Babysitter natalizi
I babysitter natalizi sono spesso improvvisati. In questi giorni di festa non è facile se si deve uscire la sera, lasciare i propri bimbi alla solita ‘tata’. E così ecco che ci rivolgiamo ai babysitter natalizi, improvvisati…
I babysitter natalizi sono, ad esempio, la vecchia zia che generalmente vediamo poco perché vive altrove ed è venuta a trovarci o l’amica di lunga data che non ha figli e lavora sempre, ma adesso è libera. (altro…)
Se vanno al nido, alle elementari sono super…
Quando parlo con le mamme brave, quelle che quando nasce un pargoletto preferiscono la tata o dire di no al lavoro pur di tenerlo a casa, mi sento quasi male ad ammettere che a nove mesi ho deciso di mandare Bibi al nido. Avevo un esame da fare, non avevo scelta: lavorare più studiare con una neonata tra le quattro mura sarebbe stato impossibile. Ho preferito farla stare con altri bimbi e le maestre rispetto alla compagnia della babysitter, pensavo – e penso – sia molto più stimolante… Per fortuna ora arriva uno studio a darmi ragione.
Secondo una ricerca realizzata dalle docenti di economia politica Daniela del Boca e Silvia Pasqua presso l’Università di Torino, i bimbi che vanno al nido saranno più bravi quando frequenteranno le elementari. (altro…)
Anche a Firenze e a Roma il Natale è a scuola!
Non solo Milano. Pure Firenze e Roma hanno deciso di venire incontro ai genitori che devono contare solo su se stessi o sulle costose babysitter per occuparsi dei propri piccoli durante le lunghe vacanze di Natale.
A Firenze, come scrive il sindaco sulla pagina di Facebook, saranno sei le scuole open per coprire tutto il territorio. Lì i bambini giocheranno, conosceranno la città e faranno sport. (altro…)
Natale: Milano aiuta le mamme e i papà che lavorano…
L’iniziativa è davvero pregevole e dovrebbe estendersi in tutta Italia. Le vacanze di Natale sono belle, fantastiche, ma se mamma e papà lavorano, sono guai. Durano 20 giorni circa. Per poter lasciare i bimbi, con le scuole chiuse, bisogna organizzarsi con nonni, zii, amici, oppure spendere un bel po’ di soldi in babysitter e quant’altro.
In tempo di crisi Milano è corsa in aiuto dei genitori. (altro…)
La tata? Meglio straniera
La tendenza è assolutamente americana, ma anche qui da noi in Italia non si scherza. Nessuno vuole più la tata madrelingua: meglio straniera, così i bambini crescono imparando un’altra lingua.
A New York le famiglie ‘in‘ chiedono alle babysitter di parlare spagnolo o altro. Qui nel Bel Paese è trendy averla inglese, appunto, o ‘made in Usa’. Tutto per far sì che i pargoli crescano cittadini del mondo, più svegli e aperti al nuovo. Ma non è tutto oro quel che luccica, almeno secondo gli esperti.
“Il bilinguismo non sempre rende i piccoli linguisticamente più preparati – dice al New York Times Ellen Bialystok, autrice di “Bilinguismo e sviluppo” – Il bilinguismo ha un costo, e questo costo è la possibilità di trovare le parole giuste”. (altro…)