Masticare aiuta memoria e sviluppo psicofisico

Masticare alcuni cibi fibrosi aiuta memoria e sviluppo psicofisico ed è fondamentale per i bambini. Raoul D’Alessio, docente di Ortognatodonzia, sottolinea “è uno stimolo fondamentale per lo sviluppo delle piene potenzialità intellettuali e della memoria del bambino”. Il coordinatore delle presidenze provinciali del Sindacato unitario specialità ortognatodonzia (Suso), all’Adnkronos Salute ne parla approfonditamente. Masticare alimenti come carote, finocchi, sedano, pane e mele aiuta, appunto, memoria e sviluppo psicofisico.

“Si migliora, così, l’apprendimento, il benessere e l’autostima”, precisa il medico. ”Sgranocchiare cibi fibrosi e sani è decisivo per la crescita psicofisica dei piccoli, che altrimenti rimane al di sotto delle sue reali potenzialità. E proprio per questo una dentatura corretta può avere un ruolo che non va mai sottovalutato nella crescita”. aggiunge.
“Vogliamo, come Suso – continua – lanciare un messaggio importante alle famiglie: prendersi cura della salute orale dei bambini fin da piccoli è importantissimo, non solo per garantire un bel sorriso, ma per prevenire problematiche che potrebbero compromettere la salute della bocca nel lungo periodo e per aiutare i propri figli nel percorso di crescita di corpo e mente”.
Per l’esperto, proprio perché masticare aiuta memoria e sviluppo psicofisico, è particolarmente utile “introdurre gradualmente cibi consistenti già dallo svezzamento, in modo che il bambino si abitui piano piano”. Mano a mano che i bimbi crescono “si programmano gli schemi motori di tutti i movimenti più importanti, tra cui la masticazione, che ha bisogno, però, di allineamento corretto. I denti storti alterano la funzione masticatoria. Quando c’è una malocclusione, ovvero i denti superiori non vanno in contatto nella maniera giusta con i denti inferiori, tutte le funzioni ne risentono e la crescita avviene in modo squilibrato”.
“Alla fine dello sviluppo le ossa non saranno più modificabili. E gli squilibri non saranno più correggibili. Le fasi precoci di sviluppo sono importanti per intervenire. Equilibrare le disfunzioni e ripristinare una crescita cranio-armonica. Ma c’è di più. Oggi sappiamo che l’equilibrio della bocca e delle funzioni masticatorie può essere correlato alla postura della colonna vertebrale. E quindi i denti sani possono essere amici anche della postura, che ha molte implicazioni psicologiche e fisiche”, evidenza D’Alessio.
Tra le malocclusioni “la più pericolosa è il morso incrociato, che si può presentare già a due anni. A questa età i bambini hanno ancora i denti da latte, ma la masticazione si altera in modo evidente e le forze masticatorie, che servono per crescere e aumentare le capacità intellettive, si squilibrano e diminuiscono. È come il tronco di un albero che sta crescendo storto. Più presto lo raddrizziamo, prima tutto migliora. Per questo bisogna correggere le alterazioni il più precocemente possibile, con gli apparecchi giusti, per dare una mano anche al cervello”.
Fiocchi di neve con le mollette

Volete far divertire i vostri figli costruendo con loro una decorazione per l’Albero di Natale? Potete realizzare insieme a loro i fiocchi di neve con le mollette. Dovrete coinvolgere i bimbi solo se hanno dai 5 anni in su, più piccolini diventa un po’ più complicato…
Per fare i fiocchi di neve con le mollette, quelle per stendere il bucato, ovviamente, in legno, dovrete averne a disposizione 8 a cui togliere la molla metallica (per farne una). Magari questa operazione fatela voi adulti. Prendete le tempere e dipingetele con un pennello del colore che preferiscono i piccoli, che magari si abbina agli addobbi di casa. Se volete che risplendano, potrete anche farci passare sopra il lucidante, c’è pure quello con i brillantini dentro. Mi raccomando. Prima il colore, far asciugare e poi il lucidante, far asciugare di nuovo. Potrete pure optare per il colore al naturale. Sta a voi decidere.
Quanto le mollette saranno asciutte usate la colla per unirle al contrario rispetto a come sono originalmente, gli estremi delle due mollette, per intenderci, devono formare una punta. Quando saranno state create otto punte, i fiocchi di neve con le mollette andranno uniti, principalmente con la colla a caldo, altrimenti con una buona colla a presa rapida. Anche qui i bambini andranno aiutati. Per completare l’opera, mettere un gancetto per poter appendere la decorazione.
Kipferl alla vaniglia

Ai vostri figli piacciono i biscotti? I Kipferl alla vaniglia sono friabili, con pasta frolla gustosissima, e a forma di cornetto. Ideali per questo periodo festivo, si trovano nei mercatini di Natale, ma possiamo anche realizzarli noi a casa. Ecco la ricetta.

Per i Kipferl alla vaniglia in dispensa occorre avere:
250 grammi di farina 00
150 grammi di burro
100 grammi di mandorle
100 grammi di zucchero
1 bacca di vaniglia
1 uovo
Zucchero a velo q.b.
Per prima cosa frullate le mandorle, riducendole in polvere, poi mischiatele allo zucchero. Unite la farina, dopo averla setacciata, tagliate la bacca di vaniglia, prendetene i semini e versateli nella ciotola con gli altri ingredienti. Per ultimi mettete anche l’uovo e il burro, tagliato precedentemente in cubetti piccoli. Ora impastate, quando tutto sarà ben amalgamato, formate una palla, avvolgete il composto in pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo per 15 minuti.
Trascorso il tempo, riprendete l’impasto. Aiutandovi con la farina, fate tanti piccoli rotolini, devono essere circa 15 centimetri, metteteli incurvati, come fossero cornetti, su una teglia ricoperta di carta forno. Fate cuocere i Kipferl alla vaniglia in forno ventilato a 180° per una ventina di minuti. Tirateli fuori quando saranno dorati e solo quando si saranno raffreddati spolverateli con tanto zucchero a velo.
Tradizioni natalizie da condividere in famiglia

Ci siamo, ecco il momento delle tradizioni natalizie da condividere in famiglia. Alcune possono anche trasformarsi in giochi divertenti da fare coi i vostri bambini. Una dovrebbe essere già iniziata a dire la verità, quella del Calendario dell’Avvento, che arriva fino alla Vigilia e insegna ai bambini l’arte dell’attesa, regalando, ovviamente, anche molta magia.

L’8 dicembre è il momento dell’Albero di Natale e del Presepe, questa tra le tradizioni natalizie da condividere in famiglia è quella quasi obbligatoria, ma che fa discutere. Perché? Ormai la moda impone quasi una corsa a fare queste due cose prima, addirittura a metà o fine novembre, sembra quasi una corsa per arrivare primi e fa davvero sorridere. Coinvolgere i piccoli ad addobbare l’abete, si spera ecologico, a meno che non sia ben piantato in un giardino, è un momento di grande emozione, come pure allestire il Presepe, che scatena la loro creatività. E poi vuoi mettere accenderlo tutti insieme?
Tra le tradizioni natalizie da condividere in famiglia c’è pure quella dei tour tra mercatini e villaggi pieni di bancarelle allegre e coinvolgenti. Poi c’è il 12 dicembre, Santa Lucia, al Nord si fanno persino i regali. La sera prima i bimbi devono preparare una bella tazza di latte e i biscotti e la frutta secca per la Santa, il suo asinello e l’aiutante Castaldo. Altra tradizione è la letterina a Santa Claus: questa i bambini devono scriverla facendosi aiutare da mamma e papà. E tenerissimo!
La bellezza salverà i bambini

Il male del nuovo millennio è che spesso i ragazzi non hanno più la meraviglia nei loro occhi, sempre fissi su uno schermo. Paolo Crepet non ha dubbi. Lo psicoterapeuta sottolinea: “La bellezza salverà i bambini”.
Bisogna che noi ‘grandi’ interveniamo, distogliendo i nostri figli dal mondo virtuale e facendo loro apprezzare il mondo reale, pieno di cose magnifiche, seppur in un momento di grandi sconvolgimenti e guerre. “La bellezza salverà i bambini e i ragazzi. Portiamoli in posti come la Reggia di Quisisana, luoghi che ispirano e rigenerano”, sottolinea Crepet, ospite di un’iniziativa del Parco Regionale dei Monti Lattari.
Alla Reggia di Castellammare di Stabia, Crepet denuncia la “routine di smartphone e bar di quartiere”. Rischia di tenere in trappola “intere generazioni”. “D’estate, più ragazzi portiamo in luoghi come questo parco e il museo archeologico, più ne salviamo”, precisa lo psichiatra, come riporta La Repubblica. “Non è solo una questione morale, ma una necessità per il futuro”.
La bellezza salverà i bambini, mostrando monumenti, cose magnifiche, farà “rimettere in moto il cervello, insegnando ai ragazzi a guardare oltre lo schermo del loro smartphone”.
Il mio libro di Natale

In questo periodo in cui le feste si avvicinano arriva un libro per bambini in cui i piccoli possono trovare tante attività e giochi per comprendere la Natività. Il mio libro del Natale scritto da Elisa Prati, illustrato da Mirella Monesi, edito da Giunti editore è un volume in cui la magia dell’attesa si mescola al divertimento.

Il mio libro di Natale accompagna i piccoli in “un divertente viaggio alla scoperta del Natale in compagnia del simpatico e curioso orsetto Bubi Bu per scoprire la vera storia di Gesù, di Babbo Natale e della Befana e divertirsi con coloro con tanti giochi, passatempi e attività da fare da soli o in compagnia!”.
Oltre alle storie, ci sono le ricette dei biscotti, i testi delle classiche canzoni natalizie, come dire Buon Natale in tutte le lingue del mondo, quiz, poesie e tanto altro. Il mio libro di Natale prepara i bimbi a questa festa che tanto amano, conservandone l’emozione e la magia. E’ consigliato dai 5 anni in su. Spronate i vostri figli a leggere: è un bel dono per loro.
Dieta sana e movimento incinta migliora regolazione emotiva bambini

Che l’alimentazione e l’attività fisica facciano bene in gravidanza è fuor di dubbio. Ora una ricerca sottolinea anche che una dieta sana e il movimento quando si è incinta migliora la regolazione emotiva dei bambini. Quando nasceranno e cresceranno saranno meno soggetti a sviluppare problemi comportamentali.

Lo studio è stato condotto da un team della Brock University (Canada). A coordinarlo John Krzeczkowski, professore associato di Scienze della Salute. La ricerca è stata pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition. Per gli esperti è una certezza: dieta sana e movimento incinta migliora la regolazione emotiva dei bambini.
Sono 50 le donne in gravidanza, tra la dodicesima e la diciassettesima settimana di gestazione, a essere state coinvolte nella ricerca. Sono state divise in due gruppi. Le partecipanti del primo gruppo hanno seguito un programma specifico con una dieta ricca di proteine contemporaneamente a sessioni personalizzate di consulenza nutrizionale. II programma includeva pure camminate e attività motoria a bassa intensità tre o quattro volte alla settimana, fino a raggiungere 40 minuti di sessione.
Il secondo gruppo, invece, ha ricevuto le normali cure prenatali. Dopo il parto, due anni dopo la nascita dei loro bebè, i ricercatori hanno valutato lo sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini . Come? Con attività mirate e questionari compilati dai genitori.
“E stato entusiasmante scoprire che migliorare la dieta e l’esercizio fisico durante la gravidanza può ridurre i rischi di disturbi mentali nei bambini”, ha detto Krzeczkowski.E’ entusiasta di aver dimostrato che una dieta sana e movimento incinta migliora la regolazione emotiva dei bambini, più attenti e concentrati, meno influenzati dagli impulsi e con meno problemi comportamentali.
Vaccino spray antinfluenzale

Non siamo ancora al picco, ma presto ci arriveremo. L’influenza non fa sconti, soprattutto agli anziani e ai più piccoli. Da tre anni si più decidere per il vaccino spray antinfluenzale: è riservato a bambini e adolescenti dai 24 mesi ai 18 anni.

Il vaccino spray antinfluenzale garantisce maggiore comfort in sede di somministrazione: i bambini si spaventano molto meno, non c’è alcuna puntura ovviamente.
Fluenz (Astrazeneca AB) è il vaccino antinfluenzale disponibile come spray nasale. E’ un vaccino trivalente a virus vivo attenuato. “Il sistema immunitario entra in contatto col vaccino attraverso le mucose nasali e inizia a produrre anticorpi contro gli antigeni relativi ai ceppi dell’influenza sulla base dei quali il vaccino è stato formulato”, si legge su Vanity Fair.
“Fluenz viene somministrato all’interno delle narici, suddividendo la dose prevista nelle due narici. Gli eventuali effetti collaterali sono quelli più comuni, presenti anche per la somministrazione per via iniettiva. Si va dalla febbricola alla debolezza fino al mal di testa, alla riduzione dell’appetito e a dolori muscolari vari, oltre a congestione nasale o rinorrea. Di solito, però, sono sintomi variabili da persona a persona e in generale di lieve entità, risolvibili nel giro di massimo 48 ore dalla somministrazione”.