Poesie per Festa della Mamma

E’ vicinissima, i vostri bimbi hanno imparato delle poesie per sorprendervi? La Festa della Mamma in questo 2024 arriva domenica 12 maggio. Ecco allora qualche componimento e verso per dimostrare ancora più amore alla regina della famiglia.

Sono tantissimi gli autori che hanno creato poesie perfette per la Festa della Mamma, la giornata che celebra la donna che dà vita. Qui ne riporto alcune. Si può giocare con i bimbi anche così, facendogliene imparare qualcuna a memoria, è un ottimo esercizio, tra l’altro, utile pure per lo studio.
Poesie per la Festa della Mamma.
La madre – Victor Hugo
La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo
fra le sue ginocchia, la nostra anima
nel suo cuore: ci dà il suo latte quando
siamo piccini, il suo pane quando
siamo grandi e la sua vita sempre.
La mamma – Ada Negri
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola.
Grazie mamma – Judith Bond
Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.
Festa della mamma – Stephen Littleword
Per la tua festa dolce mamma
ho raccolto i fiori più belli del nostro giardino
ho colorato il disegno più speciale
ho cercato tra i ricordi la storia più bella.
Tutto questo per fartene dono,
anche se, il fiore più bello, i colori più accesi,
e la storia più speciale nella mia vita,
sei tu, mamma!
Auguri, è la tua festa!
Per la mamma – Gianni Rodari
Filastrocca delle parole:
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
come dentro ‘la luna’ e ‘la balena’.
Ma le più belle che ho nel cuore,
le sento battere: ‘mamma’, ‘amore’.
Filastrocche di Pasqua

I bambini possono allenare la memoria anche con le filastrocche. Quelle di Pasqua sono divertenti e diventano un gioco divertente da fare con mamma e papà. Magari anche una gara, per scoprire chi è più bravo a ricordarle.
Le filastrocche di Pasqua sono infinite, eccone alcune da tenere a mente. Per fare un gioco costruttivo con i propri figlioletto.
Tra le tante filastrocche di Pasqua eccone alcune:
E’ ARRIVATO UN TRENO CARICO DI …
Il quarto vagone è riservato
a un pasticcere rinomato
che prepara, per la Pasqua,
le uova di cioccolato. Al posto del pulcino
c’è la sorpresa. Campane di zucchero suoneranno a distesa.
(Gianni Rodari)
DALL’UOVO DI PASQUA
Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino. Ha detto: “Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio”.
E volteggiando
di qua e di là attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
“Viva la pace,
abbasso la guerra”.
CAMPANE DI PASQUA
Campane di Pasqua festose
che a gloria quest’oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
“Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono! ”
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch’è bella, ch’è buona la vita,
se schiude la porta all’amore.
E’ PASQUA
Alla Pasqua
dell’anno passato
un palloncino
mi era scappato. Mi era scappato
nell’alto del cielo,
io lo guardavo
e piangevo piangevo. Anche quest’anno
un pallone è volato
ma io ho riso
felice e beato. Il palloncino
è andato lassù
ma io quest’anno
non piango più. (Roberto Piumini)
Giochi con pegni e penitenze

Vi ricordate quando noi da bambini ci divertivamo con i giochi con pegni e penitenze? Se si perdeva ecco che arrivava la ‘botta’. Da dover pagare davanti a tutti.

Quali sono i giochi con pegni e penitenze con cui i piccoli possono sbizzarrirsi? Beh, un po’ tutti i realtà, da nascondino a palla avvelenata, da quello del mimo ad infiniti altri. Più che sui giochi con pegni e penitenza, l’attenzione dobbiamo focalizzarla su quali siano i pegni e le penitenze super…
Eccone qui qualcuna:
Levati le calze/calzini e attaccateli alle orecchie; fai poi finta di essere il cane Pluto.
Canta una canzone scelta dai tuoi amici con la voce stridula.
Prendi un libro o una rivista e impara a memoria le prime 4 righe; poi recitale davanti ai tuoi amici.
Rimani completamente fermo e immobile per 3 minuti. Se ti muovi, ridi o parli il tempo ricomincerà da capo.
Rimani in piedi su una gamba sola per i prossimi 5 minuti.
Mettiti due libri in testa senza farli cadere per 5 minuti.
Mangia qualcosa di disgustoso scelto dai tuoi amici.
Fai finta di essere uno scimmione e gira saltellando per la stanza. Poi fai finta di cogliere una banana da un albero, sbucciarla e mangiarla.
Imita per 60 secondi uno dei presenti senza fermarti mai o ridere.
Ecco alcune cose da fare se si esce sconfitti da uno dei tanti giochi classici, tra i quali, ricordate, c’è anche la campana, un due, tre… Stella! E persino il braccio di ferro, senza farsi male però.
Lavoretti San Valentino

Oggi è San Valentino, giornata in cui si festeggiano gli innamorati. Il Santo è pure il protettore dei bambini, anche per questa ragione fare alcuni lavoretti per celebrare il 14 febbraio può essere bello e divertente.

Tra i lavoretti di San Valentino, ci sono i famosi biglietti a farla da padrone. Per farli occorre avere:
- Cartoncino bianco o colorato;
- pastelli, pennarelli, tempere e altro materiale per colorare;
- forbici;
- colla.
Piegare simmetricamente il cartoncino a metà: i più semplici saranno quadrati o rettangolari, ma nulla vieta di ritagliare la sagoma di un cuore o di una farfalla. Scrivere all’interno il messaggio, poi realizzare le decorazioni sul frontespizio, quel che si vuole. Le idee sono infinite, basta che ci siamo pure tantissimi cuori.
Fra i lavoretti di San Valentino, soprattutto per i bimbi più piccoli, molto adatto anche il collage. L’occorrente?
- Cartoncino bianco o colorato;
- vecchie riviste, volantini, cataloghi;
- colla e forbici.
Si può iniziare disegnando un grande cuore sul cartoncino. I piccoli di casa dovranno ritagliare pezzettini di carta colorata da riviste e volantini, dandogli una forma casuale oppure ricavando a loro volta dei cuoricini. Riempire ora la sagoma disegnata sul cartoncino e precedentemente spalmata di colla. Se si vuole che il divertimento sia massimo e anche il risultato finale, arricchire con glitter, strass e piccole decorazioni come fiocchi, nastri, bottoni, brillantini e tanto altro ancora.
Maschera Carnevale fai da te

E’ uno dei lavoretti classici del periodo. La maschera di Carnevale fai da te la facevo anche io nei miei pomeriggi a casa, o anche a scuola, quando ero alle elementari. I bambini si divertono tanto e la indosseranno con piacere.
Cosa bisogna avere per realizzare una maschera di Carnevale fai da te?
L’occorrente è semplicissimo:
Cartoncino bianco o colorato
Forbici, possibilmente con punta arrotondata, per stare più tranquilli,
Colla
Un elastico robusto
Pennarelli, tempere o pastelli colorati
Piume, lustrini, glitter, strass
I bambini sono pronti? Se sono ancora piccolini, dategli chiaramente una mano e lavorate con loro. Si inizia disegnando sul cartoncino la sagoma della maschera che si desidera realizzare, controllando che sia della misura adatta per il viso che dovrà indossarla. Una volta finito, segnare i punti in cui tagliare per ricavare i buchi per gli occhi e per la bocca, se avete deciso che la maschera coprirà tutto il viso. A questo punto via con le forbici! Ritagliare la sagoma e i praticare i buchi per occhi e bocca. Lasciare a vostro figlio o a vostra figlia la libertà di colorare la maschera di Carnevale fai da te come vuole, creando una maschera da animaletto, ispirata ai cartoni amati preferiti oppure seguendo solamente la sua fantasia. Usare la colla per applicare eventuali decorazioni come strass, lustrini e piccole piume. Fare due fori ai lati della maschera e farvi passare l’elastico. Servirà, chiaramente, a far sì che si tenga ben salda sul viso del vostro dolcissimo bambino.
Festa di Carnevale

I bimbi ne saranno entusiasti: una festa di Carnevale li rende sempre euforici. Ecco come organizzarne una senza troppo stress. Qualche idea.

La festa di Carnevale perfetta non può prescindere dalle maschere. Si può seguire un tema, tipo ‘notte horror’ o personaggi Disney o principi e principesse. Se ne possono trovare infiniti. Si può anche lasciare alla libera fantasia di ognuno la maschera. Magari i piccoli invitati vi sorprenderanno, con l’aiuto dei genitori. Per addobbare la casa potrete usare le stelle filanti e dei festoni colorati. Mai i coriandoli piccolini, che rimangono tra le mure anche per anni, perché si infilano ovunque.
Il cibo non deve mancare: zeppole, castagnole e chiacchiere sono immancabili, ma anche il salato è d’obbligo. Si possono fare delle tartine semplici o, se volete impegnarvi di meno, acquistare patatine, popcorn e salatini. Le bibite meglio se salutari. Piatti e bicchieri, come pure le posate e i tovaglioli preferibile che siano usa e getta.
Pensate a una musica allegra, colonna sonora della festa di Carnevale, e ai giochi da fare con i bimbi. Un classino sempre verde è quello della pentolaccia. Non serve molto. Basterà avere un bastone (quello della scopa va benissimo, un contenitore da rompere senza troppa fatica e dei piccoli regalini da inserire all’interno.Non dimenticate la benda che indosserà il piccolo che parteciperà al gioco. Il divertimenti per tutti i vostri ospiti è assicurato.
Sport tutela i bambini dalla dipendenza digitale

Può essere importante e non smetteremo mai di ripeterlo. Lo sport tutela i bambini dalla dipendenza digitale. Non serve solo a migliorare il benessere fisico, mentale ed emotivo. E’ anche uno dei modi migliori, tra l’altro, per apprendere valori fondamentali nel proprio percorso di vita, come la disciplina, il cameratismo e il lavoro di squadra. Questo condividendo gioia, emozioni. E anche, purtroppo, delusioni, che però fanno crescere e strutturano il carattere.

Il direttore della sostenibilità sociale e ambientale della Uefa, Michele Uva nel suo intervento al panel ‘Human Change’ in corso a Davos (Svizzera) nell’ambito del World Economic Forum, lo sottolinea. Parla del potenziale del calcio e dello sport in genere che tutela i bambini dalla dipendenza dipendenza digitale. “Fare attività fisica non è solo la soluzione migliore per promuovere il benessere fisico, mentale ed emotivo dei bambini e dei ragazzi. Ma è anche un modo per apprendere valori importanti come il lavoro di squadra, il cameratismo e la disciplina. Attraverso lo sport i più giovani imparano a comunicare, a cooperare e a rispettare le barriere reciproche”, dice.
La campagna Human Change è un’iniziativa di sensibilizzazione global. Unisce esperti attorno a un impegno comune per aumentare la consapevolezza sui rischi posti dai social media e dai dispositivi digitali al benessere mentale dei bambini. Per Uva il calcio e gli altri sport sono un antidoto al senso di solitudine e isolamento sociale che può derivare dall’uso eccessivo dei dispositivi digitali, si legge sull’Ansa. “Il calcio ha un ruolo centrale da svolgere nel proteggere e influenzare i bambini. Federazioni, leghe, club e allenatori hanno uno strumento inestimabile per influenzare e ispirare le generazioni più giovani. – aggiunge Uva – Attraverso il calcio possiamo trasmettere messaggi essenziali sull’uso responsabile della tecnologia. Sull’importanza dell’ attività fisica e dei rapporti umani. E sull’importanza di proteggere i nostri figli dalla dipendenza digitale”. Lo sport tutela i bambini dalla dipendenza digitale, fatelo praticare ai vostri figli.
Befana 2024

Domani è il 6 gennaio. Arriva la Befana, che rende tutti i bambini felici per i regali, ma pure un po’ tristi: si porta via tutte le festività e così lunedì 8 si torna a scuola. Bisognerà attendere Pasqua per le vacanze… In questo 2024, per fortuna, cade di sabato, così c’è un altro giorno per respirare un po’ di relax, a condizione che i compiti siano finalmente conclusi: altrimenti sono guai!

Anche in questa Befana del 2024 è bene ricordare i vari proverbi che l’eccentrica vecchina che vola a cavallo di una scopa ha generato negli anni: eccone alcuni.
“Befania, tutte le feste manda via, e Santa Maria, tutte le ravvia”.
“La note de l’Epifania tute le bestie parla”.
“L’Epifania tutte le feste le porta via, poi arriva San Benedetto che ne riporta un bel sacchetto”.
“Di Pasqua Epifania il vento se ne va via”.
“La notte di Befana, nella stalla parla l’asino, il bove e la cavalla”.
La Befana 2024 non può far dimenticare ai più piccoli la famosa filastrocca che tutti noi da bimbi abbiamo imparato a scuola. Se ancora nonl’avete fatto, concentratevi ora: è bellissima.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la Befana!
Ce ne sono tantissime: eccone altre due, se proprio bimbi volete esagerare.
La prima:
Sopra i tetti, pian pianino
va la vecchia e, dal camino,
poi si cala e giù rimbalza
per riempire la tua calza
di carbone o di dolcetti
di arance e di giochetti.
Poi risale, se ne va
e un altr’anno tornerà!
La seconda:
Mentre andava la Befana
nella casa di un bambino,
s’impigliò con la sottana
sopra il bordo del camino.
Per lo strappo il grosso sacco
le sfuggì, cadde di sotto,
non restò nemmeno un pacco
che non fosse tutto rotto.
“Che disastro, che disdetta”
sotto il cielo cupo e bigio,
mormorava la vecchietta.
“Ci vorrebbe un bel prodigio”.
Poi, facendo un gran sorriso,
verso il cielo volse gli occhi
ed il sacco, all’improvviso,
fu ancor pieno di balocchi.
“Che un bambino attenda invano
non sia mai, parola mia”
disse la befana, piano.
Poi riprese la sua via.