Divieto smartphone in classe

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara chiarisce sul divieto di smartphone in classe alle superiori a partire dal prossimo anno scolastico. Al Corriere della Sera spiega come funzionerà. Sarà un grande cambiamento per gli alunni.

Sul divieto smartphone in classe, il ministro spiega: “Gli studenti non potranno tenerlo acceso in classe. Le singole scuole decideranno come organizzarsi. Di norma, li si fa riporre in contenitori appesi nell’aula e li si riprende all’uscita”. Sul poterlo riprendere durante l’intervallo precisa: “Decideranno le scuole. Ci interessa che durante le lezioni non ci si distragga”.
Il divieto smartphone in classe potrebbe non riguardare alcuni: “Abbiamo previsto delle eccezioni per gli studenti con bisogni educativi speciali. Stiamo valutando l’utilità dell’impiego per indirizzi di studio particolari”.
“Dal prossimo anno scolastico dovremmo avvicinarci ad un rapporto di un tablet/pc ogni due studenti. Era 1 ogni 7 studenti nel 2020-2021, si è ridotto a 1 ogni 3 quest’anno, con un terzo delle scuole dove c’è un dispositivo per ogni studente. Tutte le scuole hanno una lavagna elettronica. Abbiamo investito 2,1 miliardi per digitalizzarle. Dunque il cellulare ai fini della didattica è pressoché inutile”, dice ancora Valditara.
“Chi non si adegua viola una regola di comportamento e sarà soggetto alla sanzione prevista dal regolamento del suo istituto che si adeguerà alla circolare”, sottolinea il politico. E’ convinto della bontà del provvedimento, allontanarsi dal telefonino per un po’ farà bene agli adolescenti: “Li aiutiamo nelle ore della scuola a prendersi una pausa, a concentrarsi e a imparare meglio”.
Natale: smartphone ai bambini sì o no?

Lo smartphone ai bambini come regalo di Natale è opportuno? Molti di noi lo fanno trovare ai figli sotto l’albero: sì o no? E’ giusto come dono? Mara Morelli, psicologa, psicoterapeuta, e ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica, Clinica, e Salute, della Sapienza dà alcune indicazioni a riguardo.
Smartphone sì o no ai bambini a Natale? ”Non è semplice capire a che età si può regalare un dispositivo ai propri figli – spiega la terapeuta a Fanpage – I rischi ci sono, però mettendo limiti e impostando una comunicazione corretta, aperta e interessata, si possono evitare alcuni problemi legati all’utilizzo. Non c’è un giusto o sbagliato in assoluto, sicuramente più i bambini sono piccoli più vanno guidati nell’utilizzo perché non hanno ancora la capacità di autoregolarsi, non sanno cosa devono fare. Quindi è importante che il limite venga dato da fuori”.
Decidere per il sì o il no riguardo a regalare smartphone ai bambini a Natale è solo una scelta nostra. Ma è bene, come dice l’esperta, porre dei limiti: “Regolare il numero di ore, ma non è solo una questione di tempo, bisogna anche capire cosa ci fanno con questi dispositivi, i rischi sono dietro l’angolo. Bisogna attivare sistemi di parental control, mantenere un canale comunicativo. E poi mettere delle regole, i limiti servono ai figli, sono rassicuranti, ne hanno bisogno. Lo dimostra anche la letteratura”.
Per la psicologa un telefonino si può regalare a ragazzini “dalla scuola secondaria in poi, non prima”: ossia quando hanno 11 o 12 anni. “E comunque monitorando sempre in maniera stretta come vengono utilizzati questi dispositivi. Perché spesso gli adolescenti non si rendono conto di quali potrebbero essere i pericoli. In primis l’adescamento online, perché cominciano magari a comunicare con sconosciuti, entrano in intimità, spesso poi vengono chieste foto e video, che poi diventano gli strumenti del ricatto. Ma anche il sexting può diventare un problema, è molto diffuso tra i giovani, e può degenerare nel revenge porn. Sono cose che ho visto succedere anche nelle scuole secondarie di primo grado. Per questo è molto importante educare sin da subito i ragazzi, sia a casa, sia a scuola”, precisa.
Sul rischio di dipendenza da smartphone la Morelli spiega: “Sicuramente, non è automatico, ma l’utilizzo dei dispositivi può diventare disfunzionale ed essere un problema per i ragazzi e le ragazze”.
I genitori devono stare attenti: “Bisogna affiancarli sin dall’inizio, spiegandogli cosa si può fare, fargli capire che possono chiedere aiuto e consiglio. Sostanzialmente comunicando, e poi è importantissimo essere curiosi di quello che fanno online, un genitore attento a ciò che il figlio fa sul web è anche in grado di intercettare meglio le difficoltà”. Regole chiare e comportamenti coerenti delle mamme e dei papà, questo serve per la terapeuta.
Età giusta per smartphone bambini

Qual è l’età giusta per dare uno smartphone ai bambini? Secondo un sondaggio americano, condotto da OnePoll per conto di Cricket Wireless su duemila genitori, è 10 anni.
Io ho aspettato che Bibi andasse in prima media per consegnarle il telefonino, con sua immensa gioia: alle elementari, in quinta, era una delle poche a non averne ancora uno. Devo dire che da allora il cellulare è diventata la sua ‘protesi’: non mi è piaciuto. E ancora ora, che ha 15 anni e mezzo, spesso discuto con lei sull’uso smodato dell’aggeggio… (altro…)
Bambini: smartphone non è babysitter

I genitori devono stare molto attenti, considerare seriamente che lo smartphone non è una babysitter in grado di far stare buoni i bambini all’occorrenza. Molte mie amiche lo mettono in mano al figlio, ad esempio, al ristorante: “Così vede un video e sta tranquillo”. Non è così che si fa, i media device creano dipendenza il più delle volte. (altro…)
Miopia bambini favorita da smartphone

La miopia cresce sempre più e arriva più precocemente, favorita dall’utilizzo dello smartphone sin da bambini, questo afferma una analisi comparativa di 33 studi, pubblicata sulla rivista Lancet Digital Health. “La miopia è in aumento in tutto il mondo, e la metà della popolazione mondiale ne soffrirà entro il 2050”, si legge. (altro…)
Attenzione al phubbing

Dobbiamo fare attenzione al phubbing. Questo termine identifica un comportamento sempre più frequente tra adulti e ragazzi. Seppur in compagnia di altre persone, si preferisce stare davanti allo schermo di uno smartphone o un tablet: quante volte vi è capitato o è capitato ai vostri figli?
Phubbing non è altro che la crasi di due termini inglesi: phone (telefono) e phubbing (snobbare). E’ il caso di farci attenzione, perché pure all’interno dei nuclei famigliari questo comportamento è sempre più frequente: stare davanti a uno schermo è un’ossessione. (altro…)
Carnevale 2020: maschera da smartphone

Appena passate le feste di Natale, Capodanno ed Epifania ecco che si pensa subito al Carnevale 2020, una festa divertentissima e allegra per i bambini. Quale costume scegliere tra i tanti? Un’idea originale è quella della maschera da smartphone.
I cellulari fanno ormai parte del nostro quotidiano, e, ahimé, anche di quello dei nostri figli, sempre più immersi nell’universo virtuale della Rete e dei social. Non proprio una bella cosa, per non parlare dei video che li ipnotizzano letteralmente… Ma basta non abusarne, ormai è evidente. Così, perché non create fai da te una maschera da smartphone per Carnevale 2020? (altro…)
Quando dare ai bambini il cellulare

Io l’ho dato a mila figlia quando aveva già iniziato la prima media, il giorno del suo compleanno, il 18 dicembre 2017. Noi genitori alle prese con il telefonino siamo sempre un po’ agitati: quando dare ai nostri bambini il cellulare?
Panda Security ha condotto una ricerca negli Stati Uniti ponendo proprio questo quesito: quando dare ai bambini il cellulare. Negli USA il 40% degli intervistati ritiene che i bambini dovrebbero aspettare fino alla scuola media (11-13 anni) prima di ottenere gli smartphone. Nonostante queste intenzioni ben il 25% dei minori al di sotto dei 6 anni ha accesso a telefoni, di questi la metà trascorre fino a 21 ore alla settimana sui dispositivi. (altro…)