Articoli taggati come ‘parto’

Parto e donazione sangue

Ott 19
Scritto da Annamaria avatar

Il parto e la donazione del sangue non sembrano argomenti tanto correlati, eppure è grazie alla donazione del sangue che si può salvare una mamma, come è accaduto a Teresa Guccini, figlia del cantautore Francesco.

parto e donazione sangue

Proprio come è accaduto a Fedez nei giorni scorsi, per lei la donazione del sangue è stata provvidenziale, a causa di un parto traumatico in cui ha rischiato la vita. Parto e donazione del sangue per Teresa sono strettamente correlati.

“Andate a donare  – sottolinea la Guccini – Senza i donatori di sangue non sarei qui a raccontare la mia storia ed è perciò doveroso ringraziarli”.

Parto e donazione del sangue, certo. Teresa però aggiunge altro nel suo post. “C’è un altro motivo per cui scrivo, ovvero l’importanza del parto in strutture ospedaliere attrezzate di terzo livello. La mia è stata una gravidanza perfetta e ho fatto un parto naturale. Eppure, quando ho espulso la placenta, ho avuto una emorragia gravissima stimata intorno ai 2200cc che mi ha fatto scendere l’emoglobina a 4. Avere l’emoglobina a 4 all’improvviso (il minimo è 12) significa essere ad un passo dall’andarsene. Nella gioia della nascita non ho pensato a me stessa. Sono stata portata immediatamente in sala operatoria e da lì non ricordo più nulla”, racconta. 

“Mi sono svegliata in rianimazione il giorno dopo immobilizzata e intubata e senza Pietro, confusa e senza sapere bene cosa fosse accaduto. E’ stato difficile ma senza 4 emotrasfusioni e la prontezza degli anestesisti, ostetrici, ginecologi e rianimatori non ce l’avrei fatta”, conclude.

Micronutrimenti per prevenzione complicanze gravidanza

Ott 17
Scritto da Annamaria avatar

I micronutrimenti sono efficaci per la prevenzione di complicanze in gravidanza, lo sottolinea uno studio dell’Università Federico II di Napoli.

Il parto prematuro, definito come un parto che avviene prima delle 37 settimane di gestazione, è la causa principale di mortalità neonatale nel mondo. Si verifica una nascita ogni dieci. Esistono diverse strategie terapeutiche atte a prevenire o ridurre il rischio di prematurità, come il progesterone, il cerchiaggio, il pessario. E, soprattutto, modifiche allo stile di vita della futura mamma. 

Negli ultimi anni, diversi studi si sono concentrati sulla valutazione dell’efficacia dei micronutrienti nella prevenzione delle complicanze ostetriche della gravidanza. Tra questi rientra il lavoro dal titolo “Supplementazione orale in gravidanza con arginina, magnesio, calcio, e salice, nella prevenzione del parto prematuro”. Lo studio è a cura del Dott. Gabriele Saccone del Dipartimento di Neuroscienze, Scienze della Riproduzione e Odontostomatologiche, Facoltà di Medicina, dell’Università Federico II di Napoli. E della Dott.ssa Floriana Carbone, del Policlinico Milano – Mangiagalli Center. E’ pubblicato sul Journal of Obstetrics and Gynaecology 2020.

Gli autori della ricerca hanno cercato di valutare l’efficacia della supplementazione orale di un nuovo integratore. Questo conteneva Arginina (3g), Salice (320 mg), Solfato di Magnesio (1g) e Calcio (1g). Volevano capire se intervenisse nella riduzione del rischio di parto pretermine.

In particolare, è stato condotto uno studio retrospettivo di coorte confrontando due gruppi. Un gruppo intervento ha ricevuto la supplementazione dal I trimestre fino a 30 settimane. Un altro gruppo controllo (standard care). Sono stati inseriti nel campione donne a rischio di parto pretermine per anamnesi (precedente parto pretermine), o donne con diabete, ipertensione, o gravidanza multipla. 150 donne hanno ricevuto il trattamento e sono state confrontate con un altro gruppo di 150 donne, matchato per caratteristiche demografiche. I risultati hanno evidenziato che il gruppo intervento aveva una riduzione statisticamente significativa del rischio di parto pretermine, e un peso del neonato alla nascita maggiore.

Lo studio ha dimostrato che una supplementazione giornaliera con arginina, salice, solfato di magnesio, e calcio, alle dosi rispettive di 3g, 320 mg, 1g, 1g, durante la gravidanza riduce il rischio di parto prematuro, nelle donne a rischio.

Fattori di rischio sono l’età materna avanzata, la gemellarità, la fertilizzazione in vitro, familiarità per preeclampsia, obesità, patologie autoimmuni materne, ipertensione pregravidica, diabete preconcezionale. 

L’assunzione di integratori alimentari a base di Arginina, Salice, Solfato di Magnesio e Calcio, come Euplacent di Eutylia, favorisce la fase iniziale dell’impianto embrionale. Aiuta a prevenire gestosi, minacce di parto pretermine, poliabortività e alterazioni del microcircolo nell’impianto embrionale. Grazie alla sua esclusiva formulazione aiuta a migliorare la circolazione sanguigna materna, l’attecchimento embrionale ed il processo di sviluppo della placenta. Riduce così lo stress ossidativo e i disturbi ipertensivi in gravidanza.

I micronutrimenti per la prevenzione complicanze della gravidanza sono ottimi e importantissimi.

Riorganizzare i punti nascita

Ott 04
Scritto da Annamaria avatar

Per una maggiore sicurezza dei neonati in Italia è necessario riorganizzare i punti nascita. Lo sottolinea il Presidente della Società Italiana di Neonatologia, Dott. Luigi Orfeo nel corso del XXIX Congresso Nazionale SIN a Napoli. “Sono 395, secondo l’ultimo rapporto CeDAP (dati 2022), i Punti Nascita nel nostro Paese, di cui ben 96 con meno di 500 nati/anno, con circa 29.000 nascite. E soltanto 137 con oltre 1.000 nati/anno, con circa 240.000 parti. Troppi, e molti troppo piccoli – precisa – Fortunatamente le donne fanno oggi scelte più consapevoli, optando per ospedali che garantiscono sicurezza e qualità. Oltre il 62% dei parti avviene nei Punti Nascita con oltre 1.000 nati/anno”.

riorganizzare i punti nascita

Per mettere i “pazienti al centro” e ancora meglio i “neonati al centro”, con un’assistenza sanitaria che preveda cure sempre più individualizzate e sicure, non si può prescindere dalla complementarità ed inscindibilità degli aspetti tecnico professionali e di quelli organizzativi. Riorganizzare i punti nascita diventa così prioritario. Gli aspetti organizzativi rappresentano il punto di partenza, affinché il bagaglio di conoscenze tecniche oggi disponibile riesca realmente a modificare il destino delle malattie dei neonati. Paziente (livello di bisogni espressi), momento dell’intervento (tempestività), cure (appropriatezza) devono essere assolutamente allineati e coerenti tra loro. 

In questa programmazione sono fondamentali i volumi di attività ed il numero dei Punti Nascita. Il primo aspetto esprime il fortissimo collegamento tra capacità assistenziale ed esperienza dei professionisti. Il secondo è una derivata del primo elemento, subordinato, che deve essere declinato in relazione a due variabili: densità della popolazione e distanze-tempo.  Un buon sistema sanitario deve tendere al virtuoso bilanciamento tra skills/distanza-tempo, offrendo un sistema a rete con diversi livelli di assistenza: dalla fisiologia (Punti Nascita con i Consultori), ai maggiori livelli di intensità di cura (Terapie Intensive Neonatali), passando per livelli intermedi come le Neonatologie.

La letteratura definisce in modo abbastanza univoco che il volume di attività ottimale dei Punti Nascita. Dovrebbe essere di almeno 1.000 nati/anno. Un volume inferiore a 500 nati/anno rappresenta un rischio per la diade madre-neonato. Per le Terapie Intensive Neonatali si considera che almeno 50 neonati di peso molto basso alla nascita siano un proxy indicativo di raggiungimento di livelli di esperienza sufficienti. Nelle situazioni di più bassa densità abitativa possono essere ammessi Centri di TIN con volumi inferiori. Mai, comunque, meno di 25 neonati/anno di peso molto basso alla nascita. Per questo è opportuno riorganizzare i punti nascita.

“Oggi in Italia ci sono circa 120 TIN, molte troppo piccole, molte con basso tasso di utilizzo. Complessivamente un eccesso di almeno il 20% delle TIN, se ci rapportiamo al numero dei nati che, come oramai tutti sappiamo, continua a ridursi drasticamente di anno in anno. Abbiamo chiuso il 2022 con 393.997 nati, per la prima volta dall’unità d’Italia sotto la soglia dei 400.000 (CeDAP 2022). Le proiezioni per il 2023 non sono incoraggianti – continua il Presidente Orfeo –. Se a questo aggiungiamo la carenza drammatica di pediatri, neonatologi ed infermieri, ci rendiamo conto ancora di più di quanto sia di prioritaria urgenza una riorganizzazione della rete dei punti nascita nel nostro Paese”.

Altro aspetto che deve essere considerato è la distribuzione sul territorio dei diversi livelli dei punti di offerta. Alcune aree sono molto ricche, altre zone carenti. La valutazione della rete per l’area materno-infantile attraverso unicamente il numero degli abitanti dei bacini di utenza, senza uno studio georeferenziato dei territori nelle loro relazioni con i punti di offerta, presenta un’immagine assolutamente distorta. Senza far percepire un eccessivo e inefficiente consumo di risorse in alcune aree e la povertà con rischio di inefficacia in altre. Inefficienza ed inefficacia sono due elementi che mettono a serio rischio qualsiasi Sistema Sanitario, minandone sostenibilità e sicurezza.

Neonatologi ed Istituzioni devono agire in stretta collaborazione. I primi per definire i modelli organizzativi specifici, al fine di ottimizzare le risorse e ottenere il massimo dell’efficacia, anche rendendo disponibili importanti documenti come gli Standard Organizzativi per l’Assistenza Perinatale della SIN. Le seconde per dettare le regole organizzative generali e del controllo della loro applicazione. Solo seguendo questa strada sarà possibile definire una riorganizzazione dei punti nascita che risponda a criteri di qualità e sicurezza.

Esercizi preparto

Ott 01
Scritto da Annamaria avatar

Ci sono alcuni esercizi preparto che facilitano la fuoriuscita del bambino. Possono essere fatti anche durante il travaglio. Quali sono?

Gli esercizi preparto favoriscono il momento della nascita dato che rendono i tessuti più elastici.

esercizi preparto 1

Esercizi preparto per la ditalazione, quando, avviate contrazioni intense e a intervalli regolari, inizia progressivamente ad aprirsi collo dell’utero che precede l’espulsione del bambino attraverso il canale del parto. Se ci si abitua a farli da prima, sarà ancora più facile usarli una volta avviato il travaglio.

Esercizio per far posizionare bene il bambino

– inginocchiarsi tenendo le ginocchia ben divaricate;

– appoggiare i palmi della mani all’indietro sul pavimento;

– tendere la schiena adagiando i glutei nello spazio tra i talloni o, se questa posizione sembra “tirare” troppo, sopra gli stessi.

Quello per attenuare il mal di schiena

– sedersi a cavalcioni su una sedia tenendo le braccia incrociate appoggiate alla spalliera;

– appoggiare i piedi al pavimento sulle punte orientando i talloni all’in su verso la sedia;

– divaricare le ginocchia all’infuori;

– inclinare lentamente il busto in avanti.

Un altro esercizio per aumentare l’effetto delle contrazioni

– stare in piedi con le braccia incrociate appoggiate a una parete;

– appoggiare la fronte alle braccia;

– mantenere i piedi separati, con le punte in fuori e a una distanza di circa 40 centimetri dal muro;

– inclinare, lentamente tutto il corpo in avanti.

Esercizi preparto per l’espulsione, la fase in cui, una volta che il collodell’utero si è dilatato a sufficienza (10 centimetri), la donna comincia a spingere per fare fuoriuscire il piccolo.

1

Per farlo nascere più in fretta

– accovacciarsi sulle punte dei piedi (oppure, se ci si sente più a proprio agio, sulle piante);

– tenere le ginocchia ben separate;

– appoggiare le mani alle gambe o, se si preferisce, a un sostegno posto di fronte.

E’ anche possibile effettuare questo esercizio con la schiena appoggiata a una parete. In alternativa, allo stesso scopo, molto indicate risultano anche le seguenti posizioni:

– in ginocchio, con le gambe aperte e le braccia sostenute sotto le ascelle (magari dal partner)

– in piedi, con le gambe ben divaricate, le braccia appoggiate a un sostegno e la schiena leggermente piegata in avanti.

L’esercizio per rendere più efficaci le spinte

– sdraiarsi in posizione supina (a pancia in su) con le braccia distese lungo i fianchi e rilassate;

– inspirare profondamente;

– trattenere l’aria nei polmoni per qualche secondo contraendo contemporaneamente i muscoli del perineo e delle pelvi (nel corso dell’espulsione a questa fase corrisponderà l’avvio della contrazione e della spinta);

– espirare rilassando i muscoli (nel corso del travaglio a questa fase corrisponderà la fine della contrazione).

Cesareo assistito

Set 16
Scritto da Annamaria avatar

Tutti sappiamo del parto cesareo, ma cosa si intende per cesareo assistito? Ecco qualche chiarimento in merito: si parla di cesareo assistito quando la mamma partecipa all’intervento chirurgico, ha quindi la possibilità di prendere il bambino direttamente dal suo addome e poi stringerlo a sé.

Il cesareo assistito è scelto da sempre più future mamme. Chiaramente la donna non entra con le sue mani nell’incisione che le è stata fatta dal ginecologo. Non è comunque consentito. E’ il medico che, dopo aver tagliato aiuta il bebè, facendo uscire testa e spalle. La madre toccherà quindi solo il piccolo, compiendo l’estrazione totale.

Per il cesareo assistito la donna dovrà lavare con soluzione igienica braccia e mani e avere, come il dottore, guanti sterili. Il drappo che di solito durante un cesareo separa la mamma dai medici, per impedirle di vedere l’intervento, non sarà presente. E’ possibile eseguire questo tipo di cesareo solo se pianificato: non per quelli di emergenza.

Questa pratica soddisfa a quanto pare. “Siccome riesci a chinarti e prendere il tuo bambino dalla pancia da sola, ti senti come se fossi in qualche modo coinvolta nel processo, e questa cosa ti può dare forza”, sottolinea la fisioterapista australiana Lyz Evans, intervistata dall’HuffPost. E aggiunge: “A paragone con il mio primo cesareo, mi sono sentita meno clinica, e molto più connessa con la procedura, e così tutti gli altri che erano nella stanza. Sono stata informata di ogni step, il che mi ha molto aiutata a sentirmi parte del team”. Lei non ha alcun dubbio. “E’ stato uno dei momenti più incredibili della mia vita”, fa sapere entusiasta. Il cesareo canonico potrebbe risultare freddo, asettico, proprio come la sala parto.

Remise en forme post parto

Set 07
Scritto da Annamaria avatar

Molte neo mamme adottano una remise en forme fulminea nel post parto. Il Prof. Sergio Noviello, medico e chirurgo estetico, direttore sanitario di Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre, a Io Donna, sugli interventi più richiesti dalle donne che hanno messo al mondo un bebè rivela: “Mastoplastica additiva e mastopessi per restituire tonicità al seno dopo l’allattamento e l’addominoplastica che, insieme alla liposcultura a fianchi e cosce, rimodella”.

remise en forme post parto

Ma non bisogna per forza ricorrere a rimedi così radicali. Ci può essere una remise en forme molto più ‘dolce’ nel post parto. “Si tratta di cicli di trattamenti che consentono di abbinare diverse tecnologie e metodiche innovative. Combinate insieme e alternate aiutano a rigenerare la cute, rimodellando il corpo e attenuando ritenzione idrica e cellulite”, spiega l’esperto.

“Per attenuare le smagliature si alternano trattamenti iniettivi a base di silicio organico, oligoelementi stimolanti della matrice dermica, acido ialuronico con fattori di crescita, antiossidanti, vitamine. Inoltre si effettuano peeling con acidi salicilico, glicolico e lattico da modulare in base alla situazione iniziale”, continua il dottore.

“Per la tonicità epidermica si attuano diversi protocolli a base di oligopeptidi. Queste procedure devono essere valutate in base allo stato di salute della paziente e del bambino e sempre nel rispetto di adeguate tempistiche. Per questo le consigliamo a fine allattamento”, chiarisce ancora il professore.

Questo tipo di trattamenti possono essere usati pure per altro, sottolinea Sergio Noviello: “Sì perché aiutano in generale perdere peso sciogliendo gli accumuli di grasso. Esistono infatti molte soluzioni che possono essere diversificate e che consistono in cicli iniettivi a base di sostanze sciogli-grasso oppure di trattamenti ambulatoriali molto veloci come la laserlipolisi, indicata per adiposità localizzate su fianchi, addome, glutei, ginocchia, braccia, e la cellulisi per l’eliminazione della pelle a buccia d’arancia”.

Post-partum: “Orgogliosa del mio corpo”

Ago 05
Scritto da Annamaria avatar

Il suo è un post-partum sereno. Lindsay Lohan lancia un bel messaggio via social. Pubblica la prima foto dopo aver dato alla luce il suo bebè e sottolinea: “Orgogliosa del mio corpo”.

post partum orgogliosa del mio corpo

La 37enne decide di mostrarsi per la prima volta post partum: solo due settimane fa è diventata mamma, ha dato alla luce a Dubai il suo primo figlio, Luai (dall’arabo ‘protettore’), fortemente voluto con il marito, il finanziere Bader Shammas. “Sono una mamma post partum”, scrive. 

L’attrice disintegra il tabù del post parto. “Orgogliosa del mio corpo”, fa sapere, nonostante i segni lasciati dalla gravidanza. 

La Lohan pubblica sul suo profilo Instagram una foto in cui appare acqua e sapone e senza filtri. “Sono così orgogliosa di cosa è stato capace di fare il mio corpo nei mesi nella gravidanza e anche adesso che si sta riprendendo”, scrive Lindsay. E aggiunge: “Avere un figlio è la gioia più grande”. “La mia mise quotidiana è la biancheria post partum”, sottolinea ancora nel post. Poi si lascia andare a una citazione dal film in cui è stato protagonista, Mean Girls: “Non sono una mamma normale, sono una mamma post partum“.    

In un’intervista a People, la madre Dina Lohan aveva spiegato che Lindsay ha sempre desiderato con tutta se stessa di essere madre. Nel 2014 la star ha avuto un doloroso aborto spontaneo per motivi di salute.

Post parto: “Fisico che non mi appartiene”

Ago 04
Scritto da Annamaria avatar

Nei giorni scorsi si è molto parlato della showgirl venezuelana Mariana Rodriguez. Salita in passerella a 3 mesi dal post parto, ha sfilato con le sue forme più morbide indossando costumi per Pin-Up Stars, brand leader nel mondo dell’abbigliamento beachwear, a Firenze, a Fortezza da Basso. La 32enne, a caldo, in un post, ha poi confessato candidamente di averlo fatto con orgoglio, anche se, parole sue, all’inizio ha provato vergogna per la pancia e le smagliature. “Un fisico che non mi appartiene, ha detto.

post parto fisico che non mi appartiene

Mariana si è sentita ‘diversa’, eppure il suo messaggio è assolutamente positivo: alla fine ha accettato, infischiandosene del suo imbarazzo, sentendosi libera di mostrarsi, non seguendo un canone sbagliato di perfezione, lanciando così un messaggio di body positivity importante.

La Rodriguez ha semplicemente esternato un sentimento che è comune in tante donne. Nel post parto sono molte a pensare: “Questo è un fisico che non mi appartiene”. Ma non è così: il corpo ritornerà quello di un tempo e se non sarà proprio lo stesso, non importa. E’ la nostra stabilità interiore a essere importante. Siamo speciali, anche con un po’ di pancia in più e le smagliature. Perché la perfezione, figlia di stereotipi sorpassati, di modelli sbagliati, creati con filtri ad hoc sui social, non esiste.

“OMG! Sono al mio 3° mese di post parto, ritornare alle passerelle con un fisico che sinceramente sento che NON mi appartiene e di fare una sfilata con le modelle più gnocche, con i fisici più belli che ha l’Italia mi ha messo ha dura prova di soggezione – ha rivelato Mariana su Instagram – Soprattutto nel momento di fare ‘fitting’. Non lo nego. Vi confesso che ho provato vergogna a mostrare la mia pancia piena di smagliature e non in forma”.

“Ma, nonostante tutto questo, mi sono detta: ‘Ma a me che mi frega, nella vita tutto è questione di attitudine’. – ha poi aggiunto la sudamericana – Ho indossato il mio migliore sorriso ed anche la mia vibrazione più alta per fare la passerella più bella di sempre. GRAZIE Pin-Up Stars perché mi sono sentita grata e molto emozionata di rivedere a tutti… Vi voglio bene ragazzi”. Ha cancellato le sue paure: questo fisico le appartiene in questo momento della sua vita e orgogliosamente lo ha mostrato a tutti. Questo è il corpo di una donna divenuta madre di Noa il 6 aprile scorso.