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Bambini: attività fisica e sonno insufficienti

Ott 01
Scritto da Annamaria avatar

I dati dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Salute sono chiari. Preoccupano, invece, quelli di uno studio pubblicato su Jama Pediatrics e condotto con dati provenienti da 33 Paesi del mondo, di tre fasce di reddito, in sei regioni geografiche. L’attività fisica e il sonno sono insufficienti per 8 bambini su 10 tra i 3 e 4 anni, dicono i risultati finali. 

bambino tv

Ecco, mi conforta che per mia figlia non sia mai stato così: ha iniziato nuoto a 2 anni e 9 mesi, poi per due anni si è aggiunta la danza. A seguire solo la seconda, per 5 giorni la settimana. Ora Bibi, che a dicembre diventerà maggiorenne, fa danza dal lunedì al sabato. Certo, a livello accademico, dato che questo vuole fare nella vita. Ma è riuscita a conciliarla con lo studio: frequenta l’ultimo anno del liceo classico. Se si vuole, fortissimamente si vuole, nulla è impossibile. Lo dico ai genitori indecisi sul far fare sport o attività di Alta Formazione ai loro pargoli.

Stando alla ricerca attività fisica e sonno sono insufficienti per la gran parte dei bambini che passano, però, troppo tempo davanti ai video. Le linee guida dell’Oms raccomandano 180 minuti al giorno di attività fisica totale e 60 minuti al giorno di attività fisica di intensità moderata o vigorosa. Riguardo al tempo davanti al Pc, l’Organizzazione Mondiale della Salute specifica di non passare oltre un’ora al giorno davanti allo schermo e poi consiglia una durata del sonno di 10/13 ore.

Lo studio, internazionale, è stato coordinato da esperti del National Institute for Applied Statistics Research Australia. Era finalizzato proprio a verificare la quota di bambini di 3 e 4 anni che soddisfano queste linee guida. Più in generale, il comportamento sedentario in 33 Paesi. L’attività fisica è stata misurata con accelerometri da polso mentre le informazioni sul sonno e sull’uso di schermi sono state fornite dai genitori, si legge su Rai News. Alla fine i dati sono stati sconfortanti. L’attività fisica e il sonno sono insufficienti per 8 bambini su 10 nella fascia di età che va dai 3 ai 4 anni. Quando vedete vostro figlio imbambolato davanti alla tv, al pc o al tablet e peggio ancora allo smartphone, pensateci.

Bambini: uso smodato del cellulare

Nov 18
Scritto da Annamaria avatar

I dati fanno paura. Sono quelli che riguardano i più piccoli. I bambini fanno un uso smodato del cellulare. Il telefonino è sempre più nelle loro mani sin da piccolissimi. I dati che emergono dalla XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, intitolato “Tempi digitali”, presentato da Save the Children in vista della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 20 novembre, allarmano.

In Italia, il 78,3% dei bambini tra gli 11 e i 13 anni utilizza internet quotidianamente, principalmente tramite smartphone. L’età di possesso e utilizzo dello smartphone diminuisce ulteriormente, con un aumento significativo dei bambini tra i 6 e i 10 anni che lo utilizzano ogni giorno, passando dal 18,4% al 30,2% tra il biennio 2018-19 e il 2021-22. Nonostante ciò, l’Italia si posiziona quart’ultima nella mappa europea delle competenze digitali dei 16-19enni. Il 42% dei giovani italiani che presenta competenze scarse o nulle, rispetto alla media europea del 31%. Solo il 27% dei giovanissimi italiani ha competenze digitali elevate, a differenza del 50% dei francesi e del 47% degli spagnoli. I divari territoriali sono evidenti. Oltre la metà dei ragazzi del Sud (52%) ha scarse o nessuna competenza, mentre il Nord e il Centro si avvicinano ai valori medi europei (34% e 39%). 

Non finisce qui. L’uso smodato del cellulare da parte dei bambini ha come conseguenza anche un uso problematico dei social. Le ragazze e i ragazzi di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media sono il 13,5%. Sono soprattutto le ragazze a soffrirne e l’età più critica è quella dei 13 anni. Una delle motivazioni principali dell’uso intensivo dei social media è fuggire da sentimenti negativi. Per quanto riguarda, invece, i videogiochi, il 24% dei giovani di 11, 13 e 15 anni ne fanno un uso problematico: qui sono però i ragazzi ad essere più esposti e l’età, in questo caso, si abbassa a 11 anni.

I comportamenti a rischio di dipendenza tecnologica, da social media o da gioco online, rileva il Rapporto, sono correlati a un aumento dell’ansia sociale, della depressione e dell’impulsività, nonché a una peggiore qualità del sonno e a un rendimento scolastico scarso.

Un uso intensivo di internet è associato anche a una maggior rischio di sovrappeso o obesità, a causa dell’inattività (navigare a lungo vuol dire stare molte ore seduti, per lo più fermi), e per le cattive abitudini alimentari legate all’iperconnessione. In Italia è in crescita il numero di ragazze e ragazzi obesi o in sovrappeso. Sono soprattutto al Sud, con la Campania in testa (31,6%) e dove è maggiore anche la percentuale di 6-17enni che usano il cellulare tutti i giorni (fino all’83%) e si pratica meno sport. La prevenzione è un primo importante passo. Dovrebbe concentrarsi sui più giovani visto che i più alti tassi di dipendenza da internet si riscontrano durante l’infanzia e l’adolescenza. E necessita di un approccio congiunto di scuola e famiglia.

Limitate i vostri bambini. L’uso smodato del cellulare è pericoloso. Io combatto ormai da tempo una battaglia contro la mia Bibi riguardo a questa questione. Lo so che non è facile, ma provateci e date soprattutto il buon esempio.

Ragazzi sui social 2-3 ore al giorno

Apr 04
Scritto da Annamaria avatar

I dati sono sempre più allarmanti. Il 50% dei ragazzi sta sui social 2-3 ore al giorno. Si rischia una società piena zeppa di ‘eremiti digitali’ che vivono nello spazio del web invece che vivere realmente.

Il 50% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni trascorre 2-3 ore al giorno sui social e chattando. Nel 2018 erano ‘solo’ il 43%. E’ quanto emerge dal rapporto ‘Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale’ elaborato da Telefono Azzurro e presentato a Milano, in occasione del Safer Internet Day, la giornata mondiale dedicata all’uso consapevole e responsabile di Internet. (altro…)

Parti prematuri: diminuisce la mortalità

Nov 15
Scritto da Annamaria avatar

In Italia diminuisce la mortalità per quel che riguarda i parti prematuri. Ma, come sottolinea la Società Italiana di neonatologia, la SIN, è necessario dare più supporto alle famiglie che ne hanno bisogno. Serve un potenziamento dei servizi di Follow-up.

Per i parti prematuri diminuisce la mortalità. Il 7% del totale dei nati in Italia, circa 32.000 all’anno, sono pretermine, cioè vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale (dati Cedap 2016). I piccoli prematuri contribuiscono a più del 50% delle morti in epoca neonatale e a circa il 40% di quelle infantili. (altro…)

Bambini, 90 per cento respira inquinamento

Ott 30
Scritto da Annamaria avatar

Vivo a Roma, in centro: c’è molto traffico in una città così caotica e a volte la puzza di smog è insopportabile per noi adulti e per i più piccoli, ovviamente. I dati dell’Oms sono inquietanti, il 90 per cento dei bambini respira l’inquinamento di cui è vittima la nostra aria. Non solo, l’Italia è tra i paesi peggiori.

Credo che qualcosa di importante occorra fare per dare ai nostri figli e alle generazioni future un mondo migliore del nostro assai sofferente, non solo in fatto di sicurezza, ma anche di qualità di vita. Sapere che il 90 per cento dei bambini respira, immettendo nel proprio corpo, inquinamento fa davvero male. E fa ancora più male essere consapevoli che se non si porranno rimedi tutti i danni generati dalla nostra scelleratezza saranno a breve irrimediabili. (altro…)

Bambini italiani tra i più obesi d’Europa

Mag 31
Scritto da Annamaria avatar

Alla fine ce l’abbiamo fatta a raggiungere questo primato: i bambini italiani sono tra i più obesi d’Europa. Il 38 per cento sono femmine. Questo dato è davvero sconcertante, i chili in più fanno male. Non è per il fattore estetico, che poco conta, che dobbiamo alzare le antenne, ma per la salute. (altro…)

Bambini: in Italia 1 su 10 in povertà assoluta

Mag 12
Scritto da Annamaria avatar

Save the Children ha lanciato l’allarme: arrivano dati spaventosi sui bambini. In Italia 1 su 10 vive in povertà assoluta.

Ho sentito questa notizia mentre ero in auto nel weekend e sono rimasta scioccata. Dovremmo tutelare i bambini eppure in Italia 1 su 10 trascorre la sua esistenza in povertà assoluta. Un milione e trecentomila bambini , è una quota altissima, il 12,5% del totale. A lanciare l’allarme il nuovo rapporto di Save the ChildrenNuotare contro corrente. Povertà educativa e resilienza in Italia (altro…)

Sicurezza in auto bambini

Apr 19
Scritto da Annamaria avatar

Tutti parliamo di sicurezza in auto, il focus sui bambini è preoccupante: moltissimi viaggiano senza seggiolino o, i più grandi, senza cintura.

La sicurezza in auto è importantissima, soprattutto quella dei bambini. La legge prescrive che debbano viaggiare sui seggiolini – di diversa fattura a seconda dell’età – fino a un metro e 50 centimetri di altezza.

Sulla sicurezza in auto dei bambini si è concentrato quest’anno il congresso “Protezione dei bambini in auto” sottotitolato “Successo passato e nuovi impegni per il futuro”, organizzato da TUV SUD, ente indipendente di certificazione, ispezione, testing, collaudi e formazione, che offre servizi certificativi in ambito qualità, energia, ambiente, sicurezza e prodotto.  (altro…)