Stanza anti-aborto a Torino
Qui di solito parliamo di chi cerca o ha un bambino. Non ci soffermiamo mai di chi invece, incinta, decide di rinunciarvi. La cronaca, però, offre buoni spunti. A Torino all’ospedale Sant’Anna arriva la stanza anti-aborto. Sarà pronta il prossimo settembre. E’ dedicata all’ascolto. Serve per “contribuire a far superare le cause che potrebbero indurre all’interruzione di gravidanza”.
Decidere di non portare avanti una gravidanza rimane una scelta difficile, dolorosa, che ti segna. Ma è assolutamente legittima per una donna. E’ per questo che la stanza anti aborto a Torino genera polemica. “Presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino nasce una stanza per offrire supporto concreto e vicinanza alle donne in gravidanza, contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre alla interruzione della gravidanza (L. 194 art. 2 lettera d)”. Lo annuncia l’assessorato alle Politiche Sociali della Regione Piemonte.
“La finalità è di fornire supporto e ascolto a donne gestanti che ne abbiano necessità. Nell’ambito di un più generale percorso di sostegno durante e dopo la gravidanza alle donne che vivono il momento con difficoltà e che potrebbero quindi prendere in considerazione la scelta dell’interruzione di gravidanza o che addirittura si sentono costrette a ricorrervi per mancanza di aiuti”, spiegano dalla Regione.
“Ogni volta che una donna abortisce perché si è sentita abbandonata di fronte alla sfida della maternità siamo di fronte a una drammatica sconfitta delle istituzioni”, spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone. “Per questa ragione aprire nel principale ospedale ostetrico ginecologico del Piemonte uno spazio dove donne e coppie in difficoltà possano trovare aiuto nei progetti a sostegno della vita nascente è una conquista sociale per tutta la comunità. Soprattutto in questa stagione di preoccupante inverno demografico. La convenzione con l’AOU Città della Salute completa il ciclo di iniziative lanciate dal 2020 con lo stop alla RU486 nei consultori raccomandata dalle linee guida Speranza, con la registrazione dei Centri di Aiuto alla Vita presso le Asl e l’avvio del fondo regionale Vita nascente, consacrando il Piemonte come avanguardia della tutela sociale della maternità, che diverse altre regioni italiane stanno prendendo a modello”, aggiunge.
“Credo che questo sia un passaggio storico molto importante, non solo per il Movimento per la Vita, ma per l’autentica tutela della donna, della maternità e della vita nascente“, dichiara il presidente regionale della Federazione del Movimento per la Vita (FederviPA) Claudio Larocca. “In qualche modo è un successo per ogni cittadino piemontese. – prosegue – Mi auguro diventi un buon esempio per altre realtà in Italia, anche alla luce della grave emergenza demografica. I nostri volontari saranno opportunamente formati e, forti della lunga esperienza maturata dai nostri Centri, opereranno con empatia, rispetto e discrezione, accanto alle donne che sono troppo spesso vittime della solitudine, del disagio sociale e della precarietà economica. Ci impegneremo perché ogni donna, se lo richiederà, possa valutare alternative che non la facciano sentire costretta a ricorrere all’aborto. Permettendole di non essere sola e di avere così la forza e i mezzi per accogliere il proprio figlio”.
“L’attività verrà svolta da volontari scelti tra quelli con maggiore esperienza nell’accompagnamento in gravidanze difficili. E appositamente formati per questo nuovo ruolo. Eventualmente anche con il supporto ed il coordinamento del personale sanitario a ciò disponibile. Nel concreto i volontari opereranno su appuntamento all’interno dell’Ospedale Sant’Anna, in una stanza dedicata all’accoglienza e all’ascolto”, fanno sapere dalla regione.
“Le utenti potranno essere indirizzate al servizio direttamente dal personale sanitario della struttura. O potranno contattare direttamente i volontari attraverso il numero verde e la chat Sos Vita. Individuate le criticità nel colloquio, si potranno fornire ascolto, vicinanza e aiuti concreti, materiali ed economici. Potendo anche contare sulla rete dei Centri dislocati in tutto il Piemonte, sul fondo ‘Vita Nascente’ della Regione Piemonte (che consente il rimborso di spese legate alla gravidanza e ai primi anni di vita del bambino) e su progetti economici messi a disposizione dal Movimento per la Vita, come il ‘Progetto Gemma’”, concludono dall’assessorato alle Politiche Sociali della Regione Piemonte.
Dopo la firma della convenzione tra Città della Salute e Federazione del Movimento per la Vita, alcuni appartenenti ad altri gruppi politici o a movimenti con un pensiero diverso riguardo alla stanza anti-aborto a Torino insorgono. E commentano: “Da eccellenza al Medioevo” e “Una forma di violenza psicologica istituzionalizzata”. Voi cosa ne pensate?
Consigli per gestire figlio con diabete
Un figlio con diabete può essere molto impegnativo. Purtroppo i dati sono allarmanti: questa patologia sta aumentando tra i bambini e gli adolescenti italiani al di sotto dei 18 anni. Lo rivelano due nuovi studi. Ecco alcuni consigli per gestire un piccolo affetto da malattia.
Valentino Cherubini, autore di uno degli studi, presidente eletto della SIEDP 2021-2023 e Direttore della Diabetologia Pediatrica Ospedali Riuniti di Ancona, pediatra, regala alcuni consigli per gestire un figlio con diabete. “Si tratta di buone regole che spesso mi ritrovo a suggerire ai genitori con figli che hanno il diabete, ma che andrebbero estese a tutte le famiglie in un’ottica di prevenzione”, precisa lo specialista a Vanity Fair.
Ecco i consigli per gestire un figlio con diabete:
1. Giocate alla routine quotidiana
Scoprite il piacere di avere tanti appuntamenti comuni, a partire degli orari regolari per i pasti, i controlli clinici, l’esercizio fisico e il sonno.
2. Cucinate insieme
Durante la settimana organizzate dei pasti in cui cucinate insieme. Sarà l’occasione per spiegare il valore di alcuni alimenti, le combinazioni e i trucchi per controllare gli zuccheri e tanto altro.
3. Fate attività fisica insieme
Incoraggiateli a essere fisicamente attivi ogni giorno per almeno per 30 minuti. Farlo insieme può essere di grande aiuto per entrambi.
4. Allargate gli orizzonti
Scoprite tutto ciò che potete sul diabete, tenetevi aggiornati, cercate altri genitori che vivono come voi. Potrete capire meglio come gestire la malattia e come rendere più facile la quotidianità.
5. Incoraggiateli a vivere positivamente
Insegnate loro a non escludere nulla per via della malattia. Spiegate che c’è un team di persone e di medici che li supporteranno sempre nelle scelte che vorranno compiere.
Aborto spontaneo: quando una nuova gravidanza?
Dopo un aborto spontaneo quando provare ad avere una nuova gravidanza? Questo quesito affligge molte donne che sognano di avere un figlio.
Se si è avuto un aborto spontaneo per alcune non è semplice riprovare. Decidere quando avere una nuova gravidanza non è semplicissimo, a volte la paura blocca. In realtà bisogna farlo solo quando si è pronte. E’ sempre però opportuno attendere la prossima mestruazione e verificare che l’utero sia pulito, cosa che viene constatata anche da una semplice ecografia di controllo fatta dal medico. (altro…)
Gestire ansia da rientro a scuola in pandemia
L’anno scolastico è alle porte, si spera, come assicurato , in presenza, come gestire l’ansia da rientro a scuola in pandemia? Con i bambini non sempre è tutto semplice…
E’ opportuno sapere in che modo gestire ansia da rientro a scuola in pandemia. Noi genitori dobbiamo avere le armi adatte per gestire la situazione. Elizabeth Reichert, professoressa associata di psichiatria e scienze comportamentali dello Stanford University Medical Center, ha una sua semplice idee: ritrovare orari regolari e creare un’atmosfera di novità. (altro…)
Fascia porta neonato in bambù organico
La fascia porta neonato è essenziale per tenere stretti a sé il proprio figlio, farlo sentire sicuro e protetto. Meglio se è realizzata in un materiale naturale, sano e sicuro. Tra le tante offerte del mercato, una menzione speciale è per quella prodotta da Bamboom, brand lanciato in Italia nel 2012 e che produce prodotti per la prima infanzia e abbigliamento in bambù organico.
La fascia porta neonato in bambù organico del marchio è tra le migliori perché in tessuto morbido, avvolge il bebè e non irrita la sua pelle delicata. E’ pratica, confortevole, non si logora nonostante un uso intensivo. ne sa qualcosa Laura Barriales, 38 anni, attrice, modella e conduttrice spagnola, che non riesce a farne a meno per il figlioletto secondogenito Romeo, natolo scorso 15 giugno. (altro…)
Bebè in arrivo: prevenire gelosia primogenito
C’è un altro bebè in arrivo, è tutto bellissimo, ma come prevenire la gelosia del primogenito o della primogenita? L’arrivo di un fratellino o una sorellina per i nostri piccoli non è sempre facilissimo da accettare.
Ci sono molti suggerimenti sul come prevenire la gelosia del primogenito in caso del secondo bebè in arrivo, così da rendere tutto molti più armonico e sereno. Innanzitutto bisogna sottolineare a vostro figlio che la cicogna è una decisione dei genitori, senza dare a loro o ad altri la grande responsabilità. A volte bisognerebbe chiarirlo ancor prima dell’arrivo della gravidanza. (altro…)
Quanto costa un figlio
Sono sempre meno le coppie che procreano in Italia. Bisogna investire sui figli, è importante creare un futuro pieno di giovani, ma quanto costa un figlio nel suo primo anno di vita? Secondo alcune stime parecchio.
Secondo un’indagine realizzata da mUp Research e Norstat un figlio costa abbastanza. Il quanto si spende è evidenziato già dalla gravidanza, quando si inizia a comprare, preparandosi all’arrivo del bebè. (altro…)
Portachiavi per la festa del papà
Tra i lavoretti per la festa del papà, un bel portachiavi da realizzare con l’aiuto di mamma è l’ideale. I più grandicelli ci riusciranno anche da soli, ma la consulenza di un adulto può essere utile. In casa occorre avere:
2 tazze di bicarbonato
1 tazza di maizena
1 tazza di acqua (altro…)