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Cibi che abbassano la glicemia

Nov 15
Scritto da Annamaria avatar

Durante la gravidanza, intorno al settimo mese, mi si è alzata la curva glicemica e da lì in poi ho dovuto tenerla sotto controllo. Sono un soggetto a rischio diabete, colpa dei geni famigliari… E’ per questo che devo stare attenta all’alimentazione e sapere quali sono quei cibi che abbassano la glicemia. Ossia quelli che hanno un indice glicemico basso.

cibi che abbassano la glicemia

Non credo che questo sia solo un mio problema, anzi, riguarda molte donne, mamme e non, e anche ometti. I cibi che abbassano la glicemia sono salutari e migliorano la condizione di tutti quei soggetti a rischio diabete.  E’ bene avere la salute sotto controllo. Tra i sintomi della glicemia alta ci sono aumento della sete, della fame e della diuresi, oltre a stanchezza con vista ofuscata, spossatezza e mal di testa. Se si aggrava, i problemi diventano molto più gravi.

Quali sono quindi i cibi che abbassano la glicemia? Il Giornale fa una lista che riporto qui di seguito:

  • Legumi: dai fagioli alle lenticchie passando per i ceci, i legumi sono ricchi di carboidrati ma se assunti in modo bilanciato possono regolare l’insulina, in particolare se consumati in abbinamento con verdure a foglia verde. Saziano rapidamente e i carboidrati presenti vengono assorbiti in modo lento.
  • Cereali integrali: tra questi il frumento, il riso, l’avena, l’orzo, il miglio, il farro sono perfetti perché sono ricchi di fibre, i carboidrati presenti sono assorbiti a rilento così da regolare anche i livelli di glucosio. Sono benfici, salutari perchè ricchi di sali minerali e vitamine, perfetti per l’organismo e il suo buon funzionamento.
  • Mele: forniscono fibre, vitamine, minerali, inoltre contengono la pectina una fibra utile per gestire il passaggio dello zucchero dall’intestino al sangue, regolando i livelli di glicemia attraverso un lento ma costante assorbimento. Molto digeribili, sono perfette in abbinamento con l’avena per una colazione super nutriente.
  • Broccoli: un vero toccasana per la salute dell’organismo e del sistema immunitario, perché sono ricchi di vitamine A e C, oltre che di fibre e proteine.
  • Pomodori: sono perfetti se consumati prima dei carboidrati, perché aiutano a ridurre l’assorbimento dello zucchero nel sangue. Contengono inoltre licopene, vitamine C ed E e ferro.
  • Avocado: gustoso e benefico è perfetto per regolare i livelli di glucosio, grazie alla presenza dei grassi monoinsaturi che ne garantiscono un rilascio lento. Offrono una buona ricarica di energia, e hanno un effetto benefico per la circolazione e contro le infiammazioni.
  • Spinaci: possiedono un indice glicemico molto basso, sono ricchi di vitamine A, C e B, svolgono un’azione antiossidante e agevolano una diuresi corretta. Ricchi di fibre migliorano il transito intestinale, ritardando l’assorbimento degli zuccheri.

‘Occhio’ al diabete

Ott 13
Scritto da Annamaria avatar

In occasione della Giornata Mondiale della Vista i diabetologi hanno lanciato un appello per sottolineare l’importanza dell’adesione agli screening oftalmologici da parte delle persone con diabete. Sono infatti gli adulti in età lavorativa (tra 16 e 65 anni) i soggetti a maggior rischio di sviluppare problemi della vista. E 1 milione quelli con retinopatia conclamata nel nostro Paese. Occhio al diabete quindi.

La retinopatia diabetica, infatti, è una nota e grave complicanza del diabete sia di tipo 1 che 2, determinata da fattori di rischio come la durata della malattia, specialmente se non adeguatamente controllata, elevati livelli di emoglobina glicata e ipertensione. E’ necessario, pertanto, tenere d’occhio il diabete.

“Il danno alle delicate strutture della retina è spesso silente e asintomatico. Il che rende la retinopatia sotto diagnosticata. Quando la persona sperimenta il calo della visione è segno che l’edema maculare o la retinopatia sono già in stadio avanzato. Per questo è importante motivare le persone con diabete a sottoporsi agli screening periodici. Sia al momento della diagnosi che a intervalli stabiliti dal diabetologo e dall’oftalmologo (in genere ogni uno o due anni a seconda dei casi). La tempestività di diagnosi permette di effettuare una presa in carico e limitare la perdita della visione” , ha sottolineato il Prof. Angelo Avogaro Presidente SID. 

La prevalenza di complicanze a carico dell’occhio interessa tra il 30% e il 50% delle persone con diabete, con una incidenza annuale tra il 2 e il 6%. L’1% dei pazienti è interessato da una complicanza oculare grave. Una lunga storia di malattia (specie se non controllata dalle terapie) è un fattore di rischio. I dati ci dicono infatti che la prevalenza di retinopatia è in media  del 20% dopo 5 anni di malattia, del 40-50% dopo 10 anni e di oltre 90% dopo 20 anni [dati USA].

“Ancora troppi – sottolinea ill Presidente Avogaro – se pensiamo che la prevenzione della cecità secondaria al diabete è una priorità di salute pubblica in Europa dal 1989. Quando fu stilata la Dichiarazione di Saint Vincent, principale riferimento internazionale per la lotta al diabete realizzato sotto l’egida dell’OMS. Oggi abbiamo l’obiettivo di ridurre di almeno un terzo il numero di casi. Questo per limitare la disabilità dei pazienti e diminuire i costi sanitari. Il paziente con retinopatia costa il doppio di uno con solo diabete. Per non parlare dei costi sociali e dell’impatto drammatico sulla qualità di vita. Eppure secondo alcune indagini solo il 30% delle persone con diabete sono sottoposte regolarmente a monitoraggio”.

Occhio al diabete. Lo screening sì esegue tramite l’esame del fondo oculare, semplice e non invasivo. Le immagini possono essere catturate da retinografi ed essere refertati a distanza grazie a strumenti di telemedicina. L’obiettivo è individuare tempestivamente segni di edema maculare. Le terapie vanno dalla fotocoagulazione laser all’uso di glucocorticoidi o farmaci anti-angiogenetici, che sì sono mostrati efficaci nella prevenzione della cecità.

Consigli per gestire figlio con diabete

Lug 05
Scritto da Annamaria avatar

Un figlio con diabete può essere molto impegnativo. Purtroppo i dati sono allarmanti: questa patologia sta aumentando tra i bambini e gli adolescenti italiani al di sotto dei 18 anni. Lo rivelano due nuovi studi. Ecco alcuni consigli per gestire un piccolo affetto da malattia.

consigli per gestire figlio con diabete

Valentino Cherubini, autore di uno degli studi, presidente eletto della SIEDP 2021-2023 e Direttore della Diabetologia Pediatrica Ospedali Riuniti di Ancona, pediatra, regala alcuni consigli per gestire un figlio con diabete. “Si tratta di buone regole che spesso mi ritrovo a suggerire ai genitori con figli che hanno il diabete, ma che andrebbero estese a tutte le famiglie in un’ottica di prevenzione”, precisa lo specialista a Vanity Fair

Ecco i consigli per gestire un figlio con diabete:

1. Giocate alla routine quotidiana 
Scoprite il piacere di avere tanti appuntamenti comuni, a partire degli orari regolari per i pasti, i controlli clinici, l’esercizio fisico e il sonno.

2. Cucinate insieme
Durante la settimana organizzate dei pasti in cui cucinate insieme. Sarà l’occasione per spiegare il valore di alcuni alimenti, le combinazioni e i trucchi per controllare gli zuccheri e tanto altro.

3. Fate attività fisica insieme 
Incoraggiateli a essere fisicamente attivi ogni giorno per almeno per 30 minuti. Farlo insieme può essere di grande aiuto per entrambi.

4. Allargate gli orizzonti 
Scoprite tutto ciò che potete sul diabete, tenetevi aggiornati, cercate altri genitori che vivono come voi. Potrete capire meglio come gestire la malattia e come rendere più facile la quotidianità.

5. Incoraggiateli a vivere positivamente

Insegnate loro a non escludere nulla per via della malattia. Spiegate che c’è un team di persone e di medici che li supporteranno sempre nelle scelte che vorranno compiere.

Diabete in gravidanza: come ridurre rischio

Mar 19
Scritto da Annamaria avatar

Il diabete in gravidanza può colpire molte donne. Uno studio della Northwestern Medicine, pubblicato sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynecology Maternal Fetal Medicine, spiega come ridurre il rischio che compaia.

Sembra quasi inconsueto ma quando bisogna spiegare come ridurre il rischio diabete in gravidanza, la ricerca parla di luci. Le donne incinte dovrebbero abbassare le luci in casa e spegnere o almeno oscurare, gli schermi dei device, tablet, computer e smartphone, poche ore prima di coricarsi. (altro…)

Diabete gestazionale: prevenzione

Dic 01
Scritto da Annamaria avatar

Il diabete gestazionale è molto pericoloso, non va sottovalutato. Colpisce circa il 7% delle donne incinte. E’ importante la prevenzione.

La glicemia sale, i cambiamenti ormonali inibiscono l’azione dell’isulina, così fa la sua comparsa il diabete gestazionale. Le più a rischio sono le donne in sovrappeso e di età superiore ai 35 anni, la predisposizione di alcune aumenta se ci sono casi in famiglia. I sintomi sono evidenti: improvvisa perdita di peso, nonostante la continua fame, aumento della sete, il bisogno di urinare più spesso, episodi di vomito e nausea, disturbi della vista, frequenti infezioni urinarie come la cistite e la candidosi. E’ fondamentale la prevenzione. (altro…)

Sintomi diabete bambini

Lug 30
Scritto da Annamaria avatar

Come riconoscere i sintomi del diabete nei bambini? Ci sono alcuni piccoli segnali che non devono essere sottovalutati. I casi di diabete di tipo 1 nei più piccoli sono aumentati, non bisogna mai abbassare la guardia e riuscire ad agire subito.

Noi genitori dobbiamo capire immediatamente quali sono i sintomi del diabete nei bambini, così da intervenire. In esatte, poi, complice la maggiore sudorazione e il caldo, qualcosa potrebbe passare inosservato. (altro…)

Gravidanza: smog aumenta rischio diabete per bebè

Gen 15
Scritto da Annamaria avatar

Lo smog che si respira in gravidanza aumenta il rischio diabete per il bebè, questo è quanto emerge da uno studio eseguito su otre 300 bambini di Città del Messico.

Lo smog aumenta il rischio diabete per il bebè in gravidanza perché causerebbe una salita vertiginosa del livello di zuccheri nel sangue già durante l’infanzia. La ricerca è stata condotta dalla famosa scuola di epidemiologia Harvard T. H. Chan School of Public Health di Boston. Come si legge sulla rivista Jama Network Open, che ha pubblicato il lavoro, l’analisi condotta su oltre 300 bambini di Città del Messico, con valori di smog al di sopra del limite, ha portato gli autori a queste conclusioni: le polveri sottili possono rappresentare un fattore di rischio per i bimbi. (altro…)

Dieta mediterranea riduce il rischio diabete in gravidanza

Lug 30
Scritto da Annamaria avatar

La dieta mediterranea è ottima sempre, in gravidanza ancora di più: riduce il rischio diabete gestazionale. Non solo, potrebbe pure ridurre il rischio di ingrassare troppo nei nove mesi di dolce attesa. E’ quanto emerge da un progetto di ricerca chiamato ESTEEM, pubblicato sulla rivista PLOS Medicine da Shakila Thangaratinam, della Queen Mary University of London.

La dieta mediterranea è ricca di grassi saturi, ha un basso contenuto di zuccheri e di carne trasformata. Chi la fa consuma più olio di oliva e frutta secca, questo riduce il gonfiore e rende più felici. In più riduce il rischio diabete in gravidanza, che non è poco. (altro…)