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Buoni propositi del nuovo anno

Gen 01
Scritto da Annamaria avatar

E’ appena iniziato il 2024. L’1 gennaio è bene fare una lista di buoni propositi del nuovo anno, che ci facciano sentire meglio essere più sereni, rendendoci persone migliori e genitori un po’ più attenti. Perché siamo noi l’esempio dei nostri figli, il loro punto di riferimento.

buoni propositi del nuovo anno

E’ una lista che può diventare molto lunga quella dei buoni propositi del nuovo anno. Sono in realtà piccoli traguardi che possono riguardare noi adulti ma pure i più piccoli e, soprattutto, gli adolescenti che si incamminano verso la maggiore età.

Buoni propositi del nuovo anno:

Usare meno lo smartphone. Stare sempre col telefonino in mano ci porta a isolarci: viviano maggiormente la realtà.

Imparare a fregarsene. Le critiche, se costruttive, fanno bene, ma i giudizi netti non aiutano alcuno.

Eliminare il superfluo. Spesso siamo attaccati a cose che in realtà hanno davvero poco valore. Cerchiamo di tenere a quel che è davvero importante.

Dormire di più. Io devo farlo, ma anche mia figlia che sia per studiare, ma pure per stare con gli amici, a volte sbaglia e fa le ore piccole…

Imparare una lingua nuova: essere cittadini del mondo regala tantissima libertà.

Portare a termine i proprio progetti, tenere fisso davanti a sé l’obiettivo e non rinunciarvi per cose futili o ingenuità.

Camminare, muoversi, fare attività fisica: allunga la vita e ci mantiene in forma.

Leggere, leggere, leggere. Non solo per studio, ma per sognare e immagazinnare informazioni utili.

Contattare le persone a cui vogliamo bene che, per una qualche ragione, abbiamo momentaneamente perso, lasciandole per strada.

ùSmetterla di criticare e criticarsi: accettare anche i difetti è una grande prova.

Prendere la vita con leggerezza qualche volta, perché ridere fa bene.

Lamentarsi di meno: piangersi addosso è sbagliato. Meglio reagire.

Essere gentili con chi ci circonda e avere coraggio. Questo è diventato, personalmente, il mio mantra.

Cibi della longevità

Dic 29
Scritto da Annamaria avatar

I cibi della longevità sono quelli che ci permettono di vivere più a lungo. Da genitori attenti dovremmo adottarli nella nostra dieta per il nostro completo benessere. Karen Cummings-Palmer, nutrizionista e specialista in ageless beauty, gestione dell’età e del peso, ne ha menzionati 6 a Vogue.

I cibi della longevità consigliati dall’esperta sono: i frutti di bosco, le nozi e i semi, le verdure a foglia verde, i funghi, il matcha, la curcuma.

Karen Cummings-Palmer ne spiega, uno a uno i benefici. Ecco perché ogni giorno dovremmo mangiare questi cibi della longevità.

“I frutti di bosco, e in particolare i mirtilli, sono in cima alla mia lista dei dei cibi della longevità – chiarisce la nutrizionista – Ricchi di vitamine A, C, K e di minerali come il manganese, i frutti di bosco favoriscono la salute della pelle, delle ossa, del cuore e del cervello. Hanno un sapore naturalmente dolce anche se sono poveri di zuccheri, e sono facilmente reperibili e versatili. Suggerisco di acquistarli possibilmente biologici, di congelarli, e di aggiungerne una manciata generosa a un frullato, qualche giorno alla settimana”.

“Le noci (mandorle, nocciole, noci, anacardi, pistacchi, noci di macadamia e del Brasile) e i semi (come quelli di zucca o di girasole), ricchi di Omega 3, fibre, calcio, magnesio e zinco, sono una portentosa fonte di energia nutrizionale benefica per la salute della pelle fino a quella del cervello, da incorporare in qualsiasi dieta: gustate una piccola manciata di noci crude, e cospargete i semi su zuppe, stufati e insalate; o tostateli leggermente con un po’ di olio d’oliva e una spolverata di sale dell’Himalaya, per una deliziosa alternativa agli snack industrializzati normalmente serviti con i drink”, continua l’esperta.

“Le verdure a foglia verde, in particolare gli spinaci e il kale (cavolo riccio), sono ottime fonti di luteina e zeaxantina, antiossidanti che svolgono entrambi un ruolo fondamentale nella protezione naturale dai raggi UV; consumatele preferibilmente dopo una leggera cottura. Incoraggio i miei clienti a puntare su un piatto pieno per il 50% di una palette di cibi verdi”, sottolinea.

“I funghi sono ricchi di potenti antiossidanti, come l’ergotioneina e il glutatione. Favoriscono la rigenerazione cellulare e le funzioni cognitive, fornendo al contempo un supporto al fegato – dice Cummings-Palmer – Sono un ingrediente versatile da incorporare nella dieta tre o quattro volte alla settimana. Provate i funghi portobello in una frittata, e assumete i funghi Reishi in forma di integratore, per esempio. Come gli esseri umani, i funghi hanno la capacità di assorbire la vitamina D dal sole, quindi esporre i funghi alla luce solare per almeno trenta minuti è un ottimo modo per sostenere la salute delle ossa, senza compromettere la salute della pelle”.

“Il Matcha è ricco di antiossidanti, e di un composto chiamato EGCG, un flavonoide che aiuta a prevenire i danni cellulari. I superpoteri del Matcha risiedono anche nelle sue molecole vegetali. Una volta digerite, aumentano la nostra capacità di combattere le malattie e i segni negativi dell’invecchiamento. Incoraggio i miei clienti a bere una o due tazze di Matcha al giorno”, dichiara la nutrizionista.

“La curcuma, ricca di curcumina, è un potente antinfiammatorio e antiossidante in grado di fornire una protezione cellulare vitale, e di alleviare le affezioni respiratorie. Combinate questa spezia con un po’ di olio di cocco e una macinata di pepe nero per massimizzare la biodisponibilità.  Abbinata a zenzero, cannella e latte di cocco, la curcuma è anche un’ottima base per stufati riscaldanti. E aggiungete la radice di curcuma fresca, insieme a un po’ di zenzero e succo di limone, nel vostro frullato preferito”, conclude Cummings-Palmer.

Come sopravvivere alle abbuffate natalizie

Dic 22
Scritto da Annamaria avatar

Le feste sono praticamente arrivate. Come sopravvivere alle abbuffate natalizie? La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) ha preparato, con il supporto del dott. Umberto Scognamiglio, membro del Consiglio Direttivo SINU e Primo Ricercatore CREA Centro di ricerca alimenti e nutrizione, alcuni suggerimenti utili per sapere esattamente come sopravvivere alle feste natalizie e alle relative abbuffate senza stress e sensi di colpa per la overdose di cibo.

Christmas new year dinner group concept

Ecco qui di seguito i consigli della SIMU. Se volete sapere come sopravvivere alla abbufate natalizie leggeteli con attenzione.

I giorni di festa

Se contiamo i giorni realmente festivi del Natale, le date sono essenzialmente quattro: le due vigilie e i relativi Natale e Capodanno. Anche se in questi quattro giorni dovessimo “abbuffarci” come se non ci fosse più un domani, la quantità di calorie ingerite non giustificherebbe mai quei chili in eccesso che siamo soliti lamentare dopo le feste. La ragione è nel fatto che i giorni delle abbuffate hanno inizio il 24 dicembre e proseguono sino al 7 di gennaio. Le cause? Spesso acquistiamo troppo, più del dovuto! Acquistiamo scegliendo la quantità e puntando meno che alla qualità. La paura, poi, di buttare o i sensi di colpa di non sprecare fanno il resto. Allora ecco che le cene e i pranzi si moltiplicano per l’intero periodo festivo. 

Sarebbe utile, invece, alternare ai pranzi e cene “liberi” dei giorni strettamente di festa, un regime alimentare più leggero e secondo i principi della dieta mediterranea per il resto del periodo, in modo da ridurre i giorni dedicati agli eccessi e seguire una alimentazione sana ed equilibrata.

Gli acquisti

Quello degli acquisti è un terreno scivoloso. Da una parte c’è il mondo produttivo che spinge ad acquistare di più, dall’altro il tema della sostenibilità ambientale che ci sensibilizza ad evitare gli sprechi. Stando alle stime di Coldiretti, lo scorso anno gli italiani hanno speso quasi 2,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande da portare in tavola tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale. Con una preferenza del pesce nel menù della vigilia e a Natale una maggiore proposta di carne con bolliti, arrosti e fritti, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, pizze rustiche e i dolci. 

La previsione di spesa per quest’anno, sebbene condizionata da una inflazione media del 12% sui prezzi dei principali prodotti alimentari natalizi, sarà, secondo le prime stime effettuate dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, di 169,00 euro (dato pressoché invariato rispetto allo scorso anno).

Spreco alimentare

L’indagine CREA sullo spreco alimentare nelle famiglie, condotta dall’Osservatorio sulle eccedenze sui recuperi e sugli sprechi alimentari (OERSA), dichiara che il 77% delle famiglie intervistate getta via cibo. A finire nel cassonetto sono principalmente frutta, verdura e pane. 

Stando agli analisti di Ener2Crowd, quest’anno, nel periodo delle feste, si getteranno oltre 500mila tonnellate di cibo, corrispondenti a più di 80 euro per nucleo familiare: uno spreco enorme che porta anche a un’impennata del livello di inquinamento, dal momento che ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce 4,2 tonnellate di CO2. Si calcola che circa il 5% dei cibi che compriamo durante le feste di Natale non verrà consumato e sarà buttato. 

Avere un’idea più chiara su cosa scegliamo di cucinare e soprattutto per quante persone dobbiamo preparare, ci consentirà di fare acquisti più ragionati. La classica lista delle cose da comprare è sempre una valida strategia! Poniamo attenzione alle adescanti offerte del 3×2 ed evitiamo di essere tentati dalla “gola”. Meglio a questo punto recarsi a fare la spesa dopo aver mangiato! Attenzione, inoltre, a chi ha i figli piccoli, questi ultimi spesso hanno una grande influenza sugli acquisti della famiglia, anche di cose non strettamente salutari dal punto di vista nutrizionale!

Stare a dieta o muoversi di più?

In questi giorni leggiamo moltissime proposte di diete-prenatalizie per arrivare pronti alle feste. Ci sono quelle tradizionali del digiuno, declinato in tutte le sue varianti, alle diete detossificanti, o a quelle con tisane “sgonfianti”, ma anche le più fantasiose come quella dei “sette giorni prima del Natale” o quelle dell’avvento. Una sorta di allenamento dietetico per arrivare pronti alle abbuffate natalizie. 

Forse vale la pena ricordare che il termine “dieta” si riferisce a “stile di vita” ovvero a una dieta bilanciata, combinata a uno stile di vita attivo, che preveda la pratica quotidiana di attività fisica, aiuta a mantenere un peso corporeo adeguato, permettendo una crescita più armoniosa da un punto di vista fisico e più serena da un punto di vista psicologico. Appare chiaro che i diversi tentativi di “diete” pre e post natalizie a nulla servono, se non inserite in un cambiamento delle abitudini di vita.

Più che la dieta del prima o dopo le feste, sarà importante pensare a fare più esercizio fisico e a tale scopo possono tornare utili le indicazioni contenute in questa breve tabella, che riportano alcuni esempi del tempo necessario a smaltire le calorie di alcune pietanze tipiche del periodo natalizio. 

Chilocalorie apportate da alcuni alimenti e tempo necessario per smaltirle svolgendo alcune attività

AlimentoQuantitàEnergia KcalStare in piedi inattivoCamminare velocementeAndare in bicicletta
Tortellini in brodo100 g5065h 49’ 2h 10’ 1h 26’ 
Coscio di agnello cotto al forno100 g1181h 21’ 30’20’
Fritto misto di gamberi e calamari150 g2552h 55’ 1h 5’ 43’
Cotechino con lenticchie 100 g4875h 34’ 2 h 1h 22’ 
Frutta secca 30 g1952h 14’ 49’33
Pandoro100 g4024h 36’ 1h 42’ 1h 8’ 
Panettone 100 g3373h 51’ 1h 25’ 57’
Spumante125 ml1091h 15’ 28’18’

Se aumentiamo il livello di attività fisica, otteniamo due risultati: l’aumento del dispendio energetico, ma anche lo sviluppo e il mantenimento della massa muscolare, che a sua volta aumenta il metabolismo di base.

Tra i buoni propositi per il 2024 potremmo, quindi, inserire questi importanti elementi: Ridurre i giorni di pranzi e cene, sprecare meno e muoversi di più!

Alcol: rischioso in gravidanza pure per papà

Dic 03
Scritto da Annamaria avatar

Non solo le madri, ma pure i padri devono dire stop al vino, birra, cocktail, eccetera. L’alcol è rischioso in gravidanza pure per i papà. Non va bene, anche se lo assumono loro.

alcol rischioso in gravidanza pure per papa

Il consumo eccessivo di bevande alcoliche da parte degli uomini potrebbe avere un ruolo nello sviluppo di malformazioni del feto come la sindrome feto-alcolica. E’ una ricerca a sottolinearlo. Lo studio si basa sul ruolo degli spermatozoi come portatori di una grande quantità di informazioni epigenetiche. Queste istruzioni influenzano moltissimo lo sviluppo fetale e la salute del bambino.

L’alcol è rischioso in gravidanza pure per i papà. Il fisiologo Michael Golding, professore della Texas A&M University, ha indagato sulla correlazione tra malformazioni fetali ed alcol in relazione agli uomini. “Quando si tratta di diagnosticare i bambini nati con difetti alla nascita associati al consumo di alcol, come la sindrome fetale da alcol, generalmente si prende in considerazione solo l’abitudine a consumare degli alcolici della madre. – dichiara nel suo articolo – Io e il mio team ci siamo concentrati sul suo consumo da parte dei maschi nelle settimane e nei mesi precedenti il concepimento. I nostri studi sono i primi a dimostrare che tale abitudine sia un fattore plausibile. Ma del tutto inesplorato nello sviluppo di anomalie cranio-facciali e di deficit di crescita legati all’alcol”.

Lo studio si è basato su tre difetti, osservabili alla nascita, dovuti alla sindrome alcolica fetale: anomalie facciali, tra cui occhi piccoli e malformazioni al centro del viso; crescita ridotta della testa e del cervello.

 “I nostri studi dimostrano un consumo eccessivo da parte degli uomini (più di cinque drink al giorno in una finestra di quattro ore) può determinare tutti e tre i difetti alla nascita della sindrome fetale da alcol. Prevedo che alcuni membri delle comunità mediche e scientifiche, così come l’opinione pubblica, negheranno con forza che l’alcolismo paterno sia importante. Tuttavia, finché i medici non inizieranno a chiedere al padre di parlare del suo consumo di alcol, non conosceremo mai appieno il contributo dell’esposizione paterna all’alcol ai difetti congeniti e alla salute dei bambini”, conclude l’esperto.

Se volete stare sereni, non bevete. L’alcol è rischioso in gravidanza pure per i papà.

Segreti per dormire bene

Nov 19
Scritto da Annamaria avatar

Spesso ci alziamo dal letto già col mal di testa. Dipende dal cattivo sonno notturno: riposare male regala molti disturbi. Secondo gli esperti di Harvard Health, ci sono sette segreti per dormire bene la notte che potrebbero aiutare col mal di testa mattutino.

Come scrive l’Huffington Post edizione inglese i segreti per dormire bene ci possono dare una grande mano ed eliminare il problema emicrania. Ma quali sono?

I segreti per dormire bene:

Esercizio. Essere attivi aumenta l’effetto degli ormoni del sonno come la melatonina e si consiglia di allenarsi al mattino per aiutare il ritmo circadiano naturale. Anche solo una bella passeggiata mattutina può fare la differenza.

Prenota il letto per dormire e fare sesso. Sei colpevole di lavorare dal letto? Anche solo rispondere a email e chiamate mentre ti accoccoli sotto le lenzuola? Ciò può rendere il letto uno stimolo per la veglia e può rendere più difficile il passaggio al sonno. Lo stesso vale per guardare la TV a letto.

Mantieni la camera da letto ottimizzata per il sonno. Gli esperti consigliano che le camere da letto siano ambienti silenziosi, bui e freschi per favorire l’inizio del sonno e limitare le distrazioni.

Crea un sano rituale della buonanotte. Ormai sappiamo tutti che non dovremmo guardare i nostri telefoni prima di andare a letto, ma c’è qualcos’altro che puoi fare per migliorare la tua routine della buonanotte? Gli esperti di Harvard Health consigliano di bere un bicchiere di latte caldo, fare un bagno o ascoltare musica rilassante per rilassarsi.

Fai un piccolo spuntino. Anche se dovresti evitare di mangiare un pasto pesante nelle ore prima di andare a letto, dovresti ascoltare il tuo stomaco se brontola, perché dormire a stomaco vuoto non è consigliabile. Fai uno spuntino sano come dei cracker o una mela per saziare la pancia fino al mattino.

Evita alcol e caffeina. Anche se potresti sentirti un po’ assonnato dopo aver bevuto alcol, in realtà può disturbare il sonno durante la notte e non è consigliato come bevanda prima di dormire. Inoltre, i dolci come il cioccolato spesso contengono caffeina che può disturbare il sonno.

Elimina lo stress. Sebbene l’ora di andare a dormire sia spesso la prima volta che molti di noi hanno un secondo per pensare ed elaborare tutti i nostri pensieri stressanti, non è esattamente il modo migliore per concludere la giornata. Prova invece esercizi di respirazione profonda e scrivi le tue preoccupazioni da affrontare al mattino. Non puoi affrontare nulla se sei troppo stanco per funzionare.

Cibi che abbassano la glicemia

Nov 15
Scritto da Annamaria avatar

Durante la gravidanza, intorno al settimo mese, mi si è alzata la curva glicemica e da lì in poi ho dovuto tenerla sotto controllo. Sono un soggetto a rischio diabete, colpa dei geni famigliari… E’ per questo che devo stare attenta all’alimentazione e sapere quali sono quei cibi che abbassano la glicemia. Ossia quelli che hanno un indice glicemico basso.

cibi che abbassano la glicemia

Non credo che questo sia solo un mio problema, anzi, riguarda molte donne, mamme e non, e anche ometti. I cibi che abbassano la glicemia sono salutari e migliorano la condizione di tutti quei soggetti a rischio diabete.  E’ bene avere la salute sotto controllo. Tra i sintomi della glicemia alta ci sono aumento della sete, della fame e della diuresi, oltre a stanchezza con vista ofuscata, spossatezza e mal di testa. Se si aggrava, i problemi diventano molto più gravi.

Quali sono quindi i cibi che abbassano la glicemia? Il Giornale fa una lista che riporto qui di seguito:

  • Legumi: dai fagioli alle lenticchie passando per i ceci, i legumi sono ricchi di carboidrati ma se assunti in modo bilanciato possono regolare l’insulina, in particolare se consumati in abbinamento con verdure a foglia verde. Saziano rapidamente e i carboidrati presenti vengono assorbiti in modo lento.
  • Cereali integrali: tra questi il frumento, il riso, l’avena, l’orzo, il miglio, il farro sono perfetti perché sono ricchi di fibre, i carboidrati presenti sono assorbiti a rilento così da regolare anche i livelli di glucosio. Sono benfici, salutari perchè ricchi di sali minerali e vitamine, perfetti per l’organismo e il suo buon funzionamento.
  • Mele: forniscono fibre, vitamine, minerali, inoltre contengono la pectina una fibra utile per gestire il passaggio dello zucchero dall’intestino al sangue, regolando i livelli di glicemia attraverso un lento ma costante assorbimento. Molto digeribili, sono perfette in abbinamento con l’avena per una colazione super nutriente.
  • Broccoli: un vero toccasana per la salute dell’organismo e del sistema immunitario, perché sono ricchi di vitamine A e C, oltre che di fibre e proteine.
  • Pomodori: sono perfetti se consumati prima dei carboidrati, perché aiutano a ridurre l’assorbimento dello zucchero nel sangue. Contengono inoltre licopene, vitamine C ed E e ferro.
  • Avocado: gustoso e benefico è perfetto per regolare i livelli di glucosio, grazie alla presenza dei grassi monoinsaturi che ne garantiscono un rilascio lento. Offrono una buona ricarica di energia, e hanno un effetto benefico per la circolazione e contro le infiammazioni.
  • Spinaci: possiedono un indice glicemico molto basso, sono ricchi di vitamine A, C e B, svolgono un’azione antiossidante e agevolano una diuresi corretta. Ricchi di fibre migliorano il transito intestinale, ritardando l’assorbimento degli zuccheri.

Carenza vitamina D

Nov 10
Scritto da Annamaria avatar

La vitamina D è particolarmente importante per il nostro organismo e per quello dei bambini. Anche in gravidanza serve moltissimo.  Interviene infatti sulla salute dei nervi, dei muscoli, delle ossa e del sistema immunitario. Come capire che si ha una carenza e in tal caso intervenire, assumendo pure integratori?

Foods rich in vitamin D

Se si ha carenza di vitamina D il nostro fisico ci manda dei segnali che sono inequivocabili e possono suonare da campanello di allarme, così da far qualcosa per sentirci meglio. E’ bene sapere quali siano i sintomi, definiamoli così, che si devono far stare in allerta.

Se si ha carenza di vitamina D è possibile che ci si ammali spesso, con una certa frequenza. Influenza e raffreddore su tutto, come anche i problemi alle vie respiratorie, indicano, soprattutto durante l’’autunno o l’inverno che qualcosa non va. E’ abbastanza normale capiti, dato che c’è una minore esposizione al sole e si sta per la maggior parte del tempo richiusi in casa o al lavoro o a scuola, per quel che riguarda i nostri pargoli.

Si ha una mancanza di questa vitamina anche quando ci si sente spesso stanchi o affaticati, con un forte mal di testa. Pure il dolore alle articolazioni e alle ossa o alla zona lombare potrebbe indicare carenza. Alcune ricerche hanno associato all’aver poca vitamina D anche l’irritabilità, l’umore basso e la depressione, dato che solitamente aiuta i neurotrasmettitori del cervello a produrre la serotonina che equilibra l’umore. Quindi state attenti.

8 regole anti invecchiamento

Nov 07
Scritto da Annamaria avatar

Iniziamo a morire nel momento in cui veniamo al mondo: è una dura realtà. Ma è comunque vero che l’età anagrafica può essere assai differente da quella biologica: 8 regole anti invecchiamento ci aiutano a sentirci bene e a essere in salute.

8 regole anti invecchiamento

L’American Heart Association (AHA) a Philadelphia, in Pennsylvania ha individuato 8 regole anti invecchiamento, comportamenti che regalano, se messi in pratica, un’età biologica di circa sei anni in meno. Per stabilirle hanno valutato i dati di 6500 adulti con un’età media di 47 anni.

L’AHA ha chiamato queste 8 regole anti invecchiamento “Life Essential 8”. “Una maggiore aderenza a tutti i parametri Life’s Essential 8 e il miglioramento della salute cardiovascolare possono rallentare il processo di invecchiamento del corpo e apportare molti benefici negli anni”,  spiega Nour Makarem. E’ autore senior dello studio e assistente professore di epidemiologia presso la Mailman School of Public Health presso l’Irving Medical Center della Columbia University di New York City. “Abbiamo scoperto che una maggiore salute cardiovascolare è associata a un invecchiamento biologico rallentato, misurato mediante età biologica”, aggiunge.

Le 8 regole anti invecchiamento sono:

Seguire una dieta sana

Essere più attivi

Smettere di fumare

Dormire bene

Mantenere un peso forma

Controllare il colesterolo

Fare attenzione alla glicemia

Tenere sotto controllo la pressione sanguigna

“Questi risultati ci aiutano a comprendere il legame tra età anagrafica ed età biologica e in che modo seguire abitudini di vita sane possa aiutarci a vivere più a lungo – sottolinea Donald Lloyd-Jones, presidente del gruppo di stesura dei Life’s Essential 8 – . Tutti vogliamo vivere più a lungo. E, cosa ancora più importante, tutti vogliamo vivere in modo più sano più a lungo in modo da poter davvero godere della nostra esistenza ed avere una buona qualità di vita per il maggior numero di anni possibile”.