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Zero alcol in gravidanza

Set 08
Scritto da Annamaria avatar

L’ISS dà il via alla campagna Zero alcol in gravidanza”. Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, a pochi giorni dalla Giornata mondiale della lotta alla sindrome feto-alcolica e dei disturbi correlati, che si celebra il 9 settembre, lanciano una campagna social. Non esiste una quantità sicura di alcol durante una dolce attesa.

zero alcol in gravidanza

I dati sono comunque allarmanti. Una percentuale piccola di future mamme, lo 0,2%, rientra in un profilo di bevitrice cronica. Quasi il 6% è bevitrice sociale, beve cioè saltuariamente durante incontri e uscite. Questi gli ultimi dati del Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità relativi al triennio 2019- 2022. Bisogna perciò sottolineare quanto sia importante scegliere di non bere. Quindi Zero alcol in gravidanza”.

Le persone con disturbi della sindrome feto-alcolica (FASD) mostrano “deficit di pensiero astratto, di organizzazione, di pianificazione, di apprendimento, nel ricordare sequenze di eventi, nel collegare relazioni di causa-effetto, deficit di linguaggio espressivo e ricettivo, nelle abilità sociali e di consapevolezza e regolazione dei comportamenti e delle emozioni – sottolineano dall’ISS -. L’elenco attuale comprende più di 400 condizioni associate e che comportano disabilità più o meno gravi che accompagnano chi è colpito per tutta la vita”. “Tutti i disordini feto-alcolici infatti sono prevenibili al 100 per cento evitando di bere”, chiariscono. E’ importante capire con con zero alcol in gravidanza si vive meglio.

Integratori inutili per aiuto ripresa scuola

Set 03
Scritto da Annamaria avatar

Gli integratori sono inutili per l’aiuto della ripresa della scuola. Lo dicono gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità. “Non ci sono ragioni scientifiche per fornire integratori o vitamine per la memoria agli studenti”, sottolineano, come riporta l’Ansa.

I bambini devono avere una dieta bilanciata, adatta alle loro esigenze in cui ci sia tutto, a meno di allergie o intolleranze. Ma gli integratori sono inutili per aiuto per la ripresa della scuola. “Gli integratori per i bambini e gli adolescenti non hanno nessuna indicazione, a meno che non servano per integrare carenze di nutrienti dovute ad esclusioni per allergie o intolleranze alimentari”, fanno sapere dall’ISS.

Sull’alimentazione i medici precisano: “Dei tre pasti della giornata, la colazione è il più importante, perché interrompe il digiuno più lungo, quello notturno, e questo ha un impatto forte sul metabolismo. Nella composizione del primo pasto del giorno non dovrebbero mancare i carboidrati integrali, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri. Quindi non merendine e i classici cornflakes, ma pane integrale o fette biscottate integrali”. 

E’ opportuno ripristinare gli orari regolari dei pasti dopo le vacanze, dato che distanziare l’assunzione di cibo incide positivamente “sulla produzione degli ormoni che regolano i livelli di glicemia, fondamentali per la concentrazione e le attività scolastiche”, sottolinea l’ISS.

Il pranzo è il momento in cui bisogna abbondare un po’ di più con le porzioni, la cena deve essere più leggera. Ma mai saltare i pasti!. “Lo spuntino di metà mattina, o quello di metà pomeriggio, servono invece per spezzare il digiuno 2-3 ore dopo la colazione e 3-4 dopo il pranzo: sì a un frutto fresco di stagione, mentre andrebbero evitati cibi ultraprocessati ricchi di sale, zuccheri e grassi saturi”. Niente integratori, inutili per aiuto alla ripresa della scuola.

Gravidanza: screening rosolia non più raccomandato

Gen 16
Scritto da Annamaria avatar

Lo screening per la rosolia non è più raccomandato. “Dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito la rosolia dal 2021 eradicata nel nostro Paese, lo screening per questa infezione non viene più raccomandatoalle mamme in attesa, precisa l’Istituto superiore della sanità comunicando nelle scorse settimane le nuove Linee guida sulla gravidanza fisiologica elaborate dal Sistema nazionale linee guida (Snlg). Roberto Burioni, però, fa sapere di non essere concorde. “La ritengo una decisione sbagliata”, sottolinea su X, ex Twitter.

Blood sample for Rubella IgM test, positive result at laboratory.

Il professore di microbiologia e virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano non la pensa così, non ritiene che lo screening per la rosolia non debba essere fatto. Non è più raccomandato in gravidanza, per lui non va bene. “Anzi – precisa – bisognerebbe incoraggiare le donne in età fertile a controllare la situazione sierologica (anche contro altri virus), per poter vivere una futura gravidanza nel modo più sereno e sicuro possibile”.

Eppure per Iss in gravidanza lo screening per la rosolia non è più raccomandato. ”L’eliminazione della trasmissione endemica del virus della rosolia – sottolinea l’Iss – è un grande successo di salute pubblica, frutto di un lavoro tenace che ha permesso di raggiungere alte coperture vaccinali nella popolazione e di rinunciare così allo screening in gravidanza”.

In Italia il vaccino antirosolia venne introdotto 50 anni fa, nel 1972. Alla fine del 2022, circa 50 anni dopo, il Bel Paese si sente libero dalla rosolia, una malattia che può dare gravi problemi se contratta nelle prime settimane di gravidanza: difetti congeniti multipli oppure morte fetale. E’ da tener presente che malattie sconfitte nel proprio Paese, siano però presenti negli altri del resto del mondo, quindi una persona può comunque contagiarsi. Bisogna tenerlo bene a mente. 

Covid: sintomi variante Eris

Set 09
Scritto da Annamaria avatar

Tutti abbiamo dimenticato quasi l’uso della mascherina. Eppure i casi di Covid sono in aumento e hanno raggiunto il 41,9% in poco tempo. Ecco i sintomi più comuni della variante Eris, che ora domina.

covid sintomi variante eris

L’Istituto Superiore di Sanità in merito ai tanti casi stoppa gli allarmismi sulla variante Eris. “E’ caratterizzata da un notevole incremento, rappresentando la cosiddetta variante di interesse (VOI) maggiormente rilevata in Europa, Stati Uniti e Asia. Ma niente allarmismi. Ad oggi, infatti, non si evidenziano rischi addizionali per la salute pubblica rispetto alle varianti già in circolazione”. Poi l’ISS parla dei sintomi.

Tra i sintomi che Eris, ultima variante del Covid, può generare, si possono trovare soprattutto disturbi delle vie respiratorie superiori, come mal di gola, tosse secca, congestione e naso che cola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari. Nel complesso il virus colpisce ancora principalmente il sistema respiratorio ma, poiché è mutato nel corso della pandemia, alcuni sintomi sono diventati più comuni e altri meno. Per esempio, quando il Covid è emerso, nel 2020, la perdita del gusto e dell’olfatto era un sintomo comune. Ora, più di tre anni dopo, è notevolmente diminuito nella popolazione. Nel contempo, anche i problemi gastrointestinali, come nausea, vomito e diarrea, sembrano essere diventati meno diffusi, pure in questa ultima variante.

In Italia per il momento non c’è da tremare. Ricordate però sia importante proteggere soprattutto le persone che hanno già alcune patologie e per le quali prendere il Covid rappresenta un grave rischio.

Gravidanza: aggiornamento ISS vaccino anti Covid

Ott 09
Scritto da Annamaria avatar

L’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha dato l’aggiornamento sul vaccino anti Covid in gravidanza e allattamento, alla luce dei nuovi vaccini disponibili e dell’introduzione della seconda dose booster (quarta dose) .

Il vaccino anti Covid viene sempre raccomandato dagli esperti. L’aggiornamento dell’ISS sulle donne in gravidanza risulta utilissimo per fare chiarezza.

Ecco le principali indicazioni, dalla circolare del Ministero della Salute del 7 settembre 2022 sull’aggiornamento dell’ISS sul vaccino anti Covid per chi è in gravidanza o in allattamento. (altro…)

Coronavirus e gravidanza: regole ISS

Mar 01
Scritto da Annamaria avatar

Coronavirus e gravidanza: cosa fare? Le regole dell’ISS, l’Istituto superiore di sanità, spiegano come proteggersi dal COVID-19.

Le regole dell’ISS danno indicazioni efficaci alle donne in dolce attesa sui comportamenti da seguire in merito a Coronavirus e gravidanza:

Le donne in gravidanza sono considerate una popolazione a rischio per le infezioni respiratorie virali, come le infezioni da COVID-19 (Corona Virus Disease) e l’influenza stagionale, per le possibili conseguenze sulla madre e sul feto. Per quest’ultima è raccomandato il vaccino in gravidanza all’inizio della stagione influenzale. In assenza di un vaccino contro il SARS-CoV-2, virus responsabile della COVID-19, alle donne in gravidanza e ai loro contatti sono raccomandate le comuni azioni di prevenzione primaria che prevedono l’igiene frequente e accurata delle mani e l’attenzione a evitare il contatto con soggetti malati o sospetti, secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute e delle istituzioni internazionali. Al momento non si hanno informazioni circa la suscettibilità delle donne in gravidanza alla patologia da nuovo Coronavirus SARS-CoV-2. (altro…)

ISS smentisce la bufala sull’attività fisica in gravidanza

Apr 13
Scritto da Annamaria avatar

L’ISS, Istituto Superiore di Sanità, smentisce vari falsi miti che circolano in Rete e non solo. Uno su tutti: quello sull’attività fisica in gravidanza. La bufala è servita.

L’attività fisica in gravidanza, seppur moderata, non fa affatto male, anzi. Lo sappiamo già, del resto, dai tanti studi che già circolano in giro. La bufala forse serve a qualcuna che proprio non vuole fare sport. L’ISS fa crollare il castello di bugie sull’attività fisica in gravidanza. (altro…)