Articoli taggati come ‘adulti’

Tortel di latte

Nov 06
Scritto da Annamaria avatar

E’ una ricetta trentina a base di mele, ovviamente, che soddisferà tutti a casa: il tortel di latte piacerà tantissimo ai bimbi soprattutto. E’ perfetto per merenda, ma anche come dessert a fine cena, magari accompagnato con una pallina di gelato alla crema.

tortel di latte

Per fare il tortel di latte bisogna avere:

500 grammi di latte

200 grammi di farina

40 grammi di zucchero

3 uova

1 mela Golden

Sale q.b.

Limone

E ora procediamo! Mescolate la farina con lo zucchero, un pizzico di sale, le uova, il latte e 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata. Con una frusta lavorate bene ilk composto: deve essere omogeneo e privo di grumi.Aggiungete la mela, sbucciata, privata del torsolo e tagliata a pezzetti, e versate tutto in una tortiera foderata con la carta da forno- Infornate la torta a 180 °C in modalità statica per 25-30 minuti. Il tortel di latte sarà pronto quando le mele sopra al dolce si doreranno. Verificate la cottura, come al solito, con la  classica prova stecchino. Servite fredda, a piacere con dello zucchero sopra, con lo sciroppo d’acero o con delle more. Ma, devo dirvi la verità, a me piace tanto tiepida con il gelato e anche a mia figlia. Quindi, vedete voi…

Frittelle dolci alla zucca

Ott 30
Scritto da Annamaria avatar

Ecco un’altra idea gustosa per far felici i vostri bimbi ad Halloween. Sia se avete organizzato un piccolo party, o pigiama party, coi più piccoli, sia se starete semplicemente in famiglia a leggere racconti spaventosi fino a tarda notte, vista la giornata di feste l’indomani. Le frittelle dolci alla zucca soddisferanno i palati dei golosoni, anche quelli più difficili.

Cosa vi serve per realizzare le frittelle dolci alla zucca? Ecco la lista degli ingredienti:

160 grammi di zucchero

Scorza di 2 arance

500 grammi di polpa di zucca

8 grammi di lievito in polvere per dolci

3 uova medie

250 grammi di farina 0

Olio di girasole per friggere

Zucchero a velo per decorare

Tagliate e pulite la zucca. Tagliatela quindi a fette spesse circa 1 centimetro, avvolgetele in carta stagnola e fate cuocere in forno per un’ora a 200°. Una volta che sarà cotta, usate il mixer per farla diventare una polpa fine. Unite le uova, lo zucchero, la scorza delle due acarce grattugiate. Frullate il tutto sempre col mixer. Mettete il composto in una ciotola e unite il lievito e la farina. Amalgamate il tutto e trasferite il composto ottenuto in una sac-à-poche. Utilizzate una di quelle usa e getta e mettete il beccuccio liscio. Versate l’olio in padella, fate raggiungere la cottura ottimale e a questo punto utilizzate la sac-à-poche per fare le palline da versare direttamente in padella e friggete le frittelle dolci alla zucca, fino a quando l’impasto non sarà terminato. Mano a mano mettetele su un piatto foderato con carta assorbente. Quando avrete finito, prima di servirle, spolverate sopra lo zucchero a velo. Saranno deliziose e da mangiare ancora belle tiepide: avranno un gusto ancora maggiore.

Torna ora solare: consigli

Ott 24
Scritto da Annamaria avatar

Io ogni volta lo vivo con grande tristezza, è più forte di me. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023 le lancette dell’orologio si spostano indietro dalle 3 alle 2 della notte: torna l’ora solare. Questo ha anche implicazioni psicologiche. Le giornate si accorciano fortemente: è pur vero che ci si sveglia col sole già alto, ma il buio che arriva in fretta influenza in molti l’umore. Servono, dicono gli esperti, dai 3 ai 5 giorni per trovare un nuovo equilibrio. I consigli aiutano. 

torna ora solare consigli

“La cosa migliore è adattarsi mantenendo il controllo dell’orario come elemento principale di riferimento, ovvero: se i bambini vanno regolarmente a letto alle 21.00, bisogna continuare a farlo con il nuovo orario, in modo che il tempo stesso sia l’elemento che ci aiuta a mantenere il controllo“, sottolineano i terapeuti sulle pagine di Grazia riguardo ai consigli da dare quando torna l’ora solare. “Continuiamo quindi a mangiare alla stessa ora, e a fare tutte le attività con il riferimento temporale aggiornato: questo aiuta il cervello a superare più rapidamente i sintomi del disagio”, proseguono. E ancora: “Non bisogna guardare al passato, quel vecchio orario non è più valido a livello mentale, non ha senso continuare a pensare che ora sarebbe se ci fosse ancora l’ora legale, anzi: è controproducente”.

Dato che torna l’ora solare ecco i 7 consigli che gli psicologi regalano nelle pagine del settimanale:

  • Giocate d’anticipo. Alcuni giorni prima, iniziate ad avvicinare gli orari della routine di pasti e riposo con quelli futuri, in modo che il corpo inizi ad avviare un processo di adattamento. È meglio farlo sempre gradualmente.
  • Regolate gli orari del riposo. Non andate a letto troppo presto e in questi giorni evitate i sonnellini pomeridiani.
  • Evitate le bevande stimolanti che possono disturbare il sonno per alcuni giorni, bevete meno caffè o metteteci più latte.
  • Evitate di fare molto esercizio nelle ultime ore della giornata, non fare esercizio fisico intenso dopo le 19.00, e se possibile prediligiate le prime ore del mattino.
  • Evitate le cene abbondanti. Meglio mangiare qualcosa di leggero che aiuti a conciliare il sonno.
  • Evitate l’esposizione serale a dispositivi elettronici. Smartphone, televisione, computer ci tengono svegli e creano difficoltà al momento di coricarsi.
  • Evitate i farmaci, solo rimedi naturali. Se non si è soliti ricorrere a farmaci per dormire, questo non è un buon momento per iniziare. Piuttosto meglio praticare esercizi di rilassamento, oppure prendere rimedi naturali (come la camomilla, la melissa o la passiflora).

Se proprio però vi serve un integratore, sul mercato c’è una novità. Nutrifarma ha messo a punto due nuovi integratori alimentari. Sono due prodotti completamente naturali che sfruttano l’eccezionale sinergia tra fattori micronutrizionali estratti da vegetali accuratamente selezionati e studiati. Sono entrambi dedicati al miglioramento della qualità del sonno. Epinox Fast (a rilascio veloce) e Serenox Retard (a rilascio prolungato) sono assumibili in modo individuale o congiunto. Perché se utilizzati in forma complementare agiscono in modo ottimale.

Carenza magnesio sintomi

Ott 14
Scritto da Annamaria avatar

Il magnesio è importantissimo per il nostro organismo. Come si riconosce la carenza di questo minerale essenziale? I sintomi li svela il nutrizionista Luca Di Tolla al Corriere dello Sport.

carenza magnesio sintomi

Uomini e donne, in adolescenza o in età adulta: tutti hanno bisogno del magnesio. I sintomi di carenza sono evidenti: “Eccessivo senso di affaticamento, stanchezza, inappetenza, nausea, vomito, sono tra i primi sintomi della carenza di magnesio. La colite ulcerosa (infiammazione intestinale) e la stanchezza cronica sono quasi sempre associate a bassi livelli di magnesio. Altri possono invece per insonnia, lieve depressione, confusione, emicrania aritmia e, in certi casi, addirittura convulsioni”.

“Il magnesio è un minerale essenziale  che interessa numerosissimi aspetti del funzionamento del nostro organismo, in quanto interviene in circa 300 processi metabolici differenti. Questo minerale è presente infatti nella maggior parte delle cellule del nostro corpo ed è per questo motivo che la carenza di magnesio ha moltissimi effetti negativi, di cui, purtroppo, è semplice accusare i sintomi”, spiega Di Tolla.

“Il magnesio è essenziale, essendo coinvolto nella gran parte delle funzioni biologiche che coinvolgono i muscoli, i nervi, l’apparato digerente e quello cardiaco. Ha inoltre un ruolo chiave anche nell’assorbimento del calcio, del sodio, del fosforo, del potassio e della vitamina D. Questo minerale costituisce anche un validissimo aiuto nella cura dell’aritmia, in quanto tende a mantenere costante il battito cardiaco ed aiuta ad abbassare la pressione sanguigna e a ristabilire l’equilibrio del sistema nervoso. Assieme alla vitamina D e al calcio, il magnesio è un valido supporto nella prevenzione o nella cura dell’osteoporosi”, chiarisce ancora l’esperto.

“L’integrazione di magnesio è utilizzata o suggerita per trattare stati d’ansia e nervosismo e/o attacchi di panico: avendo un effetto calmante sulle cellule nervose. Trattare disturbi gastrici/intestinali, aiutando la peristalsi, attenua stati infiammatori e riporta ad un equilibrio del PH dell’intestino. Viene consigliato in caso di stipsi. Mantenere la salute ossea ed evitare infiammazioni. Essendo impiegato nella fissazione del calcio sia a livello di organi interni, sia a livello di tessuti, permette di evitare malattie legate all’invecchiamento, stati infiammatori e di contrastare le calcificazioni”, continua il nutrizionista. 

E ancora: “Problemi di digestione. Questo minerale rende efficienti gli enzimi addetti al corretto assorbimento dei nutrienti, favorendo, di fatto, la digestione dei cibi. Migliorare il metabolismo. Il magnesio riporta un equilibrio cellulare, evita così scompensi che provochino un aumento di trigliceridi nel tessuto adiposo e, anzi, aumenta la lipolisi (il processo con cui vengono “bruciati” i grassi). Ridurre la concentrazione di glucosio nel sangue: il magnesio influenza l’insulina, l’ormone che regola la glicemia. Favorire la sintesi proteica e costruzione della massa muscolare; fondamentale nella riparazione e nella costruzione di cellule muscolari. Coadiuvare l’organismo in periodi di stress e stanchezza: essendo un cofattore di enzimi coinvolti nella produzione di energia nei mitocondri, aiuta a sentirsi meno affaticati dopo le sessioni di allenamento, dando più energia e garantendo un recupero migliore e prevenire i crampi”.

Dove si trova? “Nei cibi ricchi di magnesio che sono: semi di sesamo, legumi, cacao, datteri, spinaci, noci, riso integrale, cereali integrali, semi di zucca, banane. Per gli uomini adolescenti e adulti il range consigliato è di 270-400 mg/giorno, mentre per le donne adolescenti e adulte il range raccomandato è di 280-300 mg/al giorno”.

‘Occhio’ al diabete

Ott 13
Scritto da Annamaria avatar

In occasione della Giornata Mondiale della Vista i diabetologi hanno lanciato un appello per sottolineare l’importanza dell’adesione agli screening oftalmologici da parte delle persone con diabete. Sono infatti gli adulti in età lavorativa (tra 16 e 65 anni) i soggetti a maggior rischio di sviluppare problemi della vista. E 1 milione quelli con retinopatia conclamata nel nostro Paese. Occhio al diabete quindi.

La retinopatia diabetica, infatti, è una nota e grave complicanza del diabete sia di tipo 1 che 2, determinata da fattori di rischio come la durata della malattia, specialmente se non adeguatamente controllata, elevati livelli di emoglobina glicata e ipertensione. E’ necessario, pertanto, tenere d’occhio il diabete.

“Il danno alle delicate strutture della retina è spesso silente e asintomatico. Il che rende la retinopatia sotto diagnosticata. Quando la persona sperimenta il calo della visione è segno che l’edema maculare o la retinopatia sono già in stadio avanzato. Per questo è importante motivare le persone con diabete a sottoporsi agli screening periodici. Sia al momento della diagnosi che a intervalli stabiliti dal diabetologo e dall’oftalmologo (in genere ogni uno o due anni a seconda dei casi). La tempestività di diagnosi permette di effettuare una presa in carico e limitare la perdita della visione” , ha sottolineato il Prof. Angelo Avogaro Presidente SID. 

La prevalenza di complicanze a carico dell’occhio interessa tra il 30% e il 50% delle persone con diabete, con una incidenza annuale tra il 2 e il 6%. L’1% dei pazienti è interessato da una complicanza oculare grave. Una lunga storia di malattia (specie se non controllata dalle terapie) è un fattore di rischio. I dati ci dicono infatti che la prevalenza di retinopatia è in media  del 20% dopo 5 anni di malattia, del 40-50% dopo 10 anni e di oltre 90% dopo 20 anni [dati USA].

“Ancora troppi – sottolinea ill Presidente Avogaro – se pensiamo che la prevenzione della cecità secondaria al diabete è una priorità di salute pubblica in Europa dal 1989. Quando fu stilata la Dichiarazione di Saint Vincent, principale riferimento internazionale per la lotta al diabete realizzato sotto l’egida dell’OMS. Oggi abbiamo l’obiettivo di ridurre di almeno un terzo il numero di casi. Questo per limitare la disabilità dei pazienti e diminuire i costi sanitari. Il paziente con retinopatia costa il doppio di uno con solo diabete. Per non parlare dei costi sociali e dell’impatto drammatico sulla qualità di vita. Eppure secondo alcune indagini solo il 30% delle persone con diabete sono sottoposte regolarmente a monitoraggio”.

Occhio al diabete. Lo screening sì esegue tramite l’esame del fondo oculare, semplice e non invasivo. Le immagini possono essere catturate da retinografi ed essere refertati a distanza grazie a strumenti di telemedicina. L’obiettivo è individuare tempestivamente segni di edema maculare. Le terapie vanno dalla fotocoagulazione laser all’uso di glucocorticoidi o farmaci anti-angiogenetici, che sì sono mostrati efficaci nella prevenzione della cecità.

Pretzel fatti in casa

Ott 09
Scritto da Annamaria avatar

Io da bambina ne andavo pazza, anche mia figlia li apprezza moltissimo. I Pretzel o Brezel è un particolare pane a forma di anello annodato dalla crosta dorata e lucida ricoperta di granelli di sale. Sono tipici in Germania, Austria, Alsazia, ma anche del Sud Tirolo. E’ possibile che siano fatti anche in casa.

pretzel fatti in casa

Per i Pretzel fatti in casa in dispensa occorre avere:

  • 500 gr di farina manitoba
  • 250 gr di acqua
  • 10 gr di lievito di birra fresco
  • 2 cucchiai di zucchero semolato
  • 50 gr di burro morbido
  • 10 gr di sale
  • bicarbonato di sodio per la cottura ( 1 cucchiaio molto raso per ogni litro di acqua)
  • fiocchi di sale 

Il procedimento non è complicato. Inizialmente sciogliere il lievito in 100 gr di acqua, aggiungere 100 gr di farina, mescolare e realizzare un lievito molle. Lasciar lievitare un’ora e mezza finché non si formano le bollicine. Aggiungere nel lievitino la farina, lo zucchero, il sale, il resto dell’acqua, impastare piano, poi aggiungere il burro morbido a piccoli pezzettini. La palla che si formerà con le mani dovrà essere liscia e che non si attacca. Lasciar lievitare in luogo asciutto circa tre ore. Al termine rovesciare l’impasto su un piano di lavoro, dividere in pezzi da 90 gr ciascuno. Arrotolare su un piano di lavoro ogni pezzo di impasto in un serpentello di lunghezza 60 – 70 cm con spessore di 1 cm. Posizionare il cordone in una teglia foderata di carta da forno e realizzare il tipico nodo.

Adagiare in una teglia massimo 3 pretzel fatti in casa. Far lievitare per un’ora in luogo asciutto. Nel frattempo realizzate le altre teglie con questo tipo di pane. Trascorsa un’ora di lievitazione, posizionare la teglia in frigo per circa 40 minuti, in modo che diventi più facile avere la crosta lucida. Nel frattempo che riposano in frigo preparare una grande pentola, calcolando che per ogni litro è necessario 1 cucchiaio raso di bicarbonato. Far bollire l’acqua. Immergere velocemente i pretzel e lasciar cuocere per 30 secondi. Con una paletta larga scolarli e posizionarli in una nuova teglia precedentemente foderata sempre con carta da forno. Spolverare lungo tutta la superficie il sale in fiocchi e cuocere subito in forno caldissimo a 220° nella parte media del forno per 15 minuti. Dovrebbero essere cotti. Buon appetito.

Torta castagne e pera

Ott 02
Scritto da Annamaria avatar

Di solito si vuole far scoprire nuovi gusti ai nostri figli, anche quando si tratta della colazione o della merenda. In questo ottobre appena iniziato e ancora abbastanza caldo, una ricetta buona e che potrebbe stimolare il palato dei vostri piccoli potrebbe essere la torta castagne e pere.

torta castagne e pera

Preparare la torta castagne e pere a casa è facilissimo, occorre una mezz’oretta. In dispensa bisogna avere:

1 cucchiaino di cannella

3 albumi d’uovo

150 grammi di zucchero semolato

100 grammi di burro

1 pera William

160 grammi di farina di castagne

3 tuori d’uovo

1 bustina di lievito vanigliato

Mezzo litro di latte intero

Iniziate col montare i 3 albumi con 50 grammi di zucchero e, separatamente, amalgamate 100 grammi di burro e 100 grammi di zucchero. Unite 3 tuorli al composto di burro, quindi aggiungete 160 grammi di farina di castagne, 1 cucchiaino di cannella, 1 bustina di lievito vanigliato e mezzo litro di latte freddo. Gli albumi montati vanno aggiunti solo alla fine, mescolando dal basso verso l’alto così da non smontarli. 

Ora versate il composto in una teglia del diametro di circa 22 cm. Mi raccomando, ricordate prima di foderarla di carta forno. Inserite nell’impasto 1 pera Williams acerba sbucciata, privata del torsolo e tagliata a fette sottili. La torta castagne e pere deve cuocere in forno a 175° per 40 minuti. Fate la prova stecchino prima di tirarla fuori. Potrete servirla così com’è, tiepida, o anche con del buon gelato alla crema vicino.

Insalata di pollo

Set 25
Scritto da Annamaria avatar

E’ molto estiva, ma anche in autunno è un piato unico che soddisfa e piace tanto ai bambini. Sto parlando dell’insalata di pollo. E’ un piatto unico salutare, leggero, ottimo per i piccoli che tornano da scuola e poco dopo devono correre a fare qualche attività. 

insalata di pollo

Come realizzare l’insalata di pollo? Ecco gli ingredienti che bisogna avere:

1 petto di pollo intero

2 carote medie

1 gambo di sedano

Capperi, se ai bimbi piacciono, altrimenti se ne può fare a meno

Prezzemolo

Maionese

Chiodi di garofano

Foglia di alloro

Olio extra vergine d’oliva

sale

Riempite una pentola campente d’acqua, portatela a bollore, aggiungete qualche chiodo di garofano e una foglia di alloro. Tagliate quindi a metà il petto di pollo, in modo che non sia troppo spesso, immergetelo nell’acqua che bolle e lessatelo. Quando sarà cotto, mettetelo su un piatto e fatelo intiepidire. Pelate le carote e tagliatele alla julienne, affettate finemente il sedano. Sfilacciate il petto di pollo con le mani, mettetelo in una ciotola e aggiungete le verdure e i capperi. Salate e condite con maionese e olio. In ultimo aggiungete il prezzemolo tritato. Per quanto mi riguarda, preferisco la maionese che faccio personalmente. Basta poco: 1 uovo, 200 ml di olio di semi di girasole, 15 ml di succo di limone, un pizzico di sale. Versate tutto nel bicchierone del frullatore a immersione, accendete l’elettrodomestico e lavorate il composto. Dopo un paio di minuti la maionese fatta in casa sarà pronta e ottima da mangiare o per condire l’insalata di pollo e renderla ancora più speciale. Provate!