Gravidanza: sport sì e sport no
In gravidanza allenarsi fa bene. Lo dicono tutti gli specialisti e lo sottolinea ancora una volta la dottoressa Floriana Carbone. “E ampiamente dimostrato che allenarsi in gravidanza porta dei benefici non solo alla futura mamma, ma anche al bambino. Questo perché, durante l’attesa, il corpo della mamma affronta dei cambiamenti per soddisfare il fabbisogno di ossigeno e di nutrimento del nascituro, l’attività fisica però va sempre eseguita dopo aver ascoltato il parere di un medico e sempre in sicurezza, con il supporto di un esperto in grado di consigliare gli esercizi giusti anche in base al periodo della gravidanza in cui ci si trova”, sottolinea. La specialista in Ostetricia e Ginecologia alla Clinica Mangiagalli dell’Ospedale Policlinico di Milano a Fanpage chiarisce quali sono gli sport sì e gli sport no.
E’ assolutamente sapere quali siano gli sport sì, quelli ok, e gli sport no in gravidanza, per non rischiare in attesa di un bebè.
Gli sport sì.
“Attività fisica moderata può essere praticata fin dal primo trimestre di gravidanza. Questo periodo, però, è molto delicato, dunque è importante che la futura mamma ascolti il proprio corpo e lavori sul rinforzo della muscolatura.
Nel secondo trimestre si può lavorare sul rinforzo della parte alta della catena posteriore, per chi soffre di problemi circolatori si possono fare degli esercizi per favorire il ritorno venoso, come camminate, lo yoga, lo stretching.
Nel terzo trimestre si lavora sull’elasticità del pavimento pelvico con esercizi abbinati alla respirazione diaframmatica per dare sollievo. In questa fase si consiglia lo yoga prenatale, che aiuta soprattutto il pavimento pelvico e il bacino, alleviandone le tensioni. In questo trimestre si possono anche fare esercizi total body con l’aiuto di una fitball e l’elastico per rafforzare la parte bassa del corpo.
Il consiglio è quello di fare sempre un allenamento che piaccia ma che combini anche una parte aerobica con una parte di resistenza. Gli esercizi poi devono cambiare di trimestre in trimestre, in modo che si evitino quelli che mettono a rischio l’equilibrio della mamma o che creano pressione addominale.
In generale le discipline da preferire sono quelle che hanno basso impatto fisico come il nuoto, la camminata, cyclettes, yoga, pilates, tutti sport che evitino gli squilibri alimentari o la disidratazione”.
Gli sport no.
“Sono da evitare gli sport da contatto. Quelli che possono generare urti improvvisi, come il basket, le arti marziali, la box, il calcio. O l’equitazione, perché è uno sport a rischio di caduta. Anche le immersioni non sono concesse perché possono causare embolie gassose e nella seconda metà della gravidanza non è consigliabile praticare uno sport sopra i 2500 metri di altitudine”.
In gravidanza in quali circostante è meglio non praticare sport? “Sicuramente condizioni di gravidanze a rischio. Pazienti che hanno malattie della placenta, come la placenta previa, pazienti che hanno condizioni che richiedono riposo è meglio che non pratichino sport”.
Lo sport in gravidanza fa polemica
Sui social non è raro che nascano delle vere e proprie bufere a volta. Il mon shaming spesso colpisce i volti dello showbiz. Stavolta è Cristina Marino, attrice, imprenditrice, mamma i due bimbi avuti dal marito Luca Argentero, a denunciare. Le suo caso è lo sport in gravidanza che fa polemica.
A Le Iene la 32enne ha affidato il suo sfogo in un monologo. “Sul finire della mia seconda gravidanza, ho pubblicato un video dove mi allenavo, come ho sempre fatto nella mia vita, e l’ho fatto sempre con il consenso del medico, anche con il pancione. La gravidanza non è una malattia, ma un momento magico, un autentico stato di grazia, che va vissuto in maniera consapevole, libera”, spiega.
“Allenarti può combattere il diabete gestazionale, l’aumento del peso, migliorare la tonicità muscolare e soprattutto l’umore – continua Cristina – Eppure c’è ancora il pregiudizio, il falso mito che sia una cosa sbagliata. Infatti alcune donne mi hanno giudicata. ‘Sei una psicopatica, mettiti sul divano!’, ‘Ridicola ma datti pace’. Lo stesso vale per il post parto. Servono nove mesi per riadattarsi alla nuova vita e gestire in maniera positiva la relazione emotiva con il proprio corpo che è in continuo cambiamento. E’ fondamentale, specialmente quando gli ormoni interferiscono con l’umore, il sonno, il peso”.
Lo sport in gravidanza fa polemica, ma lei ribatte. “Ma anche lì io ho scelto di non venire meno all’appuntamento con me stessa, di dedicarmi quello spazio d’amore. Ma ancora mi hanno scritto: ‘Sei un’invasata, vai a dare il latte a tuo figlio’, ‘Tutto questo per avere un chilo in meno?’. No! Tutto questo perché mi fa stare bene. E consiglio a tutte le donne di riempire quel tempo con qualcosa che le appaghi davvero. Scegliere di dedicare un momento per sé è un vero atto d’amore. Se saremo le prime ad amarci, poi sarà più facile amare gli altri”, prosegue ancora Cristina, trainer certificata.
Infine conclude: “E invece a chi mi dice: ‘Beata te che puoi’, rispondo che nella mia scelta d’amore c’è il padre dei miei figli che fa la sua parte esattamente come la faccio io. Dobbiamo essere libere di prenderci questo spazio per noi qualsiasi esso sia. Se lo fai, non sei un’invasata: hai solo scelto di volerti bene”. Lo sport fa polemica, ma la Marino è convintissima di averlo fatto e continuare a farlo. Invita tutte a volersi più bene. Voi che ne pensate?
Allenamento ideale incinta
Incinta molto spesso bisogna modificare il proprio allenamento. Quello ideale lo consigliano alcuni esperti e va modificato trimestre per trimestre.
Tutti i medici sono concordi nell’assicurare che l’allenamento è ideale pure quando si è incinta, perché muoversi fa bene a mamma e bebè che si porta in grembo. Se non si è in buona salute, si può decidere di farlo seguite da esperti.
“In gravidanza non solo si può fare allenamento, fa bene, è molto consigliato. In tutti i trimestri, con esercizi diversi e intensità diverse. Ovviamente bisogna capire anche prima della gravidanza quanto ci si allenava. Un allenamento di due o tre volte a settimana è ideale, serve alla mobilitazione del corpo, e a stare dietro al corpo, che cambia il baricentro crescendo la pancia”, dice la Dr.ssa Ambra Garretto medico chirurgo, specialista in ostetricia e ginecologia, a La Repubblica
“Meglio lezioni di respiro e postura, quelli in acqua perfetti perché non c’è la forza di gravità. Se una è allenata può fare anche pesistica ma con pesi più leggeri. Da non fare assolutamente in tutti i casi gli addominali, sì il plank, no correre e no saltare. Invece per le donne che non possono allenarsi attivamente perché hanno indicazione di fare una vita più ‘riposata’ è importantissimo fare stretching tutti i giorni. Nel post partum bisogna valutare il pavimento pelvico prima di tornare a fare ginnastica. Se è a posto dopo 3 mesi si può riiniziare in maniera blanda… prima magari con sport in acqua”, continua.
“Sono favorevole all’attività fisica in gravidanza. Un adeguato livello di esercizio fisico può servire sia all’organismo della mamma che indirettamente a quello del nascituro”, precisa Lucia Magnani AD della omonima Lucia Magnani Health Clinic parlando dell’allenamento ideale incinta. “Gli esercizi non vanno improvvisati ma personalizzati sulla futura mamma da un professionista. Consiglio esercizi aerobici di durata 20/40 minuti preferibilmente in 2 sessioni di attività fisica al giorno che riattivino la circolazione come la camminata in piano o ciclette ellittica. Da noi abbiamo il centro di medicina dell’esercizio fisico e dello sport mirato che, grazie all’intelligenza artificiale è in grado di garantire la massima attivazione neuro-muscolare. Con la nostra tecnologia più avanzata siamo in grado di monitorare l’ospite in tutti gli esercizi adatti alle caratteristiche personali/individuali seguendone i progressi”, aggiunge.
“La prima cosa è distinguere con chiarezza la differenza fra attività fisica e sport. Per attività fisica si intende una serie di movimenti del corpo, ragionati e ripetitivi, che richiede dispendio di energia muscolare ma che non ha finalità agonistica e che non richiede specifica preparazione. Il mantenimento della salute del corpo richiede una consapevole prevenzione. Viene fatta con idonea nutrizione, stile di vita e attività fisica costante per mantenere la giusta ossigenazione cellulare”, spiega al quotidiano il dottor Pier Antonio Bacci.
“Lo sport invece richiede un’adeguata struttura corporea ed una buona preparazione psicofisica con idonei allenamenti. E’ chiaro che in gravidanza occorre continuare a fare attività fisica ma riducendo le attività di contatto e di scatti intensi. Quindi rimandando padel e tennis a dopo il parto, preferendo nuoto, leggera corsa, camminate, ginnastica e cyclette, oltre allo yoga prenatale”, dice ancora il consulente di Endospheres e Professore di Patologie Estetiche all’Università di Siena e al Consorzio Universitario Humanitas di Roma, Presidente Accademia di Flebologia e Patologie Estetiche di Arezzo.
“Occorre preferire discipline aerobiche ed a basso impatto fisico, come nuoto, camminata, nordic walking, cyclette e spinning leggero, così come yoga e pilates. Ma sempre sotto controllo medico e del personal trainer, per evitare sforzi sbagliati, squilibri alimentari e disidratazione. Da evitare integratori o bevande energetiche che non siano di farmacia e consigliati dal medico. Oltre a ciò occorre controllare ogni giorno la pressione ed il battito cardiaco con pulsiossimetro. Poi l’assenza di perdite ematiche vaginali e di gambe gonfie o alterazione delle urine. La cosa più importante è controllare spesso i movimenti del nascituro per percepire precocemente eventuali danni o alterazioni. Quando l’ossigenazione della mamma è nella norma e i movimenti del feto sono percepibili, è già indice che tutto va bene. Quindi proseguire con attività fisica aerobica prenatale”, chiarisce ancora Bacci.
Nuoto in gravidanza: benefici
Il nuoto in gravidanza è uno sport top, fa assolutamente bene. I benefici sono molteplici, per mamma e bambino. Non bisogna mai dimenticare, per giunta, che l’attività fisica durante la gestazione ha un effetto benefico anche sullo sviluppo del bebè, aiuta ad avere alla nascita peso e dimensioni nella norma. Anche il cervello del piccolo ha uno sviluppo più precoce, con una più alta capacità di apprendimento.
Quali sono i benefici del nuoto in gravidanza? Tantissimi. Innanzitutto la tonificazione muscolare, c’è anche una riduzione della curvatura della colonna vertebrale a livello lombare (la cosiddetta iperlordosi). Nuotando c’è un rafforzamento del perineo, si ha pure un rilassamento della zona lombare. (altro…)
Correre in gravidanza: consigli
“Innanzitutto alle donne che vogliono correre in gravidanza, dico che devono avere l’ok del ginecologo e la gravidanza deve procedere nel modo corretto. Consiglio poi due cose: se non si è mai corso non si inizia in gravidanza, nemmeno per tenere sotto controllo il peso. E poi suggerisco di non correre mai oltre il sesto mese: da lì in poi, si deve preferire il fast-walking”, sottolinea Giuseppe Tamburino, fondatore del movimento “running motivator” al Corriere della Sera. (altro…)
Gravidanza: perché fare sport
In gravidanza è importante l’attività fisica, più volte gli esperti lo sottolineano. Perché fare sport incinta? I benefici sono enormi, li spiega a La Gazzetta dello Sport la dottoressa Giada Almirante, ginecologa dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, consulente ginecologo presso la Casa di Cura La Madonnina e runner . (altro…)
Sport in gravidanza: errori da evitare
Lo sport in gravidanza è assai salutare, ma ci sono alcuni errori da evitare, perché allenarsi fa bene, ma con metodo: questo vale sempre. Col pancione è utile fare fitness soprattutto per la schiena e le gambe, così da evitare fastidiose e dolorose lombalgie, e migliorare la circolazione. Occorre essere attente, però.
Tra gli errori da evitare quando si decide di fare sport in gravidanza c’è quello di iniziare un attività senza interpellare il ginecologo, l’unico in grado di sapere, conoscendo bene la vostra condizione fisica, quale sia il fitness più adatto a voi. (altro…)
Accortezze per ginnastica in gravidanza
Fare sport quando si è incinta fa bene, bisogna però assolutamente sapere quali accortezze è necessario seguire per svolgere la ginnastica in gravidanza. Prestare attenzione è un modo per stare più serene ed evitare errori che potrebbero costare cari durante la dolce attesa.
Tra le accortezze per la ginnastica in gravidanza è al primo posto quella di evitare o almeno limitare grossi sforzi e controllare sempre il battito cardiaco. Altrimenti si rischia molto. (altro…)