate, la Gofunly, ad esempio, costa soli 25 euro. Sono poi tantissimi i peluche, anche educativi della Fisher Price, che costano dai 20 ai 30 euro. Intramontabile la casa come pure l’aereo delle Polly Pocket, le bamboline che pure io acquistavo per Bibi quando era piccina.

Un grande classico per i bambini, sempre tra i regali più richiesti, anche in questo Natale 2024, è il monopattino, che è amato e diverte moltissimo. Qui sicuramente il prezzo sale, deve essere sicuro: ricordate.

Poi ci sono le costruzioni, le cucine giocattolo, che ora bisognerebbe comprare in legno, per essere green, i tanti giochi della Clementoni, tra i quali, il laboratorio delle penne, per crearne di bellissime con la propria fantasia. Per gli adolescenti e teenager ricordate che al primo posto ci sono sempre le console dei giochi, ma Nintendo Switch rimane la preferita per molti. E anche qui è necessario fare un piccolo sforzo, la Lite costa 220 euro.

Criptofasia

Nov 23
Scritto da Annamaria avatar

Cos’è la cripotofasia? La parola, di derivazione greca, è composta delle parole cripto, ovvero “segreto”, e phasia, che significa “discorso”. Si definisce criptofasia quel linguaggio segreto che spessissimo è proprio dei gemelli, un modo di relazionasi privato che comprendono soprattutto loro.

criptofasia

La criptofasia può stabilirsi non solo tra gemelli, ma pure tra fratelli o sorelle nati a poca distanza l’uno dall’altro. Anche se il più delle volte è innocua, può nascondere delle insidie, portando questi bimbi a rinchiudersi in un mondo tutto loro e a isolarsi dagli altri, soprattutto i coetanei.

L’intervento dei genitori è fondamentale: con gentilezza e fermezza è opportuno spingerli a utilizzare parole di senso compiuto, comprensibili da tutti, proprio per evitare difficoltà di linguaggio e di relazione sociale. Gli esperti consigliano di far interagire i gemelli, o i fratelli nati vicini, anche con altri bambini, soprattutto quando cominciano a dire le prime pare. Alla scuola dell’infanzia, poi, sarebbe opportuno metterli in classi diverse. Se il problema risultasse grave, è’ sempre consigliabile comunque rivolgersi ad uno specialista.

Gli studiosi sottolineano che circa il 50% dei gemelli comunica attraverso questo linguaggio segreto che neanche mamma, papà e nonni riescono a capire

Vitamina D: cosa mangiare in inverno

Nov 22
Scritto da Annamaria avatar

Io ultimamente la ho bassa. Ma è preziosa e andrebbe tenuta sotto controllo in grandi e piccini. La vitamina D è importantissima, ecco perché è importante sapere cosa mangiare in inverno, quando il sole non c’è o ce n’è poco.

Il Corriere la biologa nutrizionista Francesca Beretta spiega che una sua carenza “nell’età evolutiva può favorire il rachitismo, negli adulti e negli anziani invece l’osteomalacia o fragilità ossea”. Cosa mangiare quindi in inverno per fare il carico di vitamina D? Tra gli alimenti che ne hanno di più, “l’olio di fegato di merluzzo e i pesci cosiddetti grassi, cioè sgombro, salmone, tonno, acciughe, trota, aringhe e storione, solo per citarne alcuni”.

Come sempre, la dieta deve essere equilibrata, stando alla Beretta, va bene sapere cosa mangiare in inverno per la vitamina D, ma non solo: “Sarebbe bene consumare almeno una volta alla settimana salmone o sgombro. Poi un paio di uova. Non di più: sono anche ricche di colesterolo, vanno mangiate con moderazione. Il pesce andrebbe alternato con la carne, preferendo quella bianca: pollo, tacchino, faraona, coniglio”. Le carni rosse, invece, una volta la settimana. “Consiglio di aggiungere una piccola porzione di formaggi, sempre senza eccedere perché sono ricchi di grassi”.

“Un suggerimento”, chiarisce in conclusione l’esperta, “sarebbe opportuno mantenere fissi gli orari dei pasti con la colazione dalle 7 alle 8, lo spuntino dalle 10 alle 11, il pranzo dalle 12 alle 13,30, la merenda alle 16,30 e, per finire, la cena alle 20”.

Ogni anno 13 milioni di bambini nascono prematuri

Nov 14
Scritto da Annamaria avatar

Ogni anno oltre 13 milioni di bambini, nel mondo, nascono prematuri, cioè prima delle 37 settimane di gestazione. In Italia sono circa 25.000. Sono bambini più fragili e delicati, che, al momento della nascita, presentano un’immaturità variabile di organi e apparati. Per cui possono avere difficoltà anche importanti ad adattarsi in maniera autonoma alla vita fuori dal grembo materno. Possono aver bisogno di assistenza e cure dedicate nei reparti di Patologia Neonatale e di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), con attrezzature sofisticate e all’avanguardia e con personale medico ed infermieristico altamente specializzato, ma sempre con la vicinanza dei genitori, che sono parte integrante delle loro cure. 

ogni anno 13 milioni di bambini nascono prematuri

La Giornata Mondiale della Prematurità 2024, che si celebra il 17 novembre, ha proprio come claim “Accesso a cure di qualità ovunque”, che è uno degli obiettivi prioritari della Società Italiana di Neonatologia (SIN).

In occasione della Giornata, la SIN diffonde gli ultimi dati del Rapporto INNSIN, Italian Neonatal Network. L’attenzione deve essere focalizzata sugli elementi fondamentali per garantire cure sempre migliori ai neonati prematuri: coinvolgimento della famiglia nel percorso di crescita e sviluppo durante la degenza in ospedale, apertura h24 delle TIN, per garantire una presenza continua e costante dei genitori accanto al proprio figlio ricoverato, implementazione degli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato e garanzia di un follow-up a lungo termine dopo la dimissione dall’ospedale.

Il dato è importante: ogni anno oltre 13 milioni di bambini, nel mondo, nascono prematuri. In un contesto di costante miglioramento delle cure perinatali, le nascite pretermine continuano ad avere un impatto importante sui reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, sulle famiglie coinvolte e sulla rete dei servizi sociali ed educativi. Nei Paesi ad alto reddito, la prevalenza delle nascite pretermine è compresa fra il 5% e l’11%. Questo gruppo di neonati è responsabile di circa il 70% delle morti entro un mese di vita e del 75% della morbosità neonatale e risulta associato ad esiti di salute importanti, principalmente di natura neurocognitiva, respiratoria e sensoriale. 

Anche se negli ultimi decenni sono stati fatti importanti progressi nel miglioramento della sopravvivenza e della morbilità, rimangono ancora elevati i costi personali, familiari e socio-sanitari associati sia alle cure intensive erogate dopo la nascita, che a quelle del percorso di “presa in carico” da avviare dopo la dimissione dall’ospedale.

I dati nazionali ricavati dal Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) mostrano che, a fronte di una costante riduzione delle nascite, la quota dei neonati pretermine rimane invece costante: nell’ultima decade (2010- 2022), la prevalenza di parti very preterm è rimasta stabile allo 0,9% e quella dei moderate/late preterm è diminuita solo lievemente dal 5,7% al 5,4%. 

Grazie alla raccolta di dati epidemiologici in Neonatologia, è possibile comprendere e promuovere la salute in questo gruppo di nati particolarmente fragili, identificando i fattori di rischio maggiormente “prevenibili”, sia pre-concezionali, che occorsi durante la gravidanza; supportando  programmi di miglioramento della qualità assistenziale, grazie al confronto di specifici indicatori assistenziali e/o di salute fra singoli Centri o aree geografiche; realizzando e migliorando politiche sanitarie di programmazione dei servizi. 

“La raccolta di dati epidemiologici riferiti alla popolazione di neonati pretermine rappresenta uno strumento necessario, anche se da solo non sufficiente, per supportare qualsiasi programma di miglioramento della qualità assistenziale”, affermano il Presidente SIN uscente Luigi Orfeo ed il Presidente SIN neoeletto Massimo Agosti.  “E’ per questo che continuiamo a promuovere ed investire nel nostro network INNSIN, in un’ottica di condivisione e discussione dei risultati, che rappresentano un valore aggiunto di conoscenze, utili per il progresso scientifico e l’attività clinica quotidiana per i nostri piccoli pazienti”.

E’ scientificamente provato da numerosissimi studi come la vicinanza dei genitori, il loro coinvolgimento attivo nel percorso di cura, il loro contatto fisico, in primis grazie alla Kangaroo Care, la loro voce, rappresentino tutti elementi indispensabili che contribuiscono, insieme all’assistenza medico-infermieristica, al benessere ed allo sviluppo in salute dei neonati prematuri.

“I genitori rappresentano per noi una preziosissima risorsa ed un validissimo aiuto nella cura dei loro figli”, continuano Orfeo ed Agosti. “Per poter garantire un’assistenza sempre migliore, dobbiamo creare le condizioni affinché questa partecipazione possa essere reale e continuare a promuovere la necessaria apertura h24 delle TIN. Esistono ancora troppi centri con orari limitati e ridotti e questo fa percepire i genitori come dei visitatori”.

A supporto del coinvolgimento dei genitori nell’assistenza al proprio figlio, durante la degenza in ospedale, la SIN ha realizzato negli ultimi anni due importanti documenti: “Le indicazioni per la promozione della Kangaroo Care” e “Ed io come posso contribuire”, che descrive il percorso di accompagnamento dei genitori alla dimissione e dopo la dimissione, a partire dal primo giorno del ricovero. 

Insieme alla European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) e Vivere ETS, la SIN è, inoltre, impegnata nell’implementazione degli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato (ESCNH). Queste raccomandazioni, realizzate da un gruppo di lavoro internazionale ed interdisciplinare che ha previsto, per la prima volta, anche il coinvolgimento delle associazioni dei genitori, rappresentano un importante riferimento e guida per migliorare le cure neonatali.

La Task Force dedicata della SIN, da tre anni, è al lavoro per diffondere una maggiore cultura degli Standard e della Family Centered Care tra tutti i professionisti che operano in campo neonatale in Italia, mirando a creare una rete di collaborazione e supporto reciproco tra le Neonatologie di primo e di secondo livello e fornendo gli strumenti necessari per potenziare sul territorio nazionale i progetti di miglioramento delle cure, basati sugli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato. 

Il latte materno è l’elemento prioritario per costruire il futuro in salute dei neonati, ancora di più per i neonati prematuri, per i quali costituisce un vero salvavita. In assenza o in attesa del latte della propria mamma, diventa fondamentale, per questa categoria di neonati, il Latte Umano Donato, raccolto in 44 “banche del latte umano donato”, distribuite su tutto il territorio nazionale.

Sono tantissimi i vantaggi dell’utilizzo del Latte Umano per il neonato prematuro: riduzione dell’incidenza di intolleranza alimentare, di enterocolite necrotizzante, di displasia broncopolmonare, di infezioni anche gravi, di retinopatia del prematuro, precoce raggiungimento dell’alimentazione enterale esclusiva, miglioramento degli outcome neurocognitivi e promozione dello sviluppo cerebrale. L’utilizzo precoce del Latte Umano Donato consente, inoltre, una riduzione dei tempi di degenza e favorisce la promozione dell’allattamento materno esclusivo nelle Terapie Intensive Neonatali (TIN).

Da anni la SIN è attiva, insieme ad AIBLUD Onlus, nella promozione della donazione del latte umano, informando le potenziali mamme donatrici su questo atto d’amore vitale per i neonati che lo riceveranno.

Condividere esperienze, per aumentare la conoscenza della prematurità

Sono 26 le storie di prematurità, raccolte sulla pagina Facebook della SIN nel corso del 2024. Racconti di genitori che hanno voluto condividere la loro personale esperienza in Terapia Intensiva Neonatale (TIN), a volte struggente, che sono stati di aiuto a famiglie nelle stesse condizioni. Nelle storie ricorrono emozioni molto forti e contrastanti, quali da un lato paura e angoscia, dall’altro lato percezione di sostegno e supporto da parte dello staff medico e infermieristico, ma anche degli altri genitori con esperienze vissute simili, in una sorta di seconda famiglia.

Molti genitori hanno raccontato di non conoscere il mondo della prematurità e della TIN, prima di essere catapultati tra incubatrici, monitor e sondini. E le cose “sconosciute” a volte fanno più paura.

La Giornata Mondiale della Prematurità rappresenta, quindi, anche un’opportunità per diffondere una maggiore conoscenza e consapevolezza sulla nascita prematura, non solo negli adulti, ma anche nei bambini.

E’ per questo motivo che la SIN ha realizzato, per questa edizione, il MINI KIT VIOLA, digitale, una raccolta di file con schede informative, immagini, foto, ecc. sul tema dei nati prematuri, per spiegare, anche ai più piccoli e in modo semplice attraverso il gioco, che cosa è la prematurità. Un supporto per attività di gruppo dedicate ai bambini, per le scuole e le associazioni e per chi vuole celebrare la giornata con i più piccoli.

E’ sempre dedicato a bambini/ragazzi fino a 14 anni, nati prematuri e non, “LA PREMATURITÀ PER ME piccoli creativi crescono”, un’iniziativa pensata per creare un momento di informazione, condivisione e partecipazione su questa condizione che ancora oggi riguarda mediamente un neonato ogni 10 in tutto il mondo. 

Partecipare è molto semplice: basterà inviare una propria interpretazione creativa della prematurità, in formato digitale (disegni, testi, immagini, foto, video, ecc.), all’indirizzo e-mail dedicato giornataprematurita@gmail.com. Una selezione delle creazioni sarà pubblicata sui canali social della SIN e per tutti i partecipanti sarà previsto un attestato di partecipazione.

Tutto viola per i prematuri

Luci e non solo, grazie alla collaborazione di Comuni, associazioni e operatori sanitari, con un piccolo gesto di “condivisione” a sostegno delle nascite premature

Il viola è il colore della Giornata Mondiale della Prematurità. Il 17 novembre 2024 SIN e Vivere ETS invitano tutti a colorare di viola i social, il web, ma anche piazze, città, ospedali, scuole, ecc., adottando un simbolo per i neonati prematuri. Come sempre, tantissimi Comuni italiani e Ospedali illumineranno di viola monumenti, piazze, edifici, ecc., ma non solo.

Anche quest’anno, infatti, è stato previsto il KIT VIOLA PER I NEONATI PREMATURI, una raccolta digitale di tutti i file della campagna di sensibilizzazione 2024.

I file saranno personalizzabili con l’aggiunta del logo di Ospedali, Associazioni, Comuni, ecc. e liberamente utilizzabili sia online, su siti web e social network (Facebook, Twitter, Instagram, ecc.), sia per stampe.

Tutti potranno postare le foto, utilizzando i tag ufficiali: #WorldPrematurityDay2024 #WPD2024 #GMP2024 #giornatamondialeprematurità @societaitaliananeonatologia @SIN.Neonatologia @Vivere ETS. Le foto della giornata saranno raccolte e ripostate sulle pagine Facebook @SIN.Neonatologia e Instagram @societaitaliananeonatologia e inserite in un video finale sul canale YouTube della SIN, dove sono pubblicati i video di tutte le ultime edizioni.

Per ricevere il Kit Viola per i Neonati Prematuri o per ogni informazione sulla Giornata Mondiale della Prematurità 2024 inviare una mail a: giornataprematurita@gmail.com oppure sin@brandmaker.it.

Bambini: sviluppare il Problem Solving

Nov 13
Scritto da Annamaria avatar

E’ importante sviluppare il Problem Solving sin da bambini. Come? Attraverso giochi che possano stimolare i piccoli. Questo perché sin dall’infanzia gli esseri umani devono pensare in modo creativo, evitare di abbattersi davanti alle difficoltà ed esplorare nuove idee.

bambini sviluppare il problem solving

Sviluppare il Problem Solving aiuta i bambini a non affidarsi solo agli adulti, a emanciparsi, l’essere in qualche modo autonomi gli regala maggiore consapevolezza di loro stessi, gestiranno meglio gli intoppi che nella vita purtroppo capitano e prenderanno pure decisioni ponderandole con lucidità.

Come sviluppare il Problem Solving nei bambini? Per esempio con giochi tipo “Trova le differenze”. Osservando con attenzione le immagini, capiranno meglio i dettagli nascosti e accresceranno le capacità logiche. Anche i puzzle, in cui procedono per tentativi, danno una grande mano. Utilizzare gli indizi visivi per arrivare a costruire un’immagine grande insegnerà loro la pazienza e l’insieme.

Altro gioco da prendere in considerazione sono le costruzioni, che permettono di arrivare a creazioni via, via più elaborate, con cui acquisiscono la coordinazione.

Non solo giochi: voi genitori fate loro domande in cui siamo impegnati a riflettere. Durante le passeggiate in strada o in mezzo alla natura, cercate di porre quesiti sui quali saranno ‘costretti’ a rispondere esprimendo il loro pensiero. Quando saranno grandi, vi ringrazieranno.

Bambini: imparare inglese giocando

Nov 10
Scritto da Annamaria avatar

Quanto è importante parlare fluentemente un’altra lingua? Tantissimo. I bambini possono imparare l’inglese più facilmente giocando, divertendosi. Per loro è il metodo di insegnamento più efficace.

bambini imparare inglese giocando

Come fanno i bambini a imparare l’inglese giocando? Per esempio organizzando una caccia al tesoro esclusivamente in inglese, anche con mamma e papà. L’adulto nasconde un oggetto, poi dà al bimbo le indicazioni facili, brevio e concise per farglielo trovare in inglese. Questa è solo un’idea. 

I bambini possono anche imparare l’inglese giocando elencando gli oggetti che vedono nella loro stanza alla madre nella lingua straniera, imparando canzoncine e filastrocche. Ma pure leggendo libri, che magari hanno anche attività interattive. Possono essere d’aiuto anche i tanti video per i piccoli in Rete. I genitori possono pure seguire cartoni op film adatti a loro in madre lingua e poi commentarli brevemente. 

Ricordate che uno dei Gliori modi per assimilare parole e suoni è e rimane la musica. Le canzoni in inglese adatte ai più piccoli in questo caso sono salvifiche. Iniziate a farlo insieme a loro.