Attività domestiche bambini

I bambini possono aiutarci nelle attività domestiche? La risposta è sì. Assolutamente: è un modo per insegnare loro alcune regole importanti di vita e anche il rispetto verso chi, quotidianamente, mette in ordine. Non bisogna mai che diano tutto per scontato.

Le attività domestiche per bambini possono iniziare sin dalla più tenera età Da quando hanno un anno, fino ai due, ad esempio, si può insegnare loro a raccogliere giochi finiti a terra, addirittura a mettere i vestitini sporchi nella cesta della biancheria da lavare.
A tre anni le attività domestiche dei bimbi si allargano: possono innaffiare le piante, imparare a vestirsi da soli. Appendere il cappottino a un gancio. A 4 o 5 anni dovrebbero essere in grado di piegare il bucato, asciugarsi dopo aver fatto il bagno, aiutare a spazzare o a passare l’aspirapolvere. Ma pure a mettere le stoviglie a post nei cassetti e molto altro.
Dai 6 ai 12 anni possono aiutare a preparare la cena, possono scendere in strada e portare a spasso l’animale domestico. Possono pure mantenere in ordine la stanza, usare la lavatrice e la lavastoviglie. Dai 13 ai 18 anni le attività domestiche non sono più da considerarsi per bambini, ma per piccoli adulti e per questo identiche a quelle di noi mamme è papà. Possono pulire la casa, tagliare l’erba sul prati in giardino, lavare l’auto. Tutto questo rende loro autonomi e pronti ad affrontare la vita con più sicurezza.
Non dobbiamo avere paura di essere dei generali che danno ordini a un soldatino: pensiamo che tutto questo è positivo e li aiuterà nel loro percorso esistenziali. Viziarli a volte ci pare la scelta più facile, ma non è assolutamente così. Dare dei compiti di routine è sempre salutare.
Bambini: educazione a tavola

L’autrice insieme alla figlia Sofia hanno inventato questa favola per far conoscere e apprezzare ai bambini l’educazione a tavola e non solo. Sono le buone maniere a essere in primo piano nel racconto. (altro…)
Asilo nel bosco

Non lo conoscevo, oggi, se avessi una bimba o un bimbo piccolo lo sceglierei per iniziare da lì il suo percorso educativo. Parlo dell’asilo nel bosco, un progetto bellissimo e che aiuta il piccolo uomo a essere migliore.
Tutto è nato dall’incontro di due realtà educative al servizio dei bambini: L’Emilio che ha gestito un nido e una scuola dell’infanzia e fa parte del circuito internazionale di educazione alternativa Reevo e l’Associazione Manes che si occupa di formazione e che coordina i progetti dell’asilo del mare, la scuola primaria del bosco e i Maestri di strada. (altro…)
Cucinare con i bambini

Cucinare con i bambini è molto importante anche a livello educativo. Rinsalda il rapporto tra grandi e piccini e dà loro le basi per conoscere come alimentarsi in modo sano. Ne è convinta Federica Buglioni, educatrice e scrittrice, che spiega: “Ci stiamo abituando a trovarci nel piatto i cibi già pronti, addirittura consegnati a domicilio. In questo modo si perde la relazione che si costruisce con il cibo, ma anche con le persone, preparandolo. Tutti noi abbiamo appreso queste conoscenze nelle cucine delle nostre case, dai genitori o dai nonni. Se spezzassimo questa catena, sarebbe difficile ricostruirla”. (altro…)
Bambini: i compiti da soli

Cosa fare per fare fare ai bambini i compiti da soli? Innanzitutto stabilite un orario di inizio compiti al loro rientro da scuola, dandogli prima una pausa relax.
Se vi chiedono di giocare con i videogiochi o guardare la tv concordate un orario anche per questo e rispettatelo,
Spiegate ai bambini che i compiti vanno fatti da soli, solo se c’è bisogno di un aiuto potrete intervenire. (altro…)
Cani e bambini, inseparabili

Cani e bambini diventano amici inseparabili. I cani in una casa portano gioia e insegnano tanto. Anche agli adulti. Certo, io ne sono convinta perché ho sempre avuto cani in casa, uno ora, Chloe, ma pure fino a quattro… Vi assicuro, però, che è così in assoluto.
Con il Natale alle porte, se volete rendere felici i bambini potete pensare di regalare loro uno tra i tanti cani purtroppo abbandonati. Ce ne sono moltissimi di cuccioli ‘trovatelli’. Una volta a contatto, vedrete, saranno inseparabili. Badate bene, però, i cani non sono giocattoli da usare e poi, al primo viaggio o al primo problema, mettere da parte o ‘buttare via’.
“Crescere insieme a un cane è una grande opportunità per un bambino – dicono gli esperti – La presenza dei genitori è sempre necessaria, specie nei primi tempi, per evitare incomprensioni tra il cucciolo d’uomo e il quattro zampe”.
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I capricci dei bimbi: cosa fare

Bibi non fa molti capricci, lei è più una tipa da ‘bastian contrario’, capocciona. Ma, certo, è capitato – eccome! – che qualche volta li abbia fatti, per cercare di ottenere quel che voleva. Dalla mia esperienza e da quella di altre mamme, ho imparato alcune regole per educarla a comportamenti più maturi e sensati.
Per prima cosa, bisogna cercare di mantenere la calma e non urlare, mai. Poi spiegare al bimbo, sempre con voce composta, il perché non può avere quello che vuole e che ha dato inizio al capriccio. Meglio prenderlo da parte, evitando il ‘suo’ pubblico, parlargli con fermezza, guardandolo dritto negli occhi, usare chiarezza, lasciandolo pure continuare a sfogare, ma senza cedere, facendogli capire che per nessuna ragione al mondo gliela darete vinta. (altro…)