Pomodori ripieni di riso

I pomodori ripieni di riso sono un piatto sfizioso ottimo in estate per adulti e bambini. Conquisteranno tutti e non sono difficile da preparare.

Per fare a casa i pomodori ripieni di riso occorre avere:
- 6 pomodori rossi tondi grandi
- 250 g di riso arborio
- 1 spicchio d’aglio
- 1 mazzetto di prezzemolo
- 2 rametti di menta
- basilico
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
Lavate e asciugate i pomodori. Con un cotellin otagliateli in cima in modo da ricavare delle calottine che andranno riposizionate sopra. Tenetele da parte. Aiutandovi con un cucchiaino svuotate i pomodori raccogliendo la polpa in una ciotola. Capovolgete i pomodori e lasciateli scolare. Frullate la polpa di pomodoro e filtratela con un colino in modo da rimuovere i semi. Tritate l’aglio con la menta, il basilico e il prezzemolo e aggiungeteli alla polpa di pomodoro frullata. Aggiungete il riso crudo che avrete sciacquato sotto acqua corrente e condite con olio, sale e pepe. Lasciate insaporire per 1 ora.
Adagiate i pomodori all’interno di una teglia foderata di carta forno. Riempiteli con il composto preparato aiutandovi con un cucchiaio e copriteli con le rispettive calottine. Irrorateli con olio extravergine di oliva e cuoceteli nel forno già caldo a 180° per 50-55 minuti. A Roma i pomodori ripieni di riso si servono con le patate al forno, più calorici ma davvero squisiti
Giovani: e-cig causano seri rischi salute

Aumenta tra i giovani l’utilizzo delle e-cig, ma queste e il tabacco riscaldato possono causare seri rischi per la salute.
I medici internisti mettono in guardia, l’aumento delle e-cig tra i giovani preoccupa. Esistono seri rischi per la salute, dalle infiammazioni delle vie respiratorie fino alle alterazioni del Dna. E’ questo l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Medicina Interna (Simi) in merito alla diffusione del fumo tra i più giovani.
“Purtroppo l’uso di e-cig e prodotti a tabacco riscaldato sta aumentando in maniera preoccupante tra i giovani e gli adolescenti, che rischiano di sviluppare una dipendenza dalla nicotina e di avvicinarsi in seguito al fumo tradizionale. Il loro uso nei giovanissimi deve essere ristretto con tutti i mezzi”, sottolinea Antonello Pietrangelo, past president della Simi.
“L’aumento di dipendenza dal fumo porta a rischi come l’infiammazione delle vie aeree e l’aumento della suscettibilità alle infezioni virali. Inoltre, anche se in modo diverso rispetto alle sigarette tradizionali, e-cig e prodotti a tabacco riscaldato contengono sostanze chimiche in grado di alterare il Dna e questo potrebbe favorire la comparsa di tumori, a distanza di anni. Gli utilizzatori di e-cig hanno poi rispetto ai non fumatori una maggior incidenza di asma e Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e sintomi peggiori. Un fatto che fa cadere il mito dell’innocuità di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato”, precisano ancora gli esperto di Simi. Le e-cig causano seri rischi alla salute: i giovani devono esserne consapevoli.
Giochi da spiaggia

Il weekend ci porta al mare, se non si può già partire per le vacanze: come cercare di non far annoiare i bambini al mare? Ecco alcuni giochi da spiaggia con cui poter trascorrere il tempo.

Tra i giochi da spiaggia, vecchi come il cucco, ma sempre attuali c’è l’aquilone. Io da piccola volevo sempre farlo volare e a volte non è così semplice, ma è sempre vincente: tenetene uno nel portabagagli e vedrete che quando arriverete vi sarà utile.
Altro tra i giochi da spiaggia sempreverde è il frisbee. Meglio giocarci in acqua, così da evitare di disturbare gli altri bagnanti. Idem per la palla e i racchettoni, anche questi gettonatissimi.
Tra i giochi da spiaggia intramontabili ci sono le biglie, queste sì da fare in spiaggia, dopo aver creato il relativo percorso. Poi ci sono i gonfiabili, che mentre si fa il bagno sono spassosissimi e piacciono sempre ai bambini.
Non vanno dimenticati i fucili ad acqua, che, sempre mentre si fa il bagno, possono divertire: ci può ingaggiare una vera battaglia.
Non dimentichiamo per i più piccolini i secchielli, le palette e le formine. Ci sono pure le bocce, per i più grandicelli. E le carte da gioco, che sotto l’ombrellone, nelle ore più calde della giornata, possono salvare la vita e la pelle dei nostri figli.
Vacanze: valigia perfetta

A scuola finita, le vacanze con i bambini per molti sono già cominciate. Per chi non è ancora partito come organizzare una valigia perfetta? Lo spiega all’Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani.

Il professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta dà alcune dritte sulla valigia perfetta per vacanze senza pensieri ai genitori che vanno via coi figlioletti al seguito. “Il costume da bagno è essenziale indipendentemente dalla meta, perché ovunque si trovi un bambino cerca (e trova) la piscina. Irrinunciabile la palla, il peluche con cui dormire: indispensabile, anzi obbligatorio, se il piccolo ne ha uno da cui non si separa mai”, sottolinea il medico.
La valigia perfetta per le vacanze va suddivisa in 4 scompartimenti ideali: “Salute, benessere, divertimento e abbigliamento”.
Capitolo salute: su questo fronte “non serve molto – spiega il medico – perché d’estate circolano poche malattie, quindi la cosa importante è avere con sé del paracetamolo da usare in caso di rialzo termico. Questo farmaco, oltre che antifebbrile, è anche un potente antidolorifico. Utili inoltre un disinfettante e delle garze sterili, fondamentali in particolare per i bimbi tra i 4 e gli 8 anni, specie se maschi, perché è la fascia d’età in cui i bambini esplorano e sono più a rischio di piccoli infortuni”.
“Bisogna poi ricordarsi – continua Farnetani – che in estate è indispensabile avere sempre a disposizione acqua da bere. Pertanto, soprattutto per il viaggio e le prime ore in cui si arriva nella località di vacanza, è bene essere autosufficienti, assicurandosi una quantità congrua di bottigliette d’acqua. Quelle di plastica da mezzo litro che piacciono tantissimo ai piccoli perché possono anche bere direttamente dalla bottiglia senza il pericolo di traumi ai denti o alla bocca. Per il viaggio è importante inoltre tenere a portata di mano dei cibi solidi. Questi prodotti secchi riducono la presenza di liquidi nello stomaco che sono quelli responsabili del mal d’auto”.
Nel settore benessere, prosegue il pediatra, “non devono mancare 2 prodotti: una crema protettiva per quando ci si espone al sole, e consiglio di acquistarla in farmacia o parafarmacia, e un prodotto repellente contro gli insetti in formulazioni che possono usare anche i bimbi più piccoli. Meglio portare con sé anche un doposole o comunque una crema emolliente idratante, perché con l’esposizione al sole, con il vento e il sudore, la pelle tende a seccarsi”. Cappellino e occhiali da sole? “In genere i bambini non li vogliono portare – osserva l’esperto – e se non ci sono abituati, è difficile che cambino routine in vacanza”.
Scomparto divertimento: “Teniamo presente che il gioco preferito da tutti i bambini e le bambine quando sono all’aria aperta è, da sempre, la palla (o il pallone). Che si vada al mare, in montagna o in campagna, che si visiti una città d’arte o si scelga una meta all’estero, chi può se la porti sempre dietro – dice Farnetani – altrimenti la acquisti immediatamente all’arrivo. Ugualmente, in qualunque posto si vada è necessario avere l’attrezzatura da mare o piscina. Perché i bambini, in qualsiasi luogo del mondo si rechino, come prima cosa cercheranno sempre la piscina e non appena la troveranno vorranno tuffarsi. Dunque non dimenticare mai il costume, le ciabatte e, chi può, anche la maschera o gli occhiali, grande divertimento dei più piccoli. Chi frequenta spiagge con sassi o scogli non scordi le scarpette da acqua. E naturalmente, finché il bimbo non sa nuotare, serviranno sempre i braccioli”.
L’abbigliamento. “I bambini sudano poco, in modo insufficiente rispetto agli adulti, perciò disperdono meno calore. Serviranno allora abiti leggeri”, avverte Farnetani. Invita a pensare soprattutto alla voglia di libertà, di gioco e di movimento dei piccoli. Se per chi va al mare gli indumenti non possono che essere da spiaggia (costumi, calzoncini, magliette e teli vari), “alle famiglie che optano per montagna, agriturismi o città d’arte suggerisco numerosi ricambi di abiti e scarpe, per assicurare ai bimbi il massimo agio in tutte le loro attività. Chi va sui monti, in particolare, predisponga un abbigliamento ‘a cipolla’ proprio perché i bambini sopportano il caldo meno degli adulti ed è importante che si possano vestire e svestire in base alle necessità”.
“Un consiglio in più a chi parte con piccoli minori di 6 mesi. E’ indispensabile avere tutto doppio, dal succhiotto al biberon – ammonisce – ovviamente un’ampia riserva di pannolini e, se il bambino segue un’alimentazione artificiale, è consigliabile portarsi dietro una piccola scorta dei prodotti consumati abitualmente. Perché talvolta, a parità di aspetto nutrizionale, da un alimento all’altro può cambiare la sapidità e i piccoli potrebbero non accettare il nuovo sapore, essendo estremamente metodici e ‘conservatori’. Se il bimbo o la bimba ha un suo gioco preferito, se possibile va portato in vacanza in modo da garantire una continuità tra casa e località di villeggiatura. Se poi, come spesso accade ai più piccoli, il bambino vuole dormire con un oggetto, per esempio un peluche, in questo caso è indispensabile portarselo dietro. Direi obbligatorio”.
Bambini mancini

Una volta venivano corretti. I bambini mancini devono essere assecondati. Antonella Costantino, Direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Policlinico di Milano, lo spiega a Fanpage.
Sul perché alcuni bambini siano mancini la dottoressa spiega: “Si tratta di un complesso concerto di componenti genetiche a ambientali. Anche se la predisposizione specifica mantiene un peso rivelanti molto infatti, anche abitudini o comportamenti durante la crescita possono influire sulla preponderanza dalla destra o della sinistra. Oggi, ad esempio, vediamo molto più mancinismo proprio perché è caduto l’obbligo a non usare la mano sinistra”.
Si inizia a vedere molto presto se i bambini saranno mancini : “Quando iniziano a manipolare gli oggetti o a fare i primi scarabocchi. Certo, nei primissimi anni c’è ancora una fase in cui si utilizzano entrambe le manine, tuttavia un osservatore attento può già notare una certa preferenza. Intorno ai cinque/sei anni poi la predominanza appare bene evidente”.
Non bisogna correggere i piccoli, è una forzatura assolutamente evitabile. Il consiglio finale dell’esperta: “Il mondo è effettivamente strutturato per prediligere i destri, tuttavia, almeno da bambini, non è necessario assecondare la predisposizione alla sinistra con oggetti specifici o differenti strategie educative. L’importante è lasciare spazio ai piccoli per poter sperimentare con entrambe le mani (e anche i piedi) e fare in modo che trovino il funzionamento che risulta loro più congeniale”.
Panna cotta allo yogurt e pesche

Per i nostri dolci estivi, da preparare ai bambini e ai golosoni di casa, usiamo la frutta di stagione. Oggi realizziamo la panna cotta allo yogurt e pesche. Cosa bisogna avere in casa? Per 4 porzioni di panna cotta allo yogurt e pesche è necessario:

- 250 ml di panna fresca
- 125 ml di latte intero
- 190 g di yogurt greco
- 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
- 60 g di zucchero a velo
- 6 g di gelatina in fogli
Per il coulis invece:
- 3 pesche gialle mature grandi
- 50 g di zucchero a velo
- il succo di 1 limone
Mettete in ammollo la gelatina in una ciotola contenente acqua fredda per circa 10 minuti. Versate il latte e la panna in un pentolino a fuoco basso e portateli a bollore. Togliete dal fuoco, unite lo zucchero a velo e mescolate fino a quando si sarà completamente sciolto. Aggiungete la gelatina ammollata e ben strizzata, la vaniglia e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Fate raffreddare. Incorporate lo yogurt greco e amalgamate bene usando la frusta. Versate il tutto all’interno di 4 bicchieri e mettete in frigorifero per 4 ore. Per il coulis, adesso, sbucciate e denocciolate le pesche, mettetele insieme allo zucchero a velo e al succo di limone all’interno di un contenitore dai bordi alti e frullate con il mixer a immersione. Versate la salsa all’interno dei bicchieri solo quando la panna cotta sarà raffreddata e solida e servite.
Bambini: benefici dello sport

Tutti i bambini devono fare attività fisica. I benefici dello sport sono innumerevoli e non sono solo fisici. “E’ uno strumento di socializzazione, aiuta a scaricare lo stress e a tenere sotto controllo il peso, contribuisce allo sviluppo del tono muscolare e previene l’insorgenza di malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche”, spiega il dottor Ugo Giordano al Corriere della Sera.

Il responsabile dell’Unità operativa di Medicina dello sport all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma elenca i benefici dello sport, fondamentale per i bambini. Chiarisce però anche che non basta. Oltre ai benefici dello sport, i bambini devono avere uno stile di vita corretto e adeguato. “E’ altrettanto fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata, fatta di cinque pasti al giorno e ricca di frutta e verdura di stagione. Perché se si mangia troppo e male, anche se si corre tutti i giorni, i chili in eccesso restano”. La colazione va sempre fatta: “E’ un pasto prezioso perché dà la giusta carica al bambino per affrontare la giornata. Se resta a digiuno dalla sera prima, invece, arriverà molto più affamato all’ora di pranzo e tenderà a mangiare più del suo fabbisogno calorico”.
Un sonno adeguato poi regala ai bambini e ragazzi, un grande beneficio psicofisico. “Dai 3 a 5 anni è ideale riposare per 10-13 ore a notte, mentre dai 6 ai 19 anni per 9-11 ore”, indica Giordano.
In estate tablet e tv 30 minuti al giorno

In estate tablet e tv vanno limitati a 30 minuti al giorno. Lo consiglia sulle pagine del Corriere della Sera Ugo Giordano. Il responsabile dell’Unità operativa di Medicina dello sport all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma sottolinea che per in bambini è importantissima l’attività fisica quotidiana.

“E’ importante che svolgano tutti i giorni un’ora di attività fisica di intensità moderata, che includa qualche momento più vigoroso, e almeno per tre volte alla settimana mezzora di esercizio più intenso, come corsa o nuoto a ritmo sostenuto, una partita di pallavolo, basket, tennis o calcio”, spiega l’esperto.
Il medico invita caldamente in estate a “limitare l’uso di tablet e tv a massimo 30 minuti al giorno” e a “non esporre a schermi digitali i bambini sotto i 3 anni”. Giordano, oltre a sottolineare quanto sia importante in estate ridurre l’uso dei tablet e tv a 30 minuti al giorno, dà anche consigli per far stare i piccoli sotto il sole.
“Evitare di giocare e muoversi nelle ore più calde della giornata, dalle 12 fino alle 17, per non incorrere in colpi di calore”. I colpi di calore accadono col rapido aumento della temperatura corporea causato da caldo molto intenso e alti tassi di umidità che impediscono all’organismo di disperdere il calore interno provocando tachicardia, confusione mentale, ipersudorazione, nausea, fino alla perdita di coscienza.
“Bere 2-3 sorsi d’acqua ogni circa 20 minuti se si è in movimento, pari a circa mezzo litro in un’ora – avverte Giordano –. Bisogna bere per non avere mai sete. Avere sete è già un sintomo di disidratazione, piuttosto frequente nei bambini perché si muovono più spesso e sudano di più”.