Ciambelline Paradiso
Se le inserirete nel menù del 25 aprile, potrete accompagnarle anche con del gelato:rema, cioccolato, scegliete voi. Vanno bene anche per il picnic, ottime per la merenda dei vostri figli. Di cosa parlo? Delle ciambelline Paradiso.
Come fare le ciambelline Paradiso a casa? Ecco gli ingredienti:
125 g burro morbido più un po’
125 g zucchero a velo più un po’
80 g farina 00 più un po’
65 g fecola di patate
65 g uova intere
45 g tuorli
2 g scorza di limone
2 g lievito in polvere per dolci
un baccello di vaniglia
Sale
E ora procediamo! Montate con la frusta, elettrica o a mano, il burro, lo zucchero a velo, i semi del baccello di vaniglia e la scorza di limone fino a ottenere una spuma soffice. Aggiungete le uova, i tuorli e un pizzico di sale. Amalgamate bene e a questo punto unite la farina, la fecola e il lievito setacciati.
Quando l’impasto sarà liscio e senza grumi, versate il composto in 8 stampini a ciambella, che avrete precedentemente imburrato e infarinato. Infornateli a 170 °C per 15-20 minuti. Quando le ciambelline Paradiso saranno pronte, sfornate, lasciatele raffreddare per una decina di minuti e poi spolverate sopra lo zucchero a velo.
Rimedi anti polline
E’ il periodo critico per molti allergici, tra cui tanti bambini. Ci sono alcuni semplici rimedi anti polline che possono migliorare la giornata durante la primavere. Soprattutto nel lungo periodo festivo che ci si appresta a vivere, ponti compresi.
Tra i rimedi anti polline per scansare i disagi, primo tra tutti è sicuramente quello di evitare di fare pic-nic nei prati, nei campi coltivati e nei terreni incolti in questo lasso di tempo. Lo so che sono belli e divertenti in famiglia, ma se tra di voi c’è un allergico, sono guai certi. Quindi no.
Altro tra i rimedi anti polline anche quello dedicato alle passeggiate in campagna: nelle ore mattutine rinunciate, in special modo se c’è sole con vento e tempo secco. In questo momento le mete ideali sono o la montagna, oltre i 1000 metri, o le località di mare.
Quando uscite a piedi, occhiali da sole e cappello con visiera, cambiare gli abiti appena si rientra a casa o in hotel, se si è in vacanza. Nei lunghi viaggi in auto, ma pure nei brevi spostamenti, tenere chiusi i finestrini e utilizzare il climatizzatore, in quanto dotato di filtro anti-polline.
Mai esporre i vostri figli al fumo passivo, questo in generale è super raccomandato dai pediatri, soprattutto se vostro figlio soffre di allergie.
Hot cross buns
Cosa sono gli hot cross buns? Sono panini dolci tipici della Gran Bretagna: li si cucina a Pasqua. Hanno nell’impasto lievitato uvetta e cannella. Sono particolari per il disegno della croce in superficie, simbolo della resurrezione di Gesù. E’ realizzato con una glassa di acqua e farina. Ai bimbi piaceranno e non solo a loro.
Come fare gli hot cross buns in casa? Ecco cosa occorre avere:
- 550 gr di farina manitoba
- 350 gr di latte a temperatura ambiente
- 1 cucchiaino di lievito di birra secco ( oppure 8 gr di lievito di birra fresco)
- 110 gr di zucchero
- 50 gr di burro morbido
- 1 uovo intero + 1 tuorlo per la pennellatura
- 8 gr di sale
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- una spolverata di zenzero
- 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
- 1/2 cucchiaino di noce moscata
- buccia grattugiata di 1 arancia
- 150 gr di uvetta sultatina
Per la croce:
- 2 – 3 cucchiai di farina
- poca acqua calda
- miele
Iniziamo! Mescolate la farina, spezie, con zucchero e lievito. Aggiungete il latte, mescolate e aggiungete l’uovo. Quando sarà tutto amalgamato, aggiungete pure il burro a pezzettini e uvetta, precedentemente ammorbidita 10 min in acqua calda, e buccia d’arancia. Quando sarà tutto pronto, formate un panetto e copritelo con una pellicola. Lasciate lievitare per circa tre ore. Trascorso il tempo, trasferite l’impasto su un piano da lavoro e formate i panini. Trasferiteli su una teglia da forno, foderata con carta da forno, a una distanza di almeno un centimetro l’uno dall’altro. Fate lievitare per un’altra ora.
Accendete il forno a 180°. Pennellate con tuorlo la superficie dei vostri panini e mescolate in una ciotola farina, 2 cucchiaini di acqua. Dovrete ottenere una crema densa. Versate in una sac à poche e realizzate una croce sulla superficie. Cuocete in forno statico a 180° per circa 20 minuti nella parte medio alta del forno fino a doratura. Quando saranno pronti pennellate con il miele: gli hot cross buns sono pronti.
Allergie: 8 regole per contrastarle
Saliranno a dismisura. Cosa? Le allergie, tutta colpa dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Al XXVII Congresso nazionale la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica dà le 8 regole, dirette alle istituzioni, per contrastarle: le riporta il Corriere della Sera.
“Il riscaldamento globale – spiega il professor Michele Miraglia del Giudice, presidente Siaip – favorisce l’aumento della concentrazione di biossido di carbonio, sostanza in grado di stimolare una maggiore produzione di polline da parte, per esempio, di betulle e ambrosia, responsabili di moltissime reazioni allergiche. Ormai i pollini sono presenti tutto l’anno ed è aumentata anche la quantità”.
“L’aumento dell’ozono troposferico – aggiunge il professor Gianluigi Marseglia, past president di Siaip – possono aggravare rinite allergica, asma, dermatite atopica. Uno studio svedese sottolinea come l’esposizione a pollini nei primi mesi di vita, o addirittura nella vita intrauterina, sia associato a una maggiore probabilità di sensibilizzazione allergica e insorgenza di malattie respiratorie”.
I dati in Italia riguardo le allergie sono allarmanti. Secondo Save the Children, l’8,4 per cento dei piccoli tra i 6 e i 7 anni soffre di asma correlata all’inquinamento. L’81,4 per cento vive in zone inquinate da polveri sottili, il 100 per cento in 8 Regioni: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte Puglia, Trentino e Veneto. Le istituzioni dovrebbero fare tesoro delle 8 regole per contrastarle.
Il Manifesto Siaip rivolto alle istituzioni mostra le 8 regole per contrastarle. Le allergie legate al cambiamento climatico altrimenti diventeranno un problema sempre più serio.
1. piani di controllo dell’inquinamento: riduzione delle emissioni urbane per migliorare la qualità dell’aria; riduzione delle emissioni di gas serra;
2. rafforzamento delle strategie di sanità pubblica attraverso misure come il miglioramento della ventilazione e il controllo dell’umidità;
3. eliminazione delle fonti inquinanti indoor, come il fumo di sigaretta e di sigarette elettroniche;
4. progettazione urbana sostenibile: aumento delle aree verdi per ridurre la dispersione degli allergeni, interventi mirati per migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità degli edifici per prevenire la sick building syndrome, attraverso una migliore ventilazione, l’uso di materiali non inquinanti e la riduzione dell’umidità indoor;
5. monitoraggio pollinico: creazione di sistemi di allerta precoce per informare in maniera corretta e puntuale la popolazione;
6. educazione e sensibilizzazione: informare la popolazione sui rischi e sulle strategie preventive; diffusione di informazioni tempestive sui livelli di allergeni nell’aria;
7. ricerca e innovazione: sviluppo di nuove terapie e strategie per migliorare la gestione delle allergie ambientali;
8. collaborazione internazionale: sviluppo di programmi di ricerca congiunti a livello europeo e globale per studiare gli effetti del cambiamento climatico sulle allergie.
Plumcake alle fragole
In questo periodo dell’anno si trovano facilmente e allora perché non utilizzarle per un dolce super buono? Il plumcake alle fragole è perfetto per la merenda dei ‘cuccioli’ di casa. Come realizzarlo tutte sole (o con i nostri bambini)?
Per fare il plumcake alle fragole occorre avere:
3 uova
120 grammi di zucchero
80 ml di olio di semi
80 ml di latte
240 grammi di farina 00
8 grammi di lievito per dolci
140 grammi di fragole
80 grammi di zucchero a velo
Succo di limone
In una ciotola rompere le uova, unire lo zucchero e mescolare con la frusta, aggiungere olio di semi, la farina, il lievito per dolci e il latte. Amalgamare bene il tutto. Lavare e tagliare a pezzetti le fragole, poi aggiungere pure queste all’impasto. Foderare uno stampo per il plumcake con carta forno e versare composto. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 35 minuti. Fare sempre la prova stecchino per verificare l’effettiva cottura.. Sfornare e far raffreddare. Ora occupiamoci della glassa: mescolare lo zucchero a velo col succo di limone, poi versare tutto sul plumcake alle fragole tolto dallo stampo e lasciar raffreddare. Sarà strepitoso.
Maritozzi con la panna
A Roma sono un’istituzione. Cosa? I maritozzi con la panna, perfetti per una merenda spaziale per i piccoli, che affrontano il cambio stagione un po’ stremati e hanno bisogno di energie fresche. Come prepararli a casa?
Per il lievitino occorre avere:
50 grammi di farina 00
50 ml di acqua
5 grammi di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
Per l’impasto dei maritozzi con la panna:
200 grammi di farina di Monitoba
20 ml di latte
50 grammi di zucchero
40 ml di olio di seni
1 tuorlo
Scorza d’arancia
Per farcire:
200 ml di panna montata
Se vi piacciono lucidi, come quelli al bar, per spennellarli vi serve 1 tuorlo e un cucchiaio di latte
Cominciate dal lievitino. Fate sciogliere il lievito di birra nell’acqua insieme allo zucchero e alla farina. Lasciate lievitare per circa 1 ora. In una terrina, aggiungete all’uovo, lo zucchero, il latte, l’olio e la farina. Successivamente aggiungete al composto, il lievitino e la scorza di arancia. Lavorate l’impasto fin quando non sarà morbido ed elastico. Lasciate lievitare per 4 ore, poi formate dei panini allungati, metteteli in una teglia ricoperta di carta forno e fate ancora lievitare per 50 minuti.
Quando i maritozzi saranno lievitati, spennellateli con tuorlo e latte ed infornate a 180° per circa 20 minuti. Quando saranno freddi, tagliateli al centro e farciteli con tanta panna montata. Se volete potete spolverarli con dello zucchero a velo. I maritozzi con la panna sono sublimi.
Zeppole di San Giuseppe al cacao
Le mangiamo solitamente normali, ma per il prossimo 19 marzo, Festa del Papà, per cambiare possiamo preparare le zeppole di San Giuseppe al cacao. Queste sono un po’ più dietetiche, diciamo così, perché cotte al forno. Ma ugualmente golose e squisite.
Per fare le zeppole di San Giuseppe al cacao occorre avere:
140 grammi di farina 00
30 grammi di zucchero
3 uova
25 grammi di cacao in polvere, 100 grammi di burro, 250ml di acqua
Un pizzico di sale
Per la crema:
250 grammi di mascarpone, 250ml di panna
50 grammi di zucchero a velo
Non dimenticate le amarene sciroppate per guarnirle sopra…
Prima di tutto dedichiamoci alla pasta choux. In un pentolino mettere il burro a tocchetti, il pizzico di sale, l’acqua e lo zucchero, a fiamma bassa mescolare e far sciogliere tutto. Togliere il pentolino dal fuoco e aggiungere la farina e il cacao amaro, mescolare fino a quando il composto non sarà amalgamato. Trasferire l’impasto in una ciotola e aggiungere le uova a una a una, impastare nuovamente. Trasferire ora il composto in un sac à poche con bocchetta a stella. Su una teglia con sopra la carta da forno formare delle ciambelline ci circa 10 centimetri di diametro. Cuocere in forno a 190° per 40 minuti. Quando saranno pronte, sfornare, far raffreddare e poi tagliare le zeppole di San Giuseppe al cacao a metà.
Adesso la crema. In una terrina mettere il mascarpone con lo zucchero a velo, lavorare con la fruta, versare anche la panna e montare il tutto. Sempre con l’aiuto di un sac à poche dentro il quale andrà messa la crema, farcire le zeppole e riempirle al centro. Decorare con l’amarena.
Sfince di San Giuseppe
Le ricette dolci per sollazzare il palato dei nostro bimbi non finiscono mai. A marzo ecco quella delle sfince di San Giuseppe, per una Festa del Papà da urlo.
Come fare da sole, o con l’aiuto dei piccoli chef di casa, le sfince di San Giuseppe. Ecco cosa vi serve avere:
- 250 g di farina 00
- 250 ml di acqua
- 250 g di uova (circa 5 uova medie)
- 50 g di strutto
- 1 pizzico di bicarbonato
- 1 pizzico di sale
Per la crema:
- 600 g di ricotta di pecora
- 150 g di zucchero a velo
- 60 g di gocce di cioccolato fondente
Non dimenticate che stiamo parlando di un dolce siciliano: la pasta choux va fritta in olio di semi di arachidi. Se vi piace, la crema va arricchita con scorze di arancia candite, ciliegie candite e granella di pistacchi.
Prima di tutto bisogna occuparsi della crema. Sarebbe opportuno far scolare il siero dalla ricotta tutta la notte. Il giorno dopo va mescolata in una ciotola col cucchiaio, unendo lo zucchero a velo, le gocce di cioccolato fondente.
Ora la pasta. In una casseruola mettete l’acqua, lo strutto e il sale. Portate a ebollizione e unite in una sola volta la farina, mescolate vigorosamente. Quando il composto sarà pronto, trasferitelo in un’altra ciotola. Lavorate ancora la pasta con la frusta, aggiungete un uovo alla volta e il bicarbonato: l’impasto deve essere liscio.
Scaldate abbondante olio in una padella per friggere dai bordi alti . Portate alla temperatura di 170°. Immergete 2 cucchiai nell’olio caldo. Prelevate una cucchiaiata di pasta choux. Fatela scivolare nell’olio. Friggete le sfince di San Giuseppe per circa 10 minuti, continuando a girarle e portandole sotto il livello dell’olio. Quando saranno dorate e si gonfieranno triplicando il loro volume, scolatele su un vassoio con carta da cucina. A frittura terminata riempitene ognuna con la crema di ricotta e cioccolato preparata. Potrete decorarle con la scorza d’arancia, una ciliegina e la granella di pistacchio.