Articoli taggati come ‘obesità’

Obesità bambini: quadruplicata in 30 anni

Mar 06
Scritto da Annamaria avatar

L’obesità tra i bambini è quadruplicata in soli 30 anni. I numeri diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e frutto di una recente ricerca pubblicata su Lancet sono allarmanti. Per La presidente della Società italiana di pediatria Annamaria Staiano è una vera emergenza sanitaria.

obesita bambini quadruplicata in 30 anni

E’ davvero pazzesco che l’obesità riguardante bambini e adolescenti sia quadruplicata in 30 anni. “L’obesità è un modello precursore di malattie croniche, come diabete, malattie cardiovascolari etc, che il Servizio sanitario nazionale deve affrontare in epoche successive della vita. Occorre investire maggiormente sulla prevenzione, a cominciare dall’educazione sanitaria nelle scuole”, sottolinea la Staiano.

“La scuola rappresenta un luogo insostituibile, non solo per l’apprendimento di nozioni ma anche per un complessivo sviluppo psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Per questo motivo è anche il luogo ideale per mettere in atto, sul campo, la vera prevenzione. Insegnare ai bambini, sin dalle prime epoche della vita, quali solo le sane scelte alimentari, gli stili di vita salutari, i comportamenti che mettono a rischio la salute significa formare cittadini preparati sui temi della sanità pubblica e creare le condizioni per migliorare la salute delle future generazioni”, aggiunge la Presidente Sip. Sana alimentazione e attività fisica sono le strategie più utili per prevenire sovrappeso e obesità, ricorda la Sip. Per sconfiggere l’obesità, quadruplicata tra i bambini in 30 anni.

“La dieta mediterranea – prosegue la presidente della Sip – può essere una valida alleata contro il rischio di obesità.  E’ un modello alimentare ricco di alimenti di origine vegetale, caratterizzato dall’impiego di olio di oliva come principale fonte di grassi aggiunti e da un consumo moderato di pesce, uova pollame e prodotti caseari abbinato ad un ridotto consumo di carne rossa. Importante anche il tema della convivialità e della condivisione dei pasti in famiglia. Almeno una volta al giorno, il consiglio è mangiare tutti insieme, condividere il pasto con i propri figli. Non va dimenticato che molte buone abitudini in fatto di stili di vita si acquisiscono in ambiente domestico”. L’acqua va bevuta, e anche molta, mentre è meglio evitare bevande gassate zuccherate. Consumare la prima colazione aiuta, così come evitare merende troppo abbondanti. Poi far fare ai proprio figli attività fisica almeno per 4 giorni la settimana.

Fenotipi obesità

Ott 07
Scritto da Annamaria avatar

I fenotipi dell’obesità aiutano a curare la malattia cronica, recidivante, multifattoriale, la cui prevalenza continua ad aumentare in tutto il mondo.  Il problema esiste. L’accettazione di sé è importantissima, i modelli sbagliati di perfezione non vanno seguiti perché non esistono. Ma l’obesità è una malattia notevolmente eterogenea e la perdita di peso sostenuta con gli attuali paradigmi di trattamento rimane una sfida nella pratica clinica. 

Nel mondo dal 1980 l’obesità è più che raddoppiata, tanto da essere definita una epidemia globale dall’OMS. Anche al VI Congresso Nazionale della SINuC si affronta l’argomento alla luce delle più recenti evidenze.

“L’eterogeneità tra i pazienti con obesità è particolarmente evidente nella risposta di perdita di peso agli interventi sull’obesità, come diete, farmaci, dispositivi e interventi chirurgici. E’ ormai assodato che l’approccio di diminuire l’apporto calorico e aumentare il movimento è inefficace e superato”, spiega il Professor Maurizio Muscaritoli Presidente SINuC. “Non possiamo più ignorare che proprio l’eccesso di peso sia responsabile di circa 70mila morti evitabili l’anno solo nel nostro Paese”, sottolinea.

“La novità è aver catalogato l’obesità in quattro ‘fenotipi’ ossia il complesso delle caratteristiche di un organismo che risultano dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente. Sono: cervello affamato (sazietà anormale), fame emotiva (mangiare edonico), intestino affamato (sazietà anormale) e combustione lenta (rallentamento del tasso metabolico)”, precisa Muscaritoli. 

·      Cervello affamato – principalmente controllato dall’asse cervello-intestino e necessità di    maggiori calorie per raggiungere la pienezza e la sazietà;

·      Fame emotiva – desiderio di mangiare per far fronte a emozioni positive o negative, comportamento ‘edonico’;

·      Intestino affamato – durata anormale della pienezza con svuotamento gastrico più rapido;

·      Combustione lenta – diminuzione del tasso metabolico.

Capire come e perché alcune persone accumulano peso è stato un obiettivo degli scienziati allo scopo di scardinare il meccanismo patologico e trovare strategie per riportare al peso considerato normale. In uno studio apparso su Obesity in una coorte di pazienti a cui erano stati prescritti farmaci antiobesità, l’approccio terapeutico guidato dal fenotipo è stato associato a una maggiore perdita di peso di 1,75 volte dopo 1 anno. La percentuale di pazienti che hanno perso >10% a 1 anno è stata del 79% rispetto al 34% con il trattamento generico. Identificare i fenotipi di obesità basati sulla fisiopatologia e sul comportamento può portare ad interventi mirati e più efficaci. E migliorare i risultati di perdita di peso.

I nuovi farmaci antiobesità (AOM) hanno un tasso di risposta variabile di perdita di peso e rappresentano una interessante opzione. In una meta-analisi, la percentuale di pazienti che hanno perso più del 10% con AOM variava dal 20% al 54% rispetto al 9% dei soggetti del gruppo placebo con una perdita di peso a 1 anno tra 2,6 a 8,8 kg. Si è però capito che la risposta precoce, definita come perdita di peso >5% nei primi 3 mesi, è l’unico predittore di perdita di peso a lungo termine con i farmaci. 

“L’obesità è una forma di malnutrizione per eccesso – spiega il Professor Alessio Molfino, Professore Associato di Medicina Interna alla Sapienza di Roma –. Ha una origine che riconosce fattori alimentari, genetici, emotivi, sociali, per questo risulta così difficile intervenire. Esiste una stretta relazione tra sistema digestivo e sistema nervoso centrale chiamato asse intestino- cervello. L’equilibrio di questa via di comunicazione può essere alterata da numerosi fattori. Su questa complessità si innestano i fenotipi il cui riconoscimento permette una medicina sempre più personalizzata. I diversi fenotipi mostrano comportamenti peculiari”. 

Il fenotipo riconducibile al cervello affamato spinge ad una assunzione elevata di calorie prima di raggiungere la pienezza e la sazietà. Quello relativo invece alla fame emotiva mostra livelli più elevati di ansia, depressione e alimentazione guidata dalle emozioni oltre a livelli più bassi di autostima e una peggiore immagine corporea rispetto agli altri fenotipi.

I soggetti con fenotipo intestino affamato mostrano un più accelerato svuotamento gastrico. Circa del 30% per i cibi solidi e del 22% per i liquidi nelle femmine. Nei maschi lo svuotamento gastrico medio è accelerato del 38% per i solidi e del 33% per i liquidi. Quindi tendono ad alimentarsi più spesso. I soggetti con fenotipo a combustione lenta, identificabili in un metabolismo rallentato, mostrano una massa muscolare inferiore e una minore predisposizione all’attività fisica. Ovviamente è possibile che gli individui mostrino fenotipi misti. O non appartengano a nessuno di questi quattro gruppi. Ma l’identificazione di modelli biologici è importante per un approccio personalizzato.

Bambini: ossessionare su aspetto fisico rende fragili

Set 28
Scritto da Annamaria avatar

I bambini vanno sempre trattati con cura. Ossessionare i piccoli sull’aspetto fisico li rende fragili, gli crea insicurezza e bassa autostima. Tutto questo può portare, negli anni, a disturbi alimentari.

La società narcisistica in cui si vive può fare disastri. “Le evidenze della letteratura scientifica dimostrano che i giudizi stereotipati rispetto alle forme corporee sono precoci, compaiono già intorno ai tre anni e crescono con l’età, e che a influenzarli sono innanzitutto i commenti e i comportamenti dei genitori, anche dei nonni se accudiscono abitualmente il nipotino — dichiara Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, che dirige la rete di Servizi per i disturbi alimentari dell’Usl Umbria 1 al Corriere SaluteNegli studi condotti su bambini di 3-5 anni l’immagine grassa è associata più spesso a caratteristiche negative e in meno casi chi è in sovrappeso viene scelto come migliore amico. Chi poi ha un atteggiamento di disapprovazione verso l’obesità di solito descrive i propri familiari come molto interessati all’alimentazione e all’aspetto fisico”. (altro…)

Vademecum controllo peso bambini

Apr 02
Scritto da Annamaria avatar

La pandemia ha provocato uno terremoto nell’alimentazione dei nostri piccoli, che in casa hanno mangiato di più e male. Questo ha portato a far salire la bilancia. Arriva un vademecum per aiutare i genitori col controllo del peso dei loro bambini e migliorare il loro metabolismo.

L’obesità infantile è un problema irrisolto nel nostro Paese che la pandemia non ha fatto altro che peggiorare, con l’aumento del consumo di snack, di bibite e il maggior tempo trascorso davanti a pc e tablet, complice anche la DAD”, afferma Mariacarolina Salerno, presidente Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP) e Direttore dell’Unità di Pediatria Endocrinologica del Dipartimento di Scienze Mediche Translazionali dell’Università Federico II di Napoli. “È fondamentale tornare a muoversi e seguire una corretta alimentazione con ritmi e giuste quantità, perché sovrappeso e obesità che perdurano negli anni dello sviluppo, possono associarsi a complicanze anche gravi, come diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa e depressione. Ma la questione è complessa e sfaccettata e coinvolge il bambino, la famiglia e la società ed è importante non trascurare quelle forme di obesità che possono avere alla base un disturbo endocrinologico”, puntualizza Salerno. (altro…)

Bambini e alimentazione: linee guida

Gen 19
Scritto da Annamaria avatar

Noi mamme dobbiamo riflettere: se in Italia 1 bambino su 3 è in sovrappeso oppure obeso c’è un serio problema legato a quel che i piccoli mangiano. Bambini e alimentazione vanno tenuti d’occhio: ecco le linee guida.

Per dare un aiuto a noi genitori in materia di educazione alimentare è nato il progetto Cuore di Zuppa in cui sono impegnate diverse associazioni che promuovono i corretti stili di vita. Il progetto è coordinato dal Comune di Milano. Oltre allo sportello di consulenza online a cura dell’associazione liberaMente Odv, il progetto comprende laboratori nelle scuole, attività educative e di promozione dello sport, campi estivi. Lo sportello virtuale, gestito dall’associazione liberaMente Odv tramite le due psicologhe dell’infanzia Francesca Maisano e Veronica Molla. ha raccolto le testimonianze di molte famiglie per delineare i principali disturbi alimentari e i campanelli d’allarme. Su questa base sono state elaborate linee guida per i bambini e la loro alimentazione. (altro…)

Olio d’oliva combatte obesità infantile

Gen 08
Scritto da Annamaria avatar

Sono sempre di più i bambini in sovrappeso. Un rimedio efficace contro l’obesità infantile ci viene da un gioiello tutto nostro, l’olio d’oliva. La combatte.

L’idrossitirosolo, una sostanza contenuta nell’olio d’oliva, migliora lo stress ossidativo, l’insulino resistenza e la steatosi epatica nei bambini in sovrappeso e affetti da fegato grasso. Lo dimostra una ricerca condotta da medici e ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e pubblicato su Antioxidant and Redox Signaling. (altro…)

Obesità infantile: Italia seconda in Europa

Ott 25
Scritto da Annamaria avatar

L’obesità infantile è in allarmante aumento. L’Italia è seconda in Europa, circa il 30% dei minori è obeso o in sovrappeso. A fare da contraltare, come denuncia il Rapporto sulla povertà in Italia pubblicato dall’Istat a giugno 2018, ci sono 1 milione e 300mila piccoli a rischio denutrizione.

Italia seconda in Europa per obesità infantile. Helpcode Italia Onlus e l’Ospedale Gaslini di Genova hanno lanciato la campagna congiunta “C’era una volta la cena” contro la malnutrizione infantile causata, in particolare, da abitudini alimentari scorrette e uno stile di vita troppo sedentario. L’obiettivo è quello di finanziare un progetto di “Assistenza ed Educazione Alimentare”, tramite un programma di cash and voucher. (altro…)

Decalogo contro l’obesità dalla gravidanza

Set 30
Scritto da Annamaria avatar

Torno a parlare di bimbi in sovrappeso. I chili in più che mettono a rischio la salute di grandi e piccoli devono essere tenuti sotto controllo sin dall’infanzia. Per questo la Società italiana di pediatria e la Società italiana di endocrinologia Pediatrica hanno stilato un pratico decalogo contro l’obesità dalla gravidanza.

Il decalogo contro l’obesità dalla gravidanza aiuta tutti noi a mantenere un comportamento corretto, eccolo qui di seguito. (altro…)