Articoli della categoria ‘PANCIONE E PARTO’

Post parto: “Fisico che non mi appartiene”

Ago 04
Scritto da Annamaria avatar

Nei giorni scorsi si è molto parlato della showgirl venezuelana Mariana Rodriguez. Salita in passerella a 3 mesi dal post parto, ha sfilato con le sue forme più morbide indossando costumi per Pin-Up Stars, brand leader nel mondo dell’abbigliamento beachwear, a Firenze, a Fortezza da Basso. La 32enne, a caldo, in un post, ha poi confessato candidamente di averlo fatto con orgoglio, anche se, parole sue, all’inizio ha provato vergogna per la pancia e le smagliature. “Un fisico che non mi appartiene, ha detto.

post parto fisico che non mi appartiene

Mariana si è sentita ‘diversa’, eppure il suo messaggio è assolutamente positivo: alla fine ha accettato, infischiandosene del suo imbarazzo, sentendosi libera di mostrarsi, non seguendo un canone sbagliato di perfezione, lanciando così un messaggio di body positivity importante.

La Rodriguez ha semplicemente esternato un sentimento che è comune in tante donne. Nel post parto sono molte a pensare: “Questo è un fisico che non mi appartiene”. Ma non è così: il corpo ritornerà quello di un tempo e se non sarà proprio lo stesso, non importa. E’ la nostra stabilità interiore a essere importante. Siamo speciali, anche con un po’ di pancia in più e le smagliature. Perché la perfezione, figlia di stereotipi sorpassati, di modelli sbagliati, creati con filtri ad hoc sui social, non esiste.

“OMG! Sono al mio 3° mese di post parto, ritornare alle passerelle con un fisico che sinceramente sento che NON mi appartiene e di fare una sfilata con le modelle più gnocche, con i fisici più belli che ha l’Italia mi ha messo ha dura prova di soggezione – ha rivelato Mariana su Instagram – Soprattutto nel momento di fare ‘fitting’. Non lo nego. Vi confesso che ho provato vergogna a mostrare la mia pancia piena di smagliature e non in forma”.

“Ma, nonostante tutto questo, mi sono detta: ‘Ma a me che mi frega, nella vita tutto è questione di attitudine’. – ha poi aggiunto la sudamericana – Ho indossato il mio migliore sorriso ed anche la mia vibrazione più alta per fare la passerella più bella di sempre. GRAZIE Pin-Up Stars perché mi sono sentita grata e molto emozionata di rivedere a tutti… Vi voglio bene ragazzi”. Ha cancellato le sue paure: questo fisico le appartiene in questo momento della sua vita e orgogliosamente lo ha mostrato a tutti. Questo è il corpo di una donna divenuta madre di Noa il 6 aprile scorso.

Fisioterapia post-parto

Lug 26
Scritto da Annamaria avatar

La fisioterapia post-parto serve per ridurre la diastasi addominale, che colpisce circa il 30% delle mamme. La dott.ssa Alessandra Russo, fisioterapista presso gli ambulatori Humanitas Medical Care De Angeli a Milano, Arese e Domodossola, spiega come può aiutare.

I medici classificano la diastasi in tre stadi: lieve (inferiore a 3 cm); moderata (tra 3 e 5 cm); grave (maggiore di 5 cm). Il problema non è solo estetico. Può portare a mal di schiena, dorsale o lombare , ernia ombelicale e/o ernia epigastrica, gonfiore addominale, disturbi della digestione, sensazione di pesantezza nella zona pelvica, alterazioni della postura in iperlordosi.

Gli esperti effettuano la fisioterapia post-parto, come spiega l’esperta, con approccio conservativo solitamente in caso di diastasi inferiore ai 3 cm e/o nel caso in cui per diversi motivi si escluda la possibilità di un intervento chirurgico. Consiste in un programma riabilitativo finalizzato a rinforzare i muscoli del pavimento pelvico e del trasverso addominale. Prevede quindi l’insegnamento di esercizi di respirazione, esercizi posturali, esercizi di rinforzo della muscolatura addominale mediante l’utilizzo di esercizi ipopressivi ed infine esercizi di rinforzo dei muscoli del pavimento pelvico.  Obiettivo finale del percorso è ridurre la diastasi di lieve entità e soprattutto di risolvere la sintomatologia dolorosa. 

“In caso invece venga valutato l’intervento chirurgico è bene che questo percorso sia comunque associato anche ad un percorso fisioterapico. Nel pre intervento l’obiettivo sarà migliorare la consapevolezza e la capacità di reclutamento della muscolatura addominale. Nel post si interverrà nella risoluzione del drenaggio dei liquidi, nel trattamento della cicatrice chirurgica e nella rieducazione e rinforzo della muscolatura”, chiarisce.  

“Di norma la separazione dei muscoli addominali si risolve spontaneamente dopo 8- 12 mesi dal parto. Quando la distanza tra le due fasce muscolari è superiore ai 2,5 cm e non si risolve fisiologicamente entro i 12 mesi, si parla di diastasi. E’ importante quindi rivolgersi prontamente ad un fisioterapista che effettuerà una prima valutazione e consiglierà poi il percorso da intraprendere”, sottolinea ancora. La fisioterapia post-parto è assolutamente basilare in caso di diastasi.

Parto: calendario lunare

Lug 07
Scritto da Annamaria avatar

La Luna influenza davvero il parto? O il carattere del bebè? Non vi è alcuna certezza, ma c’è chi ci crede e infatti segue il calendario lunare per avere il proprio bambino. “Molti credono che ci sia un picco di nascite quando la Luna è piena o quando è crescente. La credenza nasce proprio dall’influenza della Luna sulle maree. Il bambino è infatti immerso nel liquido amniotico che, al pari dell’acqua nel mare, dovrebbe essere attratto dalla gravità lunare”, spiega Lorenzo Montali, docente di psicologia sociale ed esperto di leggende metropolitane e rappresentazione della scienza e della tecnologia dell’Università Milano-Bicocca, pure vicepresidente del Cicap, Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze a Nostro Figlio.

Full moon night

Consultare il calendario lunare per capire la data del parto può, del resto, essere per alcune basilare, per altre una semplice curiosità. Dato che è già luglio, è ovvio che lo si dovrà considerare da qui a fine anno, perciò dal settimo mese di questo 2023 in poi.

Ecco il calendario lunare in cui ci saranno le prossime lune piene, in questo modo lo si potrà confrontarlo con la data presunta del parto e divertirsi a fare i calcoli:

  • martedì 1 agosto ( Superluna ) alle ore 20:33 sotto il segno dell’Acquario. Con una distanza di 363.815 km, avrà il soprannome di Luna dello storione;
  • giovedì 31 agosto ( Superluna ) alle ore 03:37 sotto il segno dei Pesci. Con una distanza di 363.667 km, avrà il soprannome di Luna Blu;
  • venerdì 29 settembre alle ore 11:58 sotto il segno dell’Ariete. Con una distanza di 367.076 km, avrà il soprannome di Luna del Raccolto;
  • sabato 28 ottobre alle ore 22:24 sotto il segno del Toro. Con una distanza di 373.820 km, avrà il soprannome di Luna del Cacciatore;
  • lunedì 27 novembre alle ore 12:02 sotto il segno dei Gemelli. Con una distanza di 382.960 km, avrà il soprannome di Luna del Castoro;
  • mercoledì 27 dicembre alle ore 01:33 sotto il segno del Cancro. Con una distanza di 392.696 km, avrà il soprannome di Luna delle lunghe notti.

Rapporti dolorosi post parto

Giu 29
Scritto da Annamaria avatar

I rapporti post parto possono essere dolorosi. Il motivo è semplice. L’ovaio, soprattutto se si allatta al seno, non produce gli ormoni responsabili del buon stato nutritivo della mucosa vaginale. La mucosa in questione vive di estrogeni. Se non li riceve dalla placenta e dall’ovaio, perde l’elasticità e morbidezza usuali e i rapporti così sono dolorosi, fanno male.

rapporti dolorosi post parto

Come risolvere il problema dei rapporti intimi col proprio partner che diventano dolorosi nel post parto? Esistono creme da applicare in vagina. Secondo gli esperti le possono usare anche le donne che stanno allattando il bebè. E’ sufficiente parlare col proprio medico di fiducia per capire qual è la più adatta.

I rapporti dolorosi nei casi più gravi possono anche dipendere da dispareunia post parto, dovuto alla cicatrizzazione dell’episiotomia, il taglio che viene fatto nella mucosa vaginale e nel muscolo elevatore dell’ano per favorire l’uscita del bambino per via vaginale.

Può aiutare un automassaggio con un gel a base di aliamidi, o con olio di iperico, applicato in vagina e sulla vulva con massaggi locali di 4-5 minuti, due o tre volte al giorno. Non dimenticate un’igiene intima accurata, con saponi a base di salvia e timo. 

Cannule vaginali con gel di palmitoiletanolamide aiutano a ridurre l’infiammazione e la secchezza. Gli estrogeni locali, solo su prescrizione del ginecologo curante, possono ripristinare rapidamente il fisiologico pH vaginale. Si può pensare anche a  una fisioterapia riabilitativa che ci dà una mano a ridurre la contrattura muscolare.

Mommy Makeover

Giu 17
Scritto da Annamaria avatar

Si fa un gran parlare di Mommy Makeover, ma cos’è? Con il termine mommy makeover ci si riferisce a tutta quella combinazione di interventi estetici che aiutano la donna, nel caso si presentassero problematiche particolari, al recupero della forma fisica pre-parto. In particolare a quelle operazioni che vanno a ridefinire le due zone che subisconoi maggiori cambiamenti: seno e addome.

Alcune donne dopo aver messo al mondo un bebè, dopo aver perso peso, notano flaccidità cutanea addominale o un seno svuotato e cadente. Ecco, il Mommy Makeover ti dà la soluzione per avere la silhouette agognata.

L’addominoplastica è uno degli interventi: rimuove e l’eccesso di pelle e tessuto adiposo dall’addome, ripristinando la tonicità e la forma della pancia.  Questa operazione risulta molto utile per andare a correggere, se presente, la diastasi addominale. 

Il lifting del seno è l’altro intervento. E’ consigliabile aspettare, prima di farlo, almeno 6 mesi dopo l’allattamento. Se è semplicemente svuotato, ma ha ancora una buona forma, il chirurgo può decidere per una semplice mastoplastica additiva. Se invece è molto cadente, allora contestualmente andrà fatta anche una mastopessi, ovvero un’operazione di ‘risalita’.

Se fosse necessario rimuovere eccesso di grasso accumulato su fianchi o cosce o braccia, si fa la liposuzione: tramite l’inserimento di sottili cannule attraverso piccole incisioni nella pelle viene aspirato il tessuto adiposo in eccesso.

C’è anche la labioplastica, che corregge eventuali cambiamenti che possono esserci dopo una gravidanza e un parto nell’organo genitale femminile. Anche questo potrebbe regalare più autostima nella paziente.

Microbiota da madre a figlio anche con cesareo

Giu 15
Scritto da Annamaria avatar

Il microbiota può passare da madre a figlio anche con il parto cesareo, un nuovo studio lo dimostra. La ricerca, pubblicata su Cell Host & Microbe sottolinea come il trasferimento del microbiota intestinale sia possibile anche con parto cesareo. Dimostra anche come i batteri “buoni” siano associati allo sviluppo del sistema immunitario del neonato.

macrobiota da madre a figlio anche con cesareo

Yan He, ricercatore presso la Southern Medical University di Guangzhou in Cina, con il suo team per lo studio ha fatto un esperimento. Ha strofinato labbra, pelle e mani di 32 bambini nati con taglio cesareo utilizzando una garza imbevuta del liquido vaginale delle mamme , mentre ad altri 36 neonati , sempre ventui al mondo con cesareo, è stato fatto lo stesso ma utilizzando una garza imbevuta di soluzione fisiologica. Il risultato è stato sorprendente.

A sei settimane dalla nascita, i neonati che avevano ricevuto il microbiota materno con la garza imbevuta avevano una percentuale maggiore di batteri intestinali rispetto agli altri. Questo ha dato la conferma che i ricercatori volevano: i batteri vaginali materni avevano raggiunto e colonizzato l’intestino dei bambini che avevano condizioni di microbiota paragonabili ai neonati nati per via vaginale. Il microbiota era passato da madre a figlio anche con il parto cesareo.

La ricerca non si è fermata a questo. Gli esperti hanno cercato anche di valutare il neurosviluppo di questi bambini a 3 e a 6 mesi dalla nascita. Si è notato come le capacità di emettere semplici suoni e eseguire piccoli movimenti dei piccoli fossero più sviluppate nei bambini che avevano ricevuto il microbiota materno rispetto agli altri. “Non sappiamo esattamente in che modo i batteri intestinali influenzino il neurosviluppo. Ma ci sono prove indirette che mostrano che alcuni metaboliti microbici sono correlati alle condizioni di sviluppo. Speriamo che questo studio possa fornire indicazioni per la ricerca. In particolare vogliamo indagare se il microbiota vaginale materno è in grado di ridurre il rischio di disturbi del neurosviluppo nei bambini. Parlo dei disturbi da deficit di attenzione, iperattività e disabilità intellettive”, sottolinea Yan He. Da madre a figlio: il microbiota è molto importante.

Post parto: esercizio fisico e pavimento pelvico

Giu 01
Scritto da Annamaria avatar

Nel post parto la ripresa dell’esercizio fisico e il controllo del pavimento pelvico sono correlati. Questo per una semplice ragione: esistono dei fattori a rischio. Quali? Aver dato alla luce un bebè che pesi 4 chilogrammi o pi. Si può in caso aver avuto un parto con applicazione della ventosa o l’uso della manovra di Kristeller. Si può avere una cicatrice da episiotomia. 

post parto esercizio fisico e pavimento pelvico
post parto esercizio fisico e pavimento pelvico

Nel post parto, perciò, esercizio fisico e pavimento pelvico solo collegati, perché lo sviluppo di eventuali disfunzioni di quest’ultimo potrebbero arrecare problemi. Si potrebbe scegliere di fare un’attività ancora prematura, non adatta al momento, che andrebbe a peggiorare la muscolatura pelvica, tra le più deboli.

Esercizio fisico e pavimento pelvico, quindi, nel post parto, devono procedere di comune accordo. Se volete cimentarvi nella camminata, per tornare in forma, fatelo gradualmente. Tra i 6 e i 12 mesi dopo il parto, se vorrete tornare a fare sport ad alta intensità, con salti e sollevamento pesi, è opportuna una valutazione del pavimento pelvico. L’esercizio ad alto impatto ha il via libera definitivo dopo i 12 mesi dal parto. Queste sono sempre indicazioni generali: chiaramente ogni cosa va rapportata a seconda delle proprie condizioni di salute: la valutazione da fare è sempre soggettiva. Pure Yoga e Pilates possono avere inizialmente delle restrizioni. I corsi possono essere, sì, frequentati, ma con alcuni accorgimenti: in particolare riguardo ad alcuni esercizi dove è importante contrarre la muscolatura pelvica prima dell’esercizio.

Ecografia in sala parto per diagnosi parto distocico

Mag 23
Scritto da Annamaria avatar

L’ecografia in sala parto è fondamentale per la diagnosi tempestiva di un parto distocico. Un parto distocico, ossia che si allontana dalla fisiologia e in cui possono verificarsi anomalie e difficoltà, incide sul 40% circa dei parti. Ancora oggi, la diagnosi viene fatta attraverso la sola visita ostetrica, come nel 1700, e poche tecnologie sono state approntate per il monitoraggio del travaglio. L’ecografia ha rivoluzionato la semeiotica ostetrica classica e se per decenni il focus prevalente è stato il feto, ossia lo screening delle malformazioni fetali e delle anomalie di crescita fetale, più di recente l’interesse è stato rivolto all’evento Travaglio di Parto. (altro…)