Vitamina D: cosa mangiare in inverno
Io ultimamente la ho bassa. Ma è preziosa e andrebbe tenuta sotto controllo in grandi e piccini. La vitamina D è importantissima, ecco perché è importante sapere cosa mangiare in inverno, quando il sole non c’è o ce n’è poco.
A Il Corriere la biologa nutrizionista Francesca Beretta spiega che una sua carenza “nell’età evolutiva può favorire il rachitismo, negli adulti e negli anziani invece l’osteomalacia o fragilità ossea”. Cosa mangiare quindi in inverno per fare il carico di vitamina D? Tra gli alimenti che ne hanno di più, “l’olio di fegato di merluzzo e i pesci cosiddetti grassi, cioè sgombro, salmone, tonno, acciughe, trota, aringhe e storione, solo per citarne alcuni”.
Come sempre, la dieta deve essere equilibrata, stando alla Beretta, va bene sapere cosa mangiare in inverno per la vitamina D, ma non solo: “Sarebbe bene consumare almeno una volta alla settimana salmone o sgombro. Poi un paio di uova. Non di più: sono anche ricche di colesterolo, vanno mangiate con moderazione. Il pesce andrebbe alternato con la carne, preferendo quella bianca: pollo, tacchino, faraona, coniglio”. Le carni rosse, invece, una volta la settimana. “Consiglio di aggiungere una piccola porzione di formaggi, sempre senza eccedere perché sono ricchi di grassi”.
“Un suggerimento”, chiarisce in conclusione l’esperta, “sarebbe opportuno mantenere fissi gli orari dei pasti con la colazione dalle 7 alle 8, lo spuntino dalle 10 alle 11, il pranzo dalle 12 alle 13,30, la merenda alle 16,30 e, per finire, la cena alle 20”.
Vitamina D importante anche in inverno
La vitamina D è importante anche in inverno, quando stare al sole è decisamente più complicato. Serve agli adulti e ai bambini, pure in gravidanza è essenziale.
Dà una mano alla crescita dei bambini, aiuta la conservazione del tessuto osseo negli adulti e la stimolazione del sistema immunitario. “Ha anche un ruolo neuro protettivo ed è coinvolta nella sintesi della serotonina, l’ormone del benessere”, spiega Gaia Gottardi, biologa, nutrizionista a La Gazzetta dello Sport. “La vitamina D viene sintetizzata dalla pelle sotto l’effetto dell’esposizione ai raggi UVB e il sole è raro in inverno. La carenza di vitamina D è quindi spesso la causa del diffuso calo del tono dell’umore in inverno. Carenze ripetute favoriscono l’osteoporosi e l’indebolimento del sistema immunitario”.
Importante anche in inverno, la vitamina D è irrinunciabile. L’esperta spiega: “Per rimediare a questo è bene esporre le mani, le braccia e il viso al minimo raggio di sole. Se questi momenti diventano troppo rari, l’alimentazione può consentire di aumentare l’assunzione senza sostituirsi del tutto. Non bisogna fare affidamento solo al cibo per combattere una carenza, ma prestare attenzione a ciò che si mangia può aiutare. La vitamina D si trova nei pesci grassi come il salmone, le aringhe e il tonno, nei latticini, nell’olio di fegato di merluzzo, in alcuni funghi come gli shiitake e nelle uova”.
“La vitamina D3, quella sintetizzata dalla pelle, può essere assunta anche sotto forma di integratori alimentari, in fiale o capsule”, precisa Gaia Gottardi.
“La carenza di questa vitamina è associata a un rischio maggiore di fratture e fragilità ossea, soprattutto a livello del femore, e rende essenziale mantenerne livelli ottimali. Anche situazioni di debolezza e dolori muscolari possono ricondurre a un’insufficienza di vitamina D. Svariati studi confermano migliori performance in sportivi che si espongono spesso al sole, rispetto a chi non si espone a sufficienza. La vitamina D aumenta la forza, l’attività dei muscoli e rallenta la perdita di massa muscolare, fenomeno che avviene a causa dell’invecchiamento del corpo. Buoni livelli di vitamina D negli atleti di sport aerobici potrebbero ridurre la frequenza cardiaca e migliorare l’ossigenazione dei tessuti. Stabilirne livelli normali nell’atleta permette un recupero quasi immediato della cellula per la produzione di ATP, l’energia fondamentale e necessaria per la contrazione muscolare”, conclude l’esperta. E’ importante e necessaria, non dimenticatelo.
Carenza vitamina D
La vitamina D è particolarmente importante per il nostro organismo e per quello dei bambini. Anche in gravidanza serve moltissimo. Interviene infatti sulla salute dei nervi, dei muscoli, delle ossa e del sistema immunitario. Come capire che si ha una carenza e in tal caso intervenire, assumendo pure integratori?
Se si ha carenza di vitamina D il nostro fisico ci manda dei segnali che sono inequivocabili e possono suonare da campanello di allarme, così da far qualcosa per sentirci meglio. E’ bene sapere quali siano i sintomi, definiamoli così, che si devono far stare in allerta.
Se si ha carenza di vitamina D è possibile che ci si ammali spesso, con una certa frequenza. Influenza e raffreddore su tutto, come anche i problemi alle vie respiratorie, indicano, soprattutto durante l’’autunno o l’inverno che qualcosa non va. E’ abbastanza normale capiti, dato che c’è una minore esposizione al sole e si sta per la maggior parte del tempo richiusi in casa o al lavoro o a scuola, per quel che riguarda i nostri pargoli.
Si ha una mancanza di questa vitamina anche quando ci si sente spesso stanchi o affaticati, con un forte mal di testa. Pure il dolore alle articolazioni e alle ossa o alla zona lombare potrebbe indicare carenza. Alcune ricerche hanno associato all’aver poca vitamina D anche l’irritabilità, l’umore basso e la depressione, dato che solitamente aiuta i neurotrasmettitori del cervello a produrre la serotonina che equilibra l’umore. Quindi state attenti.
Vitamina D importante per la fertilità
La vitamina D è fondamentale nel nostro organismo ed è importante per la fertilità. Sono sempre di più gli studi che lo certificano.
Sempre più prove legano la carenza di vitamina D alla sindrome dell’ovaio policistico. Se portata a livelli ottimali migliora la ciclicità mestruale, l’iperandrogenismo e vari aspetti metabolici di questa patologia.
Alcuni studi evidenziano come la mancanza di vitamina D sembrerebbe associata a una riserva ovarica inferiore. Da altri studi emerge come la vitamina D possa aumentare la ricettività dell’endometrio e dunque la possibilità di gravidanza. E’ per questa ragione che è importante per la fertilità.
Diverse ricerche sottolineano quanto questa vitamina sia fondamentale pure in gravidanza, dato che è coinvolta attivamente nello sviluppo placentare e nel fetal programming. (altro…)
Bambini: carenza di vitamina D dopo il lockdown
“Il prossimo inverno avremo in circolo meno scorte di vitamina D a causa del fatto che nel periodo del lockdown siamo stati meno esposti al sole. Quindi quest’anno i pediatri dovranno prestare più attenzione, perché è probabile che un maggior numero di bambini raggiunga una situazione di carenza che potrebbe poi dare problemi soprattutto a livello osseo, tanto negli adolescenti quanto nei bambini in età scolare”, ha spiegato Francesco Vierucci, pediatra della Struttura complessa di Pediatria dell’Ospedale San Luca di Lucca. (altro…)
Vitamina D favorisce gravidanza dopo aborto
La vitamina D, fondamentale per l’assorbimento del calcio, perché è uno dei costituenti delle ossa, favorisce la gravidanza dopo un aborto spontaneo. Lo dimostra una nuova ricerca condotta dall’Università del Maryland.
Stando ai dati dell’Associazione Americana Gravidanza, il 25% delle donne non riesce a portare a termine la gravidanza perdendo il bambino entro le prime 20 settimane di gestazione. In queste situazioni, i medici consigliano di attendere almeno 10 o 12 settimane per riprovarci. La vitamina D favorisce la gravidanza dopo un aborto. (altro…)
Mancanza vitamina D in gravidanza pericolosa
In gravidanza la mancanza di vitamina D è pericolosa. Si è sempre saputo di quanto fosse importante da incinta. Ora un ulteriore studio lo certifica.
La mancanza di vitamina D in gravidanza è assolutamente pericolosa. Una ricerca australiana ha individuato un legame fra carenza della vitamina e autismo. Un livello basso a 20 settimane di gravidanza aumenta il rischio di mettere al mondo bebè con tratti autistici verso l’età di sei anni. (altro…)
Carenza vitamina D: allarme bambini
E’ allarme per i bambini: nel loro organismo c’è sempre più carenza di vitamina D. Sono state la Società Italiana di Pediatria (SIP) la Società Italiana di Pediatria Preventiva e sociale (SIPPS) e la Federazione Medici Pediatri (FIMP) a denunciarlo con un documento in cui hanno individuato i soggetti a rischio e indicato le modalità di profilassi/trattamento
La carenza di vitamina D interessa oltre un bimbo italiano su 2, il 50% fino a punte del 70%. Le conseguenze possono essere davvero gravi: è allarme bambini.
La carenza di vitamina D, nella sua forma più acuta, è responsabile del rachitismo, una patologia pediatrica oggi rara. La vitamina D infatti è essenziale per la sintesi del calcio osseo e questo meccanismo di fissazione del minerale nelle ossa si concentra nelle prime due decadi dello sviluppo di un essere umano. (altro…)